Il Papa incontra i gesuiti in Belgio
Il 46* viaggio apostolico di papa Francesco
I tre livelli della vita associata
L'Ucraina, Kursk e la pace
La promessa di fronte alla paura: il finale del Vangelo di Marco
Fenomenologia della decisione
Paralimpiadi azzurre 2024
La letteratura e il dialogo con la cultura
IN QUESTO NUMERO:
Il soprannaturale in Santa Gemma Galgani
Il miracolo di Giuseppina Bakhita
Le apparizioni angeliche
Il ritorno di Gesù è imminente?
A cinque anni dalla pubblicazione, l'esortazione apostolica Amoris laetitia offre notevoli spunti per la riflessione teologico-morale e per l'azione pastorale delle comunità cristiane. Raccogliendo l'invito di Francesco a riprendere e valorizzare il documento, i contributi di questo fascicolo ne prendono in esame le molteplici chiavi di lettura, ne analizzano la recezione e indicano le potenzialità da sviluppare. Arricchiscono il numero un editoriale su Jean-Luc Nancy (1940-2021) e l'ampia presentazione di un'opera significativa edita dalla Pontificia Accademia per la Vita.
Come si pone la questione di "Dio" oggi? Il confronto con il nichilismo contemporaneo può rivelarsi una risorsa, nella misura in cui sollecita a ripensare le condizioni effettive della nostra esistenza. Nella condizione di "essere nati" e nella responsabilità della libertà si attesta una eccedenza nel vissuto quotidiano. Il tema di "Dio" intercetta questa condizione, quindi la forma radicale dell'umano dell'uomo. Il dossier include la presentazione di un'opera significativa di Jean-Luc Marion sulla Rivelazione.
«L'Ucraina sta invadendo la Russia su mandato dell'«Occidente collettivo». Potessimo radiografare la mente di Putin, vi leggeremmo questa paradossale carta del fronte bellico. Sineddoche geopolitica che dipinge russe quattro regioni ucraine di cