Il vangelo di Matteo è il vangelo della prassi e della grazia. La vicenda di Gesù è per Matteo la storia fondante della vita della comunità e dell'essere umano, e il suo vangelo è qualcosa di molto differente da un semplice manuale di etica cristiana, come d'altra parte è un importante correttivo a qualsiasi tentativo di spiritualizzare e intellettualizzare la fede cristiana, come spesso è accaduto nel cristianesimo occidentale. Il commento di Ulrich Luz si distingue per la particolare attenzione prestata all'influenza che il vangelo di Matteo ha esercitato nella storia del cristianesimo e alle implicazioni che esso può avere per i tempi odierni.
L'autore descrive le radici storiche e storico-religiose dei profeti biblici e spiega la tradizione letteraria dei profeti nel loro contesto storico.
All'origine del tema sta per un primo lato un'impressione di questo genere: la predicazione della chiesa pare non riesca fino ad oggi a proporre un'immagine del Signore proporzionalmente univoca; in tal senso essa manca di disporre l'antidoto necessario agli usi proiettivi, allegorici e in ogni modo arbitrari che della sua figura, sono fatti ad opera della religione soggettiva della stagione tardo moderna. Per altro lato, sta la persuasione che le acquisizioni della ricerca specialistica sui Vangeli abbiano ormai prodotto acquisizioni tali, da rendere virtualmente possibile un racconto della vicenda di Gesù abbastanza preciso, il quale potrebbe e dovrebbe costituire il referente indispensabile per la stessa confessione della fede in Lui. Che cosa manca perché questa possibilità sia di fatto realizzata? Quali sono le responsabilità proprie della teologia a tale riguardo? A questi interrogativi intendono rispondere i saggi qui raccolti.
La "Lettera di Paolo ai Filippesi" il testo biblico di riferimento per la proposta delle meditazioni, che non vogliono essere un commento esegetico, ma l'offerta di un itinerario spirituale nella dinamica degli Esercizi di Sant'Ignazio di Loyola. Questo scritto di Paolo mette a tema la gioia del cristiano, una gioia che nasce dalla contemplazione della croce di Gesù e dalla partecipazione alla sua passione, morte e risurrezione. Il metodo seguito quello dell'ascolto della Parola attraverso l'esercizio della lectio divina cercando di inserirsi, per quanto possibile, nel solco dell'amore per la parola di Dio che, sola, capace di infondere la vera gioia.
I testi dei quattro evangelisti canonici non cessano di sorprendere a distanza di millenni, e la materia che trattano è ancora fonte di interesse e di sorpresa. A spiegare questo paradosso è il valore non solo storico ma anche culturale, narrativo e letterario che i vangeli possiedono - è il talento che Marco, Matteo, Luca e Giovanni dispiegarono nella stesura dei loro "romanzi", campionari di figure, episodi, immagini che hanno ispirato generazioni e generazioni di artisti. A questo aspetto Giancarlo Gaeta ha dedicato il suo commento, un commento laico che intende evidenziare le fonti storico-culturali relative sia alla tradizione ebraica, sia alla tradizione ellenistico-popolare, e distingue il letterario dal teologico.
Questo piccolo testo, inserito nella collana "Spiritualità e politica", vuole essere un contributo per la riflessione sulle Lettere dell'Apostolo Pietro. Il volumetto, legato all'esperienza della Chiesa diocesana di Terni, Narni, Amelia, nella prima parte riporta il testo delle due Lettere di Pietro commentate. Nella seconda vi sono due interventi centrati sulla Prima Lettera. È anzitutto riportata una conferenza del cardinale Attilio Nicora ove si sottolinea l'impegno dei cristiani nella vita politica e civile. La seconda riflessione è di Mons. Gianfranco Ravasi. Egli, a partire dal motto scelto dal Convegno di Verona "Testimoni del Gesù risorto, speranza del mondo", illustra il cuore ideale e spirituale della Prima Lettera declinato in tre temi dominanti: Cristo risorto, "pietra viva e angolare"; la Chiesa "stirpe eletta, sacerdozio regale e nazione santa"; il mondo a cui testimoniare la fede cristiana.
Descrizione dell'opera
Giornalista e scrittore affermato e assai noto in area francofona, Jean-Maurice de Montremy intervista p. Xavier Léon-Dufour, uno tra i più qualificati esperti mondiali di Sacra Scrittura.
