messaggi e attualità
“Vogliono distruggere il sacro”
di Cristina Mantero
uomini e donne di fede
Il parroco di tutto il mondo
Il fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano don Stefano Gobbi
di Giancarlo Baldini
santuari e devozioni
San Giuseppe, un santuario e l’avventura del parroco “Montanaro”
di Ugo Sauro
apparizioni
Pierina Gilli e santa Maria Crocifissa Di Rosa
santi e soprannaturale
Il soprannaturale in san Giovanni Paolo II – seconda parte
di Giuseppe Portale
aldilà
Josefa Menendez messaggi dal purgatorio
mistici
I segreti. Intervista alla mistica francese Rosa – prima parte
MESSAGGI
Scegliete la porta stretta / La storia si sta ripetendo / Non vi allontanate da Dio / Entrate nel mio Sacro Cuore / Abbandonate tutto nelle mani dell’Altissimo / La grazia più grande è la conversione / Pregate il Padre in questo modo / Pregate per le vocazioni religiose / Vi esorto per il vostro bene / La grande montagna di fuoco / L’amore diventa azione della carità / Tutto sarà rinnovato / Gesù parla nel silenzio / Tornate a vivere il Vangelo
approfondimenti profetici
Per non dimenticare Fatima
di Giorgio il Legionario
angeli e mistici
Alcune grandi mistiche e gli angeli
di don Marcello Stanzione
angeli
La Bibbia, l’angelo custode e i sogni: Dio ci parla ancora attraverso i sogni?
di Michele Pio Cardone
santuario dello scoglio
L’esperienza del deserto e la vittoria sul male. Evangelizzazione di Fratel Cosimo
di Teresa Peronace
fenomeni soprannaturali
Quando la Madonna piange…
di don Marcello Stanzione
testimonianze
Testimonianza inedita del dottor Gino De Blasi sui segni della passione di Debora e sulle lacrimazioni delle immagini sacre – prima parte
a cura di Walter Salin
ghiaie di bonate
Quei giorni di maggio – prima parte
a cura di Alberto Lombardoni
Nel 2020 il mondo è stato scosso da una pandemia che ha trovato tutti impreparati. In termini di letalità, la componente anziana della popolazione è stata la più colpita, ma l'impatto sociale ed economico ha investito in particolare quella più giovane. Le conseguenze rischiano di essere particolarmente gravi nel nostro paese. Come documentato nelle edizioni precedenti del Rapporto Giovani, l'Italia presentava già preoccupanti fragilità e diseguaglianze nei percorsi formativi, professionali e di vita delle nuove generazioni. Ma ricadute rilevanti si hanno anche sulla dimensione del disagio sociale, della salute mentale, dell'insicurezza nei confronti del futuro. Le nuove generazioni mostrano tuttavia una grande capacità di resilienza, che trova riscontro nell'atteggiamento personale e nella partecipazione sociale, ma anche in un possibile protagonismo favorito da Next Generation Eu. Come hanno vissuto il 2020 i giovani italiani? Com'è cambiata la frequenza in classe e nei corsi universitari? Quale impatto sulle scelte formative? Quali conseguenze sulle prospettive occupazionali e sulle modalità di lavoro? Cosa ne è stato e ne sarà dei loro progetti di vita? Come hanno reimpostato il loro modo di leggere la realtà e quali spazi di reazione e azione positiva individuale e collettiva intravedono? Quali diseguaglianze rischiano di inasprirsi? Obiettivo del volume è contribuire a capire come cambiano condizioni oggettive e attese di fronte a un evento inatteso e di grande portata che proietta tutti in un mondo diverso. Nella consapevolezza che proprio le nuove generazioni hanno maggiormente da perdere, ma anche da guadagnare nel nuovo scenario, tutto ancora da costruire, del post pandemia.
Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata da lui fondata nel 1993 e si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa. La data di fondazione è già in sé significativa: Limes nasce subito dopo il crollo del Muro di Berlino e dell'Unione Sovietica, in una fase di straordinari cambiamenti geopolitici in Europa e nel mondo. A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda, senza peraltro nessun ammiccamento al determinismo geografico di moda nella geografia politica ottocentesca o anche in alcune scuole geopolitiche novecentesche. Esistono anche riviste sorelle in inglese (Heartland, Eurasian Review of Geopolitics) e in serbo croato (Limesplus).
Un diario “giocoso” e stimolante, che ogni giorno accompagna i bambini con curiose sfide d’ingegno: giochi, quiz, rebus e indovinelli per allenare la mente e la creatività. Non mancano poi le barzellette adatte ai più piccoli, per ridere e giocare con le parole. Un diario “dalla parte dei bambini”, che coinvolge all’insegna dell’intrattenimento intelligente.
Il Rapporto 2021 di italiadecide prosegue la riflessione avviata nel 2019 e dedicata alla fiducia reciproca tra pubblico e privato. Le relazioni di leale collaborazione tra operatori economici, organizzazioni e istituzioni sono la leva strategica per lo sviluppo del Paese. Opportunità e criticità di questa relazione sono qui analizzate in funzione della transizione ambientale. Questo processo, da un lato promette nuovi equilibri e nuove opportunità di crescita e di benessere, dall'altro lato comporta crescenti incertezze e timori per il futuro, conflitti di valori e di interessi, rischi di aggravare le disuguaglianze esistenti e di crearne di nuove. Per avviare concretamente e in tempi misurabili il Green New Deal è pertanto necessario riaffermare il dialogo e il reciproco riconoscimento tra società e istituzioni, per costruire una visione comune fondata sulla consapevolezza di una responsabilità diffusa. Alla base di questo processo c'è il rafforzamento della fiducia nella democrazia, indispensabile per costruire una cittadinanza sociale sostenibile.
