Questo volume raccoglie gli esercizi spirituali tenuti nel 2016 da mons. Luigi Negri presso il monastero cistercense di Nostra Signora di Valserena. Un «percorso affascinante, che può rappresentare una sintesi matura della riflessione e della proposta del vescovo Negri»: attraverso di esso emergono «i tratti essenziali della sua proposta educativa e del suo insegnamento di vescovo [...]. In filigrana, si possono cogliere gli elementi principali di una concezione della fede e dell'esistenza cristiana, maturata nell'autore, fin dagli anni della sua giovinezza, nell'incontro con il carisma del servo di Dio mons. Luigi Giussani, nell'appartenenza intelligente e appassionata al movimento di Comunione e Liberazione, nato dalla testimonianza e dalla proposta del sacerdote di Desio. Si vede bene nelle parole limpide e provocanti del vescovo Negri come [...] egli abbia attinto anche alla scuola di grandi uomini di fede e di pensiero, che hanno segnato il cammino della Chiesa nel Novecento e in questo primo scorcio del XXI secolo: tra tutti, va riconosciuto un posto centrale a Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI».
«Chi è l'uomo che vuole la vita e desidera vedere giorni felici?» (RB, Prol. 15) Dio e l'uomo si cercano. Dio ha bisogno dell'uomo e l'uomo ha bisogno di Dio. Hanno bisogno l'uno dell'altro per realizzare la stessa opera: l'immagine di Dio nell'uomo. L'umiltà di riconoscere e adorare Dio nell'uomo è ciò che ci rende perfettamente umani, totalmente umani. Umani nel rapporto nuovo di comunione, di onore e di carità che possiamo offrire a tutti, offrendolo anzitutto a Cristo stesso. È così che l'avvenimento cristiano, di cui san Benedetto ci educa a fare esperienza, ha trasfigurato, trasfigura e potrà sempre di nuovo trasfigurare il mondo umano. E oggi è più necessario che mai. Vi invito a ripartire umanizzando il mondo con l'umiltà totale che adora e accoglie Cristo in ogni persona che incontrerete.
Una galleria di giovani personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento schizzati con mano rapida, felice, guidata da non comuni competenze storiche e linguistiche. Figure che fanno parte dell'immaginario di tanti lettori (dall'Isacco offerto in olocausto da Abramo al giovane discepolo Giovanni, amato da Gesù), ma anche fi gure più appartate, nascoste nelle pieghe di un libro smisurato e complesso come la Bibbia; presenze non per questo meno ricche di freschezza, di densità simbolica, di suggestione poetica (per esempio la ragazza che piange per due mesi sui monti la propria verginità sacrifi cata al voto insensato del padre Iefte). Nel cuore del libro Ravasi apre uno spazio adeguato alla giovinezza del personaggio cruciale del cristianesimo, il carpentiere e poi rabbì itinerante originario di Nazaret. Una parola è dedicata agli anni nascosti del Signore, alla sua famiglia, alla sua professione, alla sua conoscenza della scrittura e della lettura, alla cronologia della sua vita.
«L'uomo "spirituale" è colui che, nella fede, vive di ciò che crede: vive, cerca di assimilare, cerca di personalizzare, secondo certi criteri, l'oggettività cristiana. Così, una storia della spiritualità cristiana è la storia di questa personalizzazione, e di come si è espressa; è anche la storia delle tensioni e delle crisi a cui questa personalizzazione si è trovata o si va trovando esposta; è anche la storia delle assimilazioni parziali e di quelle non riuscite o dei rifiuti di personalizzare l'oggettivo della fede cristiana» (Giovanni Moioli).
Il libro è un approfondito saggio sull'accompagnamento alla morte, che attinge alla filosofia, alla psicologia, alla spiritualità, alla medicina. L'autore contestualizza l'argomento delineando lo scenario socioculturale e socioistituzionale dello "stare accanto"; affronta il tema della sofferenza psicologica nella malattia cronica e terminale; analizza il concetto di "tempo della malattia", così come vissuto dal malato; si dedica al concetto di "cura" e del "prendersi cura", proponendo spunti di riflessione per chi sta accanto al malato, con l'individuazione di una sorta di decalogo che aiuti a passare dalla "prestazione" alla "relazione".
«Figlio a me caro nel Signore, ho pensato di mettere per iscritto alcuni punti che possano servirti per il tuo progresso spirituale, così come aiutarono il mio...»
L'autore del manoscritto è sconosciuto. Potrebbe trattarsi di un monaco del monastero cistercense ferrarese di San Bartolo vissuto nel XVII secolo. Per tale motivo nel libro è da noi indicato come Maestro di San Bartolo.
Ho tenuto presso di me quei fogli per più di vent'anni. Alla fine mi sono detto che forse l'esperienza di quell'antico Maestro di San Bartolo avrebbe potuto essere utile. Dall'Introduzione di Daniele Libanori.
