De Liguori definiva il suo volume «Un libretto, in cui parlo della preghiera, per essere ella un mezzo necessario e sicuro, al fine di ottenere la salute, e tutte le grazie che per quella ci bisognano». Oltre a essere un tramite irrinunciabile per giungere alla salvezza eterna, la preghiera anche strumento per affrontare la vita di tutti i giorni. Sono ancora valide le parole dell'autore: «Vedo da una parte quest'assoluta necessità della preghiera, tanto per altro inculcata da tutte le Sacre Scritture, e da tutti i Santi Padri; ed al contrario vedo che i cristiani poco attendono a praticare questo gran mezzo della loro salute. E quel che più mi affligge, vedo che i predicatori e confessori poco attendono a parlarne ai loro uditori e penitenti; e vedo che anche i libri spirituali, che oggidì corrono per le mani, neppure ne parlano abbastanza».
L'autore
REMO PICCOLOMINI, frate agostiniano è nato a Montorio Romano (RI). Ha insegnato per 25 anni filosofia e storia. Dopo la morte di p. Agostino Trapè, ha assunto la direzione della Nuova Biblioteca Agostiniana, l’edizione bilingue dell’Opera Omnia di S. Agostino, ormai giunta al termine delle pubblicazioni.
ANNA RITA MAZZOCCO è nata a Foligno (PG). E’ specializzata nella elaborazione di progetti educativi, formativi e vocazionali. Vive e lavora a Urbino (PU).
Il libro
<< La singolare storia, narrata ne Le Confessioni è lo specchio della nostra storia personale dove delusioni, scoraggiamento, dubbi, errori s’intrecciano con le speranze, con atti di coraggio, con qualche certezza e un grande anelito per la verità…
Chiunque abbia letto Le Confessioni e ne abbia compreso lo spirito, sia pure a livelli diversi di profondità, non può non aver colto il cuore dell’opera di Agostino, nella quale raccontando se stesso racconta la sofferenza dell’Uomo in cerca della verità e del senso della propria vita, la sua percezione di una fame e sete interiori che nulla riesce ad estinguere, la consapevolezza del limite connaturale alla specie umana, l’ansia di raggiungere una meta che Qualcuno continuamente sposta in avanti e vela di mistero.
E’ questo l’assillo che tormentava l’uomo Agostino sedici secoli fa, che tormenta l’uomo Tommaso oggi: l’uno e l’altro emblema della creatura che viene al mondo recando dentro di sé - stimmate e gloria - l’immagine del Creatore e la straziante nostalgia di Lui.
Due millenni non hanno un granché mutato la storia dell’umanità perché non hanno granché mutato il clima interiore dell’Uomo, clima determinato da situazioni sociali culturali e morali ciclicamente ricorrenti, le quali a loro volta hanno portato, allora, al disfacimento dell’Impero Romano e alle invasioni barbariche, ora, alla decadenza di un disilluso “Occidente” lentamente strangolato dall’opulenza, incapace di ideali>>.
Le quattro lettere dogmatiche che il katholikos armeno Nerses Snorhali (XII sec.) inviò all'imperatore bizantino Manuele Comneno sono la migliore sintesi della cristologia armena. Si segnalano anche come un programma ecumenico ante litteram per l'unità dei cristiani: anticipano di molti secoli le acquisizioni del movimento ecumenico del XX secolo e le prospettive del Concilio Vaticano II sull'unità dei cristiani. Per alcuni aspetti, le intuizioni del patriarca armeno rimangono una profezia che attende ancora di essere compiuta. Il volume propone per la prima volta una traduzione italiana delle lettere, corredata da un apparato di note che aiuta il lettore a orientarsi nelle complesse questioni della cristologia armena e del dibattito teologico tra calcedonesi e non calcedonesi. Testo critico di Azat Bozoyan. Introduzione, Traduzione e Note di Riccardo Pane. Prima edizione mondiale con testo critico e traduzione in lingua moderna.
