Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Alleanza, tempo, notte, fuoco, acqua, banchetto, festa, pellegrinaggio, tempio, appartenenza: le categorie di un itinerario biblico che racconta l'incontro vivo tra Dio e l'uomo.
Le beatitudini sono formule sintetiche, che bene si prestano a trasmettere il grandioso messaggio teologico con cui Gesù annuncia la gioia piena e completa che l’intervento di Dio nella storia porta con sé. Adoperate dal Maestro in numerose occasioni, le beatitudini si sono impresse nella memoria degli apostoli, i quali le hanno ripetute dopo la Pasqua di risurrezione come sintesi della «buona notizia» del Cristo e le hanno raccolte come primo annuncio del Vangelo stesso. Sono sorprendenti le categorie di persone qualificate come «beate», perché le situazioni che sembrano ostacolare la felicità sono proposte come vie per conseguirla. Eppure non sono queste il fattore determinante. Decisive sono, piuttosto, le motivazioni, che evidenziano l’opera divina a favore dell’umanità: il Signore dell’universo interviene per consolare e saziare, dare la terra in eredità, trattare con misericordia, mostrare il proprio volto e accogliere gli uomini nell’intimità della propria famiglia. Superando una lettura moralistica, questo studio letterario e teologico delle beatitudini privilegia un’interpretazione kerygmatica, che valorizza anzitutto l’annuncio di ciò che fa Dio. Per questo Gesù si congratula con i destinatari, rivelando loro che «possono» vivere quegli atteggiamenti fondamentali in forza dell’opera divina e ripetendo con insistenza: «Beati voi!».
Informazioni sull'autore
Claudio Doglio (1959), presbitero diocesano, laureato in Lettere classiche, ha conseguito la Licenza in Scienze bibliche e il Dottorato in Teologia biblica. è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nelle sedi di Genova e Milano. Condirettore e redattore della rivista «Parole di Vita», ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull’apocalittica: «Il primogenito dei morti. La risurrezione di Cristo e dei cristiani nell’Apocalisse di Giovanni» (Bologna 2005); «I salmi del pellegrino» (Milano 2007); «Introduzione alla Bibbia» (Brescia 2010).
"Ogni traduzione è un'interpretazione, come lo è già la comune lettura. Chi legge è vincolato alla fissità del testo - non può cambiarlo: ne viene interrogato, ma al tempo stesso lo interroga.
Questa singolare circolarità rende diverso chi legge e insieme diversifica il testo, ne moltiplica i sensi".
Bastino queste parole di Salvatore Natoli per introdurre alla versione del Qohelet di Amos Luzzatto: il libro della Bibbia più discusso da teologi e filosofi, perché tocca i dilemmi dell'esistenza umana, mostra qui un altro suo volto, femminile. Chi era Qohelet? Perché il suo nome porta una desinenza femminile?
"Perché Qohelet, almeno 'quel' Qohelet che parla, è proprio donna", spiega Luzzatto: "una donna sapiente, forse un'allieva del re Salomone, che gli fa da portavoce in vecchiaia".
La nuova traduzione del Qohelet qui presentata è una riflessione ebraica sui suoi enigmi: gioventù e vecchiaia, vita e morte, divenire ed eternità. Un libro sapienziale, appunto, perché ha per oggetto la ricerca (capire la realtà), l'utilità (scienza pratica), la rettitudine (il giusto fare) e la verità (scienza, fede, etica).
Una lettura biblica che insieme offre elementi per un pensiero ebraico al banco di prova di problematiche etiche e anche scientifiche.
L'autrice ripercorre le principali linee di riflessione della teologia femminista degli ultimi vent'anni: spaziando dall'esegesi biblica alla teologia sistematica e alla storia, esplora la questione di Dio al femminile, il Gesù incontrato dalle donne, lo Spirito della preghiera, le donne nella chiesa.
In questo volume, il sacerdote agostiniano Santos Sabugal (uno dei massimi esperti di esegesi biblica e catechesi) ci offre uno studio esegetico e teologico sulla "Preghiera del Signore", considerata come la suprema sintesi del messaggio salvifico di Gesù. L'opera tuttavia non è destinata solo ai pastori o ai consacrati, da utilizzare come sussidio nel compito di iniziare i proprio discepoli alla conoscenza della preghiera cristiana, ma anche a tutti i fedeli laici che cercano di acquisire una maggiore sintonia con quella incomparabile preghiera che è il Padrenostro, affinché la recitino e la meditino con maggior frutto.
