Quando si parla di Gerusalemme i punti di vista sono quasi sempre gli stessi: la Città Santa, la città dell'invisibile e della spiritualità, una città di cui si fa un'enorme fatica a capire la vera realtà fisica. La carta geografica, sempre suddivisa in quattro quartieri - cristiano, musulmano, armeno ed ebraico - sembra alludere a una storia di contrapposizioni secolari disegnate su base etnicoreligiosa. Ma chi vive e conosce Gerusalemme entra in contatto con una realtà infinitamente più ricca, sfuggente e contrastata, ci racconta Matthew Teller in questo libro. E al di là della calca e della frenesia dei suoi principali siti religiosi, molti dei suoi quartieri sono poco conosciuti dai visitatori, la sua gente ignorata e le loro storie non raccontate. I nove quartieri di Gerusalemme, spaziando dall'antichità al presente, evoca questa profondità e diversità culturale. Teller lascia che le comunità della Città Vecchia parlino da sole: le sue voci africane e indiane, le sue comunità greche, armene e siriache, le sue oppresse famiglie zingare e i suoi mistici sufi. Discute le fonti della santità di Gerusalemme e le idee - spesso sorprendentemente laiche e secolari - che hanno plasmato la vita all'interno delle sue mura. Un libro che cambia radicalmente la nostra visione di una città su cui da secoli sono puntati gli occhi del mondo intero.
Un manuale aggiornatissimo sulle teorie e le conoscenze sociologiche che permettono di comprendere e articolare il ruolo e l'importanza del giornalismo nella società, imprescindibile per i corsi di Giornalismo, Scienze delle Comunicazione e Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
Il volume presenta percorsi didattici sulla stesura di testi tramite attività realizzabili in classe a partire dal primo anno di scuola primaria, promuovendo una scrittura finalizzata alla comunicazione. La metodologia proposta parte dall'osservazione e dall'analisi dei primi prodotti orali e scritti dei bambini per individuare i bisogni di ciascun alunno e, attraverso il lavoro di gruppo, consente a ognuno di contribuire alla realizzazione dell'elaborato finale. Dopo un breve inquadramento teorico generale sulla didattica della scrittura e sulle varie tipologie testuali, sono illustrate attività sul testo narrativo, espositivo e argomentativo, fornendo così un ausilio per strutturare laboratori in classe. È presente inoltre un corredo di materiali online che include strumenti di lavoro, esercizi da svolgere e relative soluzioni.
Insieme a "La casa di Bernarda Alba" (1936) e "Bodas de sangre" (1933), "Yerma" (1934) fa parte di quella che viene comunemente chiamata "trilogia rurale". Lorca porta in scena le donne dei villaggi spagnoli del primo Novecento, con le loro vite domestiche, segnate da un destino di procreazione e fedeltà coniugale, che divengono essenza ancestrale e mitica, archetipi del ruolo subalterno affidato alla donna dalla morale cattolica, conferendo al dramma la dimensione mitica necessaria a sollevarla dal particolare all'universale. Yerma, il cui nome significa "terra arida", racchiude nel suo antroponimo la propria condanna: è la vittima della morale comune, ma, allo stesso tempo, è la protagonista del suo desiderio.
Simone, il pescatore ribelle. Matteo, l'esattore delle tasse disprezzato. Maria, l'anima tormentata. Gesù chiamò tutti loro per nome, trasformandone l'esistenza per sempre. Come sarà stato incontrarlo faccia a faccia? Quale impatto produceva conoscerlo personalmente? Attraverso una scrittura accurata e immediata, i lettori si immergeranno in un modo nuovo e potente nella più grande storia che sia mai stata raccontata, la vita di Gesù di Nazaret. Un'esperienza coinvolgente, emozionante, imperdibile.
Nel luglio del 1970 viene affisso sui muri di Roma e Milano il "Manifesto di Rivolta femminile" che convenzionalmente segna la nascita del movimento femminista italiano. A oltre cinquant'anni da allora, nuove forme di attivismo a livello globale stanno contribuendo a ridefinire genealogie, alleanze e pratiche politiche, e a interrogare con quesiti nuovi la storia dei femminismi. Le ricerche presentate nel volume - basate sul caso italiano - ricostruiscono percorsi ed eventi di un lungo ventennio femminista, gli anni Settanta e Ottanta, mettendo al centro esperienze finora considerate liminali o periferiche. L'analisi e l'incrocio di fonti eterogenee compone un originale sguardo d'insieme che, raccogliendo l'eredità dei precedenti studi, apre nuove piste di ricerca e offre al tempo stesso spunti preziosi per comprendere il presente.
Il volume rappresenta un'autobiografia dell'Apostolo Paolo, che attraverso i suoi scritti racconta in prima persona la sua stessa vita, dagli inizi cronologici fino alla sua rinascita spirituale rappresentata dalla conversione al Cristianesimo. L'Autore del volume, Fortunato Frezza ha diviso il suo lavoro in due parti, nella prima si trovano i saggi dell'Apostolo, mentre nella seconda sono stati raccolti i testi biblici. Il libro risulta di particolare interesse per gli studiosi di teologia, di storia del cristianesimo, ma anche per tutti coloro che considerano San Paolo un pilastro di fede e spiritualità.
