
"Lontano dal pianeta silenzioso" racconta l'avventura di Elwin Ransom, professore di filologia in vacanza, che due scienziati rapiscono per un loro losco disegno e trasportano sul pianeta Malacandra. Sfuggito ai rapitori il giorno stesso dello sbarco, solo in un mondo dalle tinte di acquerello, dove le foreste sono labirinti di fragili steli violetti alti dodici metri, Ransom incontra Hyoi, del popolo dei hrossa, agricoltori e poeti dal nero corpo lucente, e gli altri abitanti del pianeta: gli altissimi e sapientissimi sorn e i pfifltriggi simili a ranocchi, maestri di tutte le arti della pietra e del metallo. Scoprendo, con il loro aiuto, i segreti del pianeta Malacandra, Ransom scoprirà anche il segreto della Terra, il "pianeta silenzioso" che da millenni ha cessato di conversare con gli altri mondi.
Ognuno di noi, indipendentemente dalla religione e dalla cultura nelle quali è cresciuto e si è formato, ha sentito spesso la necessità di affrontare una serie di interrogativi sulla vita e sulla morte, o per meglio dire su quello che dà un senso e una prospettiva all’esistenza e alle sue vicende e su quello che dopo la morte avverrà del corpo e dello spirito. Ed è proprio da alcuni di questi punti nodali che parte la riflessione di Lewis nei nove discorsi che sono stati qui selezionati.
Un’occasione specifica (la guerra e tutti i problemi a essa connessi) o un tema particolare (il valore e il senso dello studio e del lavoro, la verità della teologia e la comprensione delle Sacre Scritture) sollecitano una presa di posizione da parte dell’autore che, con semplicità e rigore, procede passo dopo passo nell’esame delle argomentazioni, fa piazza pulita di ciò che appare eticamente inoppugnabile e invece non lo è, e costringe il lettore a fare altrettanto con quelle che erano le sue idee sull’argomento.
La limpidezza dello stile e l’onestà intellettuale con cui Lewis conduce la riflessione ci costringono a confrontarci con noi stessi e con quei principi che sono vivi nel nostro animo, ma che tuttavia nella vita quotidiana siamo così pronti a eludere. Qualunque sia il nostro pensiero, dopo la lettura di questo volume avremo compiuto un percorso, che inevitabilmente ci avrà reso più consapevoli di quello che siamo e di quello che vogliamo diventare.
Clive Staple Lewis (1898-1963), filologo e scrittore irlandese, insegnò a Oxford letteratura inglese. è noto soprattutto per Le cronache di Narnia e per essere stato membro del circolo letterario degli Inklings, insieme a J.R.R. Tolkien e Charles Williams. Convertitosi al cristianesimo anglicano nel 1931, scrisse numerose opere di narrativa, fantascienza, saggistica e l’autobiografia Sorpreso dalla gioia. Le Edizioni Lindau hanno pubblicato, nel 2010, Miracoli. Uno studio preliminare
Lettere ai Bambini.
Il magico mondo di Narnia nella corrispondenza coi giovani lettori
di C.s. lewis
Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis (1898-1963), furono – ben prima di Harry Potter e accanto a Il Signore degli Anelli dell’amico J.R.R. Tolkien – il fenomeno editoriale fantasy degli anni Cinquanta. La saga, infatti, affascinò milioni di persone e rimane tuttora uno dei libri più letti dal pubblico di lingua inglese.
Il fascino esercitato da queste opere spinse molti piccoli lettori ad inviare all’autore una serie di quesiti, cui questi volle rispondere, in molti casi, personalmente. Lettere da Narnia raccoglie le lettere che Lewis scrisse in risposta a quelle inviate ai suoi numerosi fans; a loro Lewis volle svelare il significato della “Grande Storia” narrata nei suoi romanzi, e comunicare le emozioni di una vita da studioso e scrittore.
La biografia e le appendici (inclusa una sezione sulla pressoché sconosciuta serie televisiva e sui nuovi film, con indicazione dei principali siti Internet), oltre a una serie di note al testo, fanno di questo libro anche uno strumento di consultazione per chi si trovasse “suo malgrado” a dover trattare il tema: giornalisti, insegnanti, studenti – ma anche... semplici curiosi. Si potrà ad esempio scoprire qual è il reale rapporto tra l’Italia e Narnia, da dove arriva Aslan, come scriveva e persino... come faceva il bagno C.S. Lewis.
destinatari
Un libro per un pubblico molto ampio che interesserà i moltissimi cultori di Lewis.
autore
C.S. Lewis (Belfast, 29 novembre 1898 – Oxford, 22 novembre 1963), è stato uno scrittore cristiano e filologo irlandese. Fu docente di lingua e letteratura inglese all’università di Oxford, dove divenne amico di J. R. R.Tolkien col quale insieme anche a Charles Williams ed altri fondò il circolo informale letterario degli Inklings. È noto al grande pubblico soprattutto come autore del ciclo di romanzi Le cronache di Narnia.
