Nono titolo della collana "Forum ATI", a cura dell'Associazione Teologica Italiana, per chiunque voglia interrogarsi sul rilievo e sulla posizione da accordare al testo biblico nella pratica della teologia. A distanza di cinquant'anni dal Concilio Vaticano II la coscienza del credente è chiamata a un esame di coscienza: quali la consistenza e l'efficacia dei percorsi di conoscenza, di autocoscienza e di autoconfigurazione della vita alla luce del testo biblico?
La raccolta degli interventi di monsignor Carlo Redaelli, indirizzati ai presbiteri nelle diverse “stagioni” della loro vita.
Dalla prefazione del cardinale Tettamanzi
San Carlo Borromeo il 7 dicembre 1567, anniversario dell’ordinazione episcopale sua e del suo “massimo predecessore”, sant’Ambrogio, tenne nella basilica omonima una accorata omelia, ove disse: «Questa è la legge della perfezione pastorale, che il pastore spenda persino la vita, se necessario, per la salvezza del suo gregge, e sembra che più di questo non si possa fare, perché Cristo diceva in un altro passo: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici (Gv 15, 13)».
Queste parole di san Carlo mi sono venute alla mente ripensando alla vita di Padre Clemente Vismara, che per il ministero e la benevolenza del Papa è “Beato” della Chiesa ambrosiana dal 26 giugno 2011.
Questa beatificazione, che avviene insieme a quelle di un altro figlio e di un’altra figlia di questa stessa Chiesa ambrosiana – don Serafino Morazzone, curaro di Chiuso (Lecco) e suor Enrichetta Alfieri, delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret – avviene a coronamento di questo anno pastorale, nel quale ci ha accompagnato la celebrazione del quarto centenario della canonizzazione di san Carlo
Borromeo, avvenuta a Roma il 1° novembre 1610.
La connessione delle date tra quella canonizzazione e queste tre beatificazioni non può lasciarci indifferenti: è il segno che la santità è ancora viva, è sempre viva nella Chiesa e ne scandisce il suo cammino bimillenario. Un cammino, quello della santità, sempre affascinante, anche perché assai variegato: i santi sono così diversi tra loro, eppure così simili l’uno all’altro!
San Carlo è ben diverso da padre Clemente Vismara, come questi è ben diverso dal parroco di Chiuso, don Serafino Morazzone, «tanto umile – disse di lui Alessandro Manzoni – da non sapere di esserlo». Ben diverso anche da suor Enrichetta Alfieri, che per trent’anni nel Carcere di San Vittore fu – così la chiamavano i detenuti – “Angelo” e “Mamma”.
Anche Padre Vismara fu “padre”, padre di mille e mille orfani, che raccolse nei suoi sessantacinque anni di permanenza in Birmania, come attestano le migliaia di lettere e le centinaia di articoli, ben sunteggiati in questa biografia di don Ennio Apeciti.
Struggente il grido di quel bimbo, agitato dalla febbre malarica, che dice a padre Clemente: «Guariscimi, tu sei mio padre, tu sei mia madre!», perché non aveva altri che lui, che quel missionario, che gli volesse bene. D’altra parte, padre Vismara ripeteva: «I ragazzi sono il tesoro del missionario, il missionario è il tesoro, la vita dei ragazzi».
E per essi ha amato dare tutta la sua vita, senza mai rimpianto o nostalgia o delusione, anzi sempre perennemente giovane, a dimostrarci che la giovinezza non dipende dagli anni, ma dal cuore. Si è giovani non perché si è agili nelle membra, ma perché si vibra sempre nel cuore; si vibra
vedendo un fratello che soffre, una sorella che piange, un amico – perché noi cristiani siamo chiamati ad essere non solo fratelli, ma “amici” – che gioisce.
Padre Vismara credette che la sua gioia riposava nella gioia dei ragazzi, dei poveri, dei lebbrosi che aveva scelto di amare e di servire. Ma – così facendo – padre Clemente ci richiama, ci ricorda che sono vere le parole di Gesù, quelle che san Paolo rivolgeva con commozione agli Anziani di Efeso: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti 20, 35).
Era – per certi versi – quello che dicevo nel discorso di ingresso nella diocesi ambrosiana come arcivescovo il 29 settembre 2002:
«Sì, carissimi fratelli e sorelle, il cristianesimo – come diceva Paolo VI – è difficile, ma è felice! È felice perché ha come suo programma ed emblema le beatitudini, che Gesù ha proclamato e vissuto per primo (cfr. Matteo 5,1- 12). Questa nostra santità, che è la vera novità evangelica, alimenta la santità della Chiesa intera e dà la forza di operare il cambiamento della stessa società. Ed è nella prospettiva della santità che deve realizzarsi tutto il nostro cammino pastorale (cfr. Novo millennio ineunte, n. 30).
