Collocandosi tra medioevo ed età moderna, Niccolò Cusano consegnò al suo tempo travagliato da gravi conflitti in seno alla Chiesa e allo Stato un cristianesimo rinnovato, con particolare attenzione alle nuove esigenze culturali.
Esistono in commercio molte edizioni di Storia di un’anima. La presente edizione, grazie al lavoro di anni del più grande studioso di Santa Teresa, Conrad De Meester, riproduce il testo originale trascritto integralmente dai manoscritti teresiani conservando tutte le caratteristiche ortografiche e di stile dell’autrice, normalmente aggiustate e addirittura cancellate nelle altre edizioni in commercio. Si tratta perciò della prima edizione integrale autentica, così come fu scritta da Sant Teresa stessa. Il volume comprende: Manoscritto A(GNESE); Manoscritto G(ONZAGA); Manoscritto M(ARIA); Epilogo: Offerta all’Amore Misericordioso. I manoscritti sono tutti introdotti singolarmente da De Meester. I fondo al volume: 1.Esempi di scrittura di Teresa. 2.Orario del Carmelo di Lisieux. 3.Genealogia della famiglia Martin. 4. Cronologia di Teresa. 5. Riferimenti agli autori principali.
Curatore
Conrad De Meester, nato nel 1936 a Lochristi (Fiandra, Belgio) appartiene all’ordine dei Carmelitani Scalzi. Dottore in teologia presso il Tersianum di Roma, maestro dei novizi, priore, assistente spirituale, ha fondato una rivista pubblicata in tre lingue. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Teresa di Lisieux. Dinamica della fiducia (1996).
Questo importante testo di Gregorio il Taumaturgo, del terzo secolo, è stato sottoposto dal curatore M. Rizzi, ad una rigorosa e innovativa analisi letteraria, storica, filosofica e teologica. Questo ha permesso di far emergere intenzioni e obiettivi che superano quelli del tradizionale discorso di ringraziamento per raggiungere obiettivi politici che mirano a presentare l'ideale cristiano come modello dell'ideale civile imperiale.
C’è un’obiezione che si rivolge sovente all’etica: la vita morale è un apparato di norme vincolanti che soffocano la spontaneità e opprimono la libertà? È vero, come già diceva Platone, che i giusti vivono meglio e sono più felici degli ingiusti, oppure è più assennato vivere immoralmente ma felicemente? L’ineludibilità di tali domande sottolinea l’attualità di una riconsiderazione dell’etica filosofica di Tommaso d’Aquino, culmine e sintesi di una tradizione morale, quella classica, che asserisce la relazione strutturale, e non l’antinomia, tra moralità e felicità, fino a dimostrare che solo l’uomo virtuoso è un uomo felice, ancorché di una felicità imperfetta.
Giacomo Samek Lodovici è dottorando in filosofia, insegna nei licei e collabora a varie riviste. Ha conseguito il Premio Gemelli quale miglior laureato in filosofia dell’Università Cattolica nel 1999. Presso questo Ateneo ha collaborato al corso di Filosofia morale e collabora attualmente ai corsi di Antropologia filosofica e Istituzioni di etica.
Perché nel 397 Agostino interrompe il De doctrina christiana, una delle sue opere più ambiziose e sistematiche, lasciandola trent'anni da parte, per concluderla soltanto a pochi anni dalla morte? Cosa nasconde la vicenda tormentata di uno dei grandi classici dell'Occidente, summa insuperata della cultura cristiana? A partire da questi interrogativi, tramite un rigoroso metodo storico-critico e un'indagine analitica delle opere e della storiografia agostiniane, il volume tenta una reinterpretazione globale e innovativa del pensiero del doctor gratiae. Il De doctrina christiana incompiuto è il culmine del platonismo cristiano del primo Agostino, umanista apologeta del libero arbitrio. Esso precede e non segue l'Ad Simplicianum, l'opera che inaugura la teologia del nuovo, dell'altro Agostino, antiumanista confessore della predestinata, onnipotente grazia indebita e della peccaminosa impotenza della libertà umana. Le Confessiones ritrattano l'opera interrotta, definendo la nuova, eteronoma doctrina christiana: l'identità dell'interiorità dipende dall'alterità indisponibile della grazia; l'uomo conosce e ama Dio soltanto se lo Spirito vuole conoscere e amare Dio in lui. Il tardo completamento del De doctrina christiana compie la riflessione sull'ermeneutica e sulla retorica dello Spirito, unico vero Interprete della Scrittura, unica irresistibile Parola di persuasione, sì che la teologia della grazia rivelerà il suo debito - finora insospettato - rispetto alla teoria ciceroniana degli stili retorici. L'agostinismo maturo - di cui non solo il De Trinitate o il De civitate Dei, ma anche le convergenti opere antipelagiane sono componente strutturale e non emarginabile - è quindi interpretato come rivoluzionaria dialettica tra ragione (natura, libertà) e grazia, tra persistente, ma subordinata ontoteologia platonizzante (già definita dal primo Agostino) e nuova, dominante teologia del Dono. Ad immagine del san Bartolomeo di Michelangelo, l'altro Agostino, strappato a sé dalla violenza della grazia, toglie ed esibisce il resto del primo Agostino, così come il tardo completamento del De doctrina christiana ritratta, recupera e implicitamente sconfessa l'antica parte dell'opera. Al cospetto del Dono, il potere della natura, della libertà, della stessa ragione non può che essere svuotato e sospeso.