"Le rivelazioni, di cui fu favorita s.Margherita M. Alacoque, non aggiunsero alcuna nuova verità alla dottrina cattolica. Ma la loro importanza consiste in ciò che il Signore, mostrando il Suo Cuore sacratissimo, in modo straordinario e singolare, si degnò di attrarre menti degli uomini alla contemplazione e alla venerazione dell'amore misericordioso di Dio per il genere umano" Così Pio XII (nell'enc. Haurietis Aquas n.63) giudica la straordinarietà della vita di S.Margherita M. Alacoque. Di lei possiamo ripetere ciò che S.Giovanni Crisostomo ha detto di S.Paolo: "Il cuore di Paolo era il cuore di Cristo". Il cuore di Margherita era il Cuore di Cristo; perché se il suo Sposo le aveva dato la sua croce, le aveva donato anche il suo amore e il suo cuore
In questo nuovo lavoro gli autori interpretano la storia della Chiesa nella luce della preghiera, convinti che tale storia si consolidi nella santità dei loro protagonisti. A partire dal giorno di Pentecoste, con la discesa dello Spirito Santo sopra tutti i partecipanti, il cammino della Chiesa, soprattutto nei primi secoli, è stato caratterizzato da numerose vicende ad intra e ad extra. Questo primo volume raccoglie inni, preghiere e cantici del primo millennio della Chiesa. Da Paolo di Tarso e Giovanni l’Evangelista, da Agostino di Ippona a Tommaso d’Aquino, dai padri Cappadoci ai dottori della Chiesa. Ogni secolo, poi, è presentato alla luce degli eventi storici con cui la Chiesa si è dovuta confrontare. Ogni autore cristiano, infine, è presentato da una ricca scheda biografica.
Note sull'autore
Francesco Guarino è nato a Frignano (CE) nel 1969. Vive e lavora a Foggia. È insegnante di religione cattolica ed esperto in relazione d’aiuto (master triennale in Counselling modello integrato). Dopo gli studi in Filosofia e Teologia, consegue la Licenza in Scienze dell’Educazione presso la Pontificia Università Salesiana di Roma, con indirizzo psico-pedagogico. Studioso di san Pio da Pietrelcina, ha pubblicato diversi libri sulla figura del santo e alcuni saggi monografici per la rivista scientifica ‘Studi su Padre Pio’. È autore anche di libri per ragazzi. Marcello Stanzione è nato a Salerno nel 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane. Tiene conferenze in Italia e all’estero su temi di angelologia, mariologia e agiografia
"E tu, Faustina, dono di Dio al nostro tempo, dono della terra di Polonia a tutta la Chiesa, ottienici di percepire la profondità della divina misericordia, aiutaci a farne esperienza viva e a testimoniarla ai fratelli. Il tuo messaggio di luce e di speranza si diffonda in tutto il mondo" (30-4-2000, Giovanni Paolo II)
LETTERA A PROBA
La preghiera di Agostino d’Ippona
Introduzione,traduzione e note a cura di Antonio Cacciari Perché,come e quando si debba pregare:questo l’interrogativo rivolto dalla nobildonna Proba ad Agostino.Ad esso egli tenta di rispondere nelle pagine di uno scritto che è dunque occasionale,ma che resta l’unico,nella mole imponente delle sue opere,espressamente dedicato a tale argomento. In questo breve testo, chi ha già qualche familiarità con gli scritti di Agostino ravvisa i tratti caratteristici del suo argomentare,i punti nodali del suo pensiero,il suo «punto di vista» teologico,che fu personalissimo e,nel contempo,profondamente influente nella storia della cultura (non solo cristiana). Chi ancora non conosce Agostino può a sua volta,per questi stessi motivi,penetrare non superficialmente nella vastità delle sue concezioni.
AUTORE
Aurelio Agostino nasce a Tagaste, in Numidia (attuale Algeria), nel 354. Compiuti i primi studi a Madaura, li termina a Cartagine, capitale dell’Africa romana. Affascinato dal manicheismo, si aggrega a questa setta. Nel 383 passa per Roma e raggiunge Milano,dove ottiene una cattedra di retorica.Qui attraversa una profondissima crisi mistica, che si conclude con il battesimo, ricevuto dalle mani di sant’Ambrogio. È l’inizio di un cammino cristiano che continuerà poi nella sua Africa, dove ritorna dopo la morte della madre Monica. Ritiratosi a vita monastica, viene consacrato sacerdote dal vescovo d’Ippona, al quale succede nel ministero episcopale.Muore a Ippona nel 430.
