«Non esiste uomo che, seppur per un attimo, non sia stato seguace di Platone. Chi può dire di non essersi sentito spuntare le ali dell'anima? Chi non l'ha sentita levarsi verso la contemplazione diretta, immediata di ciò che la grigia coltre di nuvole del quotidiano nasconde alla vista? Chi, grazie all'eros, non ha toccato profondità della conoscenza alle quali la ragione non ha accesso? Chi non ha visto svelarsi la realtà altra e luminosa dove colui che ha conosciuto l'ispirazione incontra de visu gli archetipi eterni delle cose? Chi non ha assistito al crollo, alla caduta del muro invalicabile tra soggetto e oggetto, chi non ha visto l'Io abbandonare i limiti della propria introversione egoistica per respirare a pieni polmoni l'aria rarefatta della conoscenza e fondersi con tutto il creato? E quei "sogni d'amore meravigliosi, puri, senza nulla di terreno, intessuti di profumo di fiori e luce lunare, con i quali oggi si ottenebrano i giorni della giovinezza e che sono sulle labbra di tutti i poeti di tutte le nazioni colte" non sono forse figli del platonismo?».
Nel 1909, presso l'Accademia teologica di Mosca, Pavel A. Florenskij presentava ai suoi studenti un ciclo di lezioni intitolato Primi passi della filosofia. Con lo stesso titolo fu poi pubblicato, nel 1917, un prezioso volumetto, organica elaborazione delle prime lezioni del corso. La presente edizione restituisce l'insieme dei testi cui è possibile riferirsi, nell'evidente continuità storica e genetica, con il titolo comune Primi passi della filosofia. Oltre agli scritti pubblicati nel volumetto del 1917, viene qui tradotto il manoscritto delle undici lezioni presentate agli studenti nel 1909. L'opera indaga il profondo legame tra Naturphilosophie e religione antica nella prima apparizione del pensiero ionico. La filosofia di Talete, in particolare, ne riaffiora come potente e complessa costruzione speculativa, nutrita della feconda tensione tra l'antichissima radice religiosa e la possibilità, interna alla stessa «visione poseidonica» che l'informa, di trascenderne l'implicito destino.
Il mondo della pittura di icone, che Florenskij - soggiogante figura di mistico, filosofo, matematico e teologo, quale poteva apparire soltanto in quella prodiga fioritura di genialità che si ebbe in Russia nei primi anni del secolo scorso - ci svela in queste pagine, rimarrebbe per sempre incomprensibile se lo si avvicinasse con i consueti strumenti della critica d'arte. Esente dalla prospettiva, incompatibile con la concezione della pittura dominante in Occidente dal Rinascimento in poi, l'icona presuppone una metafisica delle immagini e della luce. Ed è a questa metafisica che Florenskij ci introduce, scendendo poi in analisi storiche acutissime, che svariano dalla pittura fiamminga alle tecniche della preparazione dei colori, dalle forme dei panneggi al significato dell'oro e al nesso fra le icone e la liturgia della Chiesa orientale. Accompagnati da questa guida incomparabile, possiamo così finalmente varcare le «porte regali» dell'iconostasi, «confine tra mondo visibile e mondo invisibile», luogo dove si manifesta una pittura sublime, in cui le cose sono «come prodotte dalla luce».
Un'antologia di scritti di Pavel Florenskij, comprese preghiere da lui composte, assemblati per avere a portata di mano brevi pensieri spirituali che ci introducono nella sua stessa esperienza spirituale, negli "spazi interiori" dove egli riusciva ad abitare
Tra la fine dell'estate e l'autunno 1921, Pavel A. Florenskij teneva un corso decisivo per gli studenti dell'Accademia teologica di Mosca. Nei difficili tempi della smobilitazione generale, portava avanti il suo insegnamento di storia della filosofia con un atto di profonda onestà intellettuale e di resistenza. Forse temendo che potessero essere le sue ultime lezioni - siamo all'indomani della Rivoluzione, in pieno processo di nazionalizzazione dei beni religiosi - Florenskij ha tentato di riprendere tutti gli argomenti affrontati in lunghi anni di ricerca filosofica e teologica. Il privilegiato incontro con gli studenti che amava è rimasto indelebile in una serie di appunti: di recente riscoperti in Russia, vengono qui restituiti ai lettori nella traduzione integrale.