Questa, infatti, per ciascuno di noi e per tutti noi, è la volontà di Dio: la nostra santificazione (cfr. 1 Tessalonicesi 4,3). Resi santi nel Battesimo non possiamo accontentarci di una vita mediocre, vissuta all’insegna di un’etica minimalistica e di una religiosità superficiale, ma dobbiamo vivere da santi, secondo questa “misura alta” della vita cristiana ordinaria (cfr. Novo millennio ineunte, n. 31)».
Sono ancora ben convinto di queste parole e questo beato, padre Clemente, “il prete che sorrideva sempre” – come lo ricordavano – me ne dà conferma.
La santità porta gioia e felicità non solo a chi la vive, ma anche a chi la incontra: l’incontro con un santo è sempre esperienza di gioia, perché dilata l’orizzonte della vita, fa comprendere che ogni essere umano è destinato a qualcosa di ben più grande che questa sola vita che viviamo nel tempo. La nostra vita è eterna, sorpassa il tempo e lo spazio, perché è vita “divina”: c’è Dio che ci attende al termine di questo cammino. Per questo padre Clemente salutò gli amici del Gruppo Missionario di Agrate nella sua ultima lettera, scrivendo: «Vi auguro ogni bene. Ci rivedremo in Paradiso. Con affetto».
Occorre, però, che ci sia sempre qualcuno che annunci agli uomini le grandi opere di Dio, il Suo immenso amore per l’essere umano. Occorre che l’uomo lo sappia e, dunque, occorre chi Lo annunci, chi accolga l’anelito di cammino, sempre pronti a rinnovarsi, a ricominciare nel modo dell’annunciare e nel modo di servire, perché è la carità la via maestra della Chiesa, sulla quale essa incontra sempre l’uomo, che è stata chiamata a servire e ad amare nel nome e nel modo che Gesù stesso le ha insegnato.
«L’amore, in definitiva – così scrivevo nella Lettera Santi per vocazione sull’esempio di san Carlo Borromeo –, è la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano».
I santi ci hanno creduto. San Carlo ci ha creduto e ha segnato per secoli la sua Chiesa e il nostro mondo. Padre Vismara ci ha creduto ed ora i nostri fratelli del Myanmar lo sentono loro “Patriarca”, colonna della loro giovane Chiesa entusiasta.
I santi ci spronano con il loro esempio. Come san Carlo che il 16 giugno 1583 per stimolare la gente di Cannobio diceva: «Cristiano, se l’amore è incentivo all’amore, se l’amore è il prezzo dell’amore, se l’amore richiede amore, quale amore ti ha mostrato Cristo! […] Come è soave la vita
spirituale di coloro che la cercano! Chi non prova lo ignora».
Padre Vismara ci è d’esempio; ci stimola con le parole, che scelgo tra molte, scritte alla nipote Stella il 2 dicembre 1947: «La vita è bella, bellissima e ti invita a vivere, nella mia mente dire vivere è sinonimo di compiere il bene. Fatelo anche voi. Te lo assicuro, vi troverete bene»
Lui ci ha creduto. Lui ci è riuscito. Ora tocca a noi provare, e scoprire che è vero: chi dona con gioia, sperimenta la gioia.
Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo di Milano
Girolamo Zanchi nacque ad Alzano, presso Bergamo, nel 1516. Entrato nell'ordine dei Canonici Lateranensi, studiò teologia a Padova. Scoprì l'Evangelo a Lucca mediante il priore dei Canonici Pier Martire Vermigli. Scappato dall'Italia nel 1551, studiò a Ginevra, dove strinse amicizia con Calvino, insegnò Antico Testamento a Strasburgo per dieci anni, contrastando la confessionalizzazione luterana della chiesa. Poi fu per quattro anni pastore a Chiavenna, in Valtellina, presso la più importante chiesa riformata di lingua italiana della Valle (poi ricattolicizzata con il sacro macello del 1620), ma si dimise per contrasti con il Concistoro. Gli ultimi vent'anni di vita li trascorse tra Heidelberg, la più importante università tedesca, dove insegnò Antico Testamento e dogmatica, e Neustadt, dove insegnò al collegio teologico Casimirianum. Morì a Heidelberg nel 1590 e fu seppellito nella chiesa dell'università. Zanchi legò con la sua vita l'esperienza della Riforma in Italia e della Scolastica calvinista. Scrisse di teologia a tutto campo, dialogando con tutta la scienza del suo tempo. E' considerato tra i padri della dottrina della predestinazione e della perseveranza dei credenti come saranno stabilite dal Sinodo di Dordrecht (1618-1619).
