Terza edizione riveduta di un indispensabile ””Corso di base”” che offre materiali a schede facilmente consultabili per la qualificazione dei catechisti. Affronta i temi di maggior interesse e attualità e presenta i problemi più scottanti che ogni catechista deve affrontare nel suo servizio in parrocchia. Il linguaggio è comprensibile e stimolante. Il riferimento alle situazioni vissute a catechismo è costante e significativo. L’impostazione grafica a schede è attenta all’istanza didattica. Il materiale può essere utilizzato sia nel gruppo dei catechisti che individualmente. Ogni scheda termina con indicazioni pratiche per condurre l’incontro del ””gruppo dei catechisti”” nella modalità del laboratorio.
Una lettera appassionata, quella che l'Arcivescovo Mario Delpini ha dedicato ai ragazzi nel pieno dell'adolescenza: un'età fatta di grandi slanci, sogni e desideri, ma caratterizzata anche dall'incertezza, dal sentirsi incompiuti, sopraffatti da una moltitudine di domande. Un'età in cui pregare sembra una pratica desueta, ormai lontana, di cui si può fare a meno e vivere bene lo stesso, al più da "usare al bisogno", come una sorta di terapia per stare meglio. Un'età in cui ci si chiede perché credere in un Dio che "non è presente e vicino" come si vorrebbe e chi è veramente questo Signore, che dicono "Padre di tutti"... L'Arcivescovo va dritto al cuore dei ragazzi: «Anch'io mi sono fatto - e mi faccio - le stesse domande. Ma ricordo anche momenti della mia adolescenza, quando lo sguardo rivolto al crocifisso della mia chiesa mi ha come trafitto il cuore; quando una sera di vento mi ha fatto giungere una parola commovente, come una confidenza sorprendente; quando le parole "solite" sono diventate come fuoco; quando in un momento di adorazione mi sono sentito dire: "Io vi ho chiamato amici...". Era forse preghiera?». Ecco, allora, il messaggio che Mario Delpini vuole arrivi agli adolescenti: «La preghiera non è una cosa da fare ma un incontro che cambia la nostra vita in profondità. Per questo preghiamo: perché il nostro cuore si trasformi e si apra. Pregare permette al cuore di vivere e di sentire la vita». Non manca nulla a chi accoglie l'invito a credere e pregare. Ed è lo stesso Gesù a suggerirci le parole per allacciare una relazione con Dio, nel Vangelo secondo Matteo (6,9-13). Parole che riempiono di stupore, che stringono cielo e terra in un unico abbraccio che sa di speranza. Una speranza, ci dice ancora l'Arcivescovo, che è come l'adolescenza: un desiderio in attesa di germogliare. Ma che cosa vale la pena desiderare, in un mondo che offre di tutto? Vogliamo la felicità che non finisce mai, ma spesso ci accontentiamo di molto meno. Ecco, la preghiera viene a salvarci: dal sottovalutare la nostra esistenza, la nostra libertà, infine noi stessi. Perché la libertà è frutto di una relazione buona, di un potersi chiamare per nome, affidandosi all'altro senza paura. Dio non pretende nulla: se consegni a lui il tuo desiderio di felicità ti camminerà accanto ogni giorno, come un amico vero, disposto a donarti la vita.
Scriveva anni addietro l'allora cardinale teologo Ratzinger: «Chi oggi tenti di parlare della fede cristiana, di fronte a persone che per professione o per convenzione non hanno familiarità col pensiero e col linguaggio ecclesiale, avvertirà ben presto quanto sia ostica e sconcertante tale impresa» . La nostra Italia da un bel pezzo è diventata un paese di missione. L'ateismo pratico, il relativismo etico, la crisi educativa, l'assenteismo dalla vita parrocchiale e l'indifferentismo religioso, il debolismo della ragione, il deficit di speranza, tante difficoltà e stanchezze trasformano le nostre chiese in muri del pianto. La parabola della vicenda cristiana sta vivendo l'effetto di una certa amnesia culturale. In questa prospettiva, diventa urgente ripensare teologicamente la rilevanza della fede nella logica dell'esistenza quotidiana. Bisogna organizzare un vasto e puntuale programma di educazione delle coscienze. Ecco la priorità del testo: educare alla fede cogliendo gli snodi culturali sempre nuovi, emergenti in ogni epoca ed insieme intercettare quei desideri profondi e immutabili che contraddistinguono ogni uomo e gli permettono di capire, di conoscere e amare Cristo, attraverso la proposta catechetica.
Orfani perché tanti maschi non vogliono diventare padri, ma anche perché chi genera si rifiuta di rispondere alle domande grandi sulla vita. Vale la pena sposarsi? Vale la pena generare nuovi bambini? Vale la pena credere? Vale la pena vivere? "Non lo so" è una risposta insufficiente. Nelle storie di vita dei genitori, nelle parole dei catechisti, nell'esperienza di oratorio, ma anche nelle saghe come quella di Harry Potter, i ragazzi cercano qualcuno che li aiuti ad affrontare il male, non che glielo nasconda, ma che indichi una strada.
Work in progress è uno strumento pensato ANNO A per accompagnare la formazione degli educatori-catechisti, sia singolarmente che in gruppo. In questa versione rinnovata, i contenuti accompagnano l'educatore nel percorso con i più piccoli, offrendo approfondimenti nel rapporto con il servizio, con i ragazzi e con gli altri, alternati da alcune celebrazioni per curare e accompagnare la vita spirituale lungo tutto l'anno liturgico.
L'itinerario proposto in questo libro è frutto di una lunga esperienza educativa che ha mostrato come, per proporre la fede agli adolescenti, occorra partire dalla loro vita, dagli ambiti che li assorbono totalmente. È la vita stessa a rendere evidente che le sole forze dell'uomo non bastano a realizzare ciò che il cuore confusamente desidera: occorre un dono dall'alto, una grazia. Per ogni ambito sono suggeriti testi e video, letture e capolavori della letteratura da proporre ai ragazzi. Sono stati chiamati frecce proprio perché sono come benefici proiettili appuntiti che servono a centrare il bersaglio: mostrare che la fede non è un'aggiunta superflua, bensì la chiave per decifrare la vita, per scoprirne il senso. Questo libro, estremamente versatile, permette molti utilizzi. È un valido sussidio per accompagnare un gruppo che si sta preparando a ricevere la Cresima e può regalare molti spunti per un cammino con adolescenti che la Cresima l'hanno già ricevuta. Può essere di grande aiuto a insegnanti di religione, a consacrate e sacerdoti chiamati ad accostare per la prima volta il mondo dei più giovani. Gli stessi genitori potranno trovare in queste pagine un aiuto a comprendere i figli e le figlie che spesso appaiono inafferrabili e irraggiungibili.
In formato tascabile, brani del Vangelo accompagnati da brevi meditazioni, spunti artistici, letterari, musicali e video! Con i podcast per vivere i tempi forti.
Un taccuino personale per interagire individualmente con i Vangeli proposti nel cammino formativo dell’Azione cattolica per gli adolescenti (15-18 anni), pensato per favorire un incontro autentico con la parola di Dio nella preghiera, individuando i tempi necessari e integrando musica, cinema, arte e letteratura.
Il presente volume intende collocarsi in continuità con le riflessioni teologico-pastorali del prof. Riccardo Tonelli, Direttore dell’Istituto di Teologia Pastorale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma dal 1983 al 1998, che ha avuto particolarmente a cuore il tema della narrazione nella Pastorale giovanile e nella catechesi. A ciò, si aggiunge che papa Francesco ha dedicato il messaggio per la 54° giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 24 gennaio 2020 al tema della narrazione: Dio e l’uomo intrecciano le fila della loro relazione sul telaio della storia, narrandosi reciprocamente delle “storie”.
La Bibbia ha un carattere prevalentemente narrativo, ed anche Gesù ha rivelato il volto del Padre parlando con parabole, brevi narrazioni tratte dalla vita di tutti i giorni. Inoltre l’uomo, creato ad immagine e somiglianza di un Dio “narratore”, ha un’identità costitutivamente narrativa. Il titolo del libro, Raccontare la fede ai giovani. Pastorale giovanile e linguaggi narrativi, riflette le considerazioni espresse, focalizzandole sull’età giovanile. In tal modo, approfondisce il rapporto tra giovani, fede e narrazione ed invita a “sentire” la connessione pastorale tra la comunicazione della fede e i linguaggi della cultura attuale con cui le nuove generazioni s’esprimono e s’identificano.
I tredici contributi del volume esprimono la consapevolezza che la narrazione è il terreno comune dove le parole di Gesù, Verbo di Dio fatto carne, s’incrociano con le parole degli uomini di tutti i tempi e con i linguaggi espressi dalla cultura moderna. Con ciò, non si vogliono certo escludere dall’orizzonte ecclesiale altre forme di linguaggio o di stile letterario e neppure ci si vuole riferire ad uno schema di evangelizzazione unidirezionale, in cui i giovani sono considerati come destinatari di una narratio fidei raccontata dagli adulti. Chi “racconta” non fa mai un monologo centrato su di sé, ma cerca di entrare in sintonia empatica con l’altro, suscita emozioni, apre orizzonti, si mette in
attesa delle risonanze altrui, cerca un punto di contatto dove intrecciare legami, mosso dal desiderio di fare un tratto di strada insieme ad altri.
