La scuola delle competenze è quella verso cui si indirizzano le trasformazioni scolastiche contemporanee. Il testo propone un'analisi attenta sul tema, spaziando dalla documentazione internazionale di riferimento a quella italiana, per arrivare a definire una teoria della competenza e proporre riflessioni sull'agire scolastico, la progettazione e la valutazione delle competenze.
Intercultura e integrazione sono temi di grande attualità nella scuola italiana, dove si "mescolano" allievi di origini e tradizioni anche molto differenti tra loro. Questo libro propone alcune conoscenze utili e riflessioni stimolanti per affrontare in maniera sempre più consapevole i temi del dialogo tra le culture.
Progettare situazioni formative è l'attività propria di chi opera nella scuola. In questo testo sono indicati alcuni requisiti cui deve rispondere una "buona progettazione", che qualifica l'agire dei docenti, con attenzione alla dimensione della ricerca e alla consapevolezza della responsabilità educativa.
Autore:
Cappello Francesco
Docente di fisica e matematica nelle scuole superiori. Amico e collaboratore di Danilo Dolci, dal 1991 sperimenta la maieutica in ambito didattico e sociale e dal 1995 svolge attività di formazione al metodo maieutico. È fondatore e gestore di www.danilodolci.toscana.it e del network "Intorno a Danilo Dolci, un palpitare di nessi". Nel 2006 ha organizzato a Pisa, con il regista Paolo Benvenuti, la settimana di studi e iniziative "Inventare il futuro, attualità di Danilo Dolci".
Contenuti:
La maieutica, "l'arte della levatrice" da cui Socrate mutuò il nome per il suo metodo filosofico, è anche il nome dello stile educativo messo a punto da Danilo Dolci (1924-1997).
"Mi chiamo Danilo, non faccio lezioni, preferisco porre interrogativi intorno ai quali possiamo ricercare insieme": così si presentò il "Gandhi italiano", un giorno del 1991, in una scuola superiore della provincia di Lucca.
L'insegnante che lo accolse si è fatto a sua volta apostolo di quel metodo e in questo libro propone, oltre ai principi ispiratori di Dolci, alcuni dei laboratori in cui ha applicato la maieutica, in ambiente scolastico e non solo.
Prefazione di Johan Galtung
Qualità e merito sono la cifra della nuova università, dell'università italiana come sta emergendo dal rinnovamento in corso sia in sede legislativa sia attraverso il lavoro del mondo universitario. Qualità e merito sono riempite di contenuto dall'attività ormai secolare dei collegi, che negli ultimi decenni ha guadagnato una diffusione sempre più capillare. Queste sono anche le due parole che hanno animato dal di dentro la celebrazione del ventennale della Fondazione C.E.U.R. in occasione della quale è stato inaugurato un nuovo collegio, il Camplus Turro (Milano), e si è svolto un importante convegno sul tema: "Università di qualità per gli studenti meritevoli: il nuovo ruolo delle Regioni".
Il sistema delle scuole frequentate da tutti i bambini dai 3 ai 14 anni in Italia è composto da tre livelli (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado) che nel tempo sono evoluti con storie diverse e che via via si stanno integrando in un percorso unitario nell’ambito di Istituti che li comprendono tutti.
Per dare una visione sintetica ma non troppo riduttiva della realtà delle scuole di base in Italia, il volume presenta ciascun livello da tre punti di vista complementari:
- Istituzionale, illustrando le norme ufficiali che regolano il funzionamento, utilizzando soprattutto fonti ufficiali;
- Pedagogico, con riferimento all’evoluzione delle idee guida che ispirano le impostazioni istituzionali e le pratiche, con richiami ai più significativi principi ed autori e presentando anche qualche brano antologico;
- Didattico, della vita e dell’attività effettiva sul campo, anche attraverso le testimonianze di chi vi opera.
Il volume risponde all’intento di mettere a disposizione uno strumento in-formativo documentato e fruibile in contesti culturali diversi ed eterogenei. Nel testo, quindi, si trovano schede illustrative, riflessioni argomentate e testimonianze professionali che permettono di fare un ‘viaggio/immersione’ nelle discorsi e nelle azioni delle scuole di base italiane.
La continuità educativa nella prospettiva dell'innovazione istituzionale e della teoria pedagogica. Concetti cardine quali "sviluppo integrale della persona", "ecologia della formazione", "qualità dei contesti educativi" costituiscono i fulcri interpretativi di un discorso che intreccia le problematiche didattiche con quelle più schiettamente pedagogiche, ricavandone un messaggio di ampia applicazione teorica e operativa.
