
Krzysztof Kieslowski (Varsavia, 1941 -1996). Tra gli ultimi e più grandi autori del cinema europeo, formatosi sul finire degli anni Sessanta alla prestigiosa scuola di cinematografia di Lodz, dopo una lunga carriera come documentarista in Polonia, venne scoperto dalla critica internazionale al Festival di Cannes nel 1988, dove presentò il 'filmshock Krotki film o zabijaniu', che diverrà il quinto episodio della sua opera più grande, l'affresco in dieci film Decalogo. Da allora lavorerà in Francia, dando vita a opere complesse. Il suo cinema unisce la riflessione filosofica sull'intreccio tra caso e necessità nella vita a un acuminato sguardo sulle contraddizioni politiche e sociali del nostro tempo.
Questo volume non intende essere una introduzione teorica o storica alla bibliografia musicale, ma piuttosto una guida, pratica ed esemplificativa, all'utilizzo degli strumenti di consultazione bibliografica nella fase documentaria preliminare alla ricerca storico-musicologica. Il punto di vista non è dunque quello del bibliografo bensì quello dello storico della musica che trova nella bibliografia e negli strumenti da essa prodotti un sussidio indispensabile per l'individuazione e il reperimento delle fonti documentarie necessarie per lo svolgimento del proprio lavoro di ricerca.
Le due anime di Monaco.
La presente pubblicazione è dedicata ad Andrea Palladio (Padova 1508 Treviso 1580). Diviene in breve l'architetto dell'aristocrazia veneta, ma anche l'interprete più accreditato della tradizione artistica, rivisitata con originalità di spunti decorativi e novità di soluzioni urbanistiche. Il suo stile (la campagna veneta nel Cinquecento si popola di case patrizie dalla caratteristica facciata a colonne che ricorda il tempio classico, il cui artefice è Palladio), un'immagine di assoluta, olimpica serenità, è destinato ad una fortuna straordinaria, a sopravvivere nel tempo e a diffondersi in Europa.
La presente pubblicazione è dedicata al maestro del vedutismo: Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697-1768). Si dedicò interamente alla veduta, secondo un gusto diffuso a livello europeo. Le sue inquadrature di città, nitide e luminose, i capricci, le vivide scene di vita veneziana, diffuse anche in incisione, gli dettero fama presso un pubblico di colti committenti, soprattutto inglesi, e proprio a Londra ebbe occasione di vivere e lavorare per ben dieci anni.
La presente pubblicazione è dedicata a uno dei prototipi dell'artista romantico: Jean-Louis-Théodore-André Gericault (1791-1824). Una vita breve, trascorsa tra disgrazie e bizzarrie, una fama di ribelle, ma anche un attento studio dei classici. Nella sua pittura ricca e pastosa non mancano l'attenzione ai temi sociali e un rapporto diretto con la realtà, ma emerge prepotente soprattutto il desiderio di esprimere energia. La zattera della Medusa, un quadro di ben trentacinque metri, è uno dei più celebri dipinti dell'Ottocento francese ed è firmato Gericault.
"Questo volume è stato concepito come integrazione alla "Oxford History of the Classical World", per un pubblico interessato sia all'antichità classica in sé, sia a ciò che ha lasciato in eredità al mondo occidentale. L'intento non è stato quello di fornire un resoconto di tipo storico, né una categorizzazione delle arti, corredati da qualche riproduzione; piuttosto si è puntato a coinvolgere l'attenzione del lettore tramite un utilizzo più diretto di fotografie di oggetti e monumenti, sperando in tal modo di guidarlo a comprendere il significato e il rilievo che hanno avuto per lo sviluppo di un linguaggio la cui cifra ricorrente fu il cambiamento." (dalla Prefazione all'edizione inglese)