La "pedagogia realista" di Giussani, presentata in molte sue opere e soprattutto ne Il rischio educativo, rivela una sorprendente attualità e una chiara pertinenza alle esigenze educative del nostro tempo. I confronti sulle parole chiave di don Giussani e sulle questioni principali dell'educazione, espresse dalle coppie di termini "realtà e verità", "autorità e libertà", "tradizione e verifica", mettono in luce il deciso impegno di uno dei maggiori educatori del Novecento e la dimensione profonda, riflessa e articolata del suo pensiero, che si inserisce a pieno titolo nella cultura dell'educazione, sia cattolica sia laica. Il volume è a cura di Camillo Fornasieri e Onorato Grassi.
Guardarsi attorno, saper scorgere nelle persone, nelle meraviglie improvvise della natura, nei fatti belli e brutti della quotidianità, nelle pieghe del tempo che scorre i significati profondi dell'esistenza, i motivi per sperare, la spinta a guardare lontano e a riscoprire il senso della vita. È quello che fa l'autore di questo libro, un uomo, un prete, un vescovo, un innamorato di ciò che fa di ogni donna e ogni uomo un essere umano. Egli si ferma a riflettere sulle giornate trascorse, a cercarne il sapore, a trovarvi le tracce di cristianesimo. Così chi legge viene accompagnato, pagina dopo pagina, a far proprio un modo di guardare il mondo che aiuta a ritrovare la propria umanità. Un modo di guardare il mondo che aiuta a scoprirne o riscoprirne la bellezza. Abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza del cristianesimo: è una bella notizia, comunica libertà, alimenta i desideri più profondi, genera sogni, riaccende la fiducia.
L'orsetto di peluche, il sole, la casa... Questo delizioso libro illustrato è l'ideale per far scoprire animali e oggetti della vita quotidiana ai bambini più piccoli. Età di lettura: da 1 anno.
Nel libro precedente, dedicato al Natale, don Gennaro Matino ci aveva introdotto a comprendere come l'incarnazione di Dio abbia conseguenze che trasformano l'esistenza umana: in questo nuovo volume, che va a completare il percorso dei cosiddetti tempi forti della liturgia cristiana, l'autore ci guida alla comprensione del mistero della Pasqua. Le pagine di don Gennaro non sono semplicemente meditazioni per le feste che andremo a vivere e celebrare, ma offrono un percorso chiaro, preciso, scritto con un linguaggio evocativo e capace di parlare a tutti, che trasforma la preparazione alla Pasqua in un'esperienza interiore per cui, davanti al dono di un Dio che accetta di morire per amore e alla sua resurrezione che dichiara la vittoria della vita sulla morte, nulla resterà mai come prima. La Pasqua è, infatti, un tempo che cambia tutta la storia umana: dal mattino in cui le donne e gli apostoli scoprirono che la tomba era vuota, la percezione del futuro dell'umanità stessa è completamente cambiata. Non siamo più soli, non lo saremo mai più.
Che cos'è il giuramento, qual è la sua origine e quale il suo scopo, se esso sembra mettere in questione l'uomo stesso come animale politico? L'«archeologia» del giuramento che questo libro propone cerca di rispondere a queste domande, in una prospettiva in cui il problema del giuramento e il problema del linguaggio appaiono inseparabili. Attraverso un'indagine di prima mano sulle fonti greche e romane, che ne mette in luce il nesso con la legislazione arcaica, la maledizione, i nomi degli dei e la bestemmia, Agamben situa, infatti, l'origine del giuramento in una dimensione nuova, in cui esso appare come l'evento decisivo nell'antropogenesi, nel diventar umano dell'uomo. Il giuramento ha potuto costituirsi come «sacramento del potere» perché esso è innanzitutto il «sacramento del linguaggio», in cui l'uomo, che si è scoperto parlante, decide di legarsi alla sua parola e di mettere in gioco in essa la sua vita e il suo destino.
Chi è lo Spirito? Come ne parla la Bibbia? Come pregarlo? In un piccolo sussidio colorato la risposta a queste domande arriva attraverso una selezione di testi che accompagnano alla scoperta dello Spirito Santo e dei suoi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio. Brevi riflessioni, brani tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, alcune preghiere allo Spirito (Vieni, santo Spirito; O Spirito creatore; Vieni, spirito dei profeti) e le preghiere tradizionali aggiornate alla versione più recente rendono questo "minilibro di spiritualità" adatto a ragazzi della Cresima, ma anche a tutti coloro che vogliano sempre portarlo in borsa, o nello zaino. Potrebbe anche diventare un libro regalo per eventi particolari a conclusione di campiscuola, grest, professione di fede, ritiri spirituali e altri eventi particolari.
Esistono gli italiani? Sembra un quesito bizzarro, ma in realtà sull'identità del nostro popolo si sono interrogati da sempre in tanti, con risposte molto diverse, tra l'orgoglio e lo sconforto. Ha ancora senso chiederselo? In un mondo sempre più piatto, più globalizzato, sempre connesso, si può ancora parlare di un carattere italiano? Giorgio Zanchini, giornalista e conduttore di varie trasmissioni della Rai, prova a indagare su questa vecchia questione, interrogando esperti di vari campi e analizzando umori e stato d'animo di ascoltatori e telespettatori del nostro Paese.
L'esperienza personale della guerra, mai rinnegata dal futuro Papa, lo portò in seguito a ripensare il rapporto tra fede e guerra ?no a ridimensionare, dopo Hiroshima, la ragionevolezza della tradizionale dottrina della "guerra giusta". L'esperienza del cappellano Roncalli in guerra fu decisiva nell'elaborazione di una delle encicliche più famose e conosciute.
Il volume traccia la storia della letteratura italiana dai suoi albori sino alla fine del XIV secolo. Pur nella necessaria sintesi, nessun elemento significativo del panorama letterario italiano del Medioevo è stato trascurato, in un racconto storico che non perde mai il contatto con la concretezza dei testi, fatti spesso oggetto di analisi ravvicinata. Anche se concepito come strumento volto a soddisfare le esigenze degli studenti universitari, il testo, in questa terza edizione completamente rivista e aggiornata in base alle più recenti acquisizioni degli studi specialistici, è adatto anche a un pubblico più ampio che sia interessato a una informazione di base.
Non sono più i tempi in cui Togliatti dettava la linea agli storici marxisti, in cui lo scontro tra Craxi e Bobbio produceva un mutamento nella linea politica di un partito, in cui gli intellettuali partecipavano appassionatamente alla vita politica del paese. Ormai non è più neanche il periodo delle fondazioni, dei think tank o degli intellettuali ad personam di una ventina di anni fa. Oggi, semplicemente, politica e cultura hanno ritenuto di poter fare a meno una dell'altra. Perché? E soprattutto, come si è prodotta questa frattura? Un racconto delle tappe attraverso le quali si è arrivati a questa stagione del disamore, del disprezzo per i 'professori' da un lato, dell'inconcludenza e della vanità dall'altra. Un racconto che indaga le ragioni del discredito che ha investito le figure del politico e dell'intellettuale negli ultimi trent'anni; analizza il ruolo che in questo processo hanno avuto i mass media e l'università; riflette sulla dissoluzione di quel nesso tra politica e cultura, cruciale nella storia italiana del pieno Novecento. Un libro che, senza giudizi moralistici, pone al centro una delle questioni più significative del nostro tempo.
È possibile giungere alla fede attraverso la sofferenza? E a quali condizioni? Per trovare risposte a queste domande, l'Autore utilizza la categoria della liminalità, ovvero dell'«essere sulla soglia». Questa ricerca ha un approccio transdisciplinare, integrando contributi da discipline come la psicologia e la filosofia. Tuttavia, l'applicazione della liminalità non si limita all'individuo. Nella seconda parte dell'opera, la liminalità è impiegata come strumento per analizzare la relazione tra la Chiesa e il mondo. La Chiesa è antitetica rispetto al mondo: mentre quest'ultimo cerca realizzazione nel potere, la Chiesa vive nella tensione del «già e non ancora», in attesa del suo Sposo.