Che cosa possiamo sperare? Questa domanda attraversa la modernità, la sapienza delle religioni, la ricerca dei filosofi, il canto dei poeti, la riflessione dei teologi, l'esperienza spirituale dei santi d'oriente e d'occidente. È una domanda che oggi con forza chiede conto ai cristiani della speranza che è in loro. In ascolto del vangelo delle beatitudini, questo libro cerca una risposta e, seguendo le sollecitazioni del magistero di papa Francesco, declina la speranza cristiana nelle attese del nostro tempo: sperare la consolazione, sperare la terra, sperare la giustizia, sperare la pace, sperare l'insperabile. Presentazione di Enzo Bianchi.
Con la ricchezza e la profondità di pensiero che gli sono proprie, don Angelo Casati penetra il mistero del Natale attraverso le Scritture, nel rito Ambrosiano e non solo. Sono pagine intense, che fanno riflettere sull'uomo e sul tempo presente, con una capacità sorprendente di evitare i luoghi comuni e innalzare lo sguardo al vero senso della vita e della rivelazione Un testo spirituale che conduce per mano nel tempo dell'Avvento e del Natale, toccando i temi fondamentali della rivelazione e dell'incarnazione di Dio, dell'attesa del regno e del cammino di Gesù verso Gerusalemme, prefigurazione della passione.
Vivere, amare con lo spirito libero, illuminare, sentire Gesù vivo... questo è lo spirito dei santi da movida! Il mondo ha bisogno di questi cristiani. Noi cristiani dobbiamo arrivare con e per i nostri amici fino alle porte dell'inferno; non oltre, perché all'inferno non è possibile amare Dio. Il tempio dei cristiani - quel luogo dove incontriamo e portiamo Dio - è la strada; il tempio dei cristiani sono anche i posti di festa. Il mondo ha bisogno di giovani santi... santi in bermuda e infradito; santi sui palcoscenici della musica; santi molto normali; santi con gusto; santi con piercing; santi che godono; santi sognatori; santi impegnati con gli emarginati; santi che amano i loro cani; santi che chiedono la libertà per strada; santi divertenti; santi con tenerezza; santi da Erasmus; sante in bikini; santi da festa; santi che ridono degli stereotipi; santi da studio; santi con tatuaggi; santi con migliaia di seguaci su Facebook; santi sui campi; sante compiaciute; santi molto felici di vivere; ... santi da movida.
Dedicare cinque minuti al giorno allo Spirito Santo può essere un vero conforto che ristora profondamente la nostra vita. In queste pagine l'autore raccoglie molti anni di esperienza nella comunicazione spirituale compiuta con i suoi numerosi libri, i programmi radiofonici e l'accompagnamento pastorale in cui ha cercato di aiutare le persone a vivere meglio spiritualmente. Pur esprimendosi in modo agile e accessibile, quest'opera racchiude la solidità e la profondità della sua ricerca teologica sullo Spirito Santo, sulla grazia e sulla spiritualità. Un prezioso cammino spirituale durante tutto l'anno perché la nostra vita sia piena della gioia, della luce e della libertà dello Spirito Santo.
Un detto ebraico racconta che in principio Dio creò il punto di domanda e lo depose nel cuore dell'uomo. Le domande contengono tesori, aprono rivelazioni. Questo libro invita a fermarci in ascolto di un Dio di domande: non più interrogare il Signore, ma lasciarci interrogare da lui. E invece di correre subito a cercare la risposta, fermarci a vivere bene le domande, le nude domande del vangelo. Amare le domande, voler bene alle domande: sono già rivelazione. Ci preoccupiamo di come incontrare il Signore; lasciamo che sia lui a entrare in relazione con noi, con le sue domande che confortano e incalzano la vita.
Come si sopravvive alla morte di una persona cara? Come si affrontano i giorni che seguono un funerale? E come si possono trovare motivi di speranza nel naufragio dell'assenza?Questo libro di rara delicatezza parla a coloro che hanno conosciuto un lutto e cercano di trovare in questa prova un modo per approfondire il senso dell'esistenza. A credenti convinti, praticanti regolari o occasionali, agnostici in ricerca, Philippe Baudassé offre la sua ventennale esperienza di lettura del Vangelo e di sostegno alle famiglie. Attento alle forme e alle fasi del dolore e orientato a offrire suggerimenti concreti, egli dipana i fili della fedeltà e della separazione, della colpa e del perdono, della preghiera e della pacificazione.L'autore non esita ad affrontare anche le peggiori tragedie: la morte di cui ci si sente responsabili, il suicidio che si sarebbe voluto impedire, la morte di un bambino, sempre scandalosamente incomprensibile.