Non abbiamo più adulti. Stiamo diventando vecchi ma non adulti, forse perché abbiamo dimenticato come si fa a diventarlo. E perché è importante dare la propria testimonianza in ogni tempo, in ogni luogo, in ogni situazione, anche quando le cose vanno male. Abbiamo sempre meno padri, capaci di interpretare e di vivere le difficoltà o di perdonare i figli. L'eclissi della figura paterna è un prodotto della società dei consumi, dove abbiamo messo il fare al posto dell'essere, il dire al posto del fare, il guadagnare al posto del vivere. Facendo così sparire l'idea di un futuro realizzabile soprattutto per i più giovani. La paternità per Don Antonio Mazzi è un fatto storico e un fatto religioso, il padre è protagonista della seconda nascita. La prima nascita, quella materna, si ha con l'uscita dal corpo della donna. La seconda avviene nel modo più compiuto quando si alimenta della coscienza e della maturità del padre. Ma l'attenzione si concentra quasi solo sulle donne e sulle madri, spesso in modo comunque inadeguato, mentre oggi l'urgenza più grande è forse un'altra: dobbiamo recuperare la coscienza paterna. Lo spiega l'autore in queste pagine con dovizia di esempi tratti dalla vita vera e dai Vangeli, condensando la sua pedagogia sul tema in un libro di ispirazione e conforto per le famiglie e proponendo persino una sua «formula chimica» dell'educazione dei figli.
Zhuangzi e Hui Shi passeggiavano sul ponte sopra il fiume Hao. Zhuangzi osservò: «Quei pesciolini che si aggirano rilassati e senza fretta, sono pesci felici!». Al che, Hui Shi obiettò: «Tu non sei un pesce; come fai a sapere come sta un pesce?». «Quando hai detto "come fai a sapere come sta un pesce?", sapevi che lo sapevo. Lo sapevo, qui, sopra il fiume Hao.» Il dialogo che apre e dà il titolo a questo libro proviene da uno dei grandi testi dell'umanità, lo Zhuangzi, l'opera del «Maestro Zhuang», figura centrale del taoismo. La sua forza sta «nella capacità di mettere in dubbio ciò che appare ovvio, ribaltare punti di vista e aprire prospettive». Anche Keplero, per «convincere un'umanità esterrefatta che la Terra non è il centro del cosmo e gira velocemente su sé stessa», procede a un ribaltamento di prospettiva: nel suo Somnium, racconta di un islandese e della madre, portati sulla Luna dal «più mite e innocuo dei demoni», che osservano la Terra, il Sole e il cosmo da un corpo celeste in movimento; e mentre leggiamo ciò che descrivono ci rendiamo conto che anche noi, sulla Terra, stiamo osservando l'universo da un corpo in movimento... «Cambiare punto di vista, cambiare prospettiva»: è questo l'esercizio intellettuale, morale e civile che Carlo Rovelli, dopo "Ci sono luoghi al mondo dove più delle regole è importante la gentilezza", propone nel suo nuovo libro, una raccolta degli articoli scritti negli ultimi anni. È un viaggio affascinante da Saffo e Aristotele a Heidegger, dal cosmo di Brunetto Latini e Dante a quello di Galileo, tra storia della scienza e filosofia, musica e cinema, ricordi personali e battaglie ideali, pacifismo e guerra alle diseguaglianze. Contro pigrizia e ipocrisia.
"Io annuncio cose inaudite." Con questo messaggio rivoluzionario Lucrezio irrompe nella conservatrice Roma repubblicana del I secolo a.C. Politica, religione e amore sono costruzioni della mente, forme di alienazione e fonti di infelicità: indossano una maschera e nascondono la realtà. Quale la via d'uscita? Lucrezio non ha dubbi: "la scienza della natura", la quale consente la "rivelazione", quella "apocalisse" che dalle tenebre dell'ignoranza ci porta alla luce della ragione e ci rivela verità rasserenanti: l'aldilà con le sue pene e paure non esiste; un'unica legge governa tutte le cose; l'universo, anzi gli innumerevoli universi stanno in equilibro grazie al bilanciamento di forze uguali e contrarie; il mondo è leggibile perché le singole realtà sono ordinate secondo i principi della scrittura e della grammatica; la forma più nobile di pietas è contemplare il tutto con mente serena.
Cosa vuol dire curare un territorio? La cultura può essere uno strumento di cura? Cura e cultura come possono essere strumenti di rigenerazione di territori fragili? Il testo racconta, a partire dalla case history di un nuovo luogo nella periferia nord di Milano, Magnete, i modi in cui si può progettare e rigenerare la città. Valorizzare la dimensione culturale è la leva per la cura di tessuti sociali complessi, attraversati dalla iperdiversità - generazionale, di genere, provenienza geografica, background migratori, condizioni lavorative, abitative, di salute. Il volume descrive le tappe del percorso, gli attori in gioco, gli scenari in movimento, le difficoltà della progettazione in tempi interrotti dalla pandemia, le insidie dell'accesso da outsider in un quartiere, ma anche le potenzialità e gli elementi che hanno contribuito alla riuscita di un intervento. Magnete rappresenta un esempio di come si possa rispondere alla sfida di creare spazi pubblici a base culturale, abilitando comunità e territori al cambiamento, imparando prospettive e pratiche del fare insieme.