Edith Stein, studiosa e assistente universitaria ebrea convertita al cattolicesimo, filosofa e religiosa carmelitana martirizzata ad Auschwitz, è stata una donna straordinaria, saggia e forte, che cercando la verità ha trovato Cristo. Dal suo carattere ricco di sfaccettature, l'uomo di oggi viene accompagnato e introdotto nel vivo della filosofia e della teologia contemporanea. In questo libro si vuole mettere in luce il suo pensiero, ripercorrendo alcune tappe significative della sua vita e della sua formazione filosofica e religiosa. Tanti sono gli aspetti della sua personalità e della sua storia che la rendono vicina a noi, nostra contemporanea: l'incontro e lo scontro di culture e di fedi religiose, il desiderio di autonomia e la volontà di raggiungere sempre nuovi traguardi e nuove mete, l'esperienza dell'incredulità e la conversione alla fede in Dio rivelato per mezzo del Figlio, la passione morale e la ricerca dell'autenticità, l'esperienza dell'angoscia e la ricerca appassionata di un senso dell'esistenza, infine l'esperienza mistica e la consapevolezza di camminare mano nella mano con il Signore. I pensieri della compatrona d'Europa ci accompagnino ogni giorno per diventare anche noi come lei adoratori di Dio «in spirito e verità» (Gv 4,23).
Con la lettura delle Esposizioni sui Salmi di Sant'Agostino tocchiamo con mano uno di più affascinanti e avvincenti geni dell'evangelizzazione popolare. Ovviamente, nulla di dispregiativo in quel "popolare". In Agostino il termine fa riferimento al popolo, nella sua accezione più ampia: dai contadini, ai pescatori, ai pastori, ai commercianti, agli artigiani, ai più dotti, nessuno escluso. Qual era l'obiettivo di Agostino nell'esporre i Salmi al suo pubblico? Quello di far entrare i fedeli a contatto con il mistero nascosto sotto i segni sacramentali delle parole salmodiche, cioè con il suo Verbo vivo, capace di nutrire spiritualmente l'animo umano, dopo averlo ruminato adeguatamente nel silenzio meditativo, contemplante e adorante. Agostino in tal modo ha compiuto un'impresa di audace evangelizzazione in profondità. E a lui in gran parte è riuscita. Per Agostino i Salmi non erano una preghiera qualunque, ma quella preghiera che Dio stesso ha ispirato per dare all'uomo la possibilità di lodarlo più adeguatamente. La sua camera era tappezzata dei 150 Salmi. Ha chiuso per sempre gli occhi sui Salmi, dopo averli a lungo contemplati, assimilati, vissuti. Ci viene da dire che Agostino nelle Esposizioni sui Salmi, come pure nei Discorsi, va preso come omileta esemplare. Ideale. Eccezione fatta per la lunghezza dell'intervento, che poteva durare anche fino a più di due ore. Oggi insopportabili. A meno che Dio non abbia a farci dono di un nuovo Agostino.
A quasi 800 anni dalla sua canonizzazione, il lascito spirituale di sant'Antonio da Padova riecheggia forte nella nostra quotidianità. Leggendo questa omelia del card. Comastri, il lettore potrà riscoprire l'importanza degli insegnamenti di uno dei primi maestri di teologia dei frati minori che, grazie alle sue virtù, attirò l'attenzione di san Francesco di Assisi.
Nella Francia di fine Ottocento, tra progressi della scienza della tecnologia e una mentalità sempre più frivola e consumista, Teresa, una giovane suora carmelitana del convento di Lisieux, su ordine della priora, riporta in tre manoscritti il suo meraviglioso itinerario spirituale.
Storia di un'anima è il titolo con il quale sono stati pubblicati questi manoscritti che, attraverso il racconto in prima persona di Teresa, danno vita a un vero e proprio trattato sulla fede e sulla speranza cristiana.
Il "Trattato contro i donatisti" di Ottato è un'opera - redatta, a più riprese, tra 365 e 392 - di raro valore documentario, in sette libri che ricostruisce le origini della disputa tra cattolici e donatisti e definisce il profilo ecclesiologico della vera Chiesa a partire dall'integrità della sua vita sacramentale, secondo il principio del nesso lex orandi - lex credendi: ciò che la liturgia custodisce è la norma della fede. Per la prima volta edito in Italia corredato delle Appendici ottaziane, vero scrigno di documenti dell'epoca. Sono l'antichità e il prestigio della liturgia, la sua condivisione tra le parti in contesa e la sua diffusa conoscenza tra i fedeli a fondare la forza di un'argomentazione condotta in base ad essa, stabilendo un "ponte" tra chi scrive e il suo pubblico.