Il testo approfondisce il diritto fondamentale dei fedeli di riunirsi in associazione per meglio perseguire e realizzare la loro partecipazione all'unica missione ecclesiale.Vengono trattate, quindi, le diverse forme associative presenti nella Chiesa, per soffermarsi poi sull'esperienza delle Confraternite alla luce del diritto canonico attuale e di quellocivile vigente in Italia in forza del sistema concordatario.Infine, vengono presentati in appendice dei modelli di statuti utili sia per costituire una nuova associazione privata di fedeli, sia per regolare una Confraternita già esistente.
Il numero 5/2025 di MicroMega è dedicato al tema del turismo e del viaggio, con l'intento di esplorarne le molteplici sfaccettature: dall'impatto su città, territori e paesaggi alle implicazioni più ampie sulla vita sociale. Un fenomeno tanto pervasivo quanto complesso, che negli ultimi decenni si è trasformato da esperienza elitaria a pratica di massa, fino ad assumere i tratti quasi parossistici dell'overtourism, con tutte le contraddizioni del caso e le conseguenze che ne derivano.
Il calendario, attraverso la liturgia quotidiana, sostiene e promuove la pastorale vocazionale nella Chiesa, intesa come risposta ad ogni vocazione personale.
Il lettore viene spinto a pregare per ogni vocazione attraverso le intenzioni mensili; viene coinvolto continuamente, per la sua risposta personale a vivere la propria vocazione, con l’offerta della giornata, la preghiera centrale e le frasi dei due testimoni; le immagini sono provocative per la riflessione.
LeFiglie del Divino Zelo, consorelle dei Padri Rogazionisti, hanno ormai un’esperienza mondiale nell’ambito della pastorale vocazionale. Sono più attive in Italia ma sempre attraverso un’equipe internazionale, questo testo viene elaborato anche in portoghese e in inglese. In Italia le sue zone storiche sono Sicilia, Puglia, Lazio, Campania e Veneto.
Il collocamento avviene a seguito dell'allontanamento del bambino dalla sua famiglia, quando arrivano in comunità i neonati e i bambini portano su di sé i segni dell'abbandono ed è possibile cogliere nel loro comportamento alcuni elementi disfunzionali dello sviluppo, Al bambino allontanato dalla famiglia d'origine perché rifiutato, trascurato o abusato manca soprattutto quel sentimento di sicurezza, di «continuità dell'essere» a partire dal quale ciascuno comincia a costruire la propria identità e a esplorare ciò che lo circonda. Da venticinque anni, il Polo Accoglienza Prima Infanzia Il Girotondo di Roma Capitale si impegna a offrire ai suoi piccoli ospiti la stabilità e il sostegno di cui hanno bisogno per svilupparsi in maniera piena e armoniosa: organizzata secondo i principi della pedagogia di Maria Montessori, la comunità si configura come un contesto educativo e di cura, in cui ogni aspetto è pensato per garantire l'unità della persona in divenire e per promuovere fiducia, autonomia e libertà.
Questa è la storia di un "atleta dell'anima". Un pensatore che sfidò ogni luogo comune, per dare ai posteri la possibilità di rimettere sempre in gioco la vita, l'ordine delle cose.
Questa è la storia di Platone. Una storia d'amore
Amare sempre, per sempre. Lottare per la giustizia con tutto l’amore che c’è. Di Due Uno. Terra e Cielo. Non c’è altro da fare.
