Col Paradiso arriviamo alla fine del viaggio di Dante e al termine della rilettura che ne offre Franco Nembrini. Ancora una volta una presentazione semplice, diretta, che mostra come "il Paradiso è la cantica della vita vera, della vita possibile. Della vita che nelle pieghe e nelle piaghe della giornata - nei rapporti col male che la dimenticanza, il tradimento, insomma il peccato, ci fanno pur vivere - rintraccia continuamente una bellezza, una speranza, una presenza". Un cammino verso la verità della vita in cui Dante non abbandona, neppure per un istante, né ragione né passioni: più si avvicina alla visione di Dio, più il desiderio - umano, esistenziale, carnale - di capire e di essere felice e di essere utile a sé e al mondo si fa acuto. E mai si esaurisce: Nembrini si congeda, infatti, con l'invito a ricominciare da capo, a rileggere la Divina Commedia dall'inizio tenendo presente la fine, così che il cammino sia illuminato di una luce nuova. Con un intervento di Marco Bersanelli.
Chi sono io? Chi siamo noi? Per rispondere a queste domande, il presente volume segue un itinerario speculativo che parte da un’indagine sulla nozione adeguata di persona, per mostrarla come un vivente corporeo-spirituale e dinamico, liberamente orientato a svolgere il compito di essere se stesso, costitutivamente relazionale, contraddistinto dalla cultura che egli stesso contribuisce a creare, proteso alla ricerca di senso e alla realizzazione di valori, pienamente inserito in un ambiente da modellare e custodire tramite il lavoro, contrassegnato dalla storicità e dalla spinta a trascendere il tempo. Viene offerto, quindi, un utile sussidio per lo studio e la riflessione sull’essere umano. Francesco Russo è Professore Ordinario di Antropologia della cultura e della società nella facoltà di Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce. Socio del Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson e membro del consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Filosofici Gallarate. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Passioni tristi, decisioni morali e speranza educativa (2020), Antropologia delle relazioni. Tendenze e virtù relazionali (2019), La libertà in discussione. Tra cambiamenti culturali e progresso scientifico (2016).
Introduzione, traduzione, note e indici di Gabriele Banterle.
Una voce ci guida alla gioia è il sussidio pensato dall’Azione Cattolica per accompagnare i ragazzi dagli 11 ai 14 anni nel tempo di Avvento e Natale.
Nel cammino verso Betlemme la guida sarà Giovanni il Battista, colui che ha annunciato la nascita di Gesù e gli ha preparato la strada. Ogni giorno sarà l’occasione per incontrare alcuni personaggi che, insieme a Giovanni, ci accompagneranno nell’attesa di Gesù. Nel percorso ci sarà tempo per l’approfondimento quotidiano e la preghiera personale.
Il fine settimana sarà lo spazio riservato alle parole di alcuni testimoni, per riscoprire un po’ di storia e radici
della nostra fede e metterci in ascolto della Parola. Insomma, non rimane che iniziare il nostro viaggio, sapendo che... una voce ci guida alla gioia!
Questo libro non è una semplice illustrazione di cosa sia la Divina Volontà, ma è un compendio con modalità chiare e strategie semplici, che il Signore stesso insegna, per entrare nel moto ininterrotto del Divin Volere e possederne la Vita. In modo immediato e realizzabile nella vita di ognuno di noi, si recuperano gli Atti Divini girando in tutto quello che è opera di Dio, imparando a farlo già durante la meditazione dei “libri di Cielo”.
L'unico commentario evangelico integrale e sistematico redatto da Girolamo. Il Commento a Matteo è un testo unico, poiché costituisce, nella produzione di Girolamo, il solo commento integrale e sistematico di uno scritto evangelico. Prerogativa di quest'opera, dalla quale sempre traspare il tema della chiamata delle genti, è la scelta programmatica per un'esegesi letterale, che solo sporadicamente si apre alla riflessione allegorica. Il volume presenta il testo latino di D.Hurst e M.Adriaen rivisto dal curatore, la traduzione italiana e un commento, che illustra le allusioni al patrimonio esegetico precedente e rimarca i tratti di originalità delle interpretazioni geronimiane, mettendone in luce le connessioni con le polemiche contingenti.
Giocare-senza-giocattoli non è uno slogan né una moda del momento, ma la proposta del recupero del gioco libero e spontaneo dei bambini mediato da non-giocatti ossia da elementi naturali o oggetti della quotidianità che non sono stati progettati originariamente per giocare. L'esperienza del cestino dei tesori, del gioco euristico, degli adventure playground e della playbox costituiscono alcune delle proposte per la rivalutazione delle attività ludiche che non richiedono uso di giocattoli preconfezionati, prodotti dell'industria specializzata del giocattolo, ma si riferiscono a materiale "povero", quotidiano e all'esperienza dell'outdour education. Un aspetto particolare del gioco senza giocattoli è rappresentato dalla mindfulness che viene proposta come attività ludica per favorire l'attenzione selettiva, la concentrazione e il silenzio anche con bambini piccoli. Esperienze e ricerche compiute con educatrici ed insegnanti connotano le proposte presentate per giocare senza giocattoli.
Scomodo, moderno, di sinistra: queste alcune delle etichette affibbiate a padre David Maria Turoldo. Che, sappiamo, le detestava. Personalità fra le più importanti della Chiesa del Novecento, fu uomo di fede e di poesia capace di parlare a credenti e non credenti. Mario Lancisi, autore di biografie di successo nonché tra i massimi studiosi e conoscitori della storia ecclesiale del post-Concilio, riscostruisce in questo libro la parabola esistenziale di una delle figure più amate e discusse della Chiesa e cultura italiana. Una corposa biografia che con passione narrativa descrive e svela i passaggi più cruciali, con abbondante mole di aneddoti poco noti, documenti inediti e nuove testimonianze.