Nel 1953, mentre si avvicinava il trecentesimo anniversario della scomunica di Baruch Spinoza, David Ben-Gurion chiese all'Università ebraica di Gerusalemme di pubblicare l'opera omnia di Spinoza e di riammetterlo nel canone degli autori ebraici. La richiesta non fu assecondata, ma è significativa dell'importanza che il filosofo continua ad avere. Ripercorrendo i suoi scritti e la sua figura, e cercando di dare una risposta alla domanda su che cosa ha significato e significa il pensiero dell'ebreo Spinoza per gli ebrei, il testo non può fare a meno di insinuare le varie forme che l'ebraismo ha preso nella modernità
Una breve sintesi per capire come sono andate effettivamente le cose al G8 di Genova: perché e come gli scontri sono avvenuti?
Anna Maria Ortese, caso letterario a 23 anni con "Angelici dolori", autrice degli impietosi racconti de "Il mare non bagna Napoli", sognatrice dal carattere ombroso e donna sempre insoddisfatta, per seguire la sua prepotente vocazione letteraria si è scelta una vita raminga, trascorsa in solitudine e miseria. Luca Clerici ha costruito la biografia con paziente lavoro di ricerca durato diversi anni: da un lato intervistando i testimoni, dall'altro verificando affermazioni disseminate dalla scrittrice nelle interviste, nell'opera narrativa (la cui componente autobiografica è fortissima) e negli oltre 500 articoli giornalistici dispersi che Clerici ha ritrovato. Particolare attenzione è dedicata anche alla ricostruzione dei luoghi.
Descrizione dell'opera
La Chiesa cattolica sembra oggi attraversata da una linea di confine, quasi da un muro, come se fosse spezzata, divisa in due. Da una parte, una Chiesa che si sente depositaria esclusiva della verità che annuncia, segnata da un risorgente e pericoloso clericalismo, da un'autorità che degenera spesso in puro potere; dall'altra, la Chiesa «nata» cinquant'anni fa dal concilio Vaticano II, portatrice di tante novità e speranze, ma bloccata nella fase evolutiva dalle paure e dalle resistenze di una parte della gerarchia ecclesiastica.
Dal confronto tra queste due Chiese si deciderà il futuro del cattolicesimo, che sta vivendo una profonda crisi di fede ma anche di leadership, di uomini, di progetti, di strutture, di linguaggi, di rapporti con la modernità. È possibile - si chiede l'autore - che, al miliardo e più di battezzati che costituiscono la fitta trama della cattolicità nelle più diverse realtà del mondo, continui ad arrivare l'eco di scandali, conflitti, "Vatileaks" e non un rinnovato e vivificante annuncio del Vangelo?
Sommario
INTRODUZIONE. L'altra Chiesa. Profezia e coraggio. I. IL DOMINIO DEI CHIERICI. 1. Un male antico. 2. Dietro il Muro. 3. Ma quale crisi? 4. Il grido di Marie. 5. Il potere come «sistema». 6. Estirpare il clericalismo. II. IL «POPOLO DI DIO». 7. Quell'11 ottobre. 8. Se i vescovi «si convertono». 9. Una «rivoluzione» incompiuta. 10. Dov'è finito il «popolo di Dio»? 11. Quel miliardo di battezzati.
Note sull'autore
GIAN FRANCO SVIDERCOSCHI, giornalista dal 1959, ha seguito per oltre cinquant'anni le vicende della Chiesa cattolica. È stato testimone privilegiato di numerosi eventi, dall'avvicendamento di sei papi al concilio Vaticano II. Ha lavorato in agenzie di stampa, giornali, radio, tv e come sceneggiatore in due film su papa Wojtyla. È stato vice direttore dell'Osservatore Romano e ha scritto una quindicina di libri, tra i quali Lettera a un amico ebreo e, con il cardinale Stanislaw Dziwisz, Una vita con Karol. Ha collaborato con Giovanni Paolo II alla stesura di Dono e Mistero.
Il 14 settembre 1913 venne inaugurato sul Bernina il Rifugio Marco e Rosa. Da allora, sul profilo di neve che si staglia contro il cielo, è ben visibile quel cubetto (diventati due nel 1964), ormai parte integrante del paesaggio, punto di monitoraggio, di riferimento e, soprattutto, punto d'incontro. Non è il presidio difensivo di una frontiera, ma il segnale di un confine tra i due versanti, dove non ci sono eserciti contrapposti, ma uomini che salgono per incontrarsi, lì su quel "nido d'aquile". La montagna selvaggia è stata resa più frequentabile, quel giorno del settembre 1913, è stata a mano a mano addomesticata; adesso può essere salita, percorsa fino in cima, perché pionieri coraggiosi hanno aperto la strada per altri uomini che hanno bisogno di una traccia segnata.
In questo Messalino Quotidiano trovi il Santo del giorno, la Messa del giorno commentata con audio, alcune piccole preghiere e invocazioni all'interno del testo, le preghiere del buon cristiano, il Santo Rosario e le preghiere del periodo.
Il libro raccoglie una serie di saggi e interviste nelle quali Gauchet torna sulla tesi centrale de "Il disincanto del mondo" a vent'anni dalla sua pubblicazione. Tra i temi trattati, l'idea della modernità come processo di "uscita dalla religione" e l'interpretazione della crisi della democrazia contemporanea come il risvolto negativo del regime dell'integrale autonomia. Nella prima parte, si mostra la validità e la pertinenza storica e filosofica delle tesi sostenute ne "Il disincanto del mondo" confutando l'ipotesi diffusa che vede in fenomeni quali l'emergere dei più diversi fondamentalismi religiosi, o nell'affiorare di nuove forme di spiritualità, il segno di un ritorno del religioso. Nella seconda parte, si mostra l'altro aspetto del problema: cosa ne è di una politica ricondotta all'integrale auto-definizione del suo contenuto e dei suoi fini? E della religione cui è sottratta qualsiasi presa sul sociale? L'ipotesi gauchetiana offre un punto di vista originale e una lucida analisi delle attuali contraddizioni.
Claudio Pavone (Roma 1920-2016) è stato uno storico e archivista italiano. I suoi interessi si sono rivolti per lo più alla storia della pubblica amministrazione italiana e alla storia del fascismo, dell'Italia nella Seconda guerra mondiale e, soprattutto, della Resistenza. Tra le sue opere più importanti: Amministrazione centrale e amministrazione periferica: da Rattazzi a Ricasoli, 1859-1866 (1964); Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza (1991); Geografia e struttura della Resistenza europea (1997); Intorno agli archivi e alle istituzioni (2006); Prima lezione di storia contemporanea (2007).
Questo volume ha una precisa finalità didattica: vuole essere un agile strumento di consultazione, per aiutare gli studenti - e in particolare le matricole - ad acquisire una prima infarinatura del lessico giuridico. Nessuno di coloro che hanno collaborato a redigere le voci presenti in questo testo ha avuto la presunzione di alterare usi consolidati o di aprire nuove vie al pensiero giuridico; tutti hanno lavorato come ogni docente dovrebbe sempre lavorare, riflettendo prima sulle necessità oggettive degli studenti e poi sulle modalità ottimali per venire loro incontro.