«Perché a 50 anni, nel momento in cui una persona può gestire nel modo migliore la propria vita, si sperimentano in modo tanto acuto le ansie del proprio tempo? Perché la sensazione di aver donato il meglio di se stessi a un ideale sembra esigere un sacrificio troppo grande?» (dall'Introduzione). Da esperto formatore, specialista delle problematiche della mezza età, l'autore offre uno strumento dedicato ai consacrati quale aiuto per affrontare questioni psicologiche, esistenziali e spirituali che si agitano dentro di loro e favorire percorsi di soluzione.
JAVIER GARRIDO, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all'Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, con particolare cura all'accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni sul tema ricordiamo: Adulto y cristiano (1989); Una espiritualidad para hoy (31990) Educación y personalización (1991). Nella stessa collana EDB ha pubblicato La relazione affettiva con Dio (2008), Rileggere la propria storia. Le età della vita e le loro crisi (2009) e Personalizzare. Un modo per formare alla vita religiosa (2010).
Le pagine di questo studio ci aiutano a conoscere meglio la storia del rito della professione religiosa con le sue diverse forme elaborate nel tempo, fino alla pubblicazione dell’edizione tipica dell’Ordo professionis religiosae nel 1970. Di questo si analizzano la struttura generale, con speciale attenzione alle preghiere di benedizione dei neoprofessi, e le linee teologiche portanti. Particolare spazio è offerto all’analisi di alcune rielaborazioni del rituale tipico realizzate da tre diversi istituti, uno monastico, l’altro appartenente agli ordini mendicanti e l’ultimo facente parte degli istituti di vita apostolica.
Matias Augé (Perafort 1936), clarettiano, è preside emerito dell’Istituto di teologia della vita consacrata “Claretianum” e professore onorario al Pontificio istituto liturgico Sant’Anselmo di Roma. Dal 1994 è consultore della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Ha scritto numerosi articoli e collaborato a diversi volumi e dizionari teologici.
Una lunga chiacchierata tra un prete e un giornalista, per capire meglio cosa "fa" e chi è, oggi, un ministro di Dio, alla luce delle significative trasformazioni che coinvolgono la vita cristiana.
Prefazione di Domenico Sigalini
In questo testo l'Autore vuole riportare all'attenzione dei sacerdoti e dei consacrati la situazione reale del mondo vocazionale della Chiesa del nostro tempo.
Sullo sfondo del passaggio dal regime borbonico a quello piemontese, le lettere che un padre gesuita invia al fratello, farmacista in Melfi. Partito da Napoli nel 1855 poco più che ventenne, esercita il suo ministero di insegnante e sacerdote in varie città della Spagna, dopo aver rinunciato ai propri beni secondo i precetti della sua religione. Inviato in missione in Argentina, vi rimarrà per quasi trent'anni e sarà amato dal popolo fino alla morte, avvenuta a Cordova nel 1900. Onorato per il suo apostolato, per la dedizione verso gli orfani e i bisognosi, padre Carlucci sarà ricordato come fondatore della comunità dei Giuseppini. La scrittura, non sempre assidua, è il suo legame indissolubile con la famiglia e con la patria: molto è l'interesse per la salute dei suoi cari, per le «domestiche cose», per i fatti politici, e sempre raccomanda preghiere, devozione e prudenza.
Attraverso una lunga inchiesta che copre l'insieme delle chiese di Oriente e di Occidente nei primi 7 secoli, l'autore mostra come la legge del celibato era una tradizione non scritta di origine apostolica
In che modo la figura del religioso si colloca all'interno del mondo della comunicazione e dell'immaginario collettivo?
E' possibile trovare una risposta all'interno di questo volume che, attraverso un'analisi comparativa ricca di approcci sociologi, storici e semiotici, presenta la figura del religioso nel diversi mezzi di comunicazione: dalla stampa alla radio, dalla televisione al cinema, per arrivare alle fiction, al web, alla pubblicità e al fumetto.
Attraverso una panoramica a più voci sulla presenza dei religiosi nel mondo mediatico, è possibile cogliere alcune difficoltà che queste figure vivono nel mondo contemporaneo, soprattutto in rapporto ai problemi delle famiglie e al mondo giovanile, ma anche comprendere le simboliche culturali legate alla loro "messa in scena" e al loro rapporto con il pubblico, abbattendo alcuni pregiudizi e stereotipi legati all'immagine dei preti e delle suore.
Il volume è un percorso utili a quanti religiosi/e, sacerdoti, operatori pastorali, vogliono intraprendere la sequela di Cristo per vivere autenticamente la loro fede nella Chiesa.
Dallo stile di accoglienza che deve distinguere il religioso - la religiosa dalla consapevolezza alla compassione, dalla corresponsabilità alla collaborazione come disponibilità al servizio e condivisione generosa, il testo enuclea un percorso a tappe per vivere pienamente la realtà del Corpo Mistico di Cristo.
Il volume raccoglie gli insegnamenti di Benedetto XVI sulla vita consacrata e ha la pretesa di essere alimento per le donne consacrate perchè possano continuare il loro prezioso compito lavoro di ricevere, custodire e trasmettere l'amore di Dio.
Maria di Nazaret, per la sua prossimità a Cristo, è l’esemplificazione della chiamata a coniugare l’amore per la storia e la condivisione radicale del progetto di Gesù, la fedeltà alle vicende umane e la consacrazione totale al compimento del Regno. Proprio a questo il Padre celeste chiama gli uomini e le donne, a seguire dentro la creazione lo stile di vita del Figlio, l’unico obbediente, il vero casto, l’autentico povero.
Tramite i consigli evangelici, il battezzato consacrato, che rimane nel «secolo» – al pari della generalità dei cristiani –, è scelto per far emergere da un mondo benedetto da Dio il vero senso dell’esistere e del gustare la vita, fuggendo non le relazioni con le cose o con gli altri, bensì la mentalità mondana che piega ogni cosa al profitto, al piacere che non diventa mai amore, alla sottomissione esclusiva al proprio ego.
L’autore
Giuseppe Forlai è presbitero della diocesi di Roma. Ha insegnato mariologia presso la Facoltà Teologica del Triveneto, la Pontificia Facoltà Teologica Seraphicum e teologia spirituale presso la Scuola di Teologia per Laici dell’ISSR Ecclesia Mater di Roma.Attualmente è docente incaricato di mariologia presso la Pontificia Università Gregoriana. È membro dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI, Roma). Tra i suoi volumi ricordiamo: L’irruzione della grazia. Per una rilettura ecumenica del dogma dell’Immacolata (San Paolo 2010); Quello che so di Lei. Piccola mariologia per continuare a credere (2010). Ha redatto le voci «Europa» e «Movimenti Ecclesiali» per il dizionario Mariologia (San Paolo, 2009). Ha curato, insieme a Daniele Libanori s.j., l’edizione italiana del Trattato sul sacerdozio di San Giovanni d’Avila (Bologna, 2010).
Testo in lingua francese sulla vita consacrata.