
Non è di certo un esercizio quello di Giardinazzo. E se pur non mancano i momenti di grande virtuosismo e di spericolata orchestrazione di temi e riferimenti, mai viene meno in questo saggio la partecipazione accorata dello studioso. Insomma, per dirla in un niente: qui l'autore si sta giocando l'anima. Sta ricapitolando alcuni dei motivi che gli hanno fatto muovere i primi passi nella poesia. E sta mettendo a verifica tutta intera la sua percezione di quel che si chiama letteratura. Infatti, nello studiare i confini o quelli che tali si presumono tra i fenomeni accade di ricomprendere, di riconoscerli diversamente. E qui, il calabor-etiope corridore sta guardando e sta aiutandoci a guardare con occhi rinnovati l'esistenza stessa della poesia e del narrare, e del loro deposito storico-critico che chiamiamo letteratura. Sono occhi pieni di un vento antico. Nulla è meno rispettoso del fenomeno della canzone che il circoscriverne le radici in una provincialissima modernità, senza avere il coraggio (e l'erudizione) di guardarlo entro il grandioso affresco della storia del fenomeno poetico-lirico e nella prospettiva fatta di ombre e di splendori remoti di ciò che precede sempre la storia.
Dalla prefazione di Davide Rondoni
GLI AUTORI
Francesco Giardinazzo è docente di “Teoria e analisi del testo letterario” presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, Università di Bologna; inoltre insegna presso il Centro Internazionale della Canzone di Bologna.
Tra le pubblicazioni, si rammentano: Lirici greci. Traduzioni. (Firenze, 1992); D’Annunzio 1895. Un viaggio in Grecia (Firenze 1996; Firenze 2005); Cercare il volume. Saggi danteschi (Rimini, 1998); La voce e il vento. Variazioni su L’infinito di Leopardi (Firenze, 2001); La trama e l’arazzo. Maestri della cultura europea fra presente e passato (Ferrara, 2003); Il gesto di Hermes. L’ermeneutica, i classici, la modernità letteraria (Bologna, 2007).
Oltre a occuparsi di letteratura, filosofia, analisi stilistica e traduzione, ermeneutica testuale, storia del teatro, i suoi interessi si muovono in direzione dello studio dell’esperienza musicale nel suo rapporto con le altre forme di espressione artistica.
La storia di un piccolo teatro senese che rimase in attività dal 1798 al 1860.
Qual è il senso della bellezza, oggi, nel tempo del nichilismo? Quale bellezza salverà l'uomo e il mondo? Sono le domande attorno a cui ruota questo terzo numero di "Davar". Come già per il buono e il vero, anche il potere della bellezza si è consumato, al punto che già Flaubert scrive: "È trascorso il tempo del bello. L'umanità, in attesa di ritornarvi, non sa per ora che fare... In attesa siamo in un corridoio pieno d'ombra, e tentenniamo nelle tenebre". Kafka decreta lo sciogliersi della bellezza in abisso, mentre per Mallarmé il suo senso resta indicibile e si capovolge in una ontologia del Nulla. La poesia, insieme all'arte e alla letteratura, più della filosofia, ha avuto il coraggio di testimoniare questa invasiva presenza della disarmonia nel cuore dell'uomo e della realtà.
I saggi raccolti in questo libro sono interventi tenuti al Corso di Formazione alla Spiritualità nella Musica "Zipoli" fondato e diretto da due Padri gesuiti: ogni estate in Palermo si radunano giovani dai 18 ai 25 anni di età per parteciparvi. Gli interventi vogliono essere tentativi di aprire la coscienza contemporanea alla ricchezza spirituale della musica nella multiculturalità in un mondo tecnocratico che, come ha insegnato la Laudato si' di Papa Francesco, rischia costantemente di smarrire la consapevolezza del dono di grazia della creazione che vive del dinamismo della pericoresi trinitaria.
Questo libro è una collatio di conferenze in occasione della quinta edizione (2021) del Corso di Formazione alla Spiritualità nella Musica "Zipoli": intitolata "Lo spirito dell'educazione nella musica". In quest'edizione, si è proposto di riflettere sul ruolo della musica nella paideia: all'interno di una misterica visione cosmo-teo-logica e nella situazione attuale storico-culturale.
Questo volume si propone di favorire la comprensione del significato dell'organismo della biblioteca nella società contemporanea mediante l'analisi di una serie di opere realizzate negli ultimi anni. Il testo è suddiviso in tre parti: la prima fornisce alcuni cenni sulle caratteristiche principali che ha assunto la biblioteca nel corso della storia, la seconda individua dei potenziali criteri di classificazione dei progetti selezionati e contiene informazioni di carattere manualistico che mirano a costruire un insieme di indicazioni per il progettista, finalizzate alla corretta elaborazione del progetto di una biblioteca. La terza è dedicata alla presentazione, sotto forma di testo, dei progetti assunti come casi studio, suddivisi per categorie di carattere dimensionale.
Oltre che ripercorrere il breve momento di gloria con i Genesis, questo libro (il primo al mondo a lui dedicato) si propone di raccontare la vita e la carriera di questo scozzese dalla splendida voce, che non è più il giovanotto inesperto del 1997 ma ha ormai due decenni di carriera alle spalle. Del palcoscenico, in particolare, Wilson ha fatto la sua casa, il che ha reso pressoché scontata la scelta del sottotitolo "Gypsy" (zingaro): un artista che viaggia mediamente oltre i 100 concerti l'anno, dove alterna performance sempre diverse, con varie formazioni e per tutti i gusti. Questo volume contiene inoltre le dettagliate schede di altri 10 musicisti che, seppure in misura minore, hanno contribuito a scrivere (in studio o sul palco) la storia dei Genesis.
Fin da piccolo, Peter Gabriel si è mostrato aperto a tutte le meraviglie della natura, dell'arte e della tecnologia. Dei Genesis ha rappresentato l'anima più curiosa e pronta a sfidare l'ignoto oltre che, ovviamente, l'immagine da palco, l'autore di molti testi e lo splendido cantante. La sua carriera solista è partita in sordina ma ha avuto uno spettacolare boom creativo nel biennio 1980/82. L'enorme successo di Solo ha reso una delle più grandi rockstar del pianeta. Le maschere, i videoclip, la world music, le colonne sonore. Gli amori, l'impegno civile, la tecnologia. E ancora: la rockstar, il guru, lo strenuo difensore dei diritti umani, il genio della multimedialità, il libero pensatore, il visionario... Quanti Peter Gabriel ci sono? Aspettando un nuovo album di canzoni che si fa attendere, ormai, da 14 anni, questo libro prova a individuarli tutti.

