È da una pagina del poeta Novalis - ricostruisce Vanessa Roghi in questa storia intellettuale (e sentimentale) di un libro rivoluzionario e del suo autore, e particolarmente della didattica dell'inventiva che ne è scaturita - che venne a Rodari l'idea della Grammatica della fantasia. Maestro di scuola, scrittore, poeta, utopista e creatore di una pedagogia poetica «per il mondo urbano e non per un'arcadia rurale che non esiste»: i capitoli su di lui di questo saggio lo ritraggono sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società del dopoguerra e, soprattutto, nell'ottica delle grandi energie e speranze sprigionate dall'attivismo nella pedagogia internazionale. È necessario scoprire una «Fantastica» - così come esiste una logica -: una disciplina, cioè, che studi «l'arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo». Il fine di questa disciplina non sarà una scienza astratta, ma principalmente il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia; che sono cento capacità da non ridurre ad una; dotati di un senso della possibilità da affiancare non cancellare con il senso della realtà. Dalla lente d'ingrandimento dell'autrice emergono gli influssi culturali ricevuti e l'originalità di una formazione. Le idee vengono incrociate alle pratiche didattiche. Sono rintracciati i rimandi e i confronti con le scuole più vitali della pedagogia. Gli incontri con altri pensatori influenti. Ma è anche la qualità letteraria che viene fuori, l'instancabile lavoro sui giochi della lingua e della parola che può riferirsi a delle origini surrealiste dello scrittore in quanto tale. E poi Vanessa Roghi scova anche il Rodari più divagante: gli esercizi di allegria, le parole e il loro doppio, Pinocchio contrapposto, quanto a realismo, ai Garrone e ai Muratorino di De Amicis, le fiabe «archivio storico dei popoli», gli insiemi e la poesia, i fumetti. Un geniale, digressivo e trasgressivo fantasista che non è detto che non sia il Rodari più incantevole. «Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo».
La vicenda filosofica che è stata delineata nel libro è incentrata sul trinomio di «attualismo», «problematicismo» e «metafisica» e si presta a essere narrata nella forma di un «romanzo filosofico». La trama di questo singolare romanzo sarà sviluppata intorno all'intenzione di andare oltre il problematicismo che aveva accomunato il già maturo Bontadini e l'ancora giovane Severino. Ma numerosi altri personaggi contribuiranno ad ampliarne significativamente il contenuto.
Bruno Fabio Pighin, Il nuovo sistema penale canonico: motivazioni, criteri ispiratori e principali novità del riformato Libro VI del CIC José Bernal, Los remedios penales en el Libro VI reformado Andrea D'Auria, L'imputabilità penale nel CIC '83 riformato. Alcune innovazioni Davide Cito, Le pene espiatorie nel nuovo Libro VI del Codice di Diritto Canonico Giuseppe Comotti, Decorso del tempo e funzione della pena: in margine alla disciplina della prescrizione nel nuovo Libro VI del Codex Iuris Canonici Costantino-Matteo Fabris, Effettività della pena e riparazione dello scandalo: novità e prospettive di attuazione alla luce della riforma del Libro VI del Codice di diritto canonico Pierpaolo Dal Corso, I nuovi delitti di natura economica: analisi e criticità Damián G. Astigueta, Il nuovo Libro VI e i delitti contro il VI comandamento del Decalogo Matteo Visioli, Breve nota sul falso misticismo e la sua rilevanza penale Massimo del Pozzo, La soggettività dei diritti fondamentali nelle comunità carismatiche Naonyir Sébastien Somda, La rémunération des Catéchistes Titulaires dans les Églises particulières au Burkina Faso et au Niger Utrumque ius. Intersezioni Lorenza Violini, Principio di rappresentatività, accesso al voto e sistemi elettorali in movimento. Note minime di diritto costituzionale Emile Kouveglo, Principio di rappresentatività e accesso al voto nelle associazioni dei fedeli. Profili canonistici Recensioni Eduardo Baura - Thierry Sol, Chiesa persone e diritti. Corso introduttivo al diritto canonico (Antonello Blasi) Bartosz Trojanowski, Waznosc sakramentów w kategoriach aktów prawnych, (La validità dei sacramenti nelle categorie di atti giuridici) (Krzysztof Jànzef Nykiel) Peña Carmen - Campo Ibàñez Miguel, El Derecho Canònico ante los abusos sexuales (Pierpaolo Dal Corso) Libri ricevuti.