"Lo scrittore maneggia la materia con sapienza storica - Tucidide, Sofocle, Aristofane, la politica della guerra del Peloponneso e la vita nei quartieri di Atene entrano in scena con naturalezza." - Michela Marzano
"Il filosofo torna nella caverna perché deve convincere quelli che si sono assuefatti alle ombre." - Espresso
È un mattino d’estate del 415 a.C. e su un masso che sporge sopra il porto del Pireo sono appollaiati quattro ragazzini. Il canto delle cicale copre il brusio della folla. C’è aria di festa, ma la guerra incombe, e i quattro tacciono, assorti. Tra loro c’è un dodicenne dallo sguardo febbrile. Si chiama Aristocle e, cinque anni più tardi, per via delle ampie spalle, prenderà un nome destinato all’eternità: Platone. Accanto a lui, in quel mattino decisivo, l’uomo che ne racconta la storia. Questa storia. Una storia d’amore. È un romanzo di verità, quello che avete in mano. Un romanzo che per la prima volta ripercorre la vita del più grande filosofo di sempre. Bambino timido e facile all’ira, all’inizio. Sofferente per la morte prematura del padre, dominato da una madre onnipresente, e accudito da una sorella che lo accompagna nel mondo senza darlo a vedere, il ragazzo scruta le vicende del suo tempo con occhi onnivori e assiste attonito alla sconfitta di Atene contro Sparta. Gli zii lo invitano a partecipare a un’operazione politica sanguinaria, ma resiste. Ha conosciuto Socrate, infatti, l’uomo più strano di Atene, e con lui si consegna alla filosofia. La filosofia però non basta, Socrate viene condannato a morte. Platone allora parte verso Cirene e l’Egitto per trovare la sua strada. Sarà una strada retta e tortuosa assieme. Ciò che la segna, tuttavia, è l’eros, l’amore sensuale vissuto con ragazzi lascivi e uomini dalla mente brillante, e l’amore totalizzante, la passione sublime, il motore più potente dell’animo umano. Con il suo stile inconfondibile, Matteo Nucci ci regala un romanzo fuori dal tempo, frutto di anni di studio e di sana ossessione, con cui riesce a farci superare di nuovo la linea d’ombra della letteratura, rendendo la nostra esperienza di lettori un capitolo di vita epico, erotico, illuminante. Scopriamo in Platone un uomo sempre in lotta per realizzare giustizia e felicità, un “atleta dell’anima”. Seguendone dolori, fallimenti e amori, alla fine di questa lettura travolgente, ci ritroveremo diversi: cambiati nel profondo da uno scrittore filosofico capace di sfidare ogni luogo comune pur di dare a noi la possibilità di rimettere sempre in gioco il nostro modo di vivere il tempo che ci è concesso.
"Perché abbiamo perso": questo interrogativo dà il titolo all'ottavo numero di Limes del 2025. Il quesito incorpora una certezza: abbiamo perso la pace, intesa come idea che violenza e disordini internazionali fossero usciti per sempre dal nostro orizzonte scrutabile. Ma conserviamo un bene prezioso: l'assenza di guerre che ci coinvolgano direttamente, condizione da preservare a tutti i costi. Ma come? Con quali strumenti e quali formule politico-strategiche? La prima parte del volume - Europa, la giungla dei riarmi - va dritta al punto con riferimento all'Europa: un continente che, almeno nella sua parte occidentale, da tre generazioni è invidiabilmente assuefatto a una pace e a una sicurezza a garanzia statunitense. Garanzia imperfetta e figlia della rovina bellica, ma introiettata come irreversibile. Donald Trump, Vladimir Putin, Xi Jinping - i leader delle potenze dalla cui interazione dipendono oggi, in buona misura, le chance di contenere i conflitti in corso e di evitarne di nuovi - ci segnalano, ognuno a modo suo e con proprie agende, che quella fase storica è terminata. Alla conseguente incertezza, gli europei rispondono con il riarmo, i cui modi e fini suscitano più di un interrogativo. Di certo si sa che si sta chiudendo una lunga fase storica. Il resto del mondo non appare più disposto a subire passivamente i contraccolpi dei problemi, delle tensioni e delle ambizioni di potenza euro-atlantiche. Questo è uno dei messaggi che arriva dalla seconda parte del volume - La Russia da paria a star - dove, insieme alle incognite e ai problemi che gravano su Mosca, voci russe di diverse estrazioni segnalano la sopraggiunta indisponibilità della Federazione a essere tenuta fuori dalla futura equazione di sicurezza europea. Da qui la terza parte - Quali Ucraine dopo l'Ucraina - che, riprendendo in parte i temi del volume 7-2025 ("La pace sporca") interroga analisti ucraini e non sui modi realistici di porre fine alle ostilità per non alimentare ulteriormente una guerra distruttiva (soprattutto) per l'Ucraina, senza tuttavia vanificarne il sacrificio e il diritto a conservare indipendenza e sicurezza.
