"A scuola si fa politica. Non è possibile non farla": con queste parole, Lorenzo Pellegrino ci invita a riconoscere l'educazione come strumento di riscatto per i poveri. Sull'esempio di don Lorenzo Milani, sacerdote e maestro, fondatore, nel 1954, della scuola di Barbiana, nel Mugello, che promosse un'educazione inclusiva e critica, sottolineando l'importanza dell'uguaglianza e della giustizia sociale. Il priore di Barbiana affermava: "Non c’è ingiustizia più grande quanto fare parti uguali tra disuguali", una riflessione politica di straordinaria potenza. La sua missione, improntata a un radicale avvicinamento agli ultimi e a una critica incisiva ai potenti, ha avuto un impatto significativo sulla pedagogia e sulla società in Italia. In questo breve saggio, scritto come appunti tra i banchi, riviviamo il percorso di un prete che, tra Vangelo e Costituzione, ha incarnato il desiderio di un bene comune autentico.
Dopo la pubblicazione dell'enciclica Laudato sì di papa Francesco, le reazioni nel mondo cattolico sono state abbastanza tiepide all'inizio, poi sono nati alcuni movimenti, come il Laudato Si' Movement. Dopo 10 anni questo libro di un prete contadino, diventato monaco dopo un incidente che lo ha immobilizzato, esce come un approfondimento teologico che chiarisce gli obblighi morali nell'impegno politico e personale derivanti dall'enciclica.
L'opera intende ripercorrere il percorso storico-redazionale del recupero della preghiera dei fedeli nella celebrazione eucaristica ad opera del Coetus XII, gruppo di studio interno al Consilium ad exsequendam Constitutionem de sacra liturgia, dopo aver ricevuto il mandato conciliare di Sacrosanctum Concilium 53. Vengono presentati integralmente i verbali del Coetus XII che riflettono il dibattito interno tra i suoi membri e tra questi e i membri degli altri' gruppi di studio interessati al recupero di questa speciale tipologia di preghiera negli altri libri liturgici - dibattito afferente alla sua natura teologica alla sua funzione rituale - fino ad analizzare il Direttorio del 1966 pubblicato dal Consilium, all'origine degli Orazionali curati successivamente dalle Conferenze Episcopali nazionali. La riproduzione completa deli schemi insieme all'analisi del dibattito interno al Coetus XII e più in generale al Consilium -tra emendamenti e approvazione finale del Direttorio - costituisce una fonte di riferimento per gli approfondimenti di questo specifico capitolo della riforma liturgica.
il volume contiene anche un'aggiornata rilevazione della storiografia e dello status quaestionis sulla preghiera de fedeli nella celebrazione eucaristica di rito romano, tra soppressioni e nuove riconfigurazioni della sequenza rituale lungo lo sviluppo della storia, e in più approfondisce il tema del recupero della preghiera dei fedeli a partire dallo stadio preliminare del Concilio Vaticano 11 (1 Congressi liturgici e il Movimento Liturgico del primo Novecento), dalla fase antepreparatoria e preparatoria del Concilio fino al dibattito conciliare culminate in Sacrosanctum Concilium 53. Sono verificati anche diversi e successivi passaggi di applicazione del Direttorio all'interno del complesso processo della riforma liturgica. Inoltre, sulla base delle indicazioni degli specimina contenuti nel Direttorio e adattati dagli Orazionali a cura delle Conferenze Episcopal nazionali vengono esaminate alcune realizzazioni editoriali e alcune prassi pastorali per verificare la ricezione di questa forma speciale di preghiera liturgica di intercessione, "perla ritrovata" (A. Bugnini) è vero - ma con il rischio di una non adeguata valorizzazione.
In questo libro, il lettore che ama e conosce Chiara "Luce" Badano o vuole avvicinarsi a una figura di fede bella e positiva, troverà una breve biografia e alcune delle pagine più intense della giovane beata che il Signore ha voluto presto con sé. Ma troverà soprattutto una passione, quella della madre e degli amici di Chiara, che consegnano la sua figura alla nostra lettura con un affetto che "completa" la gloria che la Chiesa ha voluto tributarle con la beatificazione. Un libro che dà uno sguardo originale, quello più fedele alla memoria della giovane che ha scoperto e costruito la sua vocazione sia nei giorni della gioia che in quelli della sofferenza.
Il libro presenta meditazioni di Marco Panero destinate a tutti coloro che desiderano progredire nella vita spirituale, nutrendosi alla scuola sicura della Parola e della migliore tradizione della Chiesa. L'intento che ha suggerito la pubblicazione è stato quello di condividere una parola di incoraggiamento, cordiale ma fondata perché maturata esattamente a partire dal nucleo spirituale dell'identità cristiana, di cui si intende restituire la bellezza, soprattutto a beneficio di coloro che quell'identità già l'hanno assunta e desiderano conformarsi sempre più ad essa. Per riscoprire il fascino della vita spirituale e riscaldare il cuore è sufficiente cogliere l'essenziale, afferrare il centro che ne anima le espressioni esteriori e, proprio su questo, appuntare lo sguardo del cuore, con rinnovato stupore.
