Non è un'autobiografia, né un diario intimo: il "Libro della mia vita" è il racconto delle meraviglie che Dio ha operato nella vita di Teresa d'Avila, come lei stessa afferma. Una raccolta di esperienze, di fatti mistici, di memorie. Lo stile semplice, la freschezza dell'espressione, la concretezza pratica, il suo humour introducono quasi con naturalezza ai gradi più alti dell'orazione, che la protagonista definisce "rapporto di amicizia con Dio". Una rara testimonianza, quanto mai attuale, di quella sintesi tra contemplazione e azione che l'uomo di oggi ricerca con tanta fatica.
Finalmente in italiano quest'opera che è già un classico della saggistica estetica e del pensiero agostiniano. «Il libro», scrive il card. Ratzinger, «testimonia come Agostino sia stato profondamente sconvolto per opera della bellezza nel corso della sua vita. Ne nasce l'invito ad avviare un dialogo a cui - c'è da sperare - parteciperanno molti (pp. 192).
Agostino cominciò a commentare i salmi all'inizio della sua attività come vescovo di Ippona, cioè intorno al 391. Chi scorrerà le pagine di questo libro si accorgerà facilmente della assoluta tranquillità con cui Agostino assimila i salmi al Vangelo. Davide a Cristo, l'umanità ebraica sofferente, battuta, sconvolta dalle conseguenze del peccato, tormentata dagli uomini e punita da Dio, ammalata di tutte le malattie e tutte le miserie, oppressa dagli stranieri, resa schiava e liberata dal Signore, con l'umanità totale, prima e dopo la Redenzione, e con ciascuno di noi.
Il volume ha lo scopo di accompagnare e servire il desiderio della Chiesa di questi anni: che i fedeli si accostino alla lettura dei salmi per trarne alimento alla fede, alla speranza, alla carità, come scrive Agostino commentando il salmo 91: “Ogni pagina della Scrittura ci raccomanda la pazienza nei mali presenti, la speranza nei beni futuri, l'amore a Colui che non vediamo per stringerlo quando lo vedremo”.
Con questa breve antologia si invita il lettore a lasciarsi innamorare di queste pagine e dare ascolto al desiderio di leggere il testo integrale.
OGGI CHE LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA RITORNA A ESSERE PARTE INTEGRANTE DELL EVANGELIZZAZIONE, LA RISCOPERTA DEI PADRI APPARE COME UN INELUDIBILE NECESSITA. IL VOLUME, SCRITTO IN MODO FACILE, VIENE INCONTRO A QUESTA NECESSITA. Il ritorno alla bibbia, che contraddistingue l'attuale stag ione della chiesa, suggerisce anche una altrettanto appassionata rivisitazione dei padri, i primi testimoni e interpreti della rivelazione cristiana. Specialmente nel campo economico-sociale, il loro insegnamento giunge a noi forte, vigoroso e mostra ancora intatta la sua validita. Oggi che la dottrina sociale della chiesa ritorna a essere parte integrante dell'evangelizzazione, la risc operta dei padri appare come un'ineludibile necessita. Il volume, scritto in modo facile e scevro di eccessive e appesantite annotazioni, viene incontro a questa urgenza, colmando anche una vistosa lacuna nella preparazione degli studiosi e degli operatori pasto
Santa Caterina da Genova, attraverso la sua esperienza mistica, ci apre le porte del purgatorio. Qui le anime vivono nell’abbandono alla “divina operazione” in cui la contentezza paradisiaca si mescola alla pena infernale del fuoco dell’Amore, che consuma la ruggine dei peccati in una trama intessuta di gioia e di speranza.
Il tema del purgatorio è assai interessante, ma ancora poco conosciuto, e risponde al desiderio estremamente attuale di chi si pone domande sulla vita dopo la morte con un ‘intensità nuova.
La presente edizione di un libro che appartiene alla ristretta schiera dei capolavori assoluti, col testo critico latino a fronte di una nuovissima traduzione italiana, si impone per rigore, facilità di lettura, limpidità di commento. Si hanno ancora dubbi sull'autore dell'Imitazione: il curatore propende per l'abate benedettino Giovanni Gersen, cadute ormai le impossibili attribuzioni a Tommaso da Kempis e a Giovanni Gerson (pp. 544, II ed.).
Nei primi secoli della nostra era cristiani non si nasceva, ma si diventava: la nuova religione di Gesù cresceva infatti tra adulti, in ambienti pagani o gnostici o ebraici. A partire dalla seconda metà del II secolo si definisce il percorso catecumenale grazie al quale si entra nella comunità cristiana: è un itinerario globale, di vita e di fede, che si conclude con la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione. L'organizzazione del catacumenato antico conobbe una lenta decadenza e scomparve alla fine del VI secolo. Il volume ne ripropone la multiforme esperienza.
La Regola di San Benedetto è uno dei testi fondanti dell'Occidente cristiano. Essa ha guidato l'ordinamento monastico, ha ispirato la vita religiosa, ha influenzato le istituzioni e la vita civile. La presente edizione della Regola, con traduzione italiana e originale latino a fronte riprende il testo critico stabilito da A. de Vogué. L'introduzione e le note seguono i criteri enunciati dal padre Picasso, la traduzione è fedele.
Le “Virtù” costituiscono una compilazione di materiali d’origine diversa concernenti una delle figure più venerate e più popolari del deserto egiziano, Macario il Grande. Secondo la tradizione copta il deserto nel quale Macario si ritirò a vivere ricevette il nome di Scete, cioè “bilancia del cuore”, dopo che un angelo discese dal cielo e pesò il cuore di Macario. Le “Virtù” ci parlano di questo monaco dal cuore grande, dilatato, che lasciatosi ammaestrare dalle sofferenze patite, divenne padre spirituale dotato di grande discernimento e di grande misericordia. Di lui si dice che come Dio copre il mondo con la sua protezione, così abba Macario copriva i peccati dei suoi fratelli con la sua dolcezza e la sua bontà. Per tutti aveva una parola di speranza e di incoraggiamento a perseverare nella sequela del Signore mite e umile di cuore, ricominciando ogni giorno il proprio cammino in un abbandono umile e confidente, fiduciosi nel perdono del Signore, resi saldi dall’invocazione incessante del suo nome. Nella comunione dei santi, Macario, l’uomo dal cuore grande, accoglie anche chi si accosta a queste pagine e lo guida con sapienza e amore sulle vie dell’umiltà e della misericordia.