Il volume esamina la figura controversa di Paolo di Tarso, la sua ebraicità e il suo ruolo nella storia dei rapporti tra ebrei e cristiani, mostrando come non sia né il distruttore del giudaismo né l'inventore del cristianesimo. La ricerca contemporanea - segnata dall'affermarsi della Paul-within-Judaism Perspective - lo ricolloca a pieno titolo all'interno del giudaismo del suo tempo come seguace di Gesù e apostolo dei gentili, rivelando l'inconsistenza di letture successive che ne hanno fatto l'ellenizzatore della nuova fede e il fondatore dell'antigiudaismo e dell'esclusivismo cristiani. Paolo è ebreo e lo è per sempre. Il recupero della sua ebraicità apre la strada a una lettura condivisa da ebrei, cristiani e non credenti. La novità del vangelo di Paolo, quella giustificazione per fede che egli proclama, è un dono di grazia che si aggiunge ai doni della legge naturale e della legge mosaica, i quali "in Cristo" mantengono irrevocabilmente la loro validità ad allargare i confini della salvezza non solo ai giusti tra gli ebrei e le nazioni ma anche ai peccatori che si pentano delle loro opere malvagie.
Terra sconosciuta in cui ci inoltriamo lentamente, paese aspro da attraversare e da conquistare, la vecchiaia ha le sue grandi ombre, le sue insidie e le sue fragilità, ma non va separata dalla vita: fa parte del cammino dell'esistenza e ha le sue chances. È il tempo di piantare alberi per chi verrà. Vecchiaia è arte del vivere, che possiamo in larga parte costruire, a partire dalla nostra consapevolezza, dalle nostre scelte, dalla qualità della convivenza che coltiviamo insieme agli altri, mai senza gli altri, giorno dopo giorno. È un prepararsi a lasciare la presa, ad accettare l'incompiuto, ad allentare il controllo sul mondo e sulle cose. Nell'inesorabile faccia a faccia con il corpo che progressivamente ci tradisce, Enzo Bianchi invita tutti noi ad accogliere questo tempo della vita pieno, senza nulla concedere a una malinconica nostalgia del futuro, ma anzi trovando qui l'occasione preziosa di un generoso atto di fiducia verso le nuove generazioni.
Nel cammino verso il Natale la guida per i ragazzi sarà Elisabetta, cugina di Maria. Ogni giorno sarà l'occasione per incontrare lei e altri personaggi che ci accompagneranno nell'attesa della nascita di Gesù. Nel percorso ci sarà tempo per l'approfondimento quotidiano e la preghiera personale. La domenica avrà uno spazio riservato alla Parola di Dio e al calendario d'Avvento da staccare e conservare. Non rimane che iniziare il nostro viaggio, vivendo questa attesa sotto le stelle.
Rosario con grani perla e croce dorata.
Scatola in legno Made in Italy - Hand Made.
Dimensione scatola cm 7,5 x 7,5.
Importante lavoro di un vescovo asiatico sul Sacramento della Comunione. Con prefazione del Segretario della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti, Mons. Malcom Ranjith. La Sacra Comunione non è soltanto un momento conviviale del nutrimento spirituale, ma anche l'incontro personale più vicino possibile in questa vita del fedele con il Signore e Dio. L'atteggiamento interiore più vero in questo incontro è quello della recettività, dell'umiltà, dell'infanzia spirituale. Un tale atteggiamento esige da parte nostra gesti tipici di adorazione e riverenza. Ne abbiamo testimonianze eloquenti nella bimillenaria tradizione della Chiesa, caratterizzata dal detto con amore e timore" (primo millennio" e "quanto puoi, tanto osa" (secondo millennio). L'Autore riporta anche l'esempio delle tre "donne eucaristiche" di sua conoscenza del tempo della clandestinità sovietica. Tali testimonianze possono incoraggiare ed istruire i cattolici del terzo millennio su come trattare il Signore nell'augusto momento della sacra Comunione. "
Le descrizioni di cui abbonda l'opera L'Evangelo come mi è stato rivelato, scritta da Maria Valtorta, riguardano la topografia, l'archeologia, gli usi e i costumi, i dati storici e geografici e quanto altro possa servire a raffigurarci l'ambiente e l'epoca che videro svolgersi la vicenda terrena di Gesù.
Un ingegnere in pensione, Jean Francois Lavere, ricercatore aperto ad ogni branca del sapere, ha raccolto migliaia di questi dati, li ha repertoriari e, da alcuni anni, li sta confrontando metodicamente con fonti scientifiche quali: trattati specifici, documenti di ogni epoca, scoperte archeologiche eccetera. Partito da una posizione di scetticismo, più incline a dubitare che a credere, come egli spiega molto bene nel preambolo, ha dovuto arrendersi dinanzi alla accertata veridicità delle "visioni" di Maria Valtorta.
L'attendibilità dell'Opera valtortiana è vagliata principalmente sulla sua sostanziale concordanza dottrinale con i quattro Vangeli canonici. Accertare, inoltre, che tutto il suo apparato scenografico ha un sicuro fondamento scientifico, significa rafforzare la storicità degli stessi Vangeli canonici.
Questo volume raccoglie una prima significativa parte delle ricerche di J-F Lavere. L'edizione italiana esce in contemporanea con la pubblicazione in Francia dell'edizione nella lingua originale.
«Che roba sarà mai, questi Cinque Passi? ... È davvero un'opera preziosa e insostituibile, questa: esercitare un giudizio sul mondo. Nel seno della Chiesa, bevendo il latte della sapienza bimillenaria della nostra tenerissima madre, ma con gli occhi aperti anche sui giornali, sul cinema, sulla cultura contemporanea. Un laboratorio inedito per stare al mondo con tutte le coordinate per orientarsi sulla mappa. Un conto è cercarle da soli, magari leggendo e informandosi. Un conto è sapere di essere parte di un popolo partito per la stessa ricerca. Io lo trovo prezioso e consolante, e anche se spesso su certi temi ho le idee abbastanza chiare, credo che sia profondamente diverso trovarle esposte in modo organizzato, lucido, intelligente, e davanti a una comunità... Sono un tipo da libro: il libro te lo puoi portare dietro, farci sgocciolare il latte e usarlo come tampone per la mano sporca di fondotinta (sono per un rapporto carnale con i libri). Sono felice soprattutto perché adesso potrò sottolineare, rileggere, saltare, imparare a memoria quello che mi serve, dimenticare tutto il resto. Aspettavo, dunque, che questo libro vedesse la luce. Sono felice anche per tutto il popolo dei cercatori di Dio, quello che ha bisogno di voci chiare e profetiche» (dalla Prefazione di Costanza Miriano)
Storia Ecclesiastica, l'opera cui è legata la fama di Eusebio e alla cui stesura lo scrittore dedicò venticinque anni di instancabile lavoro, non è concepita come un'esposizione continua ed ordinata dello sviluppo della Chiesa attraverso le tappe più importanti della sua storia, ma come una raccolta di materiale dell'antichità cristiana, che Eusebio dispose secondo il criterio cronologico. Suo scopo infatti è di "mettere per iscritto le successioni dei santi apostoli, i tempi trascorsi a partire da quelli del nostro Salvatore", per tracciare - attraverso l'esposizione di questi documenti, spesso di valore inestimabile - un'apologia storica del cristianesimo, genere di cui Eusebio è considerato l'inventore. Tradotta in siriaco, armeno, copto e in latino, l'opera ha conosciuto da subito una vasta diffusione e ad essa si ispirarono, nella struttura e nel metodo, molte storie della Chiesa.
Il messaggio di Padre Pio, considerato uno dei più grandi mistici di ogni tempo, è tra i più profondi e radicali di tutta la tradizione religiosa occidentale. Il dolore, la sofferenza, la Croce sono la via privilegiata per giungere all'unione con Dio. Il segreto sta non solo nell'accettarli per amor Suo, ma nel "santificarli", offrendoli quotidianamente come mezzi di espiazione e di corredenzione del mondo intero. Il presente volume contiene una preziosa raccolta di pensieri, riflessioni, risposte, orazioni e confidenze dell'umile frate stigmatizzato, ordinate secondo temi ascetici dottrinali.
Un uomo, ogni uomo, non fa quasi in tempo a nascere che già si chiede perché sia venuto al mondo. Se la sua vita sia voluta, amata da qualcuno o solamente un brutto scherzo del caso. Ogni persona, specialmente in giovane età, accompagna questa esigenza di significato a un desiderio di pienezza di vita. Domande e aspirazioni insopprimibili, che costituiscono il leitmotiv anche dei giovani protagonisti di questo libro. Albertina Berkenbrock, Alberto Michelotti, Alessandro Galimberti, Anna de Guigné, Antonietta Meo, Carlo Acutis, Chiara Badano, Giovanni Bizzozero, Giulia Gabrieli, Giuseppe Ottone, Jacques Fesch, Laura Vicuña, Marco Santamaria, Maria Goretti, María Montserrat Grases García, Matteo Farina, Sandra Sabattini, Santa Scorese, Silvio Dissegna, Ulrico Sarti sono giovani dei nostri tempi accomunati dall’aver trovato, prima di una morte prematura, una risposta certa e completa sulla vita. Il loro esempio è antidoto alla corruzione, è barriera alla tristezza e alla noia, baluardo contro la paura e l’incertezza. È garanzia di felicità autentica. Sono santi di oggi, che hanno incontrato Dio e non lo hanno più lasciato. Guardando a loro, mons. Fabio Dal Cin, nel suo Invito alla lettura, ricorda che «san Filippo Neri, il “Santo della gioia”, diceva che la santità sta tutta in tre dita. Volevadire le tre dita che bastano a coprire la fronte e chinarla a dire sì a Dio».
Questi giovani lo hanno fatto e hanno costruito un mondo migliore,
dando prova che la vocazione alla santità riguarda tutti. Chi si imbatte sulla loro strada desidera cambiare vita.