Un'opera che fa conoscere alcuni sforzi significativi compiuti per spingere la teologia a mostrare come l'agire morale del credente sia strettamente legato alla persona di Gesu.
Interessante analisi della spiritualita trinitaria del Carmelo, vista anche alla lece della contemporanea riflessione ecclesiale e socio-culturale.
I PRIMI QUATTRO CAPITOLI CONTENGONO RIFLESSIONI ESCATOLOGICHE ATTRAVERSO LO STUDIO DI TERMINOLOGIA TEMPORALE: OGGI, DOMANI..." IL QUINTO CAPITOLO E`UN ESAME CRISTOLOGICO-MARIOLOGICO. GLI ALTRI STUDI SONO SULLA PNEUMATOLOGIA. " un trattato di notevole spessore. I capitoli trattano argomenti differenti. E' compiuto l o studio escatologico sulla terminologia temporale nel vangelo di luca e negli atti. Un capitolo e`dedicato all'esegesi della pericope delle nozze di cana. Seguono studi sulla pneumatologia. L'ultimo capitol o tratta il tema della gioia e della sofferenza nei vangeli.
Nella fedeltà al Vaticano II che descrive la Chiesa come "mistero", l'autore espone in modo storico e sistematico le immagini e le metafore che, nel corso del tempo, la teologia ha usato per spiegare la Chiesa, attualizzazione simbolica ed efficace insieme - del mistero della salvezza divina, che ha raggiunto la sua piena realizzazione in Gesù Cristo. Un lavoro di ricerca originale e inedito che mancava nel panorama teologico internazionale. Geoffrey Preston op, per lunghi anni Maestro di noviziato nella provincia inglese dei frati Domenicani, nonché apprezzato predicatore di ritiri spirituali e conferenziere, morì a Leicester nel 1977. Oltre alla presente opera, pubblicata postuma da Aidan Nichols op, alcuni suoi lavori di maggior rilievo hanno riguardato temi di ecclesiologia biblica, liturgica e sacramentaria: God's Way to be Man: Meditations on Following Christ through Scripture and Sacrament (London 1978); Hallowing the Time: Meditations on the Cycle of the Christian Liturgy (London 1980).
Quale posto può ancora occupare il cristianesimo nella coscienza degli uomini in quest'epoca caratterizzata dal pluralismo culturale e religioso? Di fronte alla sfida della mondializzazione, che ci fa rivivere il "mito di Babele", il pensiero cristiano dovrà ridursi a una serie di vaghi luoghi comuni sull'amore e sulla spiritualità? Oppure troverà, ancora una volta, nella singolarità del Vangelo, la leva che gli consentirà di sollevarsi al livello di un'autentica universalità? Un libro appassionato di colui che è stato il direttore di una delle più prestigiose fucine teologiche contemporanee, la "Scuola biblica e archeologica" di Gerusalemme (1996-1999). Per teologi, biblisti, studenti di teologia e tutti coloro che vogliono informarsi sullo stato della riflessione teologica oggi. Claude Geffré, domenicano francese e teologo, fu per oltre un ventennio, a partire dal 1967, dapprima professore di teologia fondamentale e poi di ermeneutica teologica e di teologia delle religioni all'Institut catholique di Parigi; dal 1975 fu anche direttore della collana "Cogitatio fidei" delle Éditions du Cerf. Nel 1996 fu eletto, quasi a sorpresa, direttore della "Scuola biblica e archeologica francese" di Gerusalemme; compito che ha assolto per un triennio.
La comparsa di nuove religioni e la poderosa riaffermazione delle religioni tradizionali fanno parlare oggi di una 'rinascita' religiosa che sembra contraddire le previsioni fatte sulla prossima fine della religione come interpretazione del reale. D'altra parte il pluralismo religioso in atto pone alla riflessione dei credenti seri problemi sia di ordine teoretico sia di ordine pratico. Di qui la necessità di una ricerca interdisciplinare per rispondere alle questioni sollevate dal mutamento radicale avvenuto nel campo religioso occidentale. Il presente volume raccoglie i contributi di validi studiosi che utilizzano gli strumenti delle scienze umane (sociologia e antropologia culturale in primis), della filosofia e della teologia per dare una risposta adeguata alla nuova situazione. L'armonia e l'incontro tra le religioni non significa cadere nell'equivoco, grave e distruttivo, del relativismo, il che sarebbe un rinnovare il disagio di un razionalismo agnostico. È necessario trovare un criterio interno che permetta di valutare le forme concrete che una religione assume nell'epoca attuale. In particolare il cristianesimo è chiamato a riflettere sulla sua pretesa di assolutezza rispetto ad altre vie di salvezza che vengono proposte all'uomo contemporaneo e che pure reclamano la loro esclusività. Contro l'opinione diffusa, secondo la quale le diverse religioni insegnerebbero la stessa cosa, così che nella sostanza dei fatti tutti i fedeli credono nel medesimo Dio, va recuperato lo sforzo di ricercare la verità senza pregiudizi e di accoglierla dovunque essa si presenti. Questo atteggiamento di apertura e rispetto diventa indispensabile specialmente per l'inculturazione della fede e della liturgia cristiane.
Destinatari
Il volume si rivolge al pubblico degli studenti e dei docenti delle facoltà teologiche, nonché a quanti sono interessati al problema del dialogo e della coesistenza pacifica tra le varie religioni.
Autore
Oltre a quello del curatore Sergio Ubbiali, il volume riporta i contributi di Sabino Acquaviva, Peter Antes, Aldo N. Terrin, Jacques Dupuis, Andrea Grillo, Giuseppe Lorizio Giuseppe Pittau.
Il volume e una lucida e seria risposta a chi chiede i segni del fatto che il messaggio cristiano sia portatore di salvezza.