L'opera che qui si presenta per la prima volta in versione italiana, il "De religione christiana fides" (1585), nacque come sintesi della dottrina riformata del tempo, affidata a Zanchi per costituire un pendant calvinista al Libro di Concordia delle chiese luterane, stabilito nel 1580. Tramontata l'ipotesi di una Confessione di fede comune per tutti i riformati d'Europa, Zanchi pubblicò l'opera come confessione di fede propria e della propria famiglia. La divisione in 30 loci e il sostrato aristotelico-tomista la avvicinano di più a una dogmatica in sintesi dell'ortodossia riformata che a una vera e propria confessione di fede.
San Ambrosio de Milán (340-397) dedicó una gran solicitud pastoral a las vírgenes cristianas. Fruto de sus desvelos pastorales son los tres tratados que publicamos en este volumen: De uirginitate, De institutione uirginis y la Exhortatio uirginitatis. Con anterioridad, en esta misma colección publicamos los escritos De uirginibus y De uiduis. De esta manera cumplimos el propósito de sacar a la luz pública todo el corpus ambrosiano sobre la virginidad en lengua castellana. El primer tratado sobre la Virginidad que presentamos comienza con unos exempla sobre la sabiduría del rey Salomón y sobre Jefté. La actuación de este último le da pie para desarrollar una homilía en defensa de la virginidad. Finaliza la obra con otra homilía dedicada a la fiesta de S. Pedro y S. Pablo. El escrito consagrado a la Instrucción de la virgen tiene una particular significación, pues en él se destaca el papel de la Virgen María como modelo a imitar por las vírgenes cristianas. Se puede decir que estamos ante una obra eminentemente mariológica que va a tener un gran influjo en siglos posteriores. Aquí se nos muestra Ambrosio como un valedor a ultranza de la virginidad de Santa María, frente a detractores como Bonoso. La Exhortación a la virginidad reproduce una homilía de Ambrosio predicada en Florencia con motivo de la traslación de las reliquias de S. Agrícola. El obispo de Milán utiliza un recurso literario que consiste en poner en boca de Juliana, viuda de uno de los mártires cuyas reliquias se habían trasladado, un discurso animando a sus hijas a vivir la virginidad. Después, Ambrosio retoma la palabra para aplicar a las vírgenes unas enseñanzas del Cantar de los Cantares. En todo el volumen se puede apreciar el dominio de Ambrosio sobre los textos bíblicos, así como la exégesis que hace de los mismos, siguiendo en este punto las líneas generales de la hermenéutica alejandrina de tipo origeniano, aunque tampoco falten aplicaciones muy concretas de carácter parenético.
Questo libro nasce dall'esperienza trentennale dell'autore, consulente al servizio di coppie e famiglie. Il testo, suddiviso in brevi capitoli per una lettura quotidiana lungo tutto l'anno, tratta le tematiche legate alla vita di coppia all'interno del matrimonio: una buona comunicazione, il rispetto, l'amore incondizionato, il perdono... Imparare a conoscere e parlare il linguaggio dell'amore della persona amata apporterà benefici alla coppia. Dedicare qualche minuto ogni giorno alla lettura e alla meditazione individuale o in coppia di una pagina del libro aiuterà a rafforzare sempre più il legame fra i coniugi. Al termine di ogni brano, una preghiera che attualizza la tematica trattata.
Sono stati scritti molti libri sul tema del desiderio umano di acquisire la piena realizzazione, l'obiettivo del percorso della vita di ogni persona. Per il cristiano, Dio entra nella nostra vita e ci guida verso la piena realizzazione, la pace del cuore, il benessere emozionale e la felicità che desideriamo profondamente. Questo libro analizza gli elementi essenziali di una crescita personale costruttiva, fondando la sua ricerca negli insegnamenti di Gesù. L'autore analizza certe idee tradizionali di Dio, rifiutandone alcune e accogliendone altre, e ci aiuta a conoscere Dio inteso come forza spirituale che trasforma la nostra vita e ci guida verso la piena realizzazione.
Una simpatica storia natalizia da mettere in scena con i bambini della scuola primaria: Babbo Natale non riesce a raggiungere una delle sue destinazioni, uno strano Paese a forma di stivale che si chiama Italia. I piccoli italiani sono già sul piede di guerra, ma per fortuna Emma la renna, a bordo di una super slitta e con l’aiuto di tanti altri personaggi, riesce a raggiungere le varie regioni e a rassicurare tutti sull’imminente arrivo dei regali.
