Negli ultimi trent'anni la globalizzazione ha reso sempre più complessa la definizione di giustizia. Nel tempo della post-democrazia gli Stati nazione sono sempre più deboli mentre crescono i nuovi Imperi che dilatano confini, pongono questioni radicali sul rapporto tra la sicurezza e la libertà individuale e gestiscono le paure e i sentimenti delle persone attraverso l'intelligenza artificiale e il Metaverso. Quale sarà il modello di giustizia del futuro? Quali le condizioni minime per ricostruire la giustizia nella storia? In queste pagine Francesco Occhetta si interroga su come rifondare la giustizia attraverso una conversione culturale che contrapponga alla visione retributiva quella riparativa, che si fonda sull'interrogativo: cosa può essere fatto per riparare il danno? Come mettere in pratica il "saper rendere giustizia" che il Re Salomone domandò in dono a Dio?
«Fratelli e sorelle, buonasera!». Jorge Mario Bergoglio dalla Loggia centrale della Basilica vaticana dava così inizio al suo ministero petrino la sera del 13 marzo 2013. In queste pagine raccontiamo, anche attraverso una raccolta dei suoi testi più belli, i momenti salienti del suo pontificato, con particolare riferimento alla pubblicazione delle sue Lettere Encicliche e un approfondimento inedito: la significativa devozione che lega Papa Francesco alla figura di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Inoltre, proponiamo il racconto specifico di alcuni episodi riguardanti il quasi sconosciuto "tema delle rose", particolarmente caro a Papa Francesco sin dai tempi del suo cardinalato.
Se la paura può isolarci, l'amore condiviso ci restituisce alla bellezza di una vita vissuta insieme. Di santa ragione intreccia le voci dei giovani di oggi con quella di Pier Giorgio Frassati, giovane del 1925, che sarà canonizzato nel 2025, attraverso sette storie sei più quella di chi legge che invitano a raccogliere sogni, sfide e speranze. Fede, giustizia sociale, amicizia, passione per la montagna e amore per la verità: i suoi ideali parlano ancora, con sorprendente attualità, alle nuove generazioni. Un invito a vivere con slancio il quotidiano, ispirati da un vero santo della porta accanto che illumina il cammino di tanti giovani nel mondo.
Questo volume nasce dalla passione condivisa per la costruzione di vie di pace attraverso la giustizia. I contributi offrono un quadro delle sfide globali che gli Stati devono affrontare nelle crisi internazionali in corso. Viene poi tracciato il percorso di riflessione delle chiese cristiane sulla guerra, dalla teorizzazione della «guerra giusta» alla sua delegittimazione nel contesto odierno dell'era atomica, proponendo anche una panoramica sulla teologia della pace. Vengono prese in esame le posizioni delle chiese cristiane a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022 che ha segnato una crisi profonda nel dialogo ecumenico e nella vita interna delle chiese stesse. Infine, sulla base della riflessione di Ernesto Balducci, vengono individuate alcune proposte a favore di un movimento per la pace che possa essere incisivo sia a livello teorico che pratico. In questo momento di conflitti, quest'opera vuole essere uno stimolo all'azione, indicando la via per costruire la pace.
Dal VI secolo a Scutari, una delle città più antiche dell'Albania, si venerava una tenera immagine della Madonna con il Bambino, custodita in un santuario, meta di pellegrinaggio dell'intera nazione. Il 25 aprile 1467, secondo la tradizione, mentre gli invasori turchi devastano il paese, l'affresco raffigurante la "Madonna del Buon Consiglio" si stacca dalla parete ed è portato dagli Angeli in Italia, a Genazzano. Oltre cinque secoli dopo, il 25 aprile 1993, Giovanni Paolo II benedice la prima pietra del nuovo santuario dedicato alla "Madonna del Buon Consiglio" a Scutari, dove si venera, oggi, una copia fedele all'originale, dono di papa Wojtyla.
