È anonimo l'autore che, nel 1829, dà alle stampe questo piccolo, gigantesco libro. Ma è inconfondibilmente Victor Hugo. Sono anni in cui il progresso sembra trasportare l'umanità intera, sul suo dorso poderoso, verso un futuro di pace, prosperità, ricchezza e fratellanza. Ma negli stessi anni si tagliano ancora teste davanti a un pubblico pagante, si marcisce in carcere, ci si lascia morire per una colpa non sempre dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio. Hugo parla a nome dell'umanità, come sempre, e lo fa attraverso la voce di un uomo qualunque, di un condannato qualunque, di un miserabile che rappresenta tutti i miserabili di tutte le nazioni e tutte le epoche. Un crimine di cui non conosciamo i dettagli lo ha fatto gettare in una cella. Persone di cui non conosciamo il nome dispongono della sua vita, come divinità autoproclamate. Un'angoscia di cui conosciamo fin troppo bene la lama lo tortura, giorno dopo giorno, e gli fa desiderare che il tempo corra sempre più veloce. Verso la fine dell'attesa, venga essa con la liberazione o con l'oblio.
In breve
Un manuale di sopravvivenza per ogni giovane cronista.
Come si diventa un buon giornalista. Che cos’è una notizia. Come scovarla. Come gestire le fonti. Come aprire un articolo. Come si organizza un pezzo. Quali sono i modi di raccontare. Come riportare gli eventi più drammatici. Cos’è un articolo di cronaca. Cos’è un articolo di commento. Come usare la rete. Questo e molto altro in un prontuario letto da giornalisti di tutto il mondo, semplice, diretto, ricco di aneddoti.
Indice
Ringraziamenti - Prefazione - 1. Come si riconosce un buon giornalista? - 2. I limiti del giornalismo - 3. Che cos’è una notizia? - 4. Da dove arrivano i buoni articoli? - 5. Ricerche - 6. Gestire le fonti senza farsi gestire da loro - 7. Interviste - 8. Dati e statistiche - 9. Il giornalismo investigativo - 10. Come trattare gli eventi tragici - 11. Errori, rettifiche e bufale - 12. L’etica professionale - 13. Il giornalista come scrittore - 14. L’attacco - 15. Composizione e descrizione - 16. Citazioni - 17. Diversi modi di raccontare - 18. Commenti, espliciti e impliciti - 19. Come si diventa grandi giornalisti - Letture consigliate - Indice analitico
Quismondo, Toledo, 18 luglio 1956: nella sua proprietà, vent'anni dopo la fine della guerra civile, la famiglia Avendaño ha deciso di celebrare per l'ultima volta la cerimonia di espiazione con la quale, ad ogni anniversario, mette in scena l'uccisione del fratello minore da parte dei contadini in rivolta, avvenuta in quello stesso giorno del 1936. Tra gli invitati, un ispanista americano e un commissario della polizia politica, uniti dall'interesse di indagare sulla storia della famiglia, e soprattutto sulle relazioni segrete e morbose della bellissima ed enigmatica vedova dell'uomo assassinato e dei suoi familiari.
Nel quinto anniversario della morte un'opportunità per avvicinare la straordinaria figura di Giovanni Paolo II e coglierne la profondità spirituale, dagli anni in cui era vescovo di Cracovia fino al lungo pontificato.
Il Curatore Aldino Cazzago (1958) appartiene all'Ordine dei Carmelitani Scalzi ed è sacerdote dal 1983. Ha studiato al Pontificio Istituto Orientale di Roma. Insegna Teologia dell'Oriente cristiano e Agiografia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose dell'Università Cattolica (sede di Brescia). Tiene corsi anche presso lo Studio Teologico Sant'Antonio di Padova della Facoltà Teologica del Triveneto. Ha pubblicato Cristianesimo d'Oriente e di Occidente in Giovanni Paolo II (Jaca Book, 1996); Paolo VI. Invito alla lettura (San Paolo, 1999); I santi danno fastidio (Jaca Book, 2004); Il cristianesimo orientale e noi. La cultura ortodossa in Italia dopo il 1945 (Jaca Book, 2008). Dal 2007 è direttore dell' edizione italiana della rivista Communio che annovera tra i suoi fondatori Hans Urs von Balthasar e Joseph Ratzinger.
destinatari
Un libro per tutti coloro che hanno amato la straordinaria figura di Giovanni Paolo II.