Papa Francesco è senza dubbio una figura particolarmente significativa nel panorama attuale, non solo spirituale ma anche geopolitico. I suoi gesti, il suo atteggiamento di rispetto e apertura sincera verso culture e religioni diverse, ma anche nei confronti di coloro che non hanno un credo definito, lo rendono un punto di riferimento riconosciuto, anche se talvolta scomodo. Certamente, i cattolici sono abituati a tenere presenti i rapporti che egli ha stabilito nel corso degli anni - fin dai tempi del suo ministero sacerdotale ed episcopale in Argentina - con persone di altre fedi o atee. Ma non è altrettanto scontato considerare quello che tali persone pensano e dicono di lui. Il testo raccoglie le voci di ebrei, musulmani, indù, buddisti e baha'i in merito al senso che essi danno al pontificato di Francesco.
La riscoperta di un tesoro teologico: il commento al al Cantico dei Cantici di Aponio. Aponio, vissuto nel V o nel VI secolo, fu autore di un commento al Cantico dei Cantici in 12 libri di cui si propone per la prima volta la traduzione in italiano. Seguendo la tradizione di Origene, Aponio presenta un'interpretazione cristologica del cantico cercando di comprendere come il rapporto tra cristo e la chiesa coinvolga ogni anima e si realizzi nella storia. Sebbene poco conosciuto, Aponio ha influenzato significativamente la teologia latina ispirando numerosi commenti medievali al Cantico dei Cantici e distinguendosi come l'unico autore del suo tempo a seguire la teologia origeniana.
San Giovanni Paolo II, affermava che il Codice dei canoni delle Chiese orientali è «parte integrante dell'unico "Corpus iuris canonici"» e «dinanzi a questo "Corpus" viene spontaneo il suggerimento che nelle Facoltà di Diritto Canonico si promuova un appropriato studio comparativo di entrambi i Codici anche se esse, a seconda dei loro statuti, hanno per loro principale oggetto lo studio di uno o l'altro di essi». L'insegnamento del Diritto canonico orientale in una Facoltà latina richiede una totale apertura verso l'intero orizzonte canonico, che consenta di offrire un approccio comparato su ciascuna materia del diritto. Non è una mera conoscenza dell'"altro", perché l'unicità dell'ordinamento canonico implica la necessità di costruire e di insegnare un Diritto canonico unitario, che tenga conto di entrambe le discipline: orientale e latina. La ricostruzione degli istituti canonistici comuni deve essere realizzata armonizzando l'insieme dei dati, degli elementi e dei risvolti derivanti dall'intero ordine normativo. Nel nostro studio non abbiamo voluto tralasciare neanche la disciplina delle Chiese ortodosse, nella misura in cui essa appartiene al retaggio canonico della Chiesa di Cristo.
Quest'opera è la più estesa biografia di san Josemaría Escrivá (1902-1975), elaborata anche sul materiale della causa di canonizzazione, avvenuta in Piazza S. Pietro a Roma il 6 ottobre 2002. Un particolare interesse rivestono le numerose citazioni dagli "Appunti intimi", una sorta di diario interiore che Josemaría Escrivá tenne a partire dall'inizio degli anni '30 del XX secolo. Questo primo volume prende in esame la vita di Escrivá dal 1902 al 1936.
Originale libretto di pensieri e preghiere adatte ai più piccoli, dedicate agli Angeli. Il libro è di piccolo formato, interamente in cartone, illustrato con disegni evocativi e con un "sonaglino" che lo rende ancor più attraente per i bambini. Per avvicinare i piccoli al linguaggio della preghiera. Da usare in famiglia.
In questo libro viene esplorata l'idea di deep incarnation, "incarnazione profonda", ossia "incarnazione radicale". Si tratta di una recente sensibilità teologica interessata a riscoprire la portata inclusiva e salvifica del mistero dell'incarnazione per l'intera creazione. Denis Edwards, in dialogo con i più recenti studiosi del tema (Niels Gregersen, Elizabeth Johnson, Celia Deane-Drummond e molti altri) e con la tradizione patristica classica, affronta di petto questa domanda: «Qual è la relazione tra la natura nella sua vastità - cioè l'universo delle galassie e delle stelle, il mondo delle montagne e dei mari, ma anche delle creature viventi come i batteri, le piante, gli animali - e la vita, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo?». Frutto di un pensiero fresco e innovativo, questo saggio - scritto splendidamente da Edwards, teologo appassionato e visionario, riconosciuto a livello internazionale nel campo del dialogo tra scienza e fede - ci incoraggi a considerare che, alla fine, c'è speranza per la risurrezione di tutte quante le creature. È un lavoro destinato a segnare con un'impronta duratura la teologia cristiana a venire. Con Edwards rinasce la speranza dal cuore della tradizione cattolica. In questa teologia dell'unione trasfigurante di Cristo con tutta la materia si trovano il conforto per una biosfera sofferente e la promessa inimmaginabile della liberazione di tutte le creature e del cosmo, trasformati dall'abbraccio amorevole di Dio.