Nella prima parte del volume, Fede, narrazione e comunità cristiana, abbiamo contributi che indagano motivi biblico-teologici della narrazione ecclesiale ed alcune direttrici fondamentali di carattere epistemologico, catechetico e pastorale. La seconda parte, Linguaggi e narrazioni nella cultura giovanile, si mette in ascolto delle analisi sociologiche, dei linguaggi della rete, della musica, delle serie Tv, della letteratura, dell’autobiografia. Il testo è volutamente aperto, perché attende d’intrecciarsi con la storia del lettore. La preoccupazione non è di de-finire ma, al contrario, di aprire, nell’in-definito, spazi di riflessione, di discernimento, di libertà che sanno mettersi in gioco per ascoltare, dialogare, ricercare nuovi linguaggi “narrativi”.
Il primo quaderno dell'itinerario catecumenale per preparare i ragazzi a ricevere i Sacramenti dell'iniziazione cristiana. Il primo quaderno di schede proposto per l'inizio del cammino di catechesi, è pensato per avvicinare i bambini fino a 10 anni alla storia della salvezza, e permette loro sia di leggerla in una prospettiva storica, sia con lo sguardo rivolto all'attualità del messaggio di Gesù. Un percorso alla scoperta della fede che procede attraverso delle schede illustrate, organizzate in quattro momenti: lettura e commento del Vangelo, un'attività-gioco, delle parole da proporre e vivere insieme, delle esperienze di vita raccontate attraverso colorate strisce a fumetti. A ogni tappa dell'itinerario corrisponde una scheda che, per venire incontro alle esigenze spesso differenti dei percorsi catechetici di ciascuna diocesi, potrà essere staccata dal quaderno, inserita in un qualsiasi raccoglitore ad anelli e rimodulata in un nuovo percorso. Per i primi due cicli del catechismo in preparazione al sacramento della Prima Comunione. L'itinerario per l'iniziazione alla fede cristiana "viviamo insieme il Vangelo" prevede la pubblicazione di quattro quaderni attivi di schede, quattro guide per i catechisti e quattro percorsi per la famiglia. Età di lettura: da 7 anni.
Un gioco per conoscere in modo nuovo Carlo Acutis e percorrere insieme a lui le vie che portano alla felicità. Quella che lui stesso ha chiamato "FELIZ CITTà" è un simbolo del Paradiso meta del cammino di ogni cristiano. Anche nel gioco si deve percorrere un cammino attraverso le "parole che fanno la differenza" per conquistare le "sette città" luoghi che sono stati importanti per la vita di Carlo. Nella confezione insieme al tabellone e alle schede per ciascun giocatore ci sono le schede con 126 parole virtuose e le 7 città da conquistare, 18 carte intervista contenenti le parole che fanno la differenza e un libretto con le regole e la biografia di Carlo Acutis.
"Il libro che hai tra le mani è un prezioso cammino da fare insieme con la tua famiglia, con i tuoi catechisti, con il tuo gruppo... Ti accompagnerà lungo l'anno liturgico e vi troverai delle bellissime idee per approfondire la Parola di Dio. Ti renderai conto che per essere artisti basta veramente poco: carta, forbici e Gesù nel cuore! Scoprirai che una preghiera può essere scritta sui petali di un fiore, e sarai tu a costruirlo! Oppure che i 10 comandamenti possono essere trascritti sulla tastiera di un cellulare per tenerli sempre bene a mente. Buona lettura e buon lavoro!" (Giovanni Muciaccia) Età di lettura: da 6 anni.
Un piccolo "prontuario" della Bibbia che consente di conoscere, in modo semplice e immediato, i tratti salienti dei suoi numerosi libri. La presentazione di ciascuno di essi, unita ad alcune loro brevi parti, consente immediatamente al lettore di intuire gli aspetti fondamentali del libro e anche di intravvedere alcune sue attualizzazioni. Una pubblicazione particolarmente utile per catechisti, insegnanti di religione, operatori nel campo dell'arte, lettori e operatori pastorali. Può rivelarsi sorprendentemente interessante e attraente un po' per tutti, soprattutto per chi è lontano da anni dalla fede o non ha mai letto la Bibbia.