Padre Frédéric Manns è stato uno dei massimi conoscitori del contesto giudaico del Nuovo Testamento e in questo volume introduce il lettore alla conoscenza del modo ebraico di leggere la Sacra Scrittura, mostrando gli elementi di continuità e di rottura operati poi dalla tradizione cristiana.
Un libro di poesie che nasce dall'ascolto profondo dei Salmi, lo spartito millenario del dialogo tra l'umanità e Dio. Il vento e il filo d'erba è l'opera intensa e ispirata di Vittorio Nocella: non una traduzione, né una semplice riscrittura, ma una rilettura poetica e spirituale che fa rivivere i testi sacri alla luce dell'esperienza personale. Con parole essenziali e vibranti, l'autore intreccia preghiera e poesia, fragilità e fiducia, restituendo ai Salmi la loro forza originaria. Un invito a "pregare con la vita", con autenticità, lasciandosi condurre dal vento dello Spirito tra le pieghe più intime dell'anima.
La Bibbia è patrimonio culturale dell'umanità. Dopo il Nuovo Testamento, Ares pubblica i primi due volumi dell'Antico Testamento nell'unica edizione italiana curata dalla Facoltà teologica dell'Università di Navarra e con il testo latino della Neo Volgata a piè di pagina. L'opera è rivolta a chiunque voglia immergersi nel libro più importante della storia: il cardinal Giacomo Biffi definì la Bibbia di Navarra "un'edizione per l'uomo" sottolineandone l'ideale ampiezza di pubblico. Volume 1
La Bibbia è patrimonio culturale dell'umanità. Dopo il Nuovo Testamento, Ares pubblica i primi due volumi dell'Antico Testamento nell'unica edizione italiana curata dalla Facoltà teologica dell'Università di Navarra e con il testo latino della Neo Volgata a piè di pagina. L'opera è rivolta a chiunque voglia immergersi nel libro più importante della storia: il cardinal Giacomo Biffi definì la Bibbia di Navarra "un'edizione per l'uomo" sottolineandone l'ideale ampiezza di pubblico. Volume 2
Ester è una donna che, cercando di resistere all'assimilazione alla cultura dominante, rimane fedele alla sua identità e al suo Dio. Il libro biblico che porta il suo nome è in questo un testo di resistenza etica e spirituale nei confronti di ogni impero e di ogni ideologia. In esso il non parlare di Dio diventa un parlare di donne, di uomini, di giustizia, di relazioni, di buon uso del potere, di ricchezza e di beni. Così la Bibbia invita a vedere e udire Dio dentro la sua assenza, persino in una notte senza Dio, come era la notte dell’occupazione persiana per gli ebrei, come è la notte del nostro tempo, dove l'eclissi di Dio sta generando una sempre più cupa eclissi dell'umano. Ed è importante che a rischiarare questa notte oscura sia una donna, che questa luce mattinale che ci consente di fare il prossimo passo sia affidata alla piccola lanterna di una presenza femminile.
La preghiera della Chiesa ha un continuo e preciso riferimento al libro dei salmi.
L'introduzione al Salterio, che qui ci viene offerta, dimostra l'opportunità della scelta di questo libro per la preghiera cristiana.
Di fronte alla vastità del compito esegetico la Pontifica Commissione Biblica sostiene la necessità di una cooperazione interdisciplinare tra specialisti in diversi campi onde evitare quegli inconvenienti eventualmente apportati da rigide specializzazioni. Alla luce di ciò in questo volume è mio desiderio mostrare come una scienza profana quale l'assiriologia possa agevolare nella comprensione di testi veterotestamentari.
Come vivere le relazioni tra donne e uomini nei termini del pieno rispetto della dignità propria e altrui e della concreta solidarietà? E come fare altrettanto in qualsiasi relazione interpersonale, anche al di là delle differenze di genere? Il libro affronta questi argomenti a partire da un'analisi e da un'interpretazione rispettosa e appassionata di alcuni testi biblici fondamentali. Delinea scenari e prospettive che aiutino a costruire relazioni interpersonali libere, liberanti e responsabili. Queste pagine sono state scritte per tante persone, che vengono anche da ispirazioni diverse per religione e cultura e sono interessate a rapporti con gli altri realmente umani, al di fuori di qualsiasi fondamentalismo educativo e morale.
"Ancori salmi e inni e centici [...]. E musica e silenzio. Un piccolo poema. In quanto ai salmi e ai cantici, il meglio che la sacra scrittura tramanda [...]."
La beatitudine consiste nel raggiungimento di ciò che fa felice il cuore umano. Le Beatitudini sono inserite nel "Discorso della montagna" che è un'istruzione rivolta ai discepoli riguardante l'essenza del discepolato e della missione apostolica, lo stile di vita e l'identità del vero discepolo. Le Beatitudini diventano una parola di consolazione per i cristiani che soffrono la povertà, la fame e pure situazioni precarie. Tutto cambierà quando Dio li introdurrà nel suo regno di gioia e di felicità.
Maryanne Wolf, celebre neuroscienziata del cervello che legge, si presenta questa volta come scrittrice di narrativa, con tre racconti ispirati al rapporto tra Maria Maddalena e Gesù. Ogni storia, narrata in prima persona dalla Maddalena, propone una figura diversa di giovane donna nella Palestina del I secolo - Miriam, figlia di un rabbino; la prostituta Maddalena; Marit, incrocio di culture tra il padre notabile romano e la madre ebrea praticante -, ma tutte partono dalla difficoltà di essere donna in quel tempo storico e tratteggiano la coraggiosa crescita della protagonista grazie al suo carattere e alla sua intelligenza, ma soprattutto all'incontro con Gesù. Un incontro che dà vita e senso a una relazione forte, in cui amicizia, sentimenti e dolorosa condivisione, ma anche risate, ironia, confidenza rivelano la profonda, autentica umanità del Cristo. Proprio questo era l'intento di Maryanne Wolf: senza pretese teologiche o storiche, ma con un gran lavoro di ricerca sulla cultura e la vita del tempo, provare a immaginare come avrebbe potuto essere vivere vicino a Gesù. Chiosa l'autrice: «La mia speranza è condividere con i lettori la grande consolazione che ho provato nel contemplare la persistenza dell'amore in tre diverse forme, riflesse nella vita immaginaria di Maria Maddalena, che è simbolo di ciascuno di noi, e di Gesù, il cui modello per l'umanità continua a essere una fonte di conforto e speranza al di là della religione, per i credenti come per i non credenti».