Pochi avrebbero previsto che nel ventesimo secolo l'uomo avrebbe scoperto la bomba atomica, l'informatica, la nucleosintesi stellare e sarebbe andato nello spazio e sulla Luna. Secondo l'astrofisico Giovanni Bignami, ci saranno nei prossimi anni scoperte sensazionali che cambieranno la nostra visione del mondo, dello spazio e della nostra stessa vita. Come la comprensione della "materia oscura" dell'universo, tema su cui, forse, avremo una risposta nel 2062 al passaggio della cometa di Halley, quando l'astrofisica ci dirà qualcosa di più anche sull'esistenza di altri sistemi di vita nell'universo. O come, ancora, la messa a punto di "un'energia globale" che ci permetterebbe di non dipendere da risorse finite. Con stile brillante e grazie alla riconosciuta autorevolezza in materia, Giovanni Bignami ci guida alla frontiera delle possibili, stupefacenti scoperte dei prossimi tempi: consapevole che quello che pensiamo di scoprire oggi avrà poco in comune con quello che scopriremo, traccia un percorso sul confine sottile e affascinante tra scienza e immaginazione, un filo rosso dal centro della Terra allo spazio che ci svela perché l'uomo è solo all'inizio della esplorazione del mondo, del cosmo e di se stesso.
Secondo GH. Gardner, la scienza cognitiva si avvale di contributi di neuroscienze, antropologia, linguistica, intelligenza artificiale, psicologia e filosofia, i cui confini sono destinati ad attenuarsi nel reciproco interscambio. Il volume presenta una panoramica di alcuni problemi attualmente affrontati in scienza cognitiva ed è frutto di un'attività di confronto interdisciplinare, in atteggiamento di interesse e apertura, fra docenti, ricercatori e studiosi, cultori di vari ambiti di scienza cognitiva provenienti da Università italiane e pontificie, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e da altre istituzioni.
Da più d'un secolo svariate filosofie della matematica ne indagano il carattere privilegiato di scienza esatta, riconducendola per lo più alla logica, rifugiandosi nel mondo delle idee. Questo libre propone di "rovesciare il telescopio" e restituire la matematica all'anima: quella stessa anima che crea la musica, inventa il mito, e definisce la legge plasma infine la scienza per eccellenza. "Tutti siamo uguali di fronte a qualcosa che noi stessi, e da noi stessi, abbiamo creato, dando alla nostra uguaglianza la forma di numeri e figure". In un'antologia di episodi che va dai pitagorici a Dedekind da Teeteto a Cantor, la matematica racconta sé stessa come liberamente generata dall'anime umano, pur rimanendo certa, immutabile, universale. L'autore sceglie il suo Virgilio: leggende Platone con occhi matematici, lo allontana dall'interpretazione scolastica che vede in lui l'architetto dell'Iperuranio. Dichiarato omaggio a Imre Toth, il saggio ne perpetua l'esempio di filosofia militante nel suo ribadire l'importanza politica di difendere il legame tra l'anima e la matematica: "Numeri e figure si lasciano filosofare addosso: la loro oggettività è compatibile con una pletora di spiegazioni e interpretazioni. Ma il miracolo non si ripete: negando all'animo umano la possibilità di generare dal sue intimo la vera conoscenza, l'uguaglianza e la giustizia divengono concetti relativi".
Questa è l'incredibile storia vera di un uomo che ha dedicato la sua vita a scrivere il libretto di istruzioni per l'universo. Dalla nascita sotto le bombe all'infanzia nella grande casa che risuonava di musica e di bizzarro lessico familiare. Dai giorni di scuola, leader naturale tra i compagni che lo soprannominarono "Einstein" nonostante i voti scarsi, alla terribile scoperta dei primi sintomi di una malattia degenerativa incurabile, la sclerosi laterale amiotrofica. È il 1963 e Stephen Hawking ha ventun anni. Secondo i dottori gliene restano da vivere al massimo altri due. Con la minaccia di una morte prematura che incombe sulla sua testa, questo svogliato studente di fisica di Oxford si lancia nel campo delle ricerche cosmologiche, rendendosi conto che c'è "una quantità di cose importanti che avrei potuto fare se la mia condanna fosse stata sospesa". Oggi, sta per festeggiare il settantesimo compleanno, è un genio riconosciuto del nostro tempo, e la radiazione che porta il suo nome potrebbe trovare una conferma definitiva. Questa è anche la storia di una grande avventura del pensiero. Kitty Ferguson, che da oltre vent'anni collabora con Hawking, intreccia con sapienza al racconto della sua vita quello della sua ricerca: la conciliazione fra la relatività generale e la meccanica quantistica, la Teoria M e la prospettiva di una "Teoria del Tutto", il paradosso dell'informazione, l'espansione dell'universo e la possibile esistenza di un multiverso iperdimensionale.
Nel libro sono presenti testimonianze, interviste, articoli, ricordi. Nel DVD è presente il filmato "Il secolo lungo": un viaggio in compagnia di una donna straordinaria, una scienziata che con il suo carisma e la sua umanità ha saputo affermarsi anche come divulgatrice di un pensiero che abbraccia la scienza, l'ecologia e la politica. nel filmato rari documenti di archivio si intrecciano ai ricordi, a partire dall'infanzia fino ai primi passi nel campo della ricerca: un cammino all'insegna della libertà di pensiero, che la porterà nei luoghi più importanti della comunità scientifica internazionale. prima donna a capo di un osservatorio, ha diretto l'osservatorio astronomico di trieste, occupandosi di radioastronomia solare. tutt'oggi vive e lavora a trieste, dedicandosi con grande energia a incontri e conferenze, per "diffondere la conoscenza dell'astronomia e una mentalità scientifica e razionale".
Che cosa c'era prima del Big Bang? Partendo dalla domanda che da anni impegna gli astrofisici, Roger Penrose si interroga sul carattere straordinario dell'evento che ha dato origine all'universo. Sfruttando e rileggendo in modo originale le più grandi scoperte cosmologiche degli ultimi decenni - dalla materia oscura all'energia oscura, dalla radiazione cosmica di fondo ai buchi neri e alla loro evaporazione finale prevista da Hawking - avanza una proposta che raccoglie tutti questi elementi in una spiegazione unitaria, mostrando come il destino ultimo del cosmo, con la sua espansione sempre più accelerata, possa di fatto essere reinterpretato come un nuovo Big Bang. La "cosmologia ciclica conforme" ci presenta così la storia dell'universo come una (infinita) successione di eoni, dove la fase finale dell'uno coincide con l'inizio di quello seguente. E risolve i numerosi problemi lasciati aperti dalle ipotesi precedenti - multiverso, nascita di nuovi universi dai buchi neri, modelli oscillanti tra espansione e collasso - senza sovvertire il quadro generale classico, basato su teorie fisiche e matematiche ampiamente accettate. Con "La strada che porta alla realtà" Roger Penrose ci ha presentato una guida accessibile ed esaustiva alle leggi che governano il nostro universo. Con "Dal Big Bang all'eternità", scritto in uno stile illuminante e comprensibile ma ricco di apparati e possibilità di approfondimento, compie ora un ulteriore passo avanti e apre una prospettiva cosmologica completamente nuova.
Di tutte le scienze, l'astronomia è forse la più antica. Da quando i nostri antenati hanno cominciato a seguire il moto del Sole e delle stelle, ciò che abbiamo imparato ha cambiato radicalmente la nostra visione del posto occupato dall'uomo nell'Universo. Dalla visione geocentrica dell'antichità siamo passati all'eliocentrismo di Copernico e Galileo; nel XX secolo la tecnologia ha accelerato il susseguirsi delle scoperte, spalancando nuove finestre sull'Universo e ridimensionando il nostro ruolo. Il libro offre una panoramica dell'astronomia e dell'astrofisica, alternando la prospettiva storica e filosofica alla descrizione delle linee di ricerca più attuali. Vengono analizzate in prima battuta le tappe fondamentali dello studio dell'Universo, per poi affrontare la nascita della cosmologia e infine illustrare in dettaglio alcuni aspetti teorici come la teoria della relatività, i buchi neri e i multiversi. Non mancano approfondimenti su temi di grande attualità quali esopianeti e astrobiologia. Il ritmo delle scoperte non accenna a diminuire, e nei decenni a venire potremmo forse assistere al prossimo grande mutamento di paradigma: la scoperta di forme di vita extraterrestri.
Ci sono molte domande in cui ci imbattiamo ogni giorno, ma quella che ci assilla più di tutte da quando eravamo bambini è sempre la stessa: perché? Quali sono i motivi, i principi, le leggi che regolano il funzionamento del grande orologio dell'Universo? E chi è l'orologiaio, ammesso che esista? L'avventura della fisica, e di chi ha provato a fornire all'umanità risposte a queste domande, è esaltante, romantica e "in progress". In questo libro troverete successi, fallimenti, concetti grazie ai quali abbiamo capito qualcosa di più del nostro mondo e alcune idee che lo avrebbero cambiato per sempre, tutti raccontati e sviluppati in un percorso accessibile e divertente attraverso la fisica classica. Non mancheranno semplici esperimenti da realizzare anche in casa. Siamo quotidianamente immersi in principi che possiamo toccare, esperimenti che possiamo gustare e teorie da provare. La fisica non è qualcosa di incomprensibile: al contrario può aiutarci a capire meglio. Dal funzionamento del cosmo a quello dello sbrinatore della macchina, dalle elettrocalamite al tostapane: ecco gli strumenti per dare risposte ad alcune delle nostre domande irrisolte, soprattutto a quella che resta più scottante: perché? Prefazione di Luciano Maiani.
