Sposarsi in Chiesa vuol dire donarsi reciprocamente nell'amore coniugale per sempre indissolubile, fedele e fecondo. Questo amore sublime presuppone conoscenza e coscienza adeguate del "chi" si sposa e del "perché" ci si sposa. Su questi aspetti del matrimonio è facile cadere in errore anche a causa dell'ignoranza o del dolo, soprattutto nell'odierno contesto post-moderno e scristianizzato in cui vige la norma della libertà illimitata. Ciò accade anche in determinati ambiti "tradizionali" in cui il connubio risponde a certe esigenze culturali non sempre corrispondenti ai valori antropologici e cristiani dell'unità e dell'indissolubilità del matrimonio, né sempre tutelanti le finalità intime del bene dei coniugi e della prole. Il volume indaga sull'incidenza giuridica che l'errore dei coniugi su questi aspetti fondamentali del matrimonio cristiano può comportare per la sussistenza o meno del vincolo, a partire da considerazioni riguardanti sia la natura stessa dell'unione coniugale sia quella della "persona" come soggetto coniugale.
Il testo esamina il significato e la portata obbligatoria dei precetti generali della Chiesa e il loro valore pastorale. I sei capitoli sono dedicati alla valenza giuridica complessiva dei precetti, alla partecipazione eucaristica festiva, al riposo festivo, al precetto pasquale, alla santificazione del tempo penitenziale e alla sovvenzione alle necessità della Chiesa. Ogni contributo parte da una contestualizzazione e problematizzazione delle questioni legate al precetto; esamina l'origine e lo sviluppo storico del relativo ordine ecclesiale, analizza la genesi, l'ermeneutica e la sistematica della normativa vigente (cann. 1246-1248, 989, 920, 1249-1253 e 222 CIC); cerca di sviscerare l'impostazione del debito, il contenuto delle spettanze e i relativi compiti (anche istituzionali) e discende quindi agli spunti di carattere propositivo (in genere formativo-pastorale). L'interesse principale dell'analisi è legato alla dimensione di giustizia iscritta nella realtà ecclesiale e recepita nella determinazione e fissazione ecclesiastica. Una certa attenzione è prestata pure al contesto pastorale attuale e all'incremento e alla sollecitazione della pratica dei praecepta Ecclesiae.
Una delle novità principali della riforma voluta da Papa Francesco circa i processi per la dichiarazione di nullità del matrimonio è certamente costituita dal processo più breve davanti al vescovo, enunciato nel motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus del 15 agosto 2015. Il successivo Sussidio applicativo, emesso dal Tribunale Apostolico della Rota Romana, intende offrirsi come strumento pratico soprattutto per i vescovi diocesani e i loro collaboratori, proponendosi di rispondere alle principali domande che sono sorte a seguito della riforma dei processi matrimoniali. Il libretto contiene entrambi i documenti e relative appendici, nonché un'ampia presentazione di 42 pagine a firma di Luigi Sabbarese.
Il manuale, ampiamente rielaborato rispetto alla sua prima edizione, intende affiancare lo studio della struttura fondamentale del popolo di Dio. I principi della uguaglianza e della diversità, fondati nella loro valenza ecclesiologica, vengono analizzati in una prospettiva essenzialmente giuridica, nel contesto delle due coordinate - Costituzione e Istituzione - che strutturano e organizzano il popolo di Dio. Sono le categorie unificanti, attorno alle quali si sviluppa l'esame della normativa contenuta nella parte prima del libro secondo del CIC. Il volume non vuole essere soltanto un commento ai canoni (204-231; 298-329), ma si prefigge di elaborare un tentativo di trattazione sistematica nella prospettiva di una riflessione organicamente più ampia. Lo studio analitico-esegetico, riservato soprattutto ad alcuni canoni dal forte contenuto teologico, si accompagna alla presentazione storico-critica delle tematiche affrontate, in un costante confronto con i testi del Concilio.
Il testo si propone di rispondere all'esigenza di consegnare ai Superiori e agli Istituti un sussidio pratico circa le necessarie conoscenze e le procedure da seguire nei casi di abusi, compiuti nei confronti di minori e di adulti vulnerabili da parte di membri dell'istituto da loro governato. Gli abusi, visti nella loro origine (si pensi a quelli spirituali e sessuali) non sono atti isolati, ma hanno origine nell'identità della persona che li agisce e tendono a diventare stile di vita, basato sull'abuso dell'autorità che si ricopre e del potere che si esercita. Questi orientamenti si propongono come aiuto ai Superiori Maggiori per il discernimento e la corretta prassi giuridica da mettere in atto.
