I rifiuti sono un problema. Anche per il cristiano.
Questo libro nasce dall’idea di raccogliere le testimonianze di sacerdoti, vescovi e religiosi campani che, di fronte all’«emergenza rifiuti» tristemente famosa in tutto il mondo, ce la mettono tutta per educare la popolazione alla responsabilità verso la propria salute e verso il creato, e sferzano gli amministratori ed i politici con denunce chiare perché si impegnino a migliorare la qualità di vita delle città che governano.
A partire da queste esperienze significative si è cercato di offrire spunti per la costruzione di una teologia e pastorale dei rifiuti, che rappresenta un argomento nuovo ma prioritario per la Chiesa cattolica e per tutte le Chiese cristiane.
Davide Pelanda è insegnante, giornalista freelance e autore di saggi. Si occupa di dialogo interreligioso, portando nella scuola progetti di educazione alla multiculturalità e interreligiosità; ha tenuto corsi di giornalismo per studenti ed insegnanti. Dopo l’esordio librario con Acqua scritto nel 2006 (EMI), nel 2008 si è occupato di un argomento “che puzza”, i rifiuti, con il libro ‘A munnezza ovvero la globalizzazione dei rifiuti (Sensibili alle Foglie), mentre nello stesso anno è uscito La fede nel piatto – Saperi e sapori del cibo dei poveri (Paoline) di cui è co-autore assieme all’amica Paola Bizzarri. Con questo volume torna ad occuparsi nuovamente di immondizia.
Autore:
Sella Adriano
Padre missionario di Vicenza, militante della pace e dei diritti umani. Ha lavorato in Amazzonia (Brasile) ed è stato coordinatore della Commissione Giustizia e Pace e delle Pastorali Sociali della Conferenza Episcopale. Dal 2003 vive e lavora in Italia, collaborando nelle pastorali sociali e proponendo soprattutto i nuovi stili di vita. È oggi collaboratore nell’ufficio per la Pastorale Sociale e del lavoro della diocesi di Padova.
Target:
Per tutti. Ambiente cattolico.
Contenuti:
"Perché non fare diversamente?". Se lo chiedeva già nel 1993 il teologo Bernhard Häring, guardando alla chiesa. Vedeva la necessità e l'urgenza di tornare ai fondamenti della vita cristiana, perché resti genuino il messaggio e risponda con efficacia alle attese e alle trasformazioni della storia.
Meno messe, più Messa; meno maestri, più testimoni; meno pratiche di pietà, più scelte di vita; meno libri religiosi, più Bibbia…: sono alcune delle piste che anche l'Autore di questo libro suggerisce nella stessa preoccupazione di promuovere all'interno della chiesa il rinnovamento che molti invocano.
Pare importante togliere le incrostazioni accumulate nei secoli e restituirle la bellezza di altri tempi.
Dalle riflessioni nasce un percorso dove il lettore, passo dopo passo, viene messo davanti alla realtà ecclesiale di oggi e si sente stimolato a dare il suo contributo per il rinnovamento della struttura e del messaggio.
Modello e ideale resta quello del Vaticano II, che vuole una chiesa a servizio del Regno, immersa nella storia, e segno delle novità portate da Gesù; una chiesa presente nei testi ma non ancora pienamente nata; una chiesa da costruire, alla luce del Vangelo, in uno sforzo permanente, con la collaborazione e l'apporto creativo e positivo di ogni cristiano.
Il 16 ottobre 1978, l'elezione di un papa polacco ha fatto puntare gli occhi su questa nazione. Le vicende personali di Karol Wojtyla hanno aiutato a scoprire la storia dolorosa di questa terra, caratterizzata da una forte identità religiosa cattolica e da una sentita appartenenza culturale unitaria. Questo fascicolo si affianca alla descrizione storico-culturale che del Paese fanno le guide locali, per aiutare il gruppo a vivere un'esperienza religiosa entro la rete di visite essenziali a Cracovia, Wadowice, Auschwitz, Kalwaria Zebrzydowska, Czestochowa, Varsavia. Le Messe suggerite (insieme a quelle mariane) sono occasione per rievocare le figure di san Massimiliano Kolbe, santa Edith Stein, santa Faustina Kowalska.
Come dire la fede in un preciso contesto sociale e culturale? Nell'oggi, la domanda fondamentale per la teologia pastorale e per la pastorale potrebbe essere così riformulata: come annunciare il messaggio di Gesù Cristo in una realtà sociale e culturale di seconda secolarizzazione e all'interno di una società liquida?
A partire da una visione profondamente radicata nella tradizione e nel magistero, e insieme attenta a intercettare i segni dello Spirito, il contributo dell'autore tratta di un agire pastorale della Chiesa con obiettivi ambiziosi: confrontarsi quotidianamente con la Parola di Dio e le necessità della gente, essere pensoso, progettuale e cooperativo, attento agli adulti e alla famiglia, aperto alle nuove domande di formazione cristiana, missionario e vigile a non lasciarsi dirottare su derive spiritualiste e solidariste.
