Questo libretto raccoglie preghiere di speranza e guarigione tratte dalla Bibbia, dalla liturgia, dagli scritti dei papi e da quelli di tanti fratelli e sorelle, alcuni dei quali ufficialmente santi, tutti nostri compagni di viaggio nelle gioie e nelle fatiche dell'esistenza. Pregare è infatti l'esperienza di sapersi accompagnati, consolati, sostenuti, presi a cuore da un Dio il cui volto è infinitamente amabile e premuroso anche nei momenti più bui della vita. La consolazione che il Signore ci accorda è il frutto più prezioso gustato da chi si affida al Risorto. E questo è l'inizio e il compimento, di ogni guarigione: l'esperienza incantevole e semplicissima di una compagnia divina che illumina la nostra speranza.
Nel nostro tempo ci sono parole dimenticate, superate, fuori moda: tra queste certamente fanno capolino pazienza e perseveranza. Attraversando le pagine della Scrittura e la vita quotidiana, gli incontri e gli scontri, l'autore dà voce a queste parole per abitare il quotidiano con la giusta calma, attenzione, profondità, e per dare al futuro il volto della speranza. È l'immagine del cammino ad accompagnare il lettore e a educare il suo sguardo, perché diventi uno sguardo capace di "fare nuove tutte le cose", di non dare nulla per scontato, di perdersi nei dettagli delle cose che contano. Sulle strade di questo libro santi e gente comune, soprattutto gli «ultimi della fila», ci presteranno i loro occhi e ci insegneranno il passo di Dio che non lascia indietro nessuno.
Provare a raccontare la bellezza è come comporre un'opera musical-teatrale: chi scrive mette in campo la propria conoscenza e le dà forma a partire da una personale osservazione del mondo, mantenendo la libertà dello sguardo. Per questo il libro è composto da ouverture, quattro atti suddivisi in scene e un finale. Ogni momento ha i suoni di diverse lingue, lo spirito vivace delle contaminazioni musicali, le suggestioni visive di geografie reali e sognate, i colori dell'arte e del cinema e le parole di filosofi, letterati e persone di fede, che lungo i secoli sono passate da una generazione all'altra, dando vita a nuove forme e nuovi significati. Riconoscere la bellezza nella realtà è aprirsi alla meraviglia della vita.
La Bibbia è piena di donne incredibili, ed è ora di farle conoscere! Conosciamo Debora, donna giudice d'Israele; Lidia, donna d'affari di successo e prima cristiana; Prisca, abile costruttrice di tende e missionaria determinata; e Raab, protettrice della sua famiglia con prontezza di riflessi e senza paura. Ma naturalmente ci sono anche Maria di Nazaret, Elisabetta... E queste sono solo alcune delle donne straordinarie che si possono trovare nella Bibbia e nel libro. Proviamo a conoscerle e impariamo a essere straordinarie come loro! Età di lettura: da 8 anni.
A ben vedere, la fiducia è un tratto strutturale, inevitabile della nostra vita. Anche se non ne siamo consapevoli, il quotidiano stare al mondo è intessuto da atti di fiducia. Se continuiamo a guidare per la nostra strada mentre una vettura arriva in senso opposto è perché abbiamo delle aspettative verso la condotta dell'altro guidatore: pur non avendone la certezza, abbiamo fiducia nel fatto che non sterzerà investendoci. E così capita per tutte le nostre azioni, nei nostri rapporti concreti con le cose e con gli altri. La fiducia ci induce ad agire nel presente sulla base delle esperienze passate, scommettendo sul futuro. Per questo ci costituisce, ben più della volontà, che in fin dei conti dipende da qualcosa che sfugge al controllo. Tale disposizione fondamentale dello spirito umano alla fiducia si è andata via via rattrappendo nell'esperienza dell'individuo moderno, la cui 'libertà' sottopone ogni cosa alla propria insindacabile volontà. Questa parabola trova compimento nella società digitale, dove la relazione con la tecnologia si sostituisce alla relazione con il mondo. Oggi le aspettative sono affidate alla macchina digitale, che cuce attorno a ciascuno di noi, grazie soprattutto ai social, una sorta di bolla su misura, una solitaria comfort-zone all'interno della quale siamo indotti a credere che saranno soddisfatti i nostri desideri sempre nuovi. È il luogo dell'economia iperconsumista, alimentata dai big data e gestita dall'algoritmo. Come uscire da questa bolla così comoda, da questa forma di ipnosi collettiva? Come ripristinare, nella società del controllo, l'avventura delle relazioni fiduciose senza che esse appaiano un fastidioso inciampo? Sono le domande che queste pagine di Hunyadi suscitano nel lettore. Il suo è più di un libro sulla fiducia: è una persuasiva diagnosi della crisi sistemica in cui si trova la nostra civiltà. Diventarne criticamente consapevoli è già un primo passo per uscirne.