Questo è il libro di cui abbiamo bisogno e che mancava. In molti si interrogano sul pensiero moderno e si chiedono se davvero non ci sia alternativa. Ebbene, l'alternativa c'è. Come spiegava il grande tomista Réginald Garrigou-Lagrange, il pensiero moderno (che lui chiamava «la filosofia del divenire») non è l'evoluzione dell'antico («la filosofia dell'essere»), ma nasce in contrapposizione a quello. E la filosofia dell'essere ha il suo vertice nel pensiero di san Tommaso d'Aquino. Il problema e la conseguenza del pensiero moderno è che la gente comune non si sente in grado di affrontare un modo di pensare diverso da quello contemporaneo e vede nello studio della filosofia (soprattutto quella classica) un monte invalicabile. Quando suggerisco di accostarsi alla Summa theologiae, un riassuntino per studenti medievali completamente digiuni di filosofia e teologia, mi si risponde sgranando gli occhi, come se avessi proposto di scalare il K2. Occorre, quindi, una esposizione semplice e accessibile a chiunque del pensiero di san Tommaso, non per esperti e specialisti. Ed eccolo qua, dunque, il tomismo per tutti: ora non ci sono più scuse (Roberto Marchesini).
Questo libro non è un manuale di istruzioni, né una guida definitiva su come vivere il matrimonio. È piuttosto un invito a riflettere, a mettersi in discussione, a crescere. È un testo per chi crede che il matrimonio sia una delle avventure più belle e complesse della vita, e che sia disposto a metterci il cuore, la mente e l'anima. Che siate fidanzati, sposati da poco o da molti anni, troverete in queste pagine spunti di riflessione, strumenti pratici e, soprattutto, la consapevolezza che costruire un matrimonio felice è possibile, ma richiede impegno, coraggio e una volontà di guardare oltre l'apparenza.
Impressionato dall'affemazione del cardinale e vescovo veronese Agostino Valier che sui settant'anni poteva affermare di scrivere per non smettere d'essere storico, se è lecito minimum componere maximo, anche il sottoscritto, avendo potuto leggere e tradurre l'opera sul Giubileo 1600, ne ha voluto seguire l'esempio, inserendo inoltre la vicenda narrata dal Valier dopo un'ampia introduzione sui giubilei precedenti dal 1300 all'inizio del periodo barocco.
Ne è risultato un insieme certo non omogeneo, e inoltre, per procedere insieme e presentare in contemporanea il testo latino e la traduzione italiana a a fronte e per giunta volendo accompagnare quest'ultima con un numero di note che facesse meglio intendere le vicende e i personaggi presenti, non potendo suddividere le note per capitoli, sono state accorpate insieme alla fine del testo, moltiplicando in tal modo la fatica del lettore, cosa di cui ci si scusa.
In ogni caso il lettore, se lo vorrà, avrà il vantaggio di rinverdire il proprio latino e di inerirsi almeno parzialmente in quella tradizione che dal primo giubileo del 1300 conduce fino al giubileo della speranza 2025.
Un libro che si trasforma nel viaggio che un prete compie insieme a chi la Messa la porta dentro di sé o a chi non l'ha mai vissuta. L'autore intreccia la sua esperienza con quella dei laici, vicini e lontanni, riflettendo sulla possibilità di vivere la bellezza di questa "perla" della fede e gustarla come sorgente di spiritualità e di fraternità.
Dobbiamo affrontare un vero paradosso: l'affermazione dei diritti trova il suo valore etico e politico se si innesta nella scoperta del dovere nei confronti dell'altro, verso cui siamo tenuti alla responsabilità e alla solidarietà. Non meraviglia, pertanto, che nel testo biblico il dovere si profili come norma intersoggettiva, comunitaria, sociale, che va dal non ledere i diritti dei più deboli (cf. Dt 24,17-22) alla cura, responsabilità e accoglienza degli altri (cf. Mt 25). Il realismo evangelico smonta una morale che evoca l'altro senza un coinvolgimento che annodi relazioni e attivi reciprocità nella pratica dell'uguaglianza. Tornare a Gesù è invece determinante, in quanto offre una prospettiva sul mondo, sulla storia, sul quotidiano lottare per non arrendersi alla fatalità delle cose e dei fatti.
Un viaggio nel pensiero della filosofa spagnola. Cosa accade sulla frontiera tra luce e ombra? Cosa segna l'affettività originaria del soggetto? Il volume rilegge i principali tratti della riflessione di María Zambrano raccordandoli intorno al concetto di Claritas come via di conoscenza ed apertura all'alterità sorgiva. Con uno sguardo alle opere maturate nell'ultima fase della sua riflessione, dove si concretizza il suo progetto di una ragione poetica, si affrontano i concetti chiave, in un dialogo con la teoria delle emozioni di Lisa Feldman Barrett. L'idea del libro è che nella tensione aperta tra conoscente e conosciuto si insinui il darsi di un altro conoscere, che l'autrice descrive in una forma di epistemologia esistenziale.