Navigando i mari della rete siamo giunti alle porte di un mondo nuovissimo. È il continente inesplorato delle intelligenze artificiali, dei sistemi di digital twin e del deeplearning; ma è anche quello degli squilibri della società digitale. Sembrano questioni nuove, ma attanagliano da sempre lo spirito umano. Questo libro, riscoprendo l'antica forma del dialogo, ripercorre la secolare questione dei limiti e delle dismisure delle tecnologie, dei rischi dell'innovazione e della necessità di pensare un'etica per lo sviluppo. Oggi, di fronte alla potenzialità della tecnica, la responsabilità è ancor più grande.
messaggi celesti e attualità
“La natura si farà sentire con maggior forza”
di Cristina Mantero
episodi soprannaturali
Un dono di Gesù: l’anello nuziale a Caterina de’ Ricci e altri episodi soprannaturali
testimonianze
Renato Baron intercede per un giovane in coma
uomini e donne di fede
Fratel Biagio, l’angelo dei poveri: il nuovo san Francesco di Assisi
del prof. Francesco Guarino
angeli e santi
Gli angeli nella vita di sant’Egidio Maria di San Giuseppe da Taranto
di Michele Pio Cardone
angeli
Apparizioni di san Michele e degli angeli a San Damiano Piacentino
di Cosimo Cicalese
apparizioni
Maria e la Trinità nelle rivelazioni mariane di Monte Casale di Ponti sul Mincio – Prima parte
di Ugo Sauro
MESSAGGI
Nel cuore, l’amore per la verità / Siate fedeli al Mio Divin Figlio / Sono il vostro Padre che vi aspetta a braccia aperte / È bello sapere di avere la protezione di Mio Padre / Io sono Eucaristia / Non dimenticatevi di Dio / Figlioli, siete la mia speranza / L’uomo che trova Me trova la Vita / Le vostre croci unitele a Gesù / Affidatemi il mondo intero / L’ultima tavola di salvezza / Togliete dalle vostre vite i vizi / Figli miei, siate miei strumenti / La Parola va vissuta
approfondimenti
Storia e discernimento dei messaggi di Gesù e di Maria a Giampilieri
di Antonio Norrito
profezie
Un regalo dal Cielo per questi Tempi, Maria Valtorta – seconda parte
di Giorgio il Legionario
santi e beati
Il beato Luigi Rabatà. Carmelitano, gloria onore e decoro della Chiesa di Sicilia
di Giuseppe Portale
santuario dello scoglio
“Il santo battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana”. Evangelizzazioni di Fratel Cosimo Fragomeni di Teresa Peronace
benessere
La dieta ildegardiana a base di farro
di don Marcello Stanzione
Il volume illustra l'evoluzione della libertà religiosa in Occidente, comparando la tradizione europea con quella statunitense. Alla prospettiva storica gli autori affiancano l'analisi della giurisprudenza della Corte suprema degli Stati Uniti, della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di Giustizia dell'Unione europea, divenute dei punti di riferimento globali per la tutela delle libertà, per poi considerare le attuali tensioni tra la libertà religiosa e i nuovi diritti sulle due sponde dell'Atlantico. Indice del volume: Prefazione. Introduzione. I. Diritti umani e libertà religiosa nella tradizione giuridica occidentale. II. La libertà religiosa nell'Occidente contemporaneo. III. Il futuro dei diritti e della libertà religiosa.
Vladimir Lenin, fondatore dell'Urss, per volontà di Stalin è stato esposto alla venerazione dei cittadini nel mausoleo della Piazza Rossa, e ha vegliato sui popoli del blocco sovietico attraverso migliaia di occhi di pietra o bronzo di altrettanti monumenti. Ma cosa è accaduto dopo il 1989? Il corpo, perduta l'aura della reliquia, è rimasto in mostra a Mosca, davanti al Cremlino, e le statue sono state in gran parte cancellate. Una vicenda esemplare per comprendere la complessità dei fenomeni iconoclastici. La pratica di tirare giù Lenin dal suo piedistallo ha riguardato tutto lo spazio post sovietico e, in Ucraina, ha assunto contorni talmente importanti da essere indicata con il termine Leninopad: il più grande movimento d'iconoclastia del Novecento, esploso prima ancora delle proteste che, più di recente, abbiamo visto in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. A un secolo dalla morte di Lenin, Antonella Salomoni ne racconta ascesa e declino attraverso la storia del suo corpo e delle sue immagini: innalzate, rispettate e poi rimosse, distrutte, vandalizzate, reinterpretate come simbolo di sottrazione al colonialismo russo, e persino ricollocate sui piedistalli dagli occupanti durante la guerra in Ucraina. Un libro sulla memoria imposta e poi sovvertita, che va al cuore delle inquietudini del mondo contemporaneo.