Questa è la terza edizione completamente rinnovata, ossia riscritta ex novo da altri specialisti, del Grande commentario biblico. Accolta con favore da papa Francesco - che ha impreziosito il volume con una sua prefazione -, l'opera presenta il commento esegetico a tutti quanti i libri biblici in un unico volume e, con i suoi contenuti originali, porta questo testo di riferimento al passo con gli studi più recenti. Il gruppo internazionale di collaboratori ha il pregio di presentare una gamma diversificata di prospettive, assicurandosi di parlare a una Chiesa di dimensioni globali. Il volume dischiude la varietà delle interpretazioni all'interno della comunità degli studiosi di scienza bibliche e, al tempo stesso, consente di esaminare il contenuto storico, letterario, religioso e teologico dei testi delle Scritture. In questo, il Commentario biblico per il XXI secolo riesce a sintetizzare i risultati della moderna scienza biblica con rigore e chiarezza: - per l'autorità degli esegeti e degli studiosi coinvolti - per la molteplicità dei dati presentati - per la completezza dell'informazione - per l'aggiornata bibliografia utilizzata. Nell'edizione italiana le indicazioni bibliografiche sono state accuratamente riviste, sia indicando le versioni italiane degli studi citati nell'originale inglese, sia integrandole con le più importanti monografie in lingua italiana. Chi ha apprezzato e utilizzato per oltre cinquant'anni le precedenti edizioni del Grande commentario biblico, uscito in Italia nel 1974 e in seconda edizione nel 1997, per i tipi di Queriniana, scoprirà che questa magnifica nuova edizione si conferma essere un aiuto insuperabile per lo studio biblico oggi. Completamente riscritta, è sensibilmente diversa dalle prime due edizioni: a giudizio dei lettori, risulta molto più leggibile e molto tecnica, pur mantenendo l'eccellente livello qualitativo di analisi del testo che già garantiva nelle precedenti versioni.
Clotilde è una gallina chiacchierona, soprattutto di notte, così i suoi amici hanno inventato una regola per poter dormire sonni tranquilli. Ma Clotilde farà molta fatica a rispettarla e a tenere il becco chiuso. Una storia di amicizia, molto divertente, nella quale si sottolinea l'importanza di mettere regole per rispettare gli altri, evidenziando che siamo tutti diversi. Età di lettura: da 4 anni.
È il compleanno della coniglietta Lea così i tre amici Gigi, Teo e Sam decidono di organizzarle una bellissima festa a sorpresa. È stato invitato anche Nola, il cane che vive nella Casina dei tigli. Iniziano i preparativi nella tana ma c'è un tale disordine che non si trova nulla! Anche le candeline sono scomparse. Cosa faranno i quattro amici? Lea sta tornando e hanno paura di non riuscire a preparare nulla per la festa. Riusciranno i nostri amici a festeggiare Lea? Troveranno tutto l'occorrente per un grande compleanno? Attraverso un linguaggio comprensibile ai bambini e grazie a immagini semplici e d'impatto il libro tratta la tematica del riordinare la cameretta dopo aver giocato: problema comune a tutti i genitori! Età di lettura: da 3 anni.