L'elezione di Barack Obama ha in parte ridimensionato l'opinione secondo cui il mondo protestante sarebbe ormai un fenomeno marginale, incapace di incidere sui processi della storia reale, diviso tra una maggioranza di post-cristiani secolarizzati e un'aggressiva minoranza di fondamentalisti. Giorgio Bouchard intende così dimostrare che, oltre a personalità quali D. Bonhoeffer e M.L. King, nel secolo appena trascorso vi sono state diverse altre testimonianze evangeliche di grande valore spirituale e portata storica. Si tratta di figure del tutto dimenticate o vittime di un "oblio selettivo": i loro successi sono noti, ma la loro fede è sottaciuta. Due africani, tre americani, due tedeschi, una francese e un gruppo di martiri tedeschi: un elenco non completo ma significativo.
Viaggi fino alla fine del mondo, creature fantastiche, epiche battaglie tra il bene e il male: cosa avrebbe potuto aspettarsi di più un lettore? Scritto nel 1949 da C.S. Lewis, "Il leone, la strega e l'armadio" inaugurò la serie dei sette volumi che sarebbero divenuti celebri come "Le Cronache di Narnia". Un capolavoro che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuto tra i classici della letteratura inglese del Novecento. C.S. Lewis lo scrisse con la dichiarata intenzione di rivolgersi ai bambini, ma non solo a loro. Era convinto, infatti, che "un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta". Un'incredibile girandola di personaggi (fauni, ninfe, streghe, animali parlanti, eroici guerrieri), per il ritmo incalzante dell'avventura, ma anche per l'insolito spessore che tradisce l'immensa cultura di un autentico scrittore, noto medievalista dell'Università di Oxford, capace di attingere dalla vasta letteratura inglese quanto dalle allegorie dantesche. La presente edizione offre al pubblico italiano il testo integrale delle "Cronache di Narnia" in un unico volume, con una traduzione completamente aggiornata e con un breve saggio in appendice, inedito in Italia, in cui Lewis stesso spiega cosa significhi per lui "scrivere per i bambini". Età di lettura: da 10 anni.
Cautivado por la Alegría es el libro en el que Lewis cuenta su conversión del ateísmo al cristianismo. Se trata de una historia, como dice el propio autor, «insoportablemente personal». Una vez que se ha comenzado a leerla, cuesta trabajo interrumpir su lectura; como ocurre con toda historia verdadera, como ocurre siempre que un escritor sabe «crear» un mundo, sea éste ficticio o real. Los lectores de Lewis saben que él es un autor genial en ambos casos.
La historia de esta conversión se lee sin apenas darse cuenta de que se está recorriendo un largo camino: desde los juegos de la infancia a las emociones de la adolescencia, al comienzo de la madurez. Es como asistir a las investigaciones de un detective que quiere ir al fondo de un «caso» apasionante; y todo ello presentado con la gracia poética y la fuerza narrativa de un gran escritor
Lewis scrisse i sette volumi del Ciclo di Narnia - qui pubblicati in un cofanetto in tre volumi - con la dichiarata intenzione di rivolgersi a lettori bambini, ma non soltanto a loro. Era sua opinione che "un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta" e questi romanzi fantastici sono davvero "libri per tutti". I bambini vi troveranno il ritmo incalzante dell'avventura e una incredibile girandola di personaggi, mentre gli adulti scopriranno un "mondo secondario", creato da uno scrittore che attinge alla grande tradizione della letteratura dell'infanzia, ma anche alle allegorie dantesche.
Il volume raccoglie numerosi saggi sparsi, i più celebri, frutto di lezioniall'università, e articoli giornalistici: è possibile così cogliere la vastitàdegli interessi di Lewis, medievalista (i suoi scritti su Tasso e Dante sonoediti in italiano da Marietti) e seicentista, ma anche recensore entusiastadelle opere dei suoi contemporanei, da Orwell a Tolkien, da C. Williams a D.Sayers. Il saggio su Tolkien e "Il signore degli Anelli" è tra i contributicritici più belli sul tema. Lewis riflette anche sui propri romanzifantastici, descrivendone il processo di immaginazione e scrittura.
Il libro raccoglie i racconti inediti in Italia e un'antologia delle lettere di Clive Staples Lewis, insigne medievista e scrittore inglese, amico e collega di Tolkien. Animatore, insieme allo stesso Tolkien e a Charles Williams, del gruppo degli Inklings, è autore di opere di grande successo come "Le Lettere di Berlicche" e "Le Cronache di Narnia", ciclo di sette romanzi di fantascienza, che hanno recentemente ispirato il cinema.
Viaggi fino alla fine del mondo, creature fantastiche, epiche battaglie tra il bene e il male... Scritto nel 1949 da C.S. Lewis, "Il leone, la strega e l'armadio" inaugurò la serie dei sette volumi che sarebbero divenuti celebri come "Le Cronache di Narnia". Un libro che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuto tra i classici della letteratura inglese del Novecento. C.S. Lewis lo scrisse con la dichiarata intenzione di rivolgersi ai bambini, ma non solo a loro. La presente edizione presenta il testo integrale delle "Cronache di Narnia" in un unico volume, con una traduzione completamente aggiornata e con un breve saggio in appendice, in cui Lewis stesso spiega cosa significhi per lui "scrivere per i bambini".