Ogni giorno di Avvento e Natale - dal 28 novembre al 9 gennaio - il sussidio propone il brano del Vangelo, un commento per approfondire ed attualizzare, e una breve preghiera per alimentare il rapporto con Dio; perché occorre ritagliarsi nelle giornate un po’ di tempo per fare qualcos’altro rispetto ai soliti impegni: corsi universitari, studio, lavoro, sport, il gruppo in parrocchia...
Uno strumento agilissimo da portare sempre con sé.
Introduzione
Editoriale
La nuova traduzione del Messale tra ironia e parodia (pag. 2)
Manuel Belli
Spigolature
Uno sguardo alla realtà… con un sorriso (pag. 5)
Studi
«Basta il libro!» (pag. 7)
Paolo Tomatis
Purché sia «valido»! (pag. 12)
Andrea Grillo
«Si fa quel che c’è scritto!». Equilibrio tra rubriche e «ars celebrandi» (pag. 17)
Valeria Trapani
«L’importante è leggere!» (pag. 22)
Domenico Messina
«Basta un tavolo e un leggìo!» (pag. 27)
Alberto Giardina
«Signore e Signori...» (pag. 32)
Pierangelo Chiaramello
«Faccio io, no tu no!» Straordinari ministeri per fare insieme eucaristia (pag. 37)
Serena Noceti
«Adesso vi spiego tutto» (pag. 44)
Vittorio Gatti, Gian Paolo Orsini
«Con questo Messale non si prega più!» (pag. 49)
Matteo Ferrari
Formazione
Ritualità della casa, ritualità della famiglia
1. Famiglia e chiesa (pag. 54)
Anna Morena Baldacci, Michele Roselli
L’espandersi disinteressato della vita
1. Camminare (pag. 61)
Giuliva Di Berardino
Corpo, spazio, rito
1. Abitare (pag. 67)
Luca Palazzi, Federico Manicardi
Asterischi
Messe e orazioni per varie necessità (pag. 73)
Silvano Sirboni
Inserto on line
Preghiere dei fedeli per il Tempo Pasquale
Riccardo Barile
Video Presentazione
Questa nuova edizione, aggiornata con tutte le ultime novità normative ed in particolare con le nuove norme in materia riordino della disciplina della difesa d'ufficio, è accompagnata da un ampio apparato di annotazioni e si conferma quale fondamentale strumento pratico per lo studio e il lavoro degli operatori del settore. La vasta selezione delle norme complementari comprende materie fra le quali: Amnistia e indulto; Equa riparazione; Giusto processo; Minorenni; Misure di prevenzione e antimafia; Patrocinio a spese dello Stato; Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche; Violazioni finanziarie.
Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant'anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l'infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l'odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l'accoglienza e l'ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l'Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l'approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla "Roma bene" degli anni Cinquanta, infine l'incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant'anni. Fino a giungere all'oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell'attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.
A quante parti di noi siamo disposti a rinunciare per continuare a essere noi stessi? E soprattutto: dove abbiamo lasciato ciò che non ci siamo portati dietro? Quali case custodiscono in segreto o tengono in ostaggio i pezzi mancanti di noi? Per raccontare la vita di un uomo, l'unica possibilità è setacciare le sue case, cercare gli indizi di quel piccolo inevitabile crimine che è dire "io" sapendo che dietro c'è sempre qualche menzogna. Il libro delle case è la storia di un uomo - "che per convenzione chiameremo Io" -, le amicizie, il matrimonio nel suo riparo e nelle sue ferite, la scoperta del sesso e della poesia, il distacco da una famiglia esperta in autodistruzione, e la liberazione dal mobilio che per vent'anni si è trascinato dietro a ogni trasloco. Le case di Io sono tante. La prima è la Casa del sottosuolo a Roma, è sotto il livello della strada ma vi si sente ogni giorno il cannone che dal Gianicolo spara a salve contro la città. È lì che Io muove i primi passi a fine anni settanta, lì che si spartisce lo spazio con il resto della sua famiglia, lì che si rovesciano, dalla tv, le immagini di Aldo Moro sequestrato, del corpo di Pasolini rinvenuto all'Idroscalo. La storia di Io salta di casa in casa, su e giù per gli anni, tessere ciascuna di un puzzle che si costruisce tra l'ultimo quarto del millennio e il primo degli anni zero: è giovane amante di una donna sposata in una casa di provincia, infante che insegue una tartaruga a quattro zampe; è marito in una casa borghese di Torino, e bohémien in una mansarda parigina; adolescente preso a pugni dal padre in una casa di vacanza, e giovane universitario buttato sopra un materasso; e poi semplicemente un uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota. In questo romanzo costruito come una partita di Cluedo o un poliziesco esistenziale, Andrea Bajani scrive una prosa che si leva in poesia, sa di cielo e di angeli ma anche di terra e bruciato. È un viaggio, Il libro delle case, attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant'anni, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda.