Il libro
Secondo Emil Brunner il problema dei rapporti tra filosofia e cristianesimo « non è solo il problema di ogni teologia, ma anche il problema fondamentale della cultura occidentale ». Dalla sua soluzione dipende la strutturazione della teologia e della chiesa stessa. Così, si è già cattolici o protestanti a seconda che si abbracci questa o quell'altra soluzione di tale problema. Si tratta quindi di un problema di capitale importanza, e non di una questione marginale o speciosa come qualcuno potrebbe pensare. Il problema è oggi al centro del dialogo ecumenico, e si è dovuto constatare che un modo diverso di intendere i rapporti tra filosofia e cristianesimo forma anche uno dei punti di dissidio più seri tra cattolicesimo e protestantesimo.
Nel passato il problema è stato argomento di discussioni memorabili e non ha mai cessato di esserlo fino ai giorni nostri. Nel suo saggio Battista Mondin conduce un'analisi storico-critica delle posizioni più rappresentative assunte dai teologi cattolici e protestanti lungo i secoli, a partire da san Tommaso fino a Teilhard de Chardin, Guardini e Rahner per la parte cattolica, e a partire da Lutero fino a Barth, Tillich, Bultmann e Niebuhr per quella protestante.
Il libro
«Nell'opera più vasta e più sistematica di Jacques Maritain, Les degrés du savoir, che esamina analiticamente i "gradi del sapere", dalla scienza sperimentale alla contemplazione mistica, non c'è un capitolo dedicato alla "saggezza paolina", perché la saggezza di san Paolo non è classificabile ad un particolare livello teoretico, in quanto è più nella sua vita apostolica che nei suoi scritti: "L'insegnamento di san Paolo è inseparabile dalla sua esperienza di vita". Infatti le lettere di san Paolo sono la testimonianza scritta del suo apostolato, e, pur affrontando con impegno teologico diversi argomenti di dottrina, tanto da essere con i vangeli gli scritti più importanti del Nuovo Testamento, non costituiscono formalmente parlando un trattato di teologia.
La saggezza di san Paolo non è una "saggezza filosofica", perché non si conduce con la sola ragione; non è una "saggezza teologica", perché non si conduce con la ragione ispirata dalla fede ma procedente secondo i modi del sapere umano; non è solo una "saggezza mistica", come quella di san Giovanni della Croce, al livello soprannaturale della fede in unione con i doni dello Spirito Santo; è una saggezza di tipo particolare, che appartiene, come quella del Cristo, anche se in modo profondamente diverso, alla "rivelazione"...»
(PIERO VIOTTO)