Con una sincerità che sorprende, Beatrice Fazi - la Melina di Un medico in famiglia - racconta il suo incontro con Gesù e la conversione religiosa che l'ha salvata da un profondo disordine emotivo. Beatrice ci parla del suo cuore diventato di pietra, incapace di provare sentimenti, e di quel pozzo senza fondo in cui era caduta anche a seguito di un aborto praticato a vent'anni. Dopo un periodo difficile in cui nulla sembrava avere più senso, si riavvicina a Dio, e grazie alla catechesi sui Dieci Comandamenti, all'ingresso in una comunità del Cammino Neocatecumenale, a un pellegrinaggio a Medjugorje e all'incontro con Pierpaolo, poi diventato suo marito, riporta un ordine, scandito dalla preghiera, nella sua quotidianità.
Il libro dei Salmi costituisce il cuore dell'Antico Testamento, il testo dell'adorazione più vibrante che si possa immaginare. Esso nutre la nostra intelligenza, stimola la nostra immaginazione, accende le nostre emozioni e stimola pensieri e azioni sante. I Salmi sono una testimonianza fondamentale e una lucida anticipazione della persona e dell'opera di Gesù Cristo. Il Commentario di Tremper Longman analizza e interpreta ogni salmo nel suo contesto veterotestamentario, sintetizza il suo messaggio e riflette sul suo significato a partire da una prospettiva neotestamentaria, segnalando ogni citazione e indicando una lettura cristologica. Tremper Longman III, noto e apprezzato studioso dell'Antico Testamento, è professore di Studi biblici presso il Westmont College di Santa Barbara in California.
Il teologo e biblista di fama internazionale si cimenta in un viaggio dalla Genesi all'Apocalisse in cerca di tutti i canti, le melodie e le musiche evocate nella Bibbia. Strumenti musicali, canti, danze, melodie e cori angelici risuonano negli episodi più indimenticabili delle Scritture. Uno straordinario itinerario spirituale che diventa occasione per un'esegesi biblica profondamente esperienziale e comprensibile a tutti. Con continui richiami ai capolavori della musica classica e contemporanea.
L'anniversario dei 50 anni dalla morte di J.R.R Tolkien è stata l'occasione per portare all'attenzione del mondo accademico l'opera di uno dei più grandi autori del XX secolo con il desiderio di esplorare le ragioni che rendono il mito della Terra di Mezzo così attuale. Il volume, che raccoglie i principali contenuti dell'VIII Convegno internazionale di Poetica & Cristianesimo sul tema Tolkien: l'attualità del mito, propone quindi un approfondimento a più voci sulla sub-creazione tolkieniana per scoprire in essa una via privilegiata di accesso alla realtà. Poetica & Cristianesimo è una comunità accademica che promuove nella sua ricerca e attività lo studio e gli sviluppi dell'interazione tra la fede cristiana e la cultura artistica, con speciale riferimento alla narrazione e alle arti drammatiche. Essa vuole costituire un luogo di incontro tra accademici di differenti prospettive disciplinari (comunicazione, filosofia, teologia, letteratura, arte) e artisti che provengono da diversi campi e approcci di lavoro. Contributi di Federica Bergamino, Daniela Canfarotta, Marco Valerio Fabbri, Enrique Fuster, Juan José García-Noblejas, Lorenzo Lozzi Gallo, Giulio Maspero, Jaime Moya, Juan Narbona, Paolo Nardi, Oriana Palusci, Giuseppe Pezzini, Maria Laura Piro, Paolo Prosperi, Ivano Sassanelli, Eduardo Segura, Cássio Selaimen Dalpiaz, Cristina Sendra Ramos, Susana Sendra Ramos, Guglielmo Spirito, Sebastiano Tassinari, Claudio Testi, John Wauck.
La metafisica si distingue dalle scienze particolari anche per il legame speciale che mantiene nei confronti della propria tradizione. Questa non riveste, infatti, semplicemente un interesse storico-documentario, ma svolge un ruolo di primaria importanza nell'affrontare e risolvere questioni speculative. Allo stesso tempo, tuttavia, la metafisica è caratterizzata da un impulso antitradizionale che si esprime in quella tendenza, tipica di ogni filosofia prima, a "ricominciare da capo". A fronte di questa intima tensione, sorge la domanda che guida questo testo: qual è l'autentico significato metafisico della tradizione? Muovendo dall'analisi del ruolo che la tradizione assume nell'ambito del movimento neotomistico, il presente lavoro articola una risposta di carattere generale: la tradizione che determina la metafisica è la divina Tradizione. Essa assume, in particolare, un carattere che può essere definito come "profetico". In questo modo la metafisica si manifesta, da un lato come una disciplina che rinvia ad una fonte di sapere che la trascende e dall'altro come la depositaria, non tanto di una dottrina, ma di un principio che esige di essere continuamente riappropriato.