È il terzo volume ispirato alla memoria del noto biblista Giuseppe Barbaglio, risultato di un convegno di studi organizzato in suo onore. A differenza dei primi due incontri, che avevano il testo biblico come punto di partenza, in quest'ultimo si è partiti dall'interrogativo su chi sia l'uomo con cui abbiamo a che fare oggi, quale Dio insegua, - se mai ne ricerca uno - o di quale Dio abbia bisogno, e che cosa la narrazione biblica, fatta da uomini di un determinato tempo, oggi proponga.
L'intento è cercare di capire chi è l'uomo di oggi, quali le sue nuove identità, a quali nuovi dèi, forse inconsciamente, si sta asservendo. Ma comprendere anche le possibilità, le ricerche e gli studi che possono aiutare a rendere elastica la comprensione e la lettura del reale. Per domandare poi perché occuparsi di Dio ai nostri giorni e che senso può avere la costruzione della Bibbia, oggi, sia che si creda sia che non si creda.
Sommario
Nota di lettura (A. Filippi). Presentazione (C. Busato Barbaglio). I. IMMAGINI DELL'UOMO. Immagini antropologiche (S. Rodotà). Sussidiarietà delle pratiche e feticismo della tecnica (G. Boccanegra). Immagini dell'uomo nel tempo (F. Ferrarotti). II. PERCHÉ OCCUPARSI DI DIO OGGI? Alcuni modi di accostarsi al problema di Dio (S. Dianich). «Più per ascoltare che per parlare» - Lettera (R. Rossanda). Le interiorità nascoste (M. Tronti). La laicità, grazie a Dio (S. Levi della Torre). III. IMMAGINI DI DIO NELLA NARRAZIONE BIBLICA. Immagine di Dio nella narrazione biblica (Y. Redalié). Immagini di Dio nella narrazione biblica (F. Vouga). Una tipica immagine di Dio in Paolo: l'insondabilità (R. Penna). Conclusione. Dignitas e Divinitas (R. La Valle).
Note sui curatori
CARLA BUSATO BARBAGLIO, vedova di Giuseppe, è psicoanalista SPI-IPA.
ALFIO FILIPPI è direttore emerito delle Edizioni Dehoniane Bologna (EDB), di cui è stato alla guida dal 1991 al 2011e dal 1971 ha curato il settore biblico; ha inoltre diretto il quindicinale Il Regno dal 1971 al 1992.
«Di fatto, molte delle nostre eucaristie sono come dei fast food, dove ciascuno viene per consumare velocemente il suo pasto, possibilmente senza troppe complicazioni relazionali. L'individualismo che segna la nostra cultura, corrompe anche il nostro modo di celebrare» (dall'Introduzione).
Oggi il lato più accessibile del cristianesimo è spesso proprio quello più prezioso e impegnativo: la partecipazione alla mensa eucaristica. Il testo si rivolge in primo luogo a chi muove i primi passi nella fede, per aiutare a comprendere come il celebrare l'eucaristia faccia crescere nel cammino di discepolato e costituisca un vero percorso di iniziazione. E insieme si rivolge anche a chi, da tempo, cammina dietro al Signore, per riportarlo alle origini e alla sorgente del proprio credere.
Sommario
Introduzione. Diventare credenti e celebrare l'eucaristia. 1. Da Nazaret a Cafarnao. 2. I discepoli e la folla, la casa e la strada. 3. C'è pane per tutti. La moltiplicazione. 4. Mi cercate perché vi siete saziati. Mangiare e credere. 5. Il pane e la manna. 6. Il pane che dà vita. La logica del dono. 7. Colui che mangia me vivrà per me. Conclusione. Volete andarvene anche voi?
Note sugli autori
DAVIDE CALDIROLA è nato nel 1963 ed è prete della diocesi di Milano dal 1987. Accompagna giornate di ritiro per clero e operatori pastorali e corsi di esercizi spirituali; collabora con alcuni istituti secolari e con i missionari del Pime. Ha pubblicato articoli e testi di itinerari biblici. Attualmente è parroco di due parrocchie unite in «Comunità pastorale» nella città di Milano.