L'uso dell'analogia storica e l'appropriazione ideologica del passato da sempre costituiscono un efficace strumento per legittimare il presente o reclamare la necessità di intervenire su di esso. Le riletture fasciste del mitomotore medievale del paradigma agiografico francescano rappresentano in tal senso uno dei casi più espliciti di manipolazione della memoria storica. Ricorrendo a disinvolte decontestualizzazioni e forzature, la dialettica politica del Ventennio fece dell'epopea francescana medievale un fondamentale snodo retorico-propagandistico e, rinvenendovi una diretta ascendenza delle iniziative del regime, ne arruolò personaggi ed eventi per la costruzione della nova identità nazionale. Le celebrazioni centenarie di san Francesco (1926), Chiara d'Assisi (1941) e del beato Bernardino da Feltre (1939) trovarono così una precisa ricollocazione semantica nella cornice politico-ideologica della rivoluzione fascista, del conflitto mondiale e, soprattutto, delle leggi razziali. Il volume ne indaga le acrobatiche rimodulazioni politico-confessionali all'interno della narrazione agiografica e, attraverso la stampa e la libellistica dell'epoca, esamina il ruolo che i publicisti catto-fascisti assegnarono a santi patrioti e predicatori antisemiti.
Nelle nostre giornate possiamo sentirci intrappolati in schemi di azione e reazione negativi, illusori e dannosi. Diagnosticarli è fondamentale per accedere a un più profondo livello di consapevolezza. La mappa di queste distorsioni dell'umano consegnataci dagli antichi autori monastici ci offre una nuova chiarezza di visione. I loro testi costituiscono un tesoro di insegnamento pratico che l'autore ci riconsegna in pagine che sono un distillato di sapienza, affinato in anni di riflessione personale ed esperienza pastorale. Le otto tradizionali "passioni dell'anima" vengono collegate alle otto beatitudini evangeliche, presentando un itinerario da cui possiamo imparare cosa sia la vera libertà alla scuola della tradizione cristiana.
In occasione del Giubileo della Speranza, una Bibbia pensata per tutti i pellegrini. Questa edizione, arricchita da un esclusivo taccuino e da una penna, permette ai fedeli di fissare su carta pensieri e idee nati dal cammino e dalla lettura della Parola di Dio. 72 pagine a colori con introduzione generale alla lettura, cartine, ricostruzioni. E poi introduzioni ai singoli libri, note al testo: tutto ciò che occorre a chi si avvicina per la prima volta alla Parola di Dio.
Emma è una giovane ragazza, la sua storia prende il via su un aereo di ritorno dal Brasile. Torna a vivere in Italia dopo quattro anni vissuti lontano. Questi anni se li ricorda come i migliori della sua vita. La vita in Italia è molto diversa, nelle abitudini, nelle amicizie e a scuola. Prova in tutti i modi ad assomigliare alle adolescenti italiane e nascondere il suo passato in Brasile, ma con scarsi risultati. I professori sono severi: se prendi brutti voti, a loro non importa e pensano che sia tu il problema. Dopo alcuni mesi, Emma cade in una sorta di depressione. Nessuno se ne accorge. Non lo vuole dire a nessuno, tanto meno ai suoi genitori. Non vuole farli preoccupare e pensa che loro tanto non possano farci nulla, non possono tornare in Brasile. E così comincia a chiudersi in sé stessa e a non essere più l'Emma allegra, serena e felice di qualche tempo prima. Sente il bisogno di avere qualcosa sotto controllo, dal momento che nulla sembra dipendere da lei: né i trasferimenti né la perdita di amicizie a lei care. Decide quindi di controllare il proprio peso, è la cosa più facile da fare in quel momento. Va avanti così per due anni, finché i genitori si rendono conto che la situazione è diventata grave e che la figlia soffre di anoressia nervosa. Inizia così un percorso doloroso fatto di ricoveri, dottori, psicoterapia, mezze verità, rifiuti, pelle e ossa. Fino al ricovero in una comunità a Bologna. La rinascita non è facile ma Emma ora ci crede, torna ad avere interessi, a socializzare, a ridere, a voler passare tempo con la sua famiglia. Torna a vivere. A sentire i sapori, a guardare il cibo come nutrimento, come piacere, e non come un nemico. Ha lottato per quattro lunghi anni con questa malattia infernale, ora può dire di esserne uscita, e in queste pagine racconta, a mo' di diario, con il contributo della famiglia, degli amici e dei medici che l'hanno seguita, come è tornata ad amarsi, a sconfiggere un mostro che la stava divorando. Perché lei non era, e non è, la sua malattia.