Geremia è profeta in tempo di crisi. Vive in un periodo storico più difficile del nostro, ma molte analogie ci accomunano alla sua stagione. Anche se rischia di essere considerato esclusivamente profeta di sventura, uomo triste e cupo, tanto che il suo nome ha dato origine alle cosiddette "geremiadi", è invece profeta che semina speranza laddove la storia, e il peccato del popolo, sembrano non lasciare altro che rovine. Ci ricorda che, se si vuole avere l'audacia di edificare e costruire qualcosa di nuovo, occorre avere altrettanto coraggio nell'estirpare e demolire, distruggere e rimuovere. Il suo rotolo ci costringe al discernimento: cosa sradicare e abbattere, per poter piantare ed edificare.
L'esplorazione del primo libro della Bibbia è un viaggio nel corso del quale Marilynne Robinson riflette sulla condizione umana, la capacità di fare il bene e il male, la libertà e la responsabilità morale, il valore del patto e la forza della legge, la complessità della giustizia divina e il suo mistero, il senso del sacrificio e della ricompensa, il peso dell'eredità, della benedizione e della cura provvidenziale di Dio. È una meditazione profonda che irradia gratitudine per la costanza e la benevolenza della fiducia incrollabile di Dio in tutte le sue creature. In questo itinerario, una delle più grandi scrittrici cristiane viventi mostra l'inesauribile ricchezza letteraria e teologica di Genesi, svelandone la complessità e la ricercatezza narrativa e offrendo uno spaccato originale sulla straordinaria bellezza delle Scritture e sul loro potere ininterrotto di interrogare l'attualità.
«Il titolo di questa sezione dell'Opera Omnia indica chiaramente l'oggetto delle opere presentate e subito si può intuire come siamo condotti al cuore dell'esistenza della Chiesa, che vive della Parola e del Pane, nutrendosi alla Tavola dei due alimenti necessari all'esistenza. I volumi di questa sezione hanno una data lontana nel tempo (1949, 1950, 1959-1993, date delle prime edizioni francesi), e tuttavia corrispondono a questioni che oggi sono più che mai importanti e difficili per la teologia e per l'esistenza cristiana; soprattutto, come si vedrà, la questione della lettura e interpretazione della Scrittura. [...] Le opere di de Lubac contenute in Scrittura ed Eucarestia trattano due grandi temi, che coincidono con i fondamenti della fede e della teologia cristiana. La Chiesa, infatti, vive della Parola testimoniata e portata dal Libro, e della Eucarestia, nella memoria di Gesù, celebrazione ma anche sintesi di tutta la storia e del mistero della salvezza. Sono opere che hanno fecondato la riflessione teologica del periodo immediatamente precedente il Vaticano II, e, anche se non citate, hanno nutrito alcuni documenti conciliari tra i più importanti (sulla rivelazione, sulla Chiesa, sulla liturgia). [...] È questo il significato delle opere di de Lubac, che rimangono dei classici della teologia del XX secolo, e proprio perché classici si presentano sempre attuali. Non si può capire la Chiesa senza pensare all'Eucarestia, e viceversa. L'esegesi, ricerca attenta, rigorosa, di tutta la dimensione storica e filologica della Scrittura, ha assoluto bisogno della lettura sempre attenta al "senso spirituale": solo così la Parola vivifica. Altrimenti rimane lettera morta, addirittura portatrice di morte». (Dall'Introduzione di Azzolino Chiappini alla Sezione quinta dell'Opera Omnia)
In queste pagine, che ripropongono fedelmente le meditazioni inedite, proposte alle Ausiliarie diocesane nel 2007 - una delle ultime occasioni in cui ha guidato degli esercizi spirituali - Carlo Maria Martini conduce i lettori in un percorso spirituale intenso e profondo, con al centro la domanda: Come essere oggi donne della risurrezione? Come di consueto, ma con una sapienza affinata ulteriormente dall'età e dalla malattia che lo ha accompagnato negli ultimi anni, Martini intreccia il Vangelo, l'esperienza delle prime testimoni del Risorto e la sua personale riflessione sulla fede, illuminata dalla sopraggiunta fragilità fisica. Le meditazioni, trascritte con fedeltà al tono colloquiale dell'autore, svelano una spiritualità viva e incarnata, tipica del cardinale milanese, capace di parlare al cuore di credenti e non credenti. Arricchito dalla possibilità di ascoltare direttamente la voce di Carlo Maria Martini, grazie alle registrazioni dell'epoca, e dalla prefazione di Silvia Giacomoni, questo libro è un piccolo gioiello in cui riscoprire la speranza dell'eternità nella vita quotidiana.