Affidando i propri ricordi e le proprie riflessioni a Jean-Maurice de Montremy, p. Léon-Dufour ripercorre l’itinerario intellettuale, atipico, che lo portò da studente di un collegio di Bordeaux a scegliere la Compagnia di Gesù, e a partire da questo pennella un’autobiografia. Senza scivolare nelle confessioni o nell’amarcord, il suo racconto si presenta come una riflessione sui momenti salienti di una vita che la frequentazione dei testi biblici non ha mai distolto dall’attenzione nei confronti del mondo.
Giunto alla sera della vita, l’uomo di studi che non ha mai cessato di lasciarsi stimolare dal dubbio appare in completa sintonia con l’uomo di fede, abitato dalla presenza di «Colui di cui non si può dire nulla» e sorretto da una convinzione ultima: «In questo momento posso dire che la morte è dietro di me».
Sommario
1. La certezza di essere amato. 2. Una grande pazienza. 3. L’incontro. 4. Epilogo. Allegato: Il frutto e la radice. Note di viaggio.
Note sull'autore
Xavier Léon-Dufour (1912-2007), sacerdote della Compagnia di Gesù, è stato esegeta di chiara fama. Ha pubblicato una ventina di opere, tra le quali vanno segnalati la Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni (in 4 volumi) e il notissimo Dizionario di Teologia Biblica. Le EDB hanno pubblicato: Agire secondo il Vangelo (2003); Un biblista cerca Dio (2005) e Il pane della vita (2006).
Note sul curatore
Jean-Maurice de Montremy (1952), giornalista e scrittore, collabora stabilmente col quotidiano La Croix e con le testate Livres Hebdo, Magazin Littérarire e La Revue des Deux Mondes. A partire dal 1984 ha pubblicato tre romanzi e numerosi saggi.
Il volume prosegue l’itinerario di spiritualità su testi biblici visti alla luce del messaggio di san Francesco e dell’attualità, avviato con la Genesi e proseguito con i libri sapienziali, gli scritti paolini e il profeta Isaia. Ora l’attenzione è rivolta al Vangelo di Luca, il Vangelo dei lontani, della misericordia, della preghiera, delle donne, della storia della salvezza, dei poveri.
Lo schema è quello collaudato: si parte dal testo biblico (la sezione Parola...), si passa poi a osservare come è stato recepito e vissuto nel francescanesimo (...e sandali), per arrivare infine alle sfide dell’oggi (...per strada). Il tutto «con brevità di sermone», come consigliava Francesco d’Assisi. È un modo semplice e chiaro di presentare una visione cristiana e francescana della vita.
I testi proposti hanno già subìto l’esame dei lettori su Messaggero Cappuccino, il bimestrale dei cappuccini bolognesi-romagnoli. L’apprezzamento ricevuto ha indotto la rivista a farne un libro.
Sommario
Presentazione. 1. I lontani sono il luogo di passaggio della nostra salvezza. 2. La misericordia del Padre ci viene incontro sulla via del perdono. 3. L’empatia della preghiera. 4. Impercettibile profumo di donna. 5. La storia, complemento di tempo e di luogo della salvezza. 6. Abbracciare la povertà abbracciando i poveri.
Note sull'autore
Dino Dozzi (Montese - MO, 1944) è frate cappuccino e dottore in scienze bibliche. È stato rettore del Collegio internazionale San Lorenzo da Brindisi e ministro provinciale dei frati minori cappuccini di Bologna. Ha insegnato presso il Pontificio ateneo Antonianum di Roma; attualmente è docente di Sacra Scrittura a Modena, a Ravenna e presso lo Studio teologico Sant’Antonio di Bologna. Ha pubblicato: Haec est vita Evangelii Jesu Christi. Il vangelo nella Regola non bollata di Francesco d’Assisi, Roma 1989; Chiara. Francescanesimo al femminile (I ed. Roma 1992; II ed., EDB, Bologna 2004), curato con D. Covi; «Così dice il Signore», EDB, Bologna 2000. Nella collana La Bibbia di San Francesco, ha curato per le EDB i volumi: Genesi: cantico della creazione cantico della creatura, 2002; Sapienza: l’insegnamento della vita quotidiana, 2003; Paolo: le prime parole su Gesù, 2006; Isaia: il mistero di Dio, 2006.
