Nella vita di ciascuno giunge il momento in cui non si può sfuggire il confronto con la malattia e con le sofferenze fisiche, psichiche e spirituali che essa genera; prima o poi ci si trova a dover fare i conti con la limitatezza, la precarietà, la debolezza. Spesso il momento della prova diviene l'occasione per fermarsi a riflettere sulla vita, i valori, il rapporto con Dio. Spesso questo è anche il momento in cui si inizia o si riprende, magari dopo molto tempo, a pregare. In queste pagine vengono offerte alcune preghiere che possano offrire conforto ai malati e a chi li assiste e si trova a contatto con loro.
Per un cristiano la dimensione del ringraziamento è sicuramente costitutiva della fede. Ringraziare vuol dire riconoscere di non bastare a se stessi, uscire dalla propria autosufficienza e aprirsi all'altro. È questo un atteggiamento fondamentale nella relazione con Dio dal quale ci vengono la stessa vita e ogni altro bene. Il cristiano, soprattutto quando si trova nella gioia, innalza il suo cuore a Dio e lo ringrazia per tutti i suoi doni. Questa semplice azione richiede una profonda maturità umana e spirituale perché significa saper riconoscere che l'amore di Dio precede e accompagna ogni istante della vita.
La preghiera è un'arte, qualcosa di molto intimo e di molto profondo. Ognuno deve trovare una sua via per rivolgersi a Dio e certo non si tratta soltanto, né principalmente, di recitare dei testi o delle formule. Siamo tuttavia consapevoli che spesso è difficile pregare, soprattutto è difficile iniziare a pregare per chi non lo ha mai fatto o ha smesso di farlo da molto tempo. Ecco dunque la proposta contenuta in questo libretto: una serie di preghiere, utili per diverse circostanze, che possono aiutare a «rompere il ghiaccio» nel colloquio con Dio.
Quando le famiglie si riuniscono al momento del pasto, non si nutrono solo con il cibo materiale, ma anche della compagnia delle persone riunite attorno alla tavola. Il cibo e le persone con le quali lo condividiamo sono doni di Dio. Perciò è opportuno, prima dei pasti, meditare un istante per ringraziare e lodare il Signore. Questo libro è una raccolta di preghiere eucaristiche che prende spunto dalla Sacra Scrittura e segue la scansione dei tempi dell’anno liturgico. Ricorda alle famiglie lo stretto legame esistente fra la tavola domestica e la tavola eucaristica.
La benedizione, come insegna la tradizione biblica (Abramo che benedice Isacco, Isacco che benedice Giacobbe, ecc.) è una preghiera, un'invocazione a Dio, che ogni persona può innalzare al Padre celeste, indipendentemente dal suo essere prete o laico.Questo libretto, che raccoglie alcune benedizioni, preghiere, passi della Sacra Scrittura e spunti per la riflessione, vuole essere un semplice e umile strumento con il quale genitori, educatori e membri della famiglia, possano ringraziare e lodare Dio per i molti benefici concessi.
Dire a Dio «Tu sei Tenerezza» significa dirgli grazie con la vita, nel riconoscimento stupito di essere amati da Lui e di poterlo ri-amare con tutto il cuore e con tutta l’anima. La Tenerezza è il Cuore di Dio-Trinità ed è anche la nostra forza: quando ci sentiamo avvolti da quel Cuore come da un caldo grembo materno, la nostra vita ne diventa un riflesso nella storia. Le preghiere qui raccolte sono l’espressione di una riscoperta del volto materno-paterno di Dio e rappresentano un sussidio per l’orazione che orienta a mettersi alla scuola del Maestro per ricalcare le sue orme e far trionfare la forza dell’umile amore su ogni tentazione contraria. Per passare dal «cuore di pietra» al «cuore di carne».
«Venga ben predicata e ben propagata la devozione all’Eucaristia, perché per giorni e giorni, le anime non mi visitano e non mi amano, non riparano. Non credono più che Io abito nel tabernacolo, diversamente mi farebbero compagnia». «Voglio che accenda nelle anime la devozione verso l’Eucaristia. Sono tanti che pur entrando nelle chiese, neppure mi salutano e non si soffermano un momento per adorarmi».
Questa raccolta di preghiere si inserisce nel plurisecolare fenomeno di affidamento a Sant’Antonio da parte di fedeli di ogni età e provenienza geografica. Sono qui riportate le due brevi liturgie che ogni martedì e venerdì vengono celebrate presso la Tomba di Sant’Antonio nella Basilica padovana, con l’aggiunta, in appendice, dei più noti canti devozionali dedicati al Santo, con i rispettivi spartiti musicali. Questo sussidio, utile per la preghiera personale in comunione con i frati della Basilica di Padova, diventa anche strumento prezioso attraverso il quale la preghiera stessa, uscendo dalla Basilica, torna a fecondare, per intercessione del Santo, la vita di molti devoti sparsi in tutto il mondo.
Destinatari
Tutti, devoti al Santo e pellegrini.
Autore
Padre Andrea Massarin, nato a Treviso nel 1971, è entrato nei Frati Minori Conventuali nel 1995. Si è specializzato nel 2007 presso la facoltà di Liturgia Pastorale di Santa Giustina a Padova. Da alcuni anni è in comunità presso la Basilica del Santo, dove svolge il servizio di Cerimoniere.
Questo secondo volume del Messale quotidiano ambrosiano”, relativo al Mistero della Pasqua del Signore, offre ai fedeli e ai diversi animatori liturgici per l’esercizio del loro ministero quanto serve ad una piena partecipazione alla messa festiva e feriale in Quaresima, nella Settimana Autentica e nel Tempo Pasquale.”
Questo secondo volume del Messale quotidiano ambrosiano”, relativo al Mistero della Pentecoste, offre ai fedeli e ai diversi animatori liturgici per l’esercizio del loro ministero quanto serve ad una piena partecipazione alla messa festiva e feriale nel periodo di Pentecoste.”