Nonostante l'indubbio risveglio biblico verificatosi dopo la costituzione Dei Verbum, il lavoro prezioso di centri di spiritualità, l'impegno serio di diversi autori e alcune pregevoli iniziative di divulgazione nate negli ultimi decenni, di fatto si può notare, alle nostre latitudini, una certa stanchezza. Dopo aver ritrovato e posto nuovamente al centro della sua vita il libro delle Scritture, la Chiesa si trova di fronte a un compito arduo e affascinante: riaccendere il fuoco nascosto in queste sacre pagine.
L'Italia è un Paese nel quale si succedono le crisi, anzi c'è bisogno di crisi per realizzare i cambiamenti, perché le istituzioni si sviluppano grazie a esse. Ed è un Paese prismatico, con molte facce, più contraddittorio degli altri, nobile e misero allo stesso tempo. Il modo migliore per comprenderlo è allora dare voce tanto all'italiano quanto all'antitaliano che convivono in ognuno di noi. Come fa Sabino Cassese in questo saggio dal taglio originale e quasi autobiografico. Ogni capitolo si apre con un dialogo alla Diderot o alla Voltaire tra un riformista e un illuminista, uno statalista e un globalista, un militarista e un pacifista, un aristocratico e un plebeo: di fatto le due anime dello stesso autore che si interrogano a vicenda facendo luce su leggi e deroghe, burocrazia buona e cattiva, passato e futuro della Repubblica, pro e contro dell'Unione Europea, riforme presidenziali e ruolo del capo dello Stato. Due o più voci consentono infatti di confrontare sentimenti opposti, come il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà, e di affrontare senza pregiudizi temi come il cambiamento di regime in atto, la provvidenza e la tirannia sanitaria, la giustizia e l'ingiustizia, il governo e il sottogoverno, la guerra e la pace, il progresso e il tramonto dell'Occidente. Un saggio lucido e ricco di spunti e citazioni che illustra pregi e difetti dell'Italia e degli italiani consegnandone un ritratto disincantato e rivelatore.
Un confronto sul destino del cristianesimo, sui rapporti tra religione e libertà, tra morale e scienza, tra diritti e doveri. In gioco è cosa si intende per liberalismo, se la democrazia liberale abbia un fondamento relativistico e pluralistico (Antiseri) o presupponga un'etica comune con valori assoluti della tradizione cristiana (Pera). Questioni che nella contemporaneità segnata dalla secolarizzazione, con la religione relegata per lo più a fenomeno privato ed estraneo al dibattito pubblico e soccombente al dominio della scienza, assumono particolare importanza. Il vecchio continente sta affrontando un complesso processo di integrazione economica e normativa, ma sembra dimenticare le sue radici cristiane, fondamentali - lo ricorda Agostino nella Città di Dio - per costruire le basi stesse di una convivenza sociale. Ma può esistere un'Europa senza cristianesimo?
In questo dizionarietto, dalla particolare struttura tematica, la filosofia si confronta con i saperi e con le pratiche educative. Le quaranta voci sono raccolte in tre parti. La prima seleziona alcune linee del dibattito recente sull'educazione, individuando dieci approcci pedagogici (da quelli basati su capacità, complessità, dialogo alla prospettiva fenomenologica, della liberazione, pragmatista...) definiti "sistemi di cattura", perché intendono fare presa su soggetti, nella consapevolezza che qualcosa sfugga sempre, resti inafferrabile. La seconda parte ("Le maglie della rete") presenta una serie di coppie di termini - da "Affezione/Azione" a "Violenza/Potere" - per mettere in evidenza il particolare tipo di rapporto che li lega e la tensione che nasce dal loro accostamento. L'ultima parte ("Quel che non si lascia acchiappare") è dedicata a parole che indicano questioni fondamentali nel dibattito educativo - da "Alterità" a "Scarto". Termini aperti, che ci restituiscono il senso dell'azione educativa, costretta ad occuparsi di quello che non si lascia definire, ridurre, uniformare.
L'autrice di questo libro è al contempo Shahrazad, l'inesauribile narratrice, e la sua analista: attraversa la sua storia e quella dei suoi pazienti tessendo un filo che passa dal dolore per la morte del padre alle vite straziate da lutti e separazioni di chi ha vissuto la guerra da molto vicino. Un filo che, come un blues, passa dal lutto all'amore, dalla morte alla vita, sradicando contemporaneamente tutti gli stereotipi sull'Iran e le donne iraniane. In questo libro provo a "seguire le note del blues, dove c'è musica ma non melodia, dove l'improvvisazione scalza la composizione. Perché anche il blues, come la psicoanalisi, abita i margini: sia l'uno sia l'altra fanno parlare le anime del sottosuolo." Attraverso un viaggio musicale imprevedibile e vivace, fatto di psicoanalisi, autobiografia, attualità e cultura, l'autrice ci mette in guardia dal desiderio di una guarigione completa. È grazie alle ferite, non malgrado le ferite, che la vita merita di essere vissuta.