˛ˇ ´ L e g g e r e i l V a n g e l o d i L u c a s i g n i f i c a o s s e r v a r e i l m i s t e r o d i D i o r i v e l a t o i n G e s ˘ d a l l a p a r t e d e l l a m i s e r i c o r d i a , d e l l a t e n e r e z z a , d e l l a c c o g l i e n z a , d e l l a c o m p r e n s i o n e , d e l p e r d o n o . L a m i s e r i c o r d i a p e r Ú p r o c e d e s e m p r e i n s i e m e c o n l a g i u s t i z i a , p e r c h È i d u e p i l a s t r i d e l l a r i v e l a z i o n e e b r a i c o - c r i s t i a n a s o n o l a g i u s t i z i a e l a m i s e r i c o r d i a , n o n o s t a n t e c h e a q u e s t u l t i m a s p e t t i i l p r i m a t o , p e r c h È s e l a g i u s t i z i a d i D i o g r i d a p e r m i l l e g e n e r a z i o n i , l a s u a m i s e r i c o r d i a d u r e r ‡ p e r l e t e r n i t ‡ ª . A p a r t i r e a q u e s t a p r o s p e t t i v a G a r g a n o a f f r o n t a l a l e t t u r a c o n t i n u a d e i c a p i t o l i d a l 3 a l 7 d e l V a n g e l o d i L u c a , a v e n d o g i ‡ d e d i c a t o a d e g u a t o s p a z i o a i p r i m i d u e c a p i t o l i n e l v o l u m e I V a n g e l i d e l l i n f a n z i a ( 2 0 0 4 ) . S o n o i b r a n i d i G i o v a n n i B a t t i s t a , d e l l a g e n e a l o g i a d i G e s ˘ , d e l l e t e n t a z i o n i n e l d e s e r t o , d e l l a v v i o d e l m i n i s t e r o i n G a l i l e a c o n m o l t e g u a r i g i o n i ( l a s u o c e r a d i S i m o n e , u n l e b b r o s o , u n p a r a l i t i c o , u n u o m o c o n l a m a n o i n a r i d i t a , i l s e r v o d e l c e n t u r i o n e ) e l a r i s u r r e z i o n e d e l f i g l i o d e l l a v e d o v a d i N a i n , l a c h i a m a t a d e g l i a p o s t o l i e l a s c e l t a d e i d o d i c i , l e b e a t i t u d i n i .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e . P r i m a p a r t e 3 , 1 - 4 , 1 3 . S e c o n d a p a r t e 5 , 1 - 1 6 . T e r z a p a r t e 5 , 1 7 - 6 , 1 1 . Q u a r t a p a r t e 6 , 1 2 - 7 , 1 7 . Q u i n t a p a r t e 7 , 1 8 - 5 0 . B i b l i o g r a f i a s e l e z i o n a t a .
N o t e s u l l ' a u t o r e
I n n o c e n z o G a r g a n o , m o n a c o c a m a l d o l e s e , Ë m a e s t r o d e l l o s t u d e n t a t o g e n e r a l e c a m a l d o l e s e . R i s i e d e a R o m a n e l m o n a s t e r o d i S a n G r e g o r i o a l C e l i o , d e l q u a l e Ë v i c e p r i o r e . P r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o d i p a t r o l o g i a a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e , i n s e g n a s t o r i a d e l l e s e g e s i d e i P a d r i p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o . H a p u b b l i c a t o : L a t e o r i a d i G r e g o r i o d i N i s s a s u l C a n t i c o d e i C a n t i c i . I n d a g i n e s u a l c u n e i n d i c a z i o n i d i m e t o d o e s e g e t i c o , O C A , R o m a 1 9 8 1 ; c o n T o m · a ` p i d l Ì k , L a s p i r i t u a l i t ‡ d e i P a d r i g r e c i e o r i e n t a l i , B o r l a , R o m a 1 9 8 3 ; d i r i g e l e d i z i o n e l a t i n o - i t a l i a n a d e l l e O p e r e d i P i e r D a m i a n i ( C i t t ‡ N u o v a , R o m a ) . H a c o l l a b o r a t o a d i v e r s e o p e r e c o l l e t t i v e e d i z i o n a r i d i t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ . » d i r e t t o r e d e l t r i m e s t r a l e V i t a M o n a s t i c a . H a f o n d a t o i C o l l o q u i e b r a i c o - c r i s t i a n i d i C a m a l d o l i , d i c u i c u r a l a p u b b l i c a z i o n e a n n u a l e d e g l i A t t i c o n P a z z i n i E d i t o r e . P r e s s o l e E D B h a p u b b l i c a t o u n a v e n t i n a d i v o l u m i d i I n i z i a z i o n e a l l a ´ L e c t i o D i v i n a ª ( 1 9 8 8 - 2 0 0 6 ) e l a t r i l o g i a C a m a l d o l e s i n e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i t a l i a n a d e l N o v e c e n t o ( 2 0 0 0 - 2 0 0 2 ) .