Vengono qui raccolti e tradotti per la prima volta in lingua italiana una serie di saggi di Frédéric Manns. Sono studi sul vangelo secondo Giovanni e vogliono mostrare come esso si ponga come linea di contatto e di continuità tra la tradizione ebraica e quella cristiana. Questa prospettiva permette così di costruire un commento al quarto vangelo evidenziandone struttura, personaggi, temi e simboli.
Scorrendo le pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento, possiamo incontrare uomini e donne che hanno posto la loro speranza nel Signore, divenendo capaci di costruire un nuovo futuro. Qui vengono narrate le loro storie! Il titolo di queste riflessioni è tratto dal profeta Geremia, che fonda tutto su una solenne promessa di Dio: «Io ho progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza» (Ger 29,11). Quando all'uomo tutto sembra finito, per Dio c'è ancora un futuro possibile, come dimostra la risurrezione di Gesù Cristo.
L'esperienza delle madri ci tocca tutti, perché ci conduce all'origine della nostra esistenza ed evoca sentimenti e valori profondi. Eppure è difficile trovare una realtà tanto falsificata da stereotipi e luoghi comuni, per non parlare di vere e proprie devianze, quanto la maternità. Restituire l'esperienza dell'essere madri alle donne che partoriscono e/o crescono qualcuno/a, dare voce ai loro corpi e imparare il loro linguaggio, è l'unica via perché la maternità si liberi da ciò che la mistifica e si dischiuda a significati capaci di raccontarci l'umano, la chiesa, il mondo e Dio, grembo e nutrice di ogni vita.
Davvero qualcuno può aver raccolto da terra il Sangue di Cristo versato sulla croce? E perché compiere questo gesto nel Venerdì Santo? Perché conservare e custodire gelosamente le reliquie della Pasqua intrise del sangue? Come è potuto giungere fino a noi e in diversi casi in Italia? Questo libro intende rispondere a queste e ad altre domande facendo luce sulla delicata e misteriosa vicenda di alcune importanti reliquie della cristianità legate alla Passione e Morte di Gesù..
Prosegue la collana dei libri "A caratteri grandi" che facilita la lettura dei testi per tutti. Questo volume presenta la storia di Giosuè, successore di Mosè alla guida di Israele nell'entrata nella Terra Promessa. Seguono poi le vicende dei Giudici, le prime autorità del popolo tra cui ricordiamo: Gedeone, Sansone, la profetessa Deborah e Sansone.
Anfore scambiate per navicelle spaziali, simboli di divinità che diventano UFO, lo Spirito Santo fatto passare per un'astronave, la gloria di Dio trasformata in un'arma di distruzione di massa. Sono i fondamenti della lettura della Bibbia secondo Mauro Biglino: una lettura letterale e materialistica del testo sacro, spesso legata alla tecnologia odierna. Per non parlare delle interazioni con gli extraterrestri: per esempio, il termine Elohim come riferimento a presunti alieni potentissimi, piuttosto che a un'entità divina. Secondo questa lettura paleo-astronautica, alle origini della religione giudeo-cristiana ci sarebbe infatti una civiltà extraterrestre, e sarebbero stati gli Elohim ad aver creato o modificato geneticamente l'umanità.
Nell'ottocentesimo anniversario del Presepe di Greccio, fra Orazio Renzetti ripercorre la notissima vicenda del Poverello in quel di Greccio per risvegliare nel cuore del lettore un episodio che può essere ispiratore per una maggiore attenzione al mistero dell'incarnazione e della redenzione. L'autore, frate dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, attualmente risiede nel convento cappuccino di Leonessa, in provincia di Rieti, dove oltre che parroco di due piccole parrocchie, è rettore del santuario di San Giuseppe da Leonessa. È inoltre vicario episcopale per la vita religiosa e co-assistente dell'UNITALSI.