
Il problema dell'essere continuerà a dominare il futuro della filosofia, e altrettanto la questione sulla libertà e sul male, entro le domande sempre e nuovamente poste: che cos'è l'essere? E che cosa la libertà e il male? Nel mutare delle scuole filosofiche e delle stagioni storiche tali questioni si ripropongono: luoghi di una ricerca che tenta il cammino verso un 'altro' domani della filosofia. Un mutamento sarà possibile oltrepassando la collera contro la ragione che si esprime nel nichilismo e nel "pensiero debole", e avviando il cammino che dallo sterile "eterno ritorno" di Nietzsche conduce al ritorno all'eterno.
Un testo per riscoprire il pensiero filosofico di Jacques Maritain sull'azione umana, in occasione del trentesimo anniversario della sua morte.
Guardando al domani si presentano le domande: da quali caratteri sarà denotata la filosofia futura? Potrà operare la svolta che dall''eterno ritorno' conduce al 'ritorno all'eterno'? In quale modo la filosofia dopo il nichilismo potrà mettere a frutto le lezioni di Kierkegaard, di Dostoevskij, della filosofia dell'essere come più decisive di quelle di Nietzsche e di Heidegger? Le questioni sull'essere e sull'abisso della libertà che da qui si diramano, disegnano un quadro inedito, quasi un 'nuovo Testamento' per la filosofia futura.
Nel pensiero di tre autori quali Felice Balbo (1913-1964), Augusto Del Noce (1910-1989) e Franco Rodano (1920-1983) vengono cercate le risposte al «tutto è permesso» che è subentrato al «tutto è vietato» dei totalitarismi crollati nel 1989. Nella «società aperta», economia e politica sono alleate per confinare ai margini gli aspetti spirituali? (pp. 228).
Dopo la caduta delle grandi ideologie è ulteriormente progredita la persuasione che il nichilismo costituisca il carattere dominante della nostra epoca, l'elemento spirituale onnipresente, che tocca in profondità la vita, il costume, l'azione. Ma che cosa è propriamente il nichilismo? Quali le sua più riposte origini? Queste le domande da cui l'Autore prende le mosse, in un serrato confronto con le forme di nichilismo che emergono in Nietzsche, Gentile, Habermas, Heidegger.