Autore Giovanni Paolo II (Karol Jozef Wojtyla, 1920-2005), ordinato sacerdote il 1 novembre 1946, nominato arcivescovo di Cracovia il 30 dicembre 1963, fu eletto papa il 16 ottobre 1978, ed è stato una delle maggiori figure della storia della Chiesa e del Novecento. Primo pontefice polacco e primo straniero dal 1522, ha intrapreso numerose azioni politiche e diplomatiche: la lotta al comunismo e la riconciliazione con gli ebrei sono stati due dei momenti più importanti del suo operato internazionale. Compì più di cento viaggi in tutto il mondo allo scopo di costruire un ponte di relazioni tra paesi e religioni diversi, in uno sforzo ecumenico che fu uno dei punti fermi del suo pontificato. Basta ricordare gli incontri interreligiosi di Assisi e le Giornate mondiali della gioventù. Il 13 maggio 1981, ricorrenza della prima apparizione della Madonna di Fatima, subì un attentato da parte del killer turco Mehmet Ali Agca. Sottoposto a un lungo intervento, il pontefice sopravvisse e due anni dopo fece visita in carcere all'attentatore per concedergli il suo perdono. I postumi dell'intervento iniziarono a minare la sua robusta salute, che attraversò fasi alterne fino ad aggravarsi notevolmente nel 2005. Il 30 marzo apparve al pubblico per l'ultima volta, dalla finestra su piazza San Pietro. Si spense tre giorni dopo, il 2 aprile, alle 21.37. Milioni di persone giunsero a Roma per partecipare al funerale. Dopo la sua morte i fedeli che accorrono incessanti alla sua tomba ne chiedono la beatificazione e la canonizzazione.
Giorgio de Chirico, così come si considerava un grande pittore, allo stesso modo si considerava un grande scrittore. Dei libri che ci ha lasciato, "Hebdomeros", l'inedito "Il Signore Dudron" e "Memorie della mia vita", non c'è dubbio che sia quest'ultima l'opera più importante, e non soltanto per ragioni storiche, ma perché, ripercorrendo le tappe della sua vita e quelle perfettamente coincidenti del suo lavoro artistico, de Chirico aveva modo di sentirsi ancora una volta al centro del mondo e della storia dell'arte. Inoltre il libro delle "Memorie" ci mette immediatamente in contatto con la sua arte di 'pictor optimus', svelandoci i motivi della sua lunga polemica con tutto quello che veniva fatto dai suoi contemporanei.
La testimonianza di come la fede e la preghiera possano aiutare ad affrontare e a superare la malattia. Un matrimonio felice, una vita sociale appagante, una condizione agiata e serena... poi, ad un certo punto, il sospetto che si insinua, fino alla diagnosi di una malattia grave. L'autrice testimonia come sia possibile non perdere mai la speranza, ma anzi lottare serenamente, aggrappandosi alla fede come fonte di forza giorno dopo giorno... fino alla guarigione!
Nel tracciare la storia del giornalismo italiano il libro prende le mosse dalla nascita delle prime gazzette secentesche; segue le vicende della stampa registrandone il ruolo via via crescente nella società; si chiude quando il giornalismo stampato, già affiancato da quello radiofonico e televisivo, entra in un futuro contrassegnato dai nuovi media elettronici. Criterio ispiratore è quello di coniugare le vicende salienti del giornalismo con gli eventi politici, sociali ed economici più rilevanti della storia italiana nell'arco degli ultimi quattro secoli. La nuova edizione, si arricchisce di un saggio dedicato alle profonde trasformazioni del giornalismo in atto negli ultimi anni. Con un saggio di Massimiliano Panari.
Apparsa nel 1968 - e cioè un anno dopo "La barcarola", il lungo canto d'amore dedicato a Matilde che completava idealmente il grande ciclo "intimo" del "Memoriale di Isla Negra" - la raccolta "Le mani del giorno" occupa un posto piuttosto particolare nell'opera di Neruda. Ma se il poeta vi lamenta la frustrazione, il senso di colpa per non aver saputo "usare" le proprie mani, così da poter realmente "apprendere, vedere, raccogliere e unire gli elementi", questa raccolta è anche il frutto maturo di quella continua tensione che la poesia di Neruda da sempre sente verso gli oggetti e verso gli umili eroi dell'esistenza umana, indaffarati giornalmente ad affermare se stessi e gli altri nel proprio lavoro.
Una raccolta di canti con partiture per la liturgia che permette a ogni assemblea di rinnovare e arricchire il proprio repertorio. Lo stile delle melodie, semplice e chiaro, facilita l'apprendimento. Il sussidio è composto di due prodotti indivisibili: la partitura con gli accompagnamenti e il CD con la registrazione dei 14 canti con le relative basi strumentali.