
LO SPETTACOLO RACCONTA LA STORIA DI DUE RAGAZZI DI DON BOSCO": DOMENICO SAVIO E MICHELE MAGONE. LA CONFEZIONE CONTIENE IL CD CON I CANTI E LE MUSICHE DELLO SPETTACOLO, E UN LIBRETTO CONTENENTE I TESTI DEL CD. "
L'autrice, che dirige il Centro di ricerche slavo-bizantine di Sofia, propone uno svolgimento storico-critico della miniatura bizantina e dei paesi da questa influenzati, dalle origini paleocristiane alla rinascita post-iconoclastica fra 850 e 1050, dalla crisi dopo il 1204 allo splendido tramonto dei Paleologhi.
Un panorama storico dell’arte occidentale e degli influssi mediterranei, fra VI e IX secolo, quando, dopo la nascita dell’islam, si formò l’impero arabo, quando, dopo la lotta iconoclastica, Bisanzio riprese la propria creatività, quando, dopo la stagione dei regni romano-germanici, si formò l’impero carolingio.
La tradizione artistica romana Ë segnata da una caratteristica saliente: la stratificazione storica, il passaggio graduale dall'antico al tardo antico e al Medioevo che Ë anche fisicamente conditio sine qua non dell'esistenza di un numero graditissimo di monumenti romani. Si tratta di una continuit‡ degli insediamenti nei luoghi, di miti che sopravvivono e vengono trasformati e adattati e riflessi in nuove strutture e nuove iconografie, ma anche degli stessi materiali che vengono riusati e rigenerati. Il presente volume abbraccia un arco di tempo di un secolo e mezzo. Tale Ë il periodo che intercorre tra i due pontificati assunti a limite cronologico dell'opera, quello di Gregorio VII (1073-1085) e quello di Onorio III (1216-1227). A Roma in questi decenni si evidenzia l'emergere di una cultura artistica fortemente ancorata alla tradizione antichizzante - la Renovatio - determinata dalla Riforma ecclesiastica e dal conflitto fra Papato e Impero. Nel Lazio, invece, si configura un mosaico di differenti tradizioni artistiche: alcune legate anch'esse a Roma e all'altro centro della Renovatio, l'abbazia benedettina di Montecassino; altre ancora in stretto rapporto con la cultura delle regioni confinanti. Il volume costituisce un repertorio - per la prima volta realizzato su base cosÏ larga e con un vasto apparato illustrativo - del patrimonio di architettura, scultura e pittura in un periodo chiave nella storia della citt‡ e della sua regione.
un cd piacevolissimo che continua la tradizione della musica pop di matrice cattolica, impegnata nel sociale ma sensibile ai gusti e alle fluttuazioni estetiche del mondo di oggi. Sei musicisti del triveneto danno corpo ad un gruppo molto affiatato.
ANCHE QUESTO MUSICAL DEI GEN ROSSO STA RACCOGLENDO UN SUCCESSO NOTEVOLISSIMO; IL SIGNIFICATO DELL OPERA E`IDEAZIONE, PROGETTAZIONE E CREAZIONE DI STREETLIGHT", OVVERO OFFRIRE UN OMAGGIO A CHARLES, ISPIRATORE DI BUONA PARTE DELLE CREAZIONI DEI GEN ROSSO. "
Il volume è il punto di arrivo - quasi compiuto e quasi sistematico - di una riflessione estetica che accompagna costantemente, a partire dai primi anni trenta, la nota attività di Ejzenstejn regista e teorico del cinema.
L'attore, l'uomo che, senza perdere se stesso, deve creare il personaggio, è il protagonista di questo celebre diario. Le vie interiori di questa creazione, i modi della sua realizzazione psicologica, gestuale, sonora, scenica: queste le fasi del "metodo Stanislavskij", la grammatica elementare di tutto il teatro del Novecento. Attore, regista e teorico dell'espressione scenica, Konstantin S. Stanislavskij (Mosca 1863-1938) fu costretto, durante la Rivoluzione d'Ottobre, a lasciare la Russia per una tournée in America dal 1922 al 1924. In realtà fu proprio questa fortunatissima tournée a far conoscere al mondo il suo "metodo".