Agenda giornaliera con copertina rigida cm 11,5 x 17
Dopo "Paideia", il monumentale saggio sulla formazione dell'uomo greco, divenuto uno dei cardini della riflessione culturale della nostra epoca, Werner Jaeger ricerca, nella conferenza del 1943 che qui riproponiamo, le radici dell'Umanesimo europeo. E le trova aprendo una via diversa rispetto alla convinzione consolidata secondo cui l'Umanesimo nasce da una rottura rispetto al Medioevo 'teologico' e a favore di un ritorno alla classicità centrato su una nuova concezione della natura umana. È vero, come ricorda qui lo stesso Jaeger, che gli umanisti rinascimentali ammiravano e desideravano far rivivere l'antica cultura della Grecia e di Roma e ritenevano il Medioevo un periodo barbaro che aveva interrotto il progresso della civiltà classica, ma il loro rifiuto era indirizzato principalmente alla forma degenerata della tradizione scolastica, con il risultato di offuscare la grande portata 'umanistica' di autori medievali - primo fra tutti san Tommaso, ma anche Dante - che seppero arricchire di universalità il pensiero di Aristotele e di Platone. Il cristianesimo, fondato sull'Incarnazione, trae da essa la ragione profonda della dignitas hominis, riprendendo il lascito greco della virtù come 'conversione' dal mondo dell'illusione sensibile al mondo dell'essere vero e unico che è il bene assoluto e desiderabile. Lungi dal rappresentare una rottura, il Medioevo emerge dunque come il compimento dell'anelito a quell'«Umanesimo integrale» che, pochi anni prima della conferenza di Jaeger, Maritain aveva così formulato: «L'uomo è chiamato a un destino migliore che a una vita puramente umana». Una lezione di grande respiro, questa di Jaeger, che giunge «come una freccia acuminata» (per usare le parole di Carlo Ossola nella Presentazione) a illuminare i 'secoli bui' e far risplendere ancora oggi la loro eredità.
Croce in legno massello cm 27.
Corpo del Cristo cm 14 in resina.
San Charbel Makhluf è un santo libanese, vissuto nel XIX secolo, che ha lasciato attoniti gli studiosi, perché, dopo la sua morte, il suo corpo incorrotto prese a trasudare sangue, fatto inspiegabile da qualsiasi punto di vista scientifico. Se il corpo umano contiene circa cinque litri di sangue, come fu possibile che il corpo di Charbel abbia cominciato a perdere un litro di sangue all'anno per i successivi sessantasette anni? Da dove veniva questo liquido misterioso grazie al quale si producevano miracoli meravigliosi? Inoltre, nonostante fosse morto, il nostro santo continuava a sembrare vivo: capelli e unghie non caddero e il suo corpo continuò a mantenere la sua flessibilità naturale.
San Charbel apparteneva all'Ordine dei Maroniti; trascorse sedici anni della sua vita nel convento di Annaya e gli ultimo ventitré come eremita nell'Eremo dei Santi Pietro e Paolo.
Il volume raccoglie gli atti del 52° Congresso dell' Associazione Canonistica Italiana, tenutosi a Sanremo dal 5 ettembre 2022. In esso giudici,avvocati, docenti e medici si sono interrogati e confrontati sul rapporto tra sinodalità e realtà processuale nella Chiesa. E intervenuto il Decano della Rota Romana, S.E. Mons. Alejandro Arellano Cedillo, con una prolusione dal titolo ;L'agire sinodale nell'attività giudiziaria della Chiesa in cui ha sottolineato che la sinodalità è «una dimensione che qualifica la natura comunionale della Chiesa e un modo di essere, di vivere e di agire che riguarda tutta la vita ecclesiale, le sue modalità di intendere e di praticare il discernimento e le sue forme di funzionamento, con implicazioni sul governo, e in particolare su alcune questioni giuridico-ecclesiali, quali le strutture di partecipazione e di corresponsabilità nella Chiesa».
Due minuti di predica, perché don Camillo conosceva le sue pecorelle. Quella sera dopo il vespro passò davanti al bar e abbassò il finestrino del suo Ape Car. "Allora", disse guardando gli arzilli del tresette, Peppone compreso, "l'ho fatta breve?". "Abbastanza", disse Peppone rispondendo per il gruppo. "Ma si può fare anche più corta". "La ringrazio, lei però cominci a pensare che nell'aldilà, se le va bene, ci dovrà passare l'eternità con il Signore". Lorenzo Bertocchi, giornalista, direttore del mensile /l Timone.
Fan guareschiano che non ha resistito alla tentazione di immaginare cosa combinerebbero don Camillo e Peppone ai giorni nostri. Ne sono usciti trentacinque racconti brevi, sorsi di "mondo piccolo" da mandare giù alla salute del mondo globale.
Particole senza glutine diametro 7,5 cm in scatola.
Confezione da 10 pezzi.