Per la chiusura di quest’anno caratterizzato dai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ecco una proposta teatrale e musicale che ci ricorda luoghi, tradizioni e caratteristiche del nostro Paese, unendolo tutto, da Nord a Sud, in un grande, corale augurio di buon Natale.
Contenuti del Cd
Sette canzoni e basi musicali.
Titoli Canzoni
1. Oro argento e mele cotte
2. Emma aiutami tu
3. Babbo Natale stai in campana
4. DimmiTommy
5. Siamo italiani
6. Me l’ha detto l’uccellino
7. Proprio per tutti un buon Natale
8. Basi musicali delle canzoni
Contenuti del libro
Testo teatrale, testi e partiture delle canzoni.
Autori Marco testoni. Musicista, ha composto colonne sonore per il teatro, per il cinema e per la danza contemporanea. Scrive sigle e jingle musicali per pubblicità e trasmissioni televisive. Ha composto e pubblicato anche canzoni per bambini. Partecipa alle produzioni discografiche dell’etichetta “Cantare In Italiano” (BMG-Ricordi), di cui è anche responsabile editoriale, scrivendo e arrangiando brani per artisti pop italiani (Paola Turci, Tosca, Edoardo De Angelis, Mario d’Azzo, Marco Caronna). Ha collaborato come strumentista con Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Ron, Luca Barbarossa, Lucilla Galeazzi, Sergio Endrigo. Mario Zanotelli. Cantautore negli anni Ottanta (due dischi con la IT, Dischi Italia), si è dedicato al musical per ragazzi, scrivendo e mettendo in scena quattro lavori: Scomodina, Una bocca pulita, Una favola in tre, Armonia, che affrontano temi educativi. Dopo diversi anni di cabaret musicale, è attualmente attore per Rai Uno (fiction, promo, giochi TV).
Destinatari
Bambini 6-11 anni.
Questa proposta teatrale e musicale per bambini racconta un’antica leggenda: i Re Magi, giunti a Betlemme, cercarono di coinvolgere tutti gli abitanti della piccola cittadina ad andare con loro a visitare Gesù, il bambino appena nato in una grotta.Tutti aderirono con entusiasmo, portando i loro doni; solo una vecchina scorbutica e molto egoista rifiutò di vedere e aiutare il bambino, per poi però pentirsi sinceramente, trasformandosi negli anni a venire in un personaggio ancora molto amato dai più piccoli: la Befana.
È una leggenda popolare che lega la storia del primo Natale con la tradizione italiana dell’Epifania. Un piccolo spettacolo ricco di fantasia, con sei canzoni ritmate e coinvolgenti, per ricordare, insieme ai bambini, come il Natale sia la grande festa dell’amore, dell’accoglienza e della solidarietà.
Contenuti del Cd
Sei canzoni e relative basi musicali.
titoli canzoni
1. La festa più dolce Strani stranieri
2. Ti darò una mano anch’io
3.No e no e no
4. C’era un bambino a Betlemme
5. La mitica Befana
6. Basi musicali delle canzoni
Contenuti del liBro
Copione teatrale, testi e partiture delle canzoni.
Autori daniela Cologgi. Autrice ed editor, è laureata in Lettere con specializzazione in Discipline dello Spettacolo. Ha esordito come autrice teatrale vincendo il premio Provateatro di Roma (1993) con lo spettacolo Camomille, tradotto e rappresentato anche in Francia. È stata educatrice musicale presso scuole pubbliche e private di Roma. Con le Paoline ha pubblicato oltre 50 titoli tra opere teatrali e progetti didattici. emiliano Branda. Compositore, pianista, tastierista, arrangiatore, direttore corale e insegnante, è laureato in Musicologia e Beni Musicali all’Università di Tor Vergata di Roma.Tra le molteplici esperienze lavorative produce musiche per colonne sonore, pubblicità e sonorizzazioni per Rai Trade.Tra le trasmissioni che hanno impiegato e impiegano la sua musica: Cominciamo Bene, La Vita in Diretta, Chi l’Ha Visto, ApriRai, Ballarò, Geo&Geo, Rai Educational.
Destinatari
Bambini 4-7 anni.