Si pensa spesso che la storia racconti il come e il quando, mentre la scienza spieghi il perché delle cose (a volte in maniera complessa e poco accattivante). Esiste però la storia della scienza, che parla di come, quando e perché il genere umano sia arrivato a interpretare e a trasformare così profondamente la realtà del mondo. E questa che avete in mano è una storia curiosa della scienza, ovvero basata sull'approccio più autentico e stimolante verso il sapere - la curiosità, appunto. In questo volume, il primo di una serie che parte dalle origini per arrivare all'oggi, si parla non solo dei grandi pensatori del passato, ma dell'evoluzione del pensiero: come dal mito si è giunti all'osservazione naturale, come è nata la scrittura, la medicina, la filosofia; e le idee straordinarie che hanno segnato l'intera storia dell'Europa, da Pitagora a Socrate a Platone e Aristotele. Flavio Oreglio è stavolta in veste di divulgatore, forte della sua formazione scientifica e del suo talento narrativo.
"La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico" va considerata una delle tre opere maggiori di Darwin, insieme all'Origine delle specie e all'Origine dell'uomo. Sono i tre libri che fondano il pensiero evoluzionista. Però del terzetto, la Variazione è senz'altro quello che ha avuto meno attenzione fra gli studiosi. In Italia, addirittura, non ha avuto traduzioni successive a quella di Giovanni Canestrini del 1876. Qualcuno ha pensato che quest'opera valesse soltanto per le pezze d'appoggio che forniva alla teoria generale darwiniana, ma in realtà è il luogo dove Darwin definisce questioni fondamentali come le leggi per l'ereditarietà, l'incrocio e la variazione. I meccanismi della selezione naturale e della selezione artificiale indotta dall'uomo procedono con modalità diverse, ma appartengono allo stesso ordine di fenomeni, e questa è un'acquisizione scientifica che conferma la teoria evoluzionistica e la apre a una serie di questioni mai affrontate prima da Darwin. Per il lettore non specialista va anche aggiunto che lo stile argomentativo di Darwin è sempre comprensibile e accattivante, anche perché gli scienziati dell'epoca non avevano ancora elaborato linguaggi troppo tecnici, accademico-esoterici. E dunque ripercorrere queste pagine significa accedere a uno degli snodi principali della scienza moderna imparando tante cose che riguardano piante e animali ben noti coi quali abbiamo a che fare quotidianamente. Prefazione di Telmo Pievani.
Chi opera in campo biomedico conosce bene la sigla HeLa, che denota una linea cellulare di vitale importanza nelle ricerche sul cancro e su molte altre malattie: cellule speciali, tanto resistenti da essere praticamente immortali, vendute e comprate da decenni nei laboratori di tutto il mondo. Ma quelle quattro lettere racchiudono anche una storia perturbante, emblematica - e soprattutto una persona in carne e ossa. Henrietta Lacks lavorava nei campi di tabacco della Virginia, così come i suoi antenati schiavi. Quando muore per un tumore, nel 1951, i medici, senza preoccuparsi di chiedere alcun consenso, prelevano un campione dei suoi tessuti e si accorgono ben presto di un fenomeno sbalorditivo: le cellule tumorali continuano a crescere fuori dal corpo, in laboratorio. Da qui alla commercializzazione il passo è breve, ma passeranno vent'anni prima che i familiari scoprano una verità non meno incredibile che traumatizzante: Henrietta è 'immortale', e dalle sue cellule si è sviluppata un'industria miliardaria. Rebecca Skloot ha deciso di raccontare questa storia, e superando diffidenze e ostilità è riuscita a entrare in contatto con i Lacks guadagnandosi l'amicizia della figlia di Henrietta, Deborah. È nato così un libro che ci conduce da un reparto riservato ai neri del Johns Hopkins Hospital agli abbacinanti laboratori dove i congelatori custodiscono le cellule HeLa, dalle baracche di Clover, villaggio popolato di schiavi e guaritori, alla Baltimora di oggi.
Dai mille sogni che Wolfgang Pauli, uno dei fisici più creativi del Novecento, portò in dote a Carl Gustav Jung, lo psicologo che, insieme a Freud, avviò l’esplorazione dell’inconscio, scaturì un’eccezionale avventura intellettuale e umana. Tale incontro produsse l’affacciarsi di una fruttuosa alleanza tra fisica e psicologia, tra materia e psiche.
Questo libro racconta il sodalizio tra due personalità eccezionali e gli straordinari effetti che esso ebbe sulla cultura, aprendo prospettive di cui solo oggi cominciamo a comprendere le potenzialità.
Silvano Tagliagambe ha insegnato Filosofia della scienza presso le Università di Cagliari, Pisa, Sassari e Roma “La Sapienza”. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il sogno di Dostoevskij. Come la mente emerge dal cervello (2002).
Angelo Malinconico, psichiatra e psicologo analista, insegna all’Università Statale del Molise ed è membro didatta dell’Associazione italiana di psicologia analitica.