Meister Eckhart (1260-1327) è una delle figure chiave del tardo Medioevo tedesco, di quel mondo affascinante e pochissimo conosciuto, indicato solitamente col nome di "mistica tedesca". Questo libro di Ruh è il risultato di ricerche durate più di un decennio. Vi è ritratto Eckhart nelle sue vesti di domenicano, poi investito di importanti cariche religiose, apprezzato Magister all'Università di Parigi, predicatore e pastore d'anime in un tempo percorso da fermenti e tensioni spesso contraddittorie. Vediamo Eckhart ugualmente a suo agio tra gli intellettuali e le persone pie, tra le monache mistiche e visionarie, tra le beghine perseguitate dall'Inquisizione. Al centro del libro c'è un'attenta analisi testuale delle opere latine e tedesche di Eckhart; per la prima volta si vedono con chiarezza le ragioni intrinseche della sua riflessione, la parabola del suo pensiero teologico-spirituale, gli ascendenti e le linee di sviluppo di una speculazione che ebbe il coraggio dell'intelligenza e che si mosse verso posizioni di vertiginosa radicalità, dove il razionalismo più ardito coincide con gli abissi della visione mistica. Nel 1327 il pensiero di Eckhart venne condannato dal tribunale dell'Inquisizione e il grande Magister morì poco dopo l'infamante processo. Ciò non impedì al suo pensiero di esercitare una influenza profonda e prolungata, spesso per vie sommerse e trasversali. Questo libro fa rivivere, nella sua interezza di uomo e pensatore, una straordinaria figura di intellettuale, proiettandola sullo sfondo di quel mondo mosso e variegato che è il tardo Medioevo tedesco.
Qesto manuale introduttivo alla teologia si propone di superare il metodo apologetico ed ecclesiastico di molta parte delle pubblicazioni di settore in Italia, di divulgare i risultati più convincenti della ricerca teologica degli ultimi due secoli e di collocarsi oltre le polemiche con la ragione moderna.
In questo tentativo il discorso acquisisce spesso la forma della narrazione storica: sembra ancora essere questo il metodo migliore e più immediato per aiutare a comprendere la strada che ha portato all’esperienza della secolarizzazione e allo studio della figura di Gesù di Nazaret e della sua interpretazione cristiana.
Sommario
Premessa breve. I. Teologia e secolarità: a partire da tre termini ambigui. II. Questioni teologiche attorno al testo biblico. III. Alla ricerca di un discorso storico su Gesù di Nazaret. IV. Gesù, l’ebreo. V. Giorni di morte e risurrezione. VI. Il cammino verso il dogma. VII. Ridire la fede cristiana: come conclusione.
Note sull'autore
Gianluca Montaldi insegna Teologia all'Università Cattolica di Brescia e alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma. È segretario della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT) e segretario operativo dell’International Association the Conciliar Theology; è inoltre membro del comitato internazionale della rivista Concilium e del comitato scientifico della collana “Vestire l’indicibile”.
Descrizione
Salvatore bambino, condottiero durante l’esodo, colui che riceve la rivelazione del Sinai, guida nel deserto, maestro la cui funzione è passata ai rabbini: queste sono le forme principali in cui si è manifestata la figura di Mosè nella tradizione rabbinica e a cui l’autore dà rilievo. Il libro presenta alcuni testi rabbinici essenziali per questi ambiti tematici particolarmente significativi, inseriti nel quadro più ampio della storia del rabbinato, mantenendo un confronto costante, benché non sistematico, con testi cristiani paralleli. Si è scelto un approccio per così dire «biografico», che accompagna il percorso del testo biblico. Per i singoli temi, le unità testuali di maggiore estensione si trovano generalmente solo nei testi di epoca più tarda, che sono scelti come punto di partenza: non per ricercare antiche tradizioni all’interno dei testi stessi, ma per esaminare elaborazioni letterarie passate, o anche semplicemente non convenzionali, di filoni narrativi o di singoli temi.
Note sull'autore
Günter Stemberger, professore emerito di Giudaistica all’Università di Vienna e visiting professor in Germania e Stati Uniti, è membro corrispondente dell’Accademia delle scienze austriaca. EDB ha tradotto La religione ebraica (21998), Il Talmud. Introduzione, testi, commenti (22012) e Il Midrash. Uso rabbinico della Bibbia. Introduzione, testi, commenti (22013).
Il viaggio alla scoperta della Divina Commedia, per i ragazzi e per chiunque ha conservato lo sguardo di un bambino, arriva al compimento. Dopo i primi due volumi dedicati a inferno e Purgatorio, ecco il Paradiso: la cantica solitamente bollata come "astratta" e "disincarnata" si rivela invece, nella lettura che ne fanno Nembrini e Recalcati, come una progressiva scoperta di quanto può essere libera e lieta la vita vera, sulla Terra, quando è vissuta secondo il disegno che Dio aveva nel crearla. Età di lettura: da 11 anni.
Esta obra pone a disposición del público hispanohablante una herramienta de consulta sólida en su especialidad, pero al mismo tiempo accesible en sus contenidos, lenguaje, fuentes y bibliografía.
Este Diccionario Enciclopédico de Derecho Canónico, extraído de la tercera edición del Lexikon für Theologie und Kirche (1993-2001), contiene 1.021 voces y en sus cinco apéndices finales (conceptos, cánones CIC, cánones CCEO, expresiones jurídicas en latín y obras citadas) ofrece al no especialista un instrumento de trabajo fundamental que pone a su alcance la compleja normativa del Código de Derecho Canónico.
Esta obra está pensada para profesionales que, sin ser expertos, deben entrar en contacto con esta rama del derecho (por ejemplo, derecho matrimonial, patrimonial, penal y/o procesar eclesiástico). Asimismo será de gran utilidad para profesores y estudiantes de Derecho Canónico y de interés para párrocos, comunidades religiosas, diáconos, estudiantes de teología y de derecho en general, institutos de educación y enseñanza católica, así como para estudiosos de historia (medieval a contemporánea, en especial), historia del derecho, de las religiones y de la cultura.