Notte in bianco è una breve rappresentazione, tenera e divertente, adatta ai più piccoli, con sei canzoni molto orecchiabili e vivaci. La storia inizia con un’emergenza: le stelline hanno tutte l’influenza e nessuna di loro, compresa la cometa, sarà in grado di illuminare la notte. Come fare? Una notte di Natale al buio non s’era mai vista prima! I Pu, strani e buffi animali scuri, hanno un’idea: radunare tutto ciò che è bianco, in modo da rischiarare l’oscurità. Ecco quindi luna, pecorelle, nuvole, fiocchi di neve... tutti rigorosamente bianchi. E anche i Pu, ricoperti da tanti candidi fiocchi, diventeranno bianchi, trasformandosi per sempre in Pu-pazzi di neve.
Un’idea semplice da allestire, adatta anche a contesti multiculturali, per una festa natalizia all’insegna della fantasia e della simpatia.
Contenuti del Cd
Sei canzoni e relative basi musicali.
Titoli canzoni
L’alfabeto del Natale
L’influenza delle stelle
Nuvola
Pecorelle in passerella
Fiocchi di luce
Il pupazzo di neve
Basi musicali delle canzoni
Contenuti del libro
Copione teatrale, testi e partiture delle canzoni.
Autori Michele Casella. Autore, attore, regista. Laureato in Lettere Classiche, si è formato artisticamente studiando recitazione e regia. Ha recitato in numerosi spettacoli teatrali e approfondito gli studi di teatro e laboratori per bambini e ragazzi. Ha collaborato con C. Koll, M. Frisina, C. D’Avena, M. Paulicelli. È stato autore e regista di Sulla via di Damasco, musical sulla figura di San Paolo, e referente artistico della compilation per l’Africa Guarda le mie mani. renato Giorgi. Musicista, compositore, lavora con noti esponenti della musica leggera italiana. È stata premiata la sua colonna sonora del film I lupi dentro sulla figura del pittore Ligabue. È compositore e arrangiatore di opere per bambini, ragazzi, giovani.
Destinatari
Bambini 3-6 anni.
PREPARIAMO IL NATALE
Sussidio per la catechesi e l’animazione
di alessandra Beltrami e antonia Mattei
Libro + CD
Un percorso rivolto ai catechisti e agli animatori che accompagnano i bambini nel periodo dell’Avvento. Una proposta per vivere l’attesa del Natale “con tutti i sensi”: vista, udito, tatto, gusto e olfatto sono infatti il filo conduttore di quest’itinerario.
Le canzoni tratte dal repertorio delle Paoline, le preghiere e i disegni contenuti nel sussidio, hanno lo scopo di favorire l’approccio dei bambini a questo “tempo forte”; un tempo carico di serenità e gioia, che invita alla gratitudine e all’accoglienza.
Contenuti del Cd
Sedici canzoni
Titoli Canzoni
Lasciate che i bambini vengano a me
Io ti prego
Incontriamoci per pregare
Il regno dei cieli è vicino
L’amicizia è
Se il mio sole è il tuo
Qualcosa sta cambiando
Ascolta Maria
Prepariamo una canzone
Gloria a te Gesù
Il regalo più bello
È pace
C’è qualcuno che mi ama
Un tesoro per tutti
La canzone più bella
La tua gioia sia in noi
Contenuti del libro
Guida per il catechista-animatore, disegni, testi delle canzoni (28 pagine)
Autori
Alessandra Beltrami
Autrice, laureata in lettere. Appassionata di musica e catechesi. Vive a Roma, impegnata da sempre nella sua parrocchia. Si occupa di catechesi per l’iniziazione cristiana e di animazione dei momenti formativi rivolti alle famiglie. È tra i collaboratori della rivista Catechisti Parrocchiali.
Antonia Mattei. Autrice, laureata in psicologia. Si occupa di musica, comunicazione e formazione. Impegnata, da anni, nell’animazione e conduzione di grandi eventi, soprattutto in ambito missionario, aventi come target preferenziale il mondo giovanile.
Destinatari
Bambini 7-10 anni
Per lunghi anni padre Gasparino è stato "maestro di preghiera": attraverso le sue conversazioni con i giovani, con le audiocassette, con decine di libri e opuscoli. Questo volume raccoglie e ripropone sei testi che hanno in comune il tema della preghiera: Primi passi nella preghiera; Gesù ci insegna a pregare; Pregare è chiedere con fede; Pregare è dire grazie; La preghiera del cuore; Osiamo dire: "Padre nostro". I testi conservano lo stile di Padre Gasparino: secco, ruvido, senza sfumature, senza ricercatezze letterarie. Questo volume è un omaggio al maestro di preghiera che padre Gasparino (scomparso nel 2010) continua a essere: vicino a tutti, e amico.