Non ci sono parole per descrivere il distacco del giudice Froget, che dall'inizio dell'incontro non aveva modificato di una virgola il suo atteggiamento. Di solito i giudici istruttori fanno domande su domande, si accaniscono a confondere l'indagato e solo così riescono a strappargli la frase che costituisce una confessione. Lui invece lasciava all'interlocutore il tempo di riflettere, persino di riflettere troppo. I silenzi duravano parecchi minuti, le domande appena pochi secondi. Fino a quel momento ne aveva formulate solo due. Anni dopo, un esperto si sarebbe tolto la curiosità di contare le parole uscite dalla bocca di Froget nel corso di quel cruciale interrogatorio.
Continua la riflessione dell'Autore sul rapporto amorevole di Dio con l'umanità e, in modo ancor più profondo, sulla Misericordia che è al cuore della fede cristiana. Una certa religiosità ha inculcato l'idea che bisogna cambiare vita per incontrare Dio. Bisogna migliorarsi, sforzarsi per godere della Sua presenza. Invece, il vangelo annuncia che l'incontro con il Rabbi di Nazareth opera una trasformazione radicale. Tutti i personaggi dei vangeli, e in particolare i sette raccontati nel libro, dopo averlo incontrato cambieranno vita, non prima. Questi uomini e queste donne hanno fatto esperienza della grande novità portata da Gesù: l'essere umano non deve essere puro per avvicinarsi a Dio, ma è l'incontro con Lui che lo rende puro.
Pubblicata la Nota sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza umana dei Dicasteri per la Dottrina della Fede e per la Cultura e l'Educazione: «L'IA non è una forma artificiale dell'intelligenza, ma uno dei suoi prodotti». In 117 paragrafi, Antiqua et Nova (in riferimento alla "sapienza", antica e nuova) mette in luce sfide e opportunità dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale (IA) nei campi di educazione, economia, lavoro, sanità, relazioni internazionali e interpersonali, contesti di guerra.
Numerosi sono stati i tentativi di interpretare la figura di papa Giovanni. Ma tutti, o quasi, si soffermano sull'azione del pontefice. Questo volume rappresenta la prima biografia che ricostruisce l'intero percorso della vita e dell'interiorità di Angelo Giuseppe Roncalli (1881 1963) grazie al fatto che gli autori hanno avuto a disposizione un enorme materiale inedito conservato presso il Seminario di Bergamo. Per questa ragione la presente biografia assume un valore "ufficiale" unico. Tutto l'arco della vita di Angelo Roncalli scorre nelle pagine di un volume che resterà a lungo come punto di riferimento.
Don Mario Benigni (1939-2000) è stato vice postulatore della causa di beatificazione di papa Giovanni. Sacerdote della diocesi di Bergamo dal 1965 ha insegnato Storia della Chiesa in Seminario e presso il Pontificio Istituto Missioni Estere. Autore di vari volumi ed articoli, ha pubblicato Giovanni XXIII chierico e sacerdote a Bergamo, 1881-1921, che è la prima attenta ricostruzione dei primi 40 anni del futuro pontefice.
Don Goffredo Zanchi è nato nel 1946 a Bergamo. Sacerdote dal 1970 ha conseguito il dottorato in Storia della Chiesa presso l'Università Gregoriana di Roma. Professore presso il Seminario di Bergamo e la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, è autore di numerose opere. Nel volume scrive dell'attività pastorale del pontefice a Venezia e a Roma.