
Una delle coppie più acclamate del cinema italiano si rivela per la prima volta al noto critico cinematografico Italo Moscati: dai percorsi di vita di entrambi al primo incontro amoroso e alla vita assieme, impastata di cinema, figli, televisione, arte. Virzì racconta il passaggio dall'Università di Pisa al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il lavoro da sceneggiatore con Furio Scarpelli, i suoi film Ovosodo, Caterina va in città, Tutta la vita davanti, il successo e i David di Donatello. Micaela Ramazzotti si intreccia al discorso narrando i suoi esordi nei fotoromanzi e poi l'ingresso nel cinema, l'incontro con il marito, il matrimonio, la famiglia. Fra drammi, sorrisi e tanta passione per la bellezza si snoda una avvincente storia di cinema e amore.
Un ragazzo di periferia, nato e cresciuto nella Roma degli anni Sessanta, che ha un sogno solo ma molto chiaro: la musica. È un ragazzo riservato e onesto, parla poco e ha una spiccata sensibilità, ma quando arriva in punta di piedi sul palco più importante d'Italia, entra nel cuore di tutti per non uscirne più. Dalla vittoria a Sanremo del 1986 con Adesso tu sono passati trent'anni, ma Eros Ramazzotti in fondo è rimasto il ragazzo timido e gentile che giocava a calcio nel parchetto a Cinecittà. È rimasto lo stesso ma è cresciuto fino a diventare la star mondiale che è oggi. Con la sua musica ha conquistato l'Italia e il mondo, ha raggiunto risultati eccezionali, pubblicando ventuno album, esibendosi in altrettanti tour nazionali e internazionali e collaborando con artisti del calibro di Pino Daniele, Tina Turner, Joe Cocker, Anastacia, Luciano Pavarotti e Carlos Santana. Eros ha deciso di raccogliere tutto questo, e molto di più, nella sua prima autobiografia: un libro a colori ricco di foto e documenti unici. Da Lamaro, quartiere della periferia romana dove muove i primi passi nella musica, agli Henson Studios di Los Angeles per la registrazione di Perfetto, passando per i backstage dei video, la lavorazione degli album e i tantissimi palchi italiani e internazionali toccati nel corso dei tour mondiali. Un viaggio nella carriera di un artista che ripercorre la sua vita attraverso i ricordi emozionanti, le fotografie inedite e i memorabilia conservati nel suo archivio privato.
Il volume raccoglie l'intera opera teatrale di Racine: undici tragedie e una commedia, "Les Plaideurs", tutte tradotte da poeti italiani contemporanei: Giovanni Raboni, Mario Luzi, Luciano Erba, Maurizio Cucchi, Riccardo Held e Milo De Angelis. Il testo francese proposto a fronte è quello dell'edizione del 1697, l'ultima pubblicata in vita dall'autore. La curatela è affidata al francesista Alberto Beretta Anguissola, già autore (insieme a Daria Gelateria) dell'innovativa annotazione "Alla ricerca del tempo perduto" di Proust. L'introduzione è firmata da Rene Girard, filosofo e critico di fama mondiale, che dall'ermeneutica del testo letterario sfocia nella riflessione antropologica sul problema del sacro e del mito.
"Consulente per il film "Des hommes et des dieux" di Xavier Beauvois, uscito in Italia con il titolo "Uomini di Dio", Henry Quinson ritorna su quella avventura cinematografica difficilmente classificabile la cui eco ha toccato il mondo intero. Perché questo film sui monaci di Tibhirine uccisi in Algeria nel 1996 ha avuto così tanta risonanza al festival di Cannes 2010 (gran premio della giuria), poi presso un ampio pubblico (oltre 5 milioni di spettatori nelle sale), consacrato infine dal premio César 2011 quale miglior film in Francia? Com'è nato il progetto? Quali intenzioni muovevano lo sceneggiatore Etienne Comar e il regista Xavier Beauvois? Come si sono calati nei loro ruoli attori come Lambert Wilson e Michael Lonsdale? Henry Quinson ha partecipato a tutte le fasi del film. Attraverso le loro pieghe, ha potuto penetrare il segreto degli dei, che rivela anche il segreto degli uomini. Questo racconto inedito, intriso di humour e sensibilità, è ben più che un making of, un "dietro le quinte" o una semplice analisi artistica. Un film è una cattedrale, opera collettiva di esseri animati dallo Spirito. Qual è questo Spirito che ha travolto cristiani vicini alla esperienza monastica di Tibhirine come pure atei intrisi di umanesimo e di umanità?" Prefazione di Xavier Beauvois.
L'esposizione, di cui questo libro rappresenta il catalogo, ha come obiettivo quello di ricostruire un quadro iconografico completo della ricezione dell'antichità classica del secondo Ottocento. Le suggestive scoperte archeologiche di Pompei e dell'area vesuviana, oggetto di scavi approfonditi nel corso dell'Ottocento, hanno esercitato un influsso fortissimo sull'immaginario di pittori e scrittori nel corso del secolo, restituendo un'immagine vivida e vitale del mondo antico, con la sua realtà sociale e politica. Il pittore Lawrence Alma-Tadema rappresenta uno tra i più noti e illustri interpreti del genere neopompeiano.
Nel volontario esilio in campagna, nel possedimento di Boldino, Puskin scrisse le "piccole tragedie" di cui fa parte anche questo poemetto drammatico qui riletto da Erri De Luca, che afferma: «Puskin scrive la piccola tragedia in versi "L'ospite di pietra" contro se stesso... Scrive di don Juan contro se stesso. Non ne fa un fuggiasco, un clandestino, sì, a ribelle all'esilio del re».