Entriamo, con le riflessioni raccolte in questo volume, nel "laboratorio" della crescita umana, per cogliere i segni che accompagnano lo schiudersi della vita e il suo realizzarsi, sin dall'inizio, in un universo di relazioni. Il lettore è guidato a conoscere i volti dell'infanzia che abita il nostro tempo, a scoprirne i bisogni e le risorse, ad ascoltarla e ad ascoltarsi attraverso essa. In quanto "primo mondo" in cui il bambino dà inizio alla sua esistenza, la famiglia viene rilanciata come matrice originaria di significati, in relazione alle sfide che provengono dai nuovi modi di essere padre e madre oggi. Il recupero del "familiare" diventa promozione anche di una genitorialità sociale, che trasforma la comunità in "culla emotiva" dove i bambini vengono accolti.
Monica Amadini è ricercatore di Pedagogia Generale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia. E' membro del comitato direttivo del Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare (CeSPeF). Ha pubblicato: Memorie ed educazione, La Scuola, Brescia 2006.
Originale incontro tra discipline differenti, questo libro di Ivano Gamelli contribuisce a delineare un modo nuovo di intendere il processo educativo, quella “pedagogia del corpo” che integra saperi tradizionalmente separati: quelli della parola con quelli del movimento, del gesto, dello sguardo, dei sensi.
Questa nuova edizione aggiornata e ampliata trasferisce nei vari ambiti formativi strumenti che stanno alla base dell’educazione corporea, come la danza e le tecniche di rilassamento e di utilizzo della voce, proponendo scenari e strategie spesso trascurati o dati per scontati.
Ivano Gamelli insegna Pedagogia del corpo all’Università di Milano Bicocca. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Quella volta che ho imparato (con L. Formenti, 1998).
La vita che oggi fanno molti bambini non è adatta alle loro esigenze. Troppo sedentaria, isolata, sottoposta a ritmi frenetici. La crescita disordinata delle nostre città ha portato alla scomparsa di quegli spazi verdi in cui un tempo i bambini potevano incontrarsi e organizzare liberamente i loro giochi. I "bambini di città" raramente vanno a scuola da soli, scendono a giocare in cortile o per strada: più spesso restano in casa, davanti al televisore o alla play station. Ma fino a quando si può fingere che questo sia un modo sano di crescere?
Il volume affronta il ruolo della valutazione nel contesto educativo e formativo, con l’intento di porsi quale strumento a supporto della didattica, aiutando il lettore a riconoscere e comprendere le problematiche e le strategie risolutive messe in atto nelle pratiche valutative. Un aspetto non marginale nella professionalità e qualità del valutatore consiste infatti nella capacità di affrontare, di volta in volta, la complessità delle situazioni reali e adottare in risposta scelte metodologiche coerenti e utili senza perdere di vista gli obiettivi e l’impianto complessivo che si intende perseguire. La valutazione, in particolare nell’ambito educativo e formativo, assume significato e valore se è pervasa da un’intenzionalità pedagogica che la pone al servizio dell’azione e dei contesti in cui si inserisce. Nel volume si è scelto di prendere in esame due esperienze di valutazione che insistono sulla formazione di operatori riportando la documentazione originale in forma integrale. In tal modo è stato possibile analizzare le situazioni proposte esaminandone anche i processi di genesi e sviluppo che in genere non traspaiono dalla reportistica ufficiale, incluse le difficoltà incontrate e le strategie perseguite per risolverle. I due progetti sono corredati da approfondimenti metodologici e da spiegazioni circa le motivazioni che hanno indotto a compiere le diverse scelte. Tali approfondimenti sono inseriti in appositi box per permettere di procedere con la lettura del testo principale senza soluzione di continuità oppure di soffermarsi, di volta in volta, sugli approfondimenti proposti. I box non hanno pretese di esaustività ma intendono fornire degli orientamenti a partire dall’analisi dei casi: alcuni propongono indicazioni pratiche e operative, per esempio sul trattamento dei dati, altri offrono commenti puntuali utili alla comprensione di passaggi specifici del testo.
Un testo che contiene i contributi di tre esperti del settore che dimostrano come l'attività sportiva rappresenti un momento fondamentale per la crescita di tanti giovani, in vista di una formazione umana completa.
Lo sport non è semplicemente una forma di svago, ma luogo privilegiato di educazione. «Quando allenare è educare», allora, diventa anche l’imperativo che ogni adulto che si avvicina a un ragazzo che pratica sport dovrebbe continuamente sentire rivolto a sé.
Si tratta di una responsabiltità grande non solo verso la società sportiva di cui si fa parte, ma soprattutto nei confronti della vita di ogni ragazzo affidato.