
L'opera è articolata in tre parti: a) l'Introduzione e la Bibliografia rendono ragione dell'obiettivo e del percorso del lavoro; l'orizzonte bibliografico, molto ampio, permette di cogliere la vastità della ricerca e l'elevato numero di persone dedite a queste tematiche; b) l'indicizzazione dei sacramentari e messali manoscritti di provenienza italiana e oggi spesso dispersi in numerosissime biblioteche e archivi; scorrere l'indice dei luoghi permette di verificare l'elevato numero di località in cui la fede orante della Chiesa è stata affidata ai codici; c) alcuni Indici completano il lavoro, che non ha la presunzione di essere definitivo, dato che si scoprono in continuazione nuovi documenti e membra disiecta (lo studioso trova un esempio eloquente nell'Appendice I); anzi siamo certi che questo lavoro sarà di incitamento per continuare nella ricerca e nella pubblicazione, in vista di un orizzonte sempre più completo di tutto ciò che la tradizione ha saputo elaborare attorno a questa realtà e per un servizio alla storia del culto cristiano.
L'opera è articolata in tre parti, precedute da una "Presentazione" del prof. Cesare Alzati che inquadra il senso della pubblicazione ambrosianea. La prima parte offre un'adeguata "Introduzione" che permette di cogliere la logica e i contenuti dell'iniziazione cristiana quale si attuava ai tempi di S. Ambrogio. Sono pagine determinanti per entrare nello specifico dell'opera che nella seconda parte racchiude i testi dell'Explicatio Symboli, del De Sacramentis e del De Mysteriis, predisposti con numerazione marginale unitaria in modo da elaborare con precisione la Concordantia. E la terza parte, la più sviluppata ovviamente, è costituita dalla Concordanza verbale delle tre opere. In tal modo si offre una strumentazione adeguata per entrare nello specifico del linguaggio liturgico usato da Ambrogio, e completare in tal modo una pagina di terminologia che può dialogare con i linguaggi dei sacramentari che nei secoli immediatamente successivi costituiranno il patrimonio eucologico più ricco che abbia mai avuto l'Occidente.
Descrizione
Leone e Gregorio: due “grandi” pontefici a servizio della cultura. Ed effettivamente il loro pontificato ha segnato la vita della Chiesa e per alcuni aspetti anche quella della società civile. La presente opera racchiude alcune peculiarità dei due pontefici, tra le numerose che ancora oggi è possibile approfondire. L’esito di due simposi e la pubblicazione delle Concordanze dei due sacramentari che prendono il nome proprio da Leone e da Gregorio sono all’origine di un’ampia riflessione che permette di cogliere aspetti nuovi del loro pensiero e del loro operato, e insieme l’attualità di questi pontificati. Un’attualità che è più eloquente che mai qualora si prenda atto che numerosi testi usati nella liturgia oggi provengono da quei sacramentari (si pensi soprattutto all’attuale Missale Romanum). La ricchezza di queste opere, unitamente al patrimonio oratorio giunto fino a noi (si pensi ai testi presenti nella Liturgia Horarum) permettono di cogliere l’attualità di un pensiero che arricchisce il patrimonio di cultura cristiana che l’antichità ha “donato” alla perenne tradizione cristiana. Il confronto con i singoli contributi permette di sviluppare aspetti che i due pontefici – non per nulla hanno ricevuto il titolo di “grandi” – hanno saputo trasfondere nella complessa congerie che il popolo cristiano ha attraversato in quel loro tempo. Un esempio eloquente anche per l’oggi!
Biografia
Manlio Sodi
È professore ordinario emerito di liturgia, sacramentaria e comunicazione religiosa; è stato preside della Facoltà di Teologia dell’Università Salesiana e del Pontificium Institutum Altioris Latinitatis. Ha pubblicato opere circa la storia della liturgia, in particolare le fonti della liturgia tridentina e le concordanze dei più antichi sacramentari. Una delle sue opere più note è il Dizionario di Omiletica, riedito più volte e apparso anche in Brasile e in Polonia. Ha al suo attivo numerose collaborazioni con università italiane e straniere. È direttore della Rivista Liturgica e della rivista PATH della Pontificia Accademia di Teologia.
