Questo è il mistero della preghiera: la varietà di parole, espressioni, posture e silenzi con cui noi e Dio restiamo in un dialogo d'amore fondato sul rispetto della reciproca libertà. Un dialogo tanto misterioso per chi crede di non averne mai fatto esperienza, quanto familiare per chi ha già imparato a immergersi in esso con la spontaneità del cuore. Le pagine di questo libro vogliono essere un umile e utile strumento di iniziazione a un'arte di cui oggi, forse più che in altri tempi, si avverte una profonda nostalgia e un rinnovato interesse. Quando è compresa e vissuta per ciò che deve essere, la preghiera è l'ultima libertà di cui il cuore umano ha desiderio. Fermarci e prendere del tempo per sintonizzarci con il senso più profondo della nostra vita è il gesto più libero e necessario che possiamo compiere. La preghiera è l'unica cosa di cui c'è veramente bisogno, ma non può che essere un'esperienza assolutamente gratuita, libera da qualsiasi costrizione. La parte più bella della vita, a cui nessuno può costringerci, da cui nessuno ci può separare.
Papa Francesco ha scritto questa Lettera sul «valore della lettura di romanzi e poesie nel cammino di maturazione personale», con lo scopo di sottolineare come la letteratura contribuisca a nutrire la libertà interiore e a sollecitare il discernimento; questo è fondamentale non solo per i laici, ma anche e soprattutto per i sacerdoti. Come scrive p. Spadaro nell'Introduzione, quella di affrontare un tale argomento è «una decisione forte, inedita per un pontefice, che riconosce nella pagina letteraria l'apertura di uno spazio interiore di libertà che permette di non chiuderci dentro "poche idee ossessive che ci intrappolano in maniera inesorabile". Uno spazio che si apre perfino "quando neanche nella preghiera riusciamo a trovare ancora la quiete dell'anima"»
Testo integrale, traduzione CEI 2008.
Uno dei classici del pensiero cristiano fonte di ispirazione e meditazione per generazioni di cristiani nei secoli entra nella affermata collana MIMEP “I classici dello Spirito” accanto all’Imitazione di Cristo e ai Fioretti di San Francesco.
Nel pratico formato tascabile della collana il testo mantiene una buona leggibilità per tutte le esigenze e tutte le età.
Il confronto con l’esperienza umana e di conversione di sant’Agostino è un paradigma ancor più attuale per l’uomo di oggi così smarrito e senza identità. Dalla lettura emerge sempre la grande umanità del santo resa più vera dall’incontro con Cristo.
Il Vangelo non ci indica solo la strada per il Cielo ma anche quella per la terra. A partire da questo assunto don Mauro Leonardi guida il lettore a rintracciare nelle pagine della storia di Gesù e dei suoi insegnamenti tracce di management per l'oggi: management aziendale, certo, ma affiancato da un management personale che ci aiuti nella nostra vita di tutti i giorni. Il metodo proposto è quello di leggere la propria vita in quella del Vangelo: pezzi di vita di Gesù e pezzi della nostra vita e del mondo del business. Seguendo le indicazioni del Vangelo i lettori miglioreranno la gestione delle relazioni professionali e private: amicizia, amore e famiglia.
La vita di Chiara, 15 anni, già complicata per una serie di vicende familiari, viene stravolta dall'arrivo di una mail inaspettata. Da quel momento, una serie di misteriose coincidenze la costringeranno a trasferirsi da Milano a Rasiglia, un minuscolo paesino dell'Umbria, dove verrà a conoscenza di inquietanti dettagli sul passato della sua bisnonna e proverà per l'ennesima volta la sensazione di avere il mondo sulle spalle. Non c'è da stupirsi che si senta prosciugata come certi fiori dimenticati sui balconi! È con questo stato d'animo che Chiara si troverà catapultata nel mondo di Acqua, dove scoprirà di essere l'erede diretta dell'ultima Cercatrice. Il suo unico pensiero sarà trovare il modo di tornare a casa, ma per riuscirci il prezzo da pagare sarà alto. Sarà disposta ad affrontare il più subdolo e ingannatore dei nemici, rischiando di perdere tutto, anche se stessa, per i suoi amici? Un'avventura tra il mondo reale e un mondo "altro", un viaggio alla ricerca di sé e del senso della vita, attraversando le proprie paure e l'eterna lotta tra bene e male. Età di lettura: da 11 anni.
Il volume raccoglie le relazioni tenute da una teologa, un'economista e una canonista al Consiglio di cardinali di papa Francesco nell'ultimo degli incontri sulla presenza delle donne nella Chiesa, il 17 giugno 2024. Al centro dei loro contributi il tema del potere e la necessità di smascherarne gli abusi, anche nella Chiesa, per intraprendere vie di giustizia, ben-essere e fioritura per tutte e tutti, mettendo fine a ogni discriminazione, in primis quella di genere. Il diritto e l'economia hanno, in questo, un contributo fondamentale: le loro analisi mostrano quanto le disparità pesino nella concreta vita delle persone e delle comunità, e le loro migliori prospettive indicano come cambiare rotta.
Poco dopo Natale, dal presepe allestito in una piazza romana qualcuno sottrae la statuetta di Gesù Bambino. Il commissario Mariotti, già alle prese con una fastidiosa serie di furti negli appartamenti, è costretto a intervenire. Ma per ripicca affida le indagini al più iellato dei suoi agenti, Rocco Gargiulo. L'elenco dei sospettati è lungo. Nel quartiere, infatti, sono in molti a non avere in simpatia il presepe e il suo ideatore, don Eugenio. Ma qualcuno pensa invece a un collegamento con i furti. Gargiulo troverà un insperato aiutante in Antonio, un bambino di dodici anni che vive con il fratello. E dovrà calarsi nelle storie dei diversi personaggi, tutti legati tra loro da un invisibile filo.
La fede cristiana non conosce soltanto, nella preghiera, le forme della gioia e dell'elevazione spirituale. Conosce anche le forme dell'angoscia o dell'oppressione, il dolore del grido disperato, gli accenti della richiesta che viene dal profondo. In questo libro Johann Baptist Metz spiega con parole lucide un tratto irrinunciabile della preghiera cristiana: la «sensibilità al tempo e al dolore». Descrive una preghiera che è luogo dove abitare la memoria e riscoprire la concretezza del credere, uno spazio in cui le istanze di libertà, pace, giustizia, riconciliazione diventano una critica potente verso una fede forse troppo astratta. La preghiera così come raccontata da Metz tiene insieme professione di fede ed esperienza di vita. Evitando stucchevoli frasi fatte, così, il pregare si carica di una tensione e di una drammaticità che non possono lasciarci indifferenti. Il pregare ci rende responsabili proprio perché ci invita non a chiudere, ma ad aprire gli occhi sulle nostre sorelle e i nostri fratelli. Pagine in cui la preghiera perde un'aura ingenua, incantata e sognante, facendosi invece concreta e persino ruvida.
Gesuita e teologo di fama mondiale, Jacques Dupuis fu prima missionario in India, poi docente alla Gregoriana di Roma. Reso famoso da Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso, ha cercato di riconoscere alle religioni del mondo un ruolo positivo in quanto espressioni della sovrabbondante grazia di Dio. Non sempre è stato facile capire, però, come questa generosa apertura si concili con la fede in Gesù Cristo, unico salvatore universale. Ed ecco allora il senso di queste pagine, che ambiscono non solo a riprendere, ma anche a proseguire oltre il pensiero di Dupuis. Caccaro, egli stesso teologo e missionario, riconosce anzitutto che il pluralismo e la diversità di religione sono di fatto e di diritto «una sapiente volontà divina», come ci ricorda il Documento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi. Inoltre egli afferma che è possibile far valere l'assolutezza, l'unicità, la necessità di Gesù nella misura in cui lui si riconosce la rivelazione di quel Dio che da sempre custodisce in sé l'assolutezza, l'unicità e la necessità di ogni essere umano. In Gesù, infatti, ogni uomo fa una differenza in Dio. Alla questione cristologica Jacques Dupuis ha dedicato le sue migliori energie, spingendosi ai limiti dell'ortodossia pur di "esplorare le frontiere". Le soluzioni escogitate allora rivelavano una certa criticità. Qui Alberto Caccaro indica delle piste ancor più promettenti.