In principio, in Maria, atto puro della creazione, il Creatore si crea una natura umana nella quale supera l'infinita distanza che lo separa dalle creature e si fa uomo. È questa, in sintesi, l'interpretazione del mistero di Maria che si intravede nei manoscritti di Wilhelm Klein, gesuita tedesco nato a Traben (Mosel) nel 1889 e morto a Münster (Westfalen) nel 1996 alla bella età di 107 anni. Una singolare figura di filosofo, teologo e maestro spirituale che non ha mai pubblicato una riga durante tutta la sua vita. Solo verso la fine degli anni '90 del secolo scorso, in Germania, sono apparsi pro manuscripto quattro densi volumi di commenti biblici, liturgici e spirituali. Questo libro è un invito a conoscere meglio l'autore e ad avviare una ricerca critica sulla radicalità del suo pensiero cristologico e mariologico. In esso vengono pubblicate, per la prima volta in Italia, alcune pagine scelte dei suoi manoscritti.
Il santo viaggio è un itinerario alla scoperta del senso più profondo dell’esistenza: passo dopo passo si cammina alla “scuola di Maria”, guidati dalle parole di san Luigi Maria Grignion di Montfort! Tappa fondamentale è la consacrazione alla Vergine Maria, perché – come insegna il Montfort – a Gesù si arriva attraverso Maria. Chi intraprende questo percorso vede la sua vita trasformarsi, si accorge che ciò che gli sembrava impossibile diventa possibile, scopre di non essere solo e si sente, finalmente, un figlio amato dalla Madre celeste!
"Queste pagine nascono nella semplicità e nel silenzio delle mattine di dicembre, tra i volti ancora assonnati, ma pieni di stupore dei giovani universitari che quotidianamente riempiono la chiesa per la messa mattutina. Per sette giorni ci siamo fatti guidare da Dante per prepararci alla Festa dell’Immacolata.
Poiché ciò che nasce dal nostro essere Chiesa non è solo nostro, proprio per ripagare questo debito abbiamo deciso di consegnare il cammino svolto anche agli altri".
Con due commenti di Benedetto XVI al canto XXXIII del Paradiso
Alcuni anni fa il coro di una parrocchia di Forlì eseguì questi canti mariani ed io ne feci un commento storico e semantico. Oggi, nel riproporne il testo vorrei ravvivare la fiamma d'amore per Maria e l'interesse per questi canti, ormai classici, ma purtroppo accantonati, perché possano tornare nel repertorio sia pure accanto a quelli moderni.
Maria Elisabetta Patrizi, (Roma, 1941) entrò nel Carmelo di S. Maria Maddalena de'Pazzi a Firenze nel 1966 e ne uscì - con regolare indulto - nel 1974 per "una missione nella Chiesa".
Conseguì la licenza in teologia spirituale al Pont. Ateneo "Teresianum" a Roma, summa cum laude. E' Membro Corrispondente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale dal l998 e ha scritto molte opere tra cui "Maria e la Chiesa", Ed. OCD, Roma 2001; Kolbe - Montfort, profeti della nuova creazione, Centro Nazionale M.I., Roma 2001; Il Patto Segreto, I'amicizia mistica di San Massimiliano Kolbe e Santa Teresa di Lisieux, C.d.C., Roma 2009; "L'Eucaristia e la Madre del Signore", Città Nuova, Roma 2011; "La presenza viva di Santa Rita", Tau Editrice, Todi 2O16; "Ven. Quirico Pignalberi e San Massimilia- no Kolbe - Due confratelli in cammino verso la
Santità con l'Immacolata", Tau Editrice, Todi 2016; "De Sindone - Nova et Vetera", Tau Editrice, Todi 2018.
Maria Elisabetta Patrizi si donò tutta a Maria Le chiese di esserle Madre, all'età di 6 anni! Si consacrò a Dio a 20 anni e potè entrare al Carmelo di S. Maria Maddalena de' Pazzi, a Careggi (Firenze) a 25 anni. Dopo 8 anni di clausura con una vita contemplativa intensamente vissuta, il signore la chiamò ad "evangelizzare in un modo nuovo" e su ordine del Card. Mario Nasalli Rocca, "per obbedienza a Santa Romana Chiesa", lasciò il Carmelo e, pur conservando sempre una intensa vita di preghiera... evangelizzò in molte parti del mondo, mediante la S. Sindone!
Conseguì la licenza in Teologia Spirituale all'Ateneo Teresianum, a Roma e in un momento di eremo maturò nel cuore questo testo sulla vita interiore, o spirituale, di Maria. Il padre Jesus Castellano, OCD, allora Preside del Teresianum e direttore spirituale di M.E. Patrizi, la incoraggiò a redigerlo. Ed oggi, dopo 23 anni, l'aurica lo offre al pubblico.
Saverio Gaeta ricostruisce uno dei casi più interessanti della vita di padre Amorth: la consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria. Padre Amorth - che al tempo dirigeva la rivista Madre di Dio - rispondendo alla richiesta della Madonna a Fatima di consacrare l'Europa intera a Maria, si impegnò affinché l'Italia fosse posta sotto la protezione della Vergine. Fu un percorso a ostacoli quello che Amorth si trovò ad affrontare, osteggiato da molti. Nonostante tutto, la cerimonia di consacrazione si tenne, infine, a Catania, 13 settembre 1959. In questo libro, attingendo a documenti originali e a testimonianze ancora inedite, Gaeta ricostruisce non solo la vicenda della consacrazione, ma alcuni degli eventi più significativi della storia italiana alla luce della protezione mariana.