
La editorial PPC presenta ‘Aventuremos la vida’, un libro que, en el marco del Año de la Vida Consagrada convocado por el papa Francisco para este 2015, trata de dar respuestas al futuro de la vida religiosa en forma de tres miradas oportunas y necesarias.
Dolores Aleixandre, las monjas trinitarias de Suesa y el capuchino Víctor Herrero de Miguel firman una obra tan sugerente como sencilla y práctica, con diferentes pistas y pautas de actuación sobre qué es lo esencial de la vida consagrada.
Así, el libro se abre con las páginas de Dolores Aleixandre, religiosa del Sagrado Corazón y reconocida biblista con un desarrollado olfato pastoral. Ella, desde su perspectiva de ser parte de la generación que vivió el antes y el después del Concilio Vaticano II, invita al lector a adentrarse y centrarse en la esencia de la vida religiosa con atención, sencillez, firmeza y paz.
Las monjas trinitarias de la comunidad contemplativa de Suesa (Cantabria) titulan su capítulo del libro: ‘Con T de Trinidad, experiencia de vida comunitaria’. Con un lenguaje fresco y actual, las religiosas comparten sus vivencias sobre cómo “‘comunionar la vida’, honrar las diferencias de las hermanas, confiar plenamente en el bello corazón comunitario donde Dios se manifiesta y caminar hacia adelante unidas, como una piña, porque, ¡por supuesto que se puede ser comunidad!”, aseguran.
Por último, Víctor Herrero de Miguel, capuchino, filólogo y biblista, se vale de su prodigioso conocimiento de literatura y la poesía actual para explicar cómo el religioso, a semejanza del poeta, es el que vive a la vez el centro y la hondura, el peso y lo ligero, quien transita “iluminado por la sombra” y al que le están reservados los márgenes. “La vida religiosa o es poética o no es vida”, señala en sus páginas, que recorre “de la mano de algunos poetas que, con su palabra, nos ofrecerán una mesa, (…) poemas que nutren mi intimidad, en cuya compañía he aprendido a ver más claro y por medio de los cuales se han ido fraguando decisiones importantes. Siento que, compartiéndolos, dejo al descubierto los planos de la casa en la que habito”.
Cada uno de los tres autores aporta además, en sus respectivos capítulos, sugerencias de oración personal y colectiva, pistas de trabajo y puesta en común para reuniones o retiros comunitarios.
Dopo la notevole diffusione della collana "Lectio divina per ogni giorno dell’anno" (in diciassette volumi), questa nuova sezione della collana "Lectio brevis" intende mettere a disposizione di un pubblico più vasto le ricchezze della Lectio divina, tenendo presente specialmente chi, pur desiderandolo, fatica a trovare nella sua giornata un tempo prolungato per il confronto con la Parola, "Pane quotidiano" del cristiano.
Fra i testi proposti dalla liturgia del giorno, viene privilegiata una pericope o viene scelto un solo versetto e, per ogni giorno, si offre un tema unitario approfondito in due momenti: il primo biblico sapienziale (per la meditazione) e il secondo di attualizzazione (per la lettura spirituale). Anche il formato tascabile intende favorire una facile utilizzazione del sussidio in qualsiasi momento libero della giornata.
Una novedad importante: la primera traducción en español del misal hispano-mozárabe, en la parte correspondiente al propio del tiempo.
Un sussidio agile per guidare coloro che si avvicinano al mistero della Sindone. Tutti gli aspetti importanti e affascinanti del sacro Lenzuolo vengono affrontati e presentati al lettore con ampio ricorso a grafica e illustrazioni. Sindone: un nome antico che ha origini greche e che significava "lenzuolo". Oggi per tutto il mondo "la Sindone" non è un lenzuolo qualunque ma quello che da oltre quattro secoli è conservato nel Duomo di Torino. Secondo la tradizione la Sindone di Torino è il lenzuolo funerario nel quale fu avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce. Ciò corrisponde al racconto dei Vangeli, secondo i quali Giuseppe di Arimatea compose il corpo di Gesù nel sepolcro dopo averlo avvolto in una sindone. Tale tradizione non è in contraddizione con quanto si sa delle vicende storiche della Sindone di Torino, anche se la sua storia è assolutamente certa e documentata solo a partire dalla metà del XIV secolo. La Sindone di Torino è certamente uno degli "oggetti" sacri più studiati, sotto ogni aspetto e in ogni epoca, ma in modo particolare negli ultimi cento anni.
Il beato Giacomo Alberione fu grande nella sua figura di uomo e uomo d'azione, ma ben più grande lo fu dal punto di vista spirituale. La sua vita, centrata su Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, puntò a portare tutto il Cristo all'uomo e tutto l'uomo al Cristo. Per questo, la spiritualità alberioniana sembra oggi rispondere alla sete di totalità, di unità, di pienezza che l'uomo di oggi sente, frazionato com'è da mille stimoli che divergono e frantumano la sua personalità. Il Beato trascorreva in preghiera dalle quattro alle sei ore ogni giorno. Si alzava molto presto al mattino: santa Messa, breviario, meditazione, preghiera... Prima di ogni decisione importante passava la notte in adorazione. Recitando le preghiere di don Alberione, autentiche e preziose perle, non solo porterai la preghiera nella vita, ma la vita nella preghiera.