Mario Maritano
È professore ordinario emerito di patristica e storia della Chiesa antica presso l’Università Salesiana. Membro del gruppo di studiosi di Origene, ha coordinato per molti anni i “colloqui origeniani” facendo confluire l’esito nella pubblicazione degli atti che costituiscono un punto di riferimento importante per la comprensione e l’esegesi di Origene. Ha diretto per vari anni la rivista Theotokos, assicurando una cura editoriale e scientifica che ha permesso di tratteggiare pagine preziose circa la storia della mariologia nel primo millennio. La sua opera fondamentale è la Introduzione allo studio dei Padri della Chiesa.
Il tema centrale del volume è il rapporto tra psicologia (psiche) e religione centrata sull'anima, su una forza trascendente, su Dio.
La Cattedrale di Pienza è dedicata all'Assunta. La particolarità che la rende unica nel suo genere è la presenza di 5 pale d'altare, 5 capolavori di Maestri del Quattrocento dedicati a Maria la Madre di Gesù. Il percorso tracciato da questa "guida" aiuta il visitatore/lettore a coglierne la ricchezza.
A distanza di nove anni dalla pubblicazione del volume "Pietà popolare e liturgia. Teologia, spiritualità, catechesi, cultura" (che prendeva in esame l'importante ruolo che la pietà popolare ricopre nel tessuto culturale ed ecclesiale, con una sezione dedicata alla regione Calabria) si è ritenuto opportuno proporne una nuova edizione, riprendendo le tematiche di maggior interesse in quanto la sfida della pietà popolare costituisce per la Chiesa di oggi una fondamentale opportunità di formazione e di evangelizzazione. In particolare questo 69° volume della collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, prende in esame il rapporto tra la liturgia, che costituisce l'essenza del culto cristiano, e tutte quelle manifestazioni religiose che caratterizzano la pietà popolare, focalizzandosi su come questo rapporto si sia evoluto con i mutamenti della società contemporanea. Il libro risulta dunque un utile strumento per tutti gli educatori del mondo ecclesiastico, affinché possano attivare un insieme di percorsi formativi, in stretto dialogo con la celebrazione liturgica, volti a coinvolgere maggiormente il fedele.
I due Riti della Messa racchiusi nel presente sussidio offrono l'opportunità di partecipare alla Divina Liturgia quando è celebrata in lingua latina. La traduzione italiana può facilitare la comprensione delle preghiere e soprattutto dei concetti teologici che i testi del Rito della Messa racchiudono, soprattutto nelle Preghiere eucaristiche.
Il volume n.66 della collana MSIL tratta della LVII Settimana di studi sulla liturgia svoltasi a Parigi dal 28 giugno al 1 luglio 2010 presso l'Istituo di Teologia di Saint-Serge
Nel dialogo culturale tra fides et ratio il confronto tra il mondo della teologia e quello dei saperi che l'Universitas scientiarum deve considerare risulta spesso arduo, per quella incomunicabilità dei linguaggi che caratterizza l'oggi della cultura. Alla ricerca della verità, ogni ambito di indagine si pone di fronte alla responsabilità di dover essere luce per l'intelligenza, con la preoccupazione di cogliere la veritas frutto di una visione d'insieme che permetta di cogliere il senso primo e ultimo di ciascun ambito in cui l'intelletto è chiamato a dare "forma" alla libertà intellettuale della persona. Ogni ricerca tende a situarsi all'interno di una missione educativa qual è soprattutto quella dell'Università. Diffondere e condividere cultura è costruire una societas in cui la persona è al centro. Tutto questo per promuovere una nuova sintesi umanistica, un sapere che sia scienza capace di orientare l'uomo alla luce dei principi primi e dei suoi fini ultimi.