Algero di Liegi, famoso teologo dell’Eucaristia, è anche uno dei massimi canonisti del periodo della Riforma gregoriana (XI-XII sec.). Canonico a Liegi, dopo una lunga attività di docenza divenne segretario del suo discusso vescovo e – nel tentativo di comporre il dissidio fra papato e impero e di salvaguardare i diritti della sua Chiesa locale – ha composto in due distinte epoche i tre libri del De misericordia et iustitia, poi unificati da un suo collega di canonicato in un unico testo, che fu una delle principali fonti di Graziano. Lo scritto di Algero però fu presto oscurato dall’opera del suo seguace e cadde nell’oblio. Al fine di restituirlo all’attenzione del nostro tempo, il presente studio descrive il contesto ecclesiale (generale e particolare) in cui Algero visse e operò; tenta una ricostruzione fondata della sua biografia, formulando interessanti ipotesi in proposito; presenta per la prima volta in assoluto (non solo in lingua italiana) una sintesi molto dettagliata del testo, del quale si individua anche la storia della composizione (datazione, precedenti, fonti); nella conclusione, infine, suggerisce alcuni spunti di prosecuzione dello studio per favorire una più profonda comprensione della nascita del diritto canonico moderno, ricordando che la dialettica fra misericordia e giustizia (su cui si improntano molte riflessioni e l’azione di papa Francesco) è ancora attualissima e bisognosa di continua rifondazione.
Il presente Corso di diritto vaticano risponde al programma accademico della disciplina che intende presentare in modo sistematico e completo l'ordinamento giuridico vigente nello Stato della Città del Vaticano. Gli otto capitoli in cui è strutturato il volume si sviluppano a partire dall'introduzione storica, necessaria per comprendere la ragion d'essere dell'istituzione stessa e delle principali problematiche che la riguardano. Attraverso l'analisi degli elementi che strutturano lo Stato si giunge, poi, alla presentazione della sua organizzazione di governo e del regime giuridico delle fonti che, dal punto di vista del docente, rappresenta il nucleo centrale del Corso, il quale deve esaminare la convergenza di norme date dal legislatore vaticano, con norme italiane di rinvio e quelle provenienti dall'ordinamento canonico che il diritto vaticano riconosce come "la prima fonte normativa e il primo criterio di riferimento interpretativo". Segue poi l'esame dei sistemi di norme di diritto civile, di diritto penale, del lavoro e finanziario che sono vigenti nello Stato. L'analisi del diritto vaticano offre allo studioso la peculiarità di un sistema giuridico che, alle sue caratteristiche proprie, aggiunge un processo di rinnovamento delle norme e delle istituzioni, necessario per tenere il passo con l'evoluzione internazionale dell'organizzazione giuridica. Seconda edizione riveduta e ampliata.
In un tempo così complesso la Chiesa è chiamata a una particolare premura nei confronti di chi ha vissuto lo sgretolarsi dei propri sogni sulla vita coniugale.
Il presente volume è uno strumento utile a riflettere sul contenuto del «Motu proprio» Mitis Iudex Dominus Iesus emanato da Papa Francesco nel 2015 con un particolare riferimento alla parte centrale in cui è presente il discorso ai Vescovi sulla costruzione di un ponte giuridico-pastorale secondo la riforma del processo ordinario e del processo breve.
Per la prima volta, nella storia bimillenaria della Chiesa, papa Francesco ha virtualmente invitato tutti i fedeli del pianeta a esprimere la loro voce e le loro esigenze, a dare il loro parere sulle riforme possibili e necessarie. Ma l'ideale di una «Chiesa sinodale» spesso finisce per ridursi a uno slogan privo di contenuti determinati o per lasciare adito a strumentalizzazioni ideologiche. Questo libro vuole ricostruire storicamente il concetto di sinodalità a partire dal Vaticano II , mostrandone la genesi e l'evoluzione, le variazioni semantiche, le forme di recezione nella dottrina teologica, canonistica e sociologica. Lo scopo è triplice: precisare cosa si debba intendere propriamente per sinodalità; determinare la sua portata in rapporto ai modelli di Chiesa e porre in risalto i limiti e gli equivoci cui è esposta l'attuazione del progetto papale.
Questa ricerca parte dal can. 705 CCEO per rientrare nella vita della Chiesa e nei rapporti tra le Chiese, e quindi scrutare il ruolo dell'altare negli sforzi per l'unità dei cristiani, legati dall'unica eucaristia e dall'unico Cristo. L'intento dell'autrice è quello di far divenire il diritto ecclesiale diritto di vita e diritto vivo, legando il diritto e l'altare con la vita dei cristiani che si dedicano alla piena unità; un appello affinché la pietra, e l'altare di pietra, divengano un richiamo chiaro all'unità degli uomini e al "cuore di carne" della chiesa universale.
Il volume affronta in maniera organica e agile l'ordinamento giuridico della Chiesa cattolica nelle sue basi positive, a partire dal Codice di diritto canonico promulgato da Giovanni Paolo II nel 1983. Questa nuova edizione aggiornata pone particolare attenzione alle novità normative intervenute negli ultimi anni: dalla riforma della Curia romana, all'apertura alle donne di lettorato e accolitato, alla revisione del diritto penale canonico.
La tematica si svolge attraverso l'analisi della normativa della Chiesa, dei Concordati in materia castrense, degli Statuti di ogni Ordinariato con i loro Regolamenti. Il filo conduttore sono le caratteristiche comuni a tutti gli Ordinariati Castrensi, risaltando le particolarità e problematiche che si verificano in ogni Stato e valutare le possibili soluzioni.