
Finalmente, in questo libro, a parlare di morte non sono medici, politici, cardinali: ma filosofi. La morte moderna, ospedalizzata e tecnologica, ci è stata sottratta. L'esperienza della morte non appartiene piú, come la percepivamo una volta, agli eventi naturali della vita. E abbiamo bisogno allora di fermarci a pensare.
Nelle sei interviste di questo libro, la filosofia riprende la parola. Aldo Schiavone descrive un futuro in cui si sceglierà come, quando e se morire, Giovanni Reale invoca la giusta misura dei Greci, Remo Bodei giunge ad ammettere eutanasia ed eugenetica, Roberta De Monticelli intreccia morte e libertà, Vito Mancuso traccia una terza via tra indisponibilità della vita e autodeterminazione dell'individuo, Emanuele Severino giunge alla vertigine di negare la negazione e ad affermare l'eternità dell'uomo.
Se non ritorneremo a concepire la morte, finiremo per dimenticarci di essere vivi.
In breve
Dai racconti sulla nascita di Milano al suo divenire una delle capitali dell’impero romano; dalla fine dell’indipendenza del ducato milanese - sotto il dominio prima spagnolo, poi austriaco e francese - alla vivacità della cultura milanese testimoniata da “Il Caffè”, il più prestigioso periodico dell’Illuminismo italiano, e all’incoronazione di Napoleone Bonaparte nel Duomo; dalle Cinque Giornate del marzo 1848, anno di rivolte e di speranze, fino al 25 aprile 1945, la Liberazione, con Milano che insorge contro il nazifascismo, memore di sé e della sua storia.
Indice
Nota dell’editore - 1. I miti di fondazione di Eva Cantarella - 2. 7 dicembre 374 Ambrogio vescovo di Milano di Franco Cardini - 3. 29 maggio 1176 Barbarossa sconfitto a Legnano di Alessandro Barbero - 4. 9 febbraio 1498: Il «Cenacolo» svelato di Pietro C. Marani - 5. 1° novembre 1535-19 dicembre 1548: Dagli Sforza agli Asburgo di Spagna di Giuseppe Galasso - 6. 1° giugno 1764: La nascita del «Caffè» di Marco Meriggi - 7. 26 maggio 1805: Bonaparte incoronato in Duomo di Antonino De Francesco - 8. 18-22 marzo 1848: Le Cinque Giornate di Ernesto Galli della Loggia - 9. 28 aprile 1906: L’Esposizione internazionale di Giuseppe Berta - 10. 25 aprile 1945: La Liberazione di Sergio Luzzatto - Gli autori
Texto y comentario del "Directorio para misas con niños". Sus plegarias eucarísticas. Más material para estas misas
Un viaggio attraverso i tempi: un documentario che illustra la storia della città, l'arte, le architetture, i suoi personaggi famosi e le curiosità. Musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Handel, Rossini, Tchaikovsky.
DURATA: 101 MINUTI
PAL / NTSC - TUTTE LE REGIONI
Contenuti:
La città
La storia
Le arti
I personaggi
Le curiosità
I monumenti
Special features:
Villa Borghese
La dolce vita (Roma anni '60)
Roma di notte
Ieri e oggi
Arte a Roma
Lingue:
Italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, russo
Sottotitoli:
Portoghese, spagnolo, francese, inglese, italiano, tedesco
Un'antologia di estratti fra i più diversi della letteratura di viaggio. Nella scelta si è privilegiato lo humour e l'interesse esotico dei paesi visitati. Tra gli autori, alcuni sono molto famosi come Charles Dickens o Mark Twain, altri, come Alexander Kinglake o Eliot Warurton, sono meglio conosciuti come scrittori di libri di viaggio. Molto rilevante è la presenza femminile: al contrario degli uomini che focalizzano l'interesse sul cosa e dove, le donne si concentrano maggiormente sul come e perché, risultando, spesso, più divertenti, lucide e perspicaci della loro controparte maschile. Gli estratti sono ordinati per tema: la partenza, le prime impressioni, l'architettura, la natura, gli incontri, gli usi e costumi, l'abbigliamento, le avversità, l'euforia, il ritorno, in breve tutti gli aspetti dell'essere altrove, a formare un unico, grande viaggio virtuale, pur nella diversità degli stili, dei caratteri, dei resoconti di questi autori.
Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Entra nell’ordine dei francescani e, mentre l’Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell’Immacolata», periodico che raggiunge in una decina d’anni una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz. Qui è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando «Ave Maria». Sono le sue ultime parole, è il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte.
Rivista di Filosofia e di Teologia, n. 3/4 luglio-dicembre 2009.