La sua trama si articola attorno a quattro riferimenti: la Parola di Dio come fonte e metro di misura della vita del credente e della Chiesa; il mistero dell'Incarnazione come guida della prassi pastorale; la Chiesa, segno e strumento di Cristo per attuare il Regno di Dio nel mondo; la spiritualità di comunione missionaria, che sta alla radice della scelta della pastorale integrata e d'insieme.
La catechesi quaresimale dell'Arcivescovo guida quest'anno attraverso le pagine delle lettere di san Paolo, alla scoperta della «vita nuova in Cristo». Il sussidio accompagna e segue l'ascolto, su Radio Marconi o Telenova, raccogliendo i brani della Parola di Dio, le invocazioni e le preghiere e alcune schede di approfondimento con le domande guida per l'approfondimento e la condivisione nei gruppi parrocchiali.
Di fronte alla dilagante cultura della frammentazione e del relativismo, è urgente ritrovare il coraggio di proporre l’unità dell’atto educativo, che nella coscienza delle persone e delle istituzioni consenta di tenere insieme, in una continuità dinamica e creativa, fede, cultura e vita. Questa raccolta, che si avvale dei preziosi contributi di autorevoli studiosi, pastori ed educatori, intende non solo sollecitare un più attento confronto su alcuni nodi cruciali dell’educazione alla fede nell’attuale contesto culturale, ma anche proporre forme, orientamenti, prospettive concrete per un’autentica educazione alla speranza.
Il carisma che S. Vincenzo de’ Paoli ha consegnato alla Congregazione della Missione è proprio la formazione del clero. ...
L’opera originale di S. Vincenzo, il suo contributo originale e determinante nella fondazione dei Seminari e nella formazione
permanente del clero fanno ben comprendere il merito del grande santo e la grande consegna che ci ha lasciato.
Il nostro compito, allora, è quello di far rivivere nell’oggi quanto S. Vincenzo fece nel suo tempo, sia per quanto riguarda la nostra collaborazione alla formazione del clero nelle mutate situazioni delle Diocesi nei vari Paesi, sia per quanto riguarda la formazione degli stessi aspiranti della Congregazione della Missione.
(Dalla presentazione del P. George
Gregory Gay Superiore Generale della
Congregazione della Missione).
La teologia pastorale è una disciplina teologica relativamente giovane. Malgrado la sua giovinezza, essa ha subito in poco più di due secoli profondi cambiamenti, che le hanno permesso di passare da scienza pratica regolativa dei comportamenti dei pastori, con chiara connotazione clericale, a scienza teologico-pratica, capace di riflettere teologicamente sulle prassi ecclesiali. Il presente libro, rende ragione del percorso storico della disciplina e dei suoi attuali esiti. Esso si articola in due parti. Nella prima parte, attraverso la disamina della doppia nascita (Rautenstrauch 1977 e Schleiermacher 1810) e del pensiero di autori "classici" del '900, s'individuano alcuni punti cardini della riflessione epistemologica sulla disciplina. La ulteriore riflessione epistemologica, che si avvale anche dei contributi della contemporaneità, chiude questa parte. Nella seconda parte si offrono alcuni "temi attuali" che disegnano un possibile itinerario teologico-pastorale dell'attuale prassi ecclesiale, finalmente ricuperata dalle strettoie della cristianità e lanciata verso l'evangelizzazione: dalla necessità di una pastorale fortemente centrata sulla evangelizzazione e sul primo annuncio alla creazione di comunità cristiane missionarie, nella piena accettazione e valorizzazione di un contesto culturale laico e plurale.
La questione del prete è tornata alla ribalta nella vita della Chiesa come questione cruciale. La drammatica diminuzione del numero di ministri ordinati, soprattutto in Europa, pone la do-manda sul futuro della Chiesa. Anzi impone di immaginare la Chiesa di domani non certo senza il ministero, ma con una figura del prete dentro un'immagine diversa di Chiesa. Perché l'"immaginazione" della presenza della Chiesa tra le case degli uomini non potrà passare che attraverso il ripensamento della figura teologale, pastorale e spirituale del prete. La prospettiva proposta dal presente volu-me è semplice: l'immagine teologale del ministero come servizio alla fede è la verità del suo esercizio pastorale e del suo vissuto spirituale. Verità del ministero e disposizione credente della libertà del prete s'appartengono reciprocamente. L'esercizio pastorale e il vissuto spirituale del ministero ordinato non mettono in pratica una verità saputa a prescindere dalla decisione personale di consegnarsi al Signore nel servizio alla fede dei fratelli.