«La scuola "logora". Arrivo a casa sfinito. Ma con tutto questo, amo la scuola, e chissà se saprei abbandonarla davvero, come tante volte mi sono proposto di fare.» Così scriveva Giorgio Caproni nel registro di classe del 1962-63. Aveva cinquant'anni e da quasi trenta entrava in classe ogni mattina portando con sé il sogno di «una scuola né pedante né pesante, ma allegra e piena di scoperte». Fare il maestro elementare non rappresentò mai un ripiego: al contrario, fu un mestiere profondamente amato, esercitato con umiltà, dedizione, energia e inventiva. Sensibile, affettuoso, paziente, attento soprattutto agli allievi più disagiati e fragili, Caproni incantava i suoi ragazzi, facendone i protagonisti delle lezioni. Nina Quarenghi ha trascritto e raccolto in questo volume i registri compilati con cura dal poeta nella sua lunga carriera di insegnante, dapprima in Val Trebbia e ad Arenzano (1935-37), poi a Roma (1938-73). Scorrendone le pagine si resta stupiti per la varietà delle proposte didattiche spesso innovative, per la finezza con cui viene tratteggiato il profilo degli alunni, per i numerosi riferimenti alle trasformazioni sociali e culturali del paese. Rimasti a lungo inediti e pubblicati ora per la prima volta integralmente, i Registri di classe offrono un ritratto inatteso e sorprendente di uno dei più grandi poeti del Novecento, che tra i banchi di scuola come nei propri versi ha sempre cercato la verità dell'uomo.
I grammatici antichi cominciavano dalla voce la loro trattazione del linguaggio, distinguendo con cura la voce confusa degli animali il nitrito dei cavalli, l'urlo rabbioso dei cani, il ruggito delle fiere e il sibilo del serpente, dalla voce articolata degli uomini. L'antropogenesi, il diventar umano del vivente uomo coincide cioè con un'operazione sulla voce, che la rende significante, trasformando il verso espressivo dell'animale in uno strumento impareggiabile di dominio e di conoscenza. Ma che cos'è una voce articolata? Attraverso una paziente indagine archeologica, il libro ricostruisce il senso e le modalità di questa articolazione della voce, interrogando la funzione che in essa ha svolto l'invenzione della scrittura e revocando innanzitutto in questione il rapporto fra voce e linguaggio, fra il nome e il discorso, fra chiamare e significare. Situare il linguaggio nella voce significa, infatti, articolare insieme non soltanto il suono e il senso, ma anche il vivente e il parlante, il corpo e la mente, la natura e la storia. La riflessione sulla voce è allora inseparabile da una riflessione sulla natura umana e costituisce in questo senso un problema essenzialmente politico, perché in esso ne va ogni volta della decisione di ciò che è umano e di ciò che non lo è.
Siamo proprio sicuri di sapere cosa sia un avocado? Dobbiamo offenderci quando in una discussione tra amici ci danno dei filistei? E cosa c'entra il pittore Vittore Carpaccio con il gustosissimo piatto a base di fettine di vitello crudo? Nel libro che hai tra le mani troverai la risposta a queste e alle altre - tantissime - domande che sorgono spontanee ogni volta che hai avuto l'impressione di perdere la bussola nel bosco incantato della lingua italiana. Perché a tutti noi è capitato almeno una volta di annuire a vuoto in risposta a parole oscure e di rosicare in silenzio per la presunta inadeguatezza del nostro vocabolario. Niente paura: animato dalla curiosità di arrivare al cuore delle parole che usiamo ogni giorno, quelle che leggiamo e scriviamo da sempre, e con questa divertente guida tra le mani, preparati a un viaggio nel mondo delle etimologie più affascinanti della nostra lingua. Un percorso nella storia sorprendente e per nulla lineare dell'italiano, quello quotidiano e quello letterario, attraverso quiz divertenti e approfondimenti tematici curiosi e appassionanti che sfideranno le tue più granitiche convinzioni in materia. Tra parole inesistenti ma che ci ostiniamo a usare e termini che sono arrivati a noi solo grazie a errori di trascrizione, questo agile manualetto ti farà fare un figurone nelle conversazioni con gli amici quando gli spiegherai che i longobardi non ci hanno lasciato in eredità solo la corona di Teodolinda o infilerai tra una battuta e l'altra una serie di elegantissime parolacce ripulite. Perché da sempre la lingua è una questione di cuore più che di parole. Prefazione di Stefano Massini.
Questo libro si rivolge a tutti i cristiani che desiderano approfondire il loro rapporto personale con Cristo: un rapporto di amicizia favorito da una rinnovata pratica di "devozione al Sacro Cuore", per entrare nella ricchezza interiore della persona del Salvatore. Il percorso proposto si sviluppa in nove sessioni ben strutturate (ingresso nella preghiera, contemplazione di una scena, riflessioni teologiche, conclusione); ognuna conduce il lettore a scoprire tutti i tesori nascosti che il Vangelo suggerisce: la relazione tra il cuore di Gesù e quello di Maria, la sua conquista dei cuori durante la vita pubblica, la sua offerta al Padre durante la Passione ecc. Numerose citazioni del Catechismo e di grandi scrittori spirituali arricchiscono questo approccio.