La costituzione conciliare sulla liturgia predispone nell'art. 53 un ripristino dell'«orazione comune». Da quando la preghiera dei fedeli è stata inserita nell'Ordo missae del 1969, essa suscita domande e perplessità mettendo le nostre assemblee davanti a problemi che, 60 anni dopo la proclamazione della costituzione liturgica, ancora non sono stati totalmente risolti. I contributi raccolti in questo volume vogliono mantenere viva la discussione a livello sia accademico sia pratico-pastorale, al fine di mettere in luce il significato della preghiera dei fedeli e dare indicazioni per la prassi liturgica.
Uno dei tanti libri di spiritualità biblica. Teoria? No. È la vita di ogni giorno guardata attraverso la Parola, vissuta nel quotidiano. Per chi lo ha scritto e per chi ha letto le bozze, si tratta di un lavoro molto interessante. Un testo da "sorseggiare" con calma e disposizione interiore a "gustare" la parola del Signore.
Questo libro è un invito a riflettere sull'importanza dell'omelia durante la celebrazione eucaristica e a seguire le indicazioni del magistero della Chiesa. Il Vaticano II ha rivalutato la predicazione centrata sulla Parola di Dio. In relazione all'importanza della Parola di Dio si pone la necessità di migliorare la qualità dell'omelia. Essa, infatti, è parte integrante dell'azione liturgica e e compito di favorire una più piena comprensione ed efficacia della Parola di Dio nella vita dei fedeli.
In un anno già caratterizzato dall'atmosfera del Giubileo dedicato alla Speranza, questo sussidio per il cammino quaresimale segue come tema fondamentale la spiritualità del Cuore del Signore, prendendo spunto dalla straordinaria sensibilità di Papa Francesco, di cui è impregnata la sua recente Enciclica Dilexit nos, dedicata proprio all'amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo. Ci guideranno in questo percorso le meditazioni e le preghiere di grandi testimoni e propagatori di questa devozione, teologicamente ricca e profonda, come Santa Margherita Maria Alacoque e San Claudio de la Colombière, San Charles de Foucauld, Santa Teresa di Lisieux, Santa Faustina Kowalska (indicati anche dal Santo Padre nel suo interessante excursus storico) e altri.
Sussidio di preparazione del Giubileo 2025
Il volume indaga in prospettiva inter-disciplinare alcune rilevanti questioni bioetiche e morali sessuali, correlate all'inedito potere di manipolare la natura umana che qualifica l'odierna civiltà tecnologica, attorno alle quali è in corso una disputa sull'umano. Mentre taluni promuovono il progetto scientista di creare l'umanità nuova, convinti che il soggetto non sarebbe altro che ciò che si fa, altri intendono orientare il sapere/agire tecnologico verso scelte antropologicamente sensate, conformi alle dimensioni costitutive della persona nella sua unità psicofisica. Si profila così l'interrogativo antropologico: «Chi vuole essere l'uomo oggi, all'inizio del terzo millennio? Un io-in-relazione, che riconosce e coltiva in fondo i propri rapporti costitutivi (con Dio, col prossimo e con sé stesso) o un individuo autonomo e autoreferenziale, mero prodotto del proprio esperimento?» (A. Scola). È quanto il testo si propone di esaminare, al fine d'indirizzare l'agire, nella convinzione che «solo a partire da una profonda consapevolezza della propria identità l'uomo può infatti decidere responsabilmente sul come del suo agire» (M. Konrad).
Viviamo in un mondo nel quale la fiducia è fragile, ma sappiamo bene che se nessuno si fidasse di nessuno sarebbe impossibile interagire e continuare a vivere. E non sarebbero possibili le relazioni d'amore e le comunità di cura. La fiducia è un dono "salutare" e delicato, che ci fa star bene perché ci sentiamo in buone mani:in quelle di Dio e di chi ci vuole bene. È importante, quindi, aver cura della fiducia e delle relazioni che la fanno crescere.