ANTONIO TORRESIN, sacerdote della diocesi di Milano dal 1985, ha svolto il suo ministero sia in parrocchia sia facendo parte della équipe di Formazione Permanente del Clero. Collabora con la rivista Il Regno. Dopo 10 anni di stretta collaborazione con don Davide Caldirola nella medesima parrocchia di Milano, è ora parroco di San Vito al Giambellino.
Quest’opera riprende, integra e porta a compimento un dizionario del Nuovo Testamento iniziato alcuni anni fa e di cui erano apparsi 4 volumi.Vuole offrire, pur in una essenziale sintesi informativa, un panorama completo di tutto quanto è specifico del NT, ma anche di ciò che si collega ad esso per l’uno o per l’altro aspetto.
Una delle caratteristiche fondamentali di questo dizionario è infatti l’ampiezza della prospettiva, sia per l’alto numero di voci considerate (circa 2000), sia per la scelta di includere, oltre a tutti i nomi, i luoghi e i temi principali del NT, anche frasi, termini, immagini ed espressione caratteristiche.
Altra caratteristica importante è l’unità di contenuto, metodo e stile derivante dal fatto che il dizionario è frutto del lavoro di una sola persona, cosa che favorisce senz’altro una lettura ordinata e armonica.
Infine, un’altra nota distintiva non da poco è che si tiene conto, nella trattazione dei singoli termini, del nuovo testo della CEI.
Punti forti
Opera unica e completa per approfondire aspetti generali e particolari del NT.
La trattazione dei termini tiene conto del nuovo testo della CEI, permettendo la divulgazione di un vasto e aggiornato repertorio bibliografico relativo al NT.
Destinatari
Larghissimo pubblico, in modo particolare: gruppi biblici, insegnanti di religione, animatori e catechisti.
Curatore
Giuliano Vigini (Milano, 1946) è uno dei nomi più noti della cultura cattolica. Nella sua vasta attività critica e bibliografica (oltre 200 pubblicazioni in volume), assume una rilevanza particolare la «Bibbia Paoline»: testo e analitico commento a fronte di tutti i libri biblici. Fra le ultime opere in questa serie, con la nuova versione ufficiale della CEI, il commento a Vangeli e Atti degli Apostoli (20082), a Il Nuovo Testamento (2009), a Salmi e Libri sapienziali (2009) e a Lettere e Apocalisse (2010). Nella sezione «Guide e sussidi» si segnalano la Guida alla Bibbia (20102) e il Vocabolario del Nuovo Testamento greco-italiano, con il lessico analitico dei verbi (2010).
Dopo un primo volume dedicato ai primi cinque libri della Bibbia e alla narrativa storica delle vicende d’Israele, questo secondo volume dell’introduzione di Alexander Rofé espone la problematica della letteratura profetica come di quella liturgica e sapienziale, con i loro vari e peculiari generi letterari che costituiscono uno dei tratti di originalità del corpo degli scritti biblici. Se nel primo volume si sono potuti vedere all’opera sacerdoti, anziani, giudici e scribi, in questo secondo tomo si tratta soprattutto dell’attività letteraria di profeti, poeti e sapienti – dai primi anche molto diversi, e come i primi creatori di testi e collezioni di testi fra i più celebri della Bibbia ebraica –, che l’autore illustra con abbondanza di esempi testuali.
Da sempre al centro di polemiche e controversie, la questione dell'attendibilità storica delle Sacre Scritture si è di recente riaccesa alla luce delle nuove scoperte archeologiche avvenute nei luoghi sacri. Nel volume due dei maggiori archeologi biblici del mondo illustrano i risultati di decenni di scavi e il loro significato per la nostra comprensione dell'Antico Testamento. Scopriamo così che non ci sono prove storiche sufficienti della fuga dall'Egitto né della conquista di Canaan, che la nascita del monoteismo non può essere fatta risalire all'epoca di Abramo, che i primi libri della Bibbia furono redatti a distanza di centinaia di anni dagli eventi narrati. Un viaggio affascinante nel mondo dell'antico Israele, che cambia in profondità le nostre convinzioni sul come, quando e perché la Bibbia è stata scritta, ma che ci aiuta anche a capire meglio perché la forza del suo messaggio vada ben oltre le concrete vicende storiche che l'hanno vista nascere.