Guardarsi attorno, saper scorgere nelle persone, nelle meraviglie improvvise della natura, nei fatti belli e brutti della quotidianità, nelle pieghe del tempo che scorre i significati profondi dell'esistenza, i motivi per sperare, la spinta a guardare lontano e a riscoprire il senso della vita. È quello che fa l'autore di questo libro, un uomo, un prete, un vescovo, un innamorato di ciò che fa di ogni donna e ogni uomo un essere umano. Egli si ferma a riflettere sulle giornate trascorse, a cercarne il sapore, a trovarvi le tracce di cristianesimo. Così chi legge viene accompagnato, pagina dopo pagina, a far proprio un modo di guardare il mondo che aiuta a ritrovare la propria umanità. Un modo di guardare il mondo che aiuta a scoprirne o riscoprirne la bellezza. Abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza del cristianesimo: è una bella notizia, comunica libertà, alimenta i desideri più profondi, genera sogni, riaccende la fiducia.
L'orsetto di peluche, il sole, la casa... Questo delizioso libro illustrato è l'ideale per far scoprire animali e oggetti della vita quotidiana ai bambini più piccoli. Età di lettura: da 1 anno.
Il volume nasce dal desiderio di celebrare Giorgio Mazzanti teologo, pastore e letterato, a due anni dalla scomparsa.
La "pedagogia realista" di Giussani, presentata in molte sue opere e soprattutto ne Il rischio educativo, rivela una sorprendente attualità e una chiara pertinenza alle esigenze educative del nostro tempo. I confronti sulle parole chiave di don Giussani e sulle questioni principali dell'educazione, espresse dalle coppie di termini "realtà e verità", "autorità e libertà", "tradizione e verifica", mettono in luce il deciso impegno di uno dei maggiori educatori del Novecento e la dimensione profonda, riflessa e articolata del suo pensiero, che si inserisce a pieno titolo nella cultura dell'educazione, sia cattolica sia laica. Il volume è a cura di Camillo Fornasieri e Onorato Grassi.
Nel libro precedente, dedicato al Natale, don Gennaro Matino ci aveva introdotto a comprendere come l'incarnazione di Dio abbia conseguenze che trasformano l'esistenza umana: in questo nuovo volume, che va a completare il percorso dei cosiddetti tempi forti della liturgia cristiana, l'autore ci guida alla comprensione del mistero della Pasqua. Le pagine di don Gennaro non sono semplicemente meditazioni per le feste che andremo a vivere e celebrare, ma offrono un percorso chiaro, preciso, scritto con un linguaggio evocativo e capace di parlare a tutti, che trasforma la preparazione alla Pasqua in un'esperienza interiore per cui, davanti al dono di un Dio che accetta di morire per amore e alla sua resurrezione che dichiara la vittoria della vita sulla morte, nulla resterà mai come prima. La Pasqua è, infatti, un tempo che cambia tutta la storia umana: dal mattino in cui le donne e gli apostoli scoprirono che la tomba era vuota, la percezione del futuro dell'umanità stessa è completamente cambiata. Non siamo più soli, non lo saremo mai più.
Intolleranza, guerra, scienza, nonché alcoolismo, rifiuto, e geografie del mondo lontano come la Siria e la Turchia, ma anche prossimo come i piccoli paesi della nostra tradizione italiana. I santi hanno attraversato il tempo e lo spazio, fino a giungere a noi come attualissimi evocatori di drammi e di speranze che, pur con il passare dei secoli, non mutano e si ripresentano. Enzo Romeo prende spunto dall'oggi per lasciare che la santità lo attraversi, riproponendo modalità nuove e originali per parlare della scelta di Dio, per offrire punti di vista inattesi e capaci di aprire prospettive che superano le ristrettezze dei nostri sguardi quotidiani.
Che cos'è il giuramento, qual è la sua origine e quale il suo scopo, se esso sembra mettere in questione l'uomo stesso come animale politico? L'«archeologia» del giuramento che questo libro propone cerca di rispondere a queste domande, in una prospettiva in cui il problema del giuramento e il problema del linguaggio appaiono inseparabili. Attraverso un'indagine di prima mano sulle fonti greche e romane, che ne mette in luce il nesso con la legislazione arcaica, la maledizione, i nomi degli dei e la bestemmia, Agamben situa, infatti, l'origine del giuramento in una dimensione nuova, in cui esso appare come l'evento decisivo nell'antropogenesi, nel diventar umano dell'uomo. Il giuramento ha potuto costituirsi come «sacramento del potere» perché esso è innanzitutto il «sacramento del linguaggio», in cui l'uomo, che si è scoperto parlante, decide di legarsi alla sua parola e di mettere in gioco in essa la sua vita e il suo destino.
Chi è lo Spirito? Come ne parla la Bibbia? Come pregarlo? In un piccolo sussidio colorato la risposta a queste domande arriva attraverso una selezione di testi che accompagnano alla scoperta dello Spirito Santo e dei suoi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio. Brevi riflessioni, brani tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, alcune preghiere allo Spirito (Vieni, santo Spirito; O Spirito creatore; Vieni, spirito dei profeti) e le preghiere tradizionali aggiornate alla versione più recente rendono questo "minilibro di spiritualità" adatto a ragazzi della Cresima, ma anche a tutti coloro che vogliano sempre portarlo in borsa, o nello zaino. Potrebbe anche diventare un libro regalo per eventi particolari a conclusione di campiscuola, grest, professione di fede, ritiri spirituali e altri eventi particolari.