Il volume, ordinato in quattro parti, ricostruisce la vita e l'esperienza interiore di Charles de Foucauld, attingendo al suo epistolario e ad alcuni suoi scritti e ripercorre le tappe più importanti della sua vita: la Trappa, Nazareth, Beni Abbès e Tamanrasset; luoghi geografici, ma anche luoghi spirituali che segnano l'evoluzione del suo itinerario. Il libro curato da E. Bolis, è arricchito da un'ampia introduzione che colloca la vita di de Foucauld nel suo contesto storico, analizza il suo percorso umano e spirituale e presenta i destinatari delle sue lettere.
La donna associata allo zelo sacerdotale è il secondo grande libro (dopo Appunti di teologia pastorale) scritto dal giovane sacerdote Giacomo Alberione negli anni 1912-1915, periodo in cui è sorta la Famiglia Paolina. La prima edizione fu stampata nel 1915, ad Alba, dalla neonata Scuola tipografica «Piccolo operaio».
Anche se non vengono menzionate né la Società San Paolo, né le congregazioni religiose femminili, si ha l’impressione che le pagine de La donna associata allo zelo sacerdotale contengano una qualche teoria o visione prospettica che sta alla base del progetto fondazionale di don Alberione.
La lettura di quest’opera – insieme a quella degli Appunti di teologia pastorale – è quindi fondamentale per la riscoperta del carisma di Famiglia Paolina che caratterizza le fondazioni di don Alberione.
Un testo di riferimento per la comprensione del carisma paolino.
Questo libro, in cui Tommaso d'Aquino fornisce la sua risposta, in forma dialogica, al problema del male, è frutto dell'insegnamento universitario dell'Aquinate all'Ateneo di Parigi tra il 1252 e il 1258. Come è possibile che Dio permetta l'esistenza del male e che ruolo gioca in esso la libertà dell'uomo? Era forse preferibile non essere liberi, ma lontani dal male? Il male è un problema teorico e pratico ineludibile e sempre di attualità, poiché tutta la storia umana può essere letta nella prospettiva della lotta contro di esso. La ricerca di Tommaso mira a capire che cosa sia il male e a dischiudere ipotesi di liberazione da esso, senza trascurare il tema della libertà che chiama in causa la responsabilità dell'uomo.
Questo scritto di Agostino percorre, e a sua volta ripropone, la difficile strada della riflessione filosofica, volta a indagare, mediante la ragione e secondo il criterio dell'evidenza, le verità che interessano l'uomo e alle quali egli si riferisce per vivere.
Teresa di Lisieux, una giovane donna della fine dell’Ottocento, è stata definita la più grande santa dei tempi moderni.
Con una prosa accattivante l’autrice racconta il suo cammino d’amore verso Gesù. La piccola Teresa rivela precocemente la vocazione alla vita religiosa, ma si sente troppo debole e fragile per “salire la dura scala della perfezione”. Con fiducia totale si abbandona allora all’amore infinito di Dio, che abbraccia tutte le sue creature, anche le più deboli e povere. Accettando la propria fragilità, Teresa si affiderà senza riserve all’amore di Gesù, certa che Egli la solleverà “nelle sue braccia come un ascensore”.
Un racconto piacevole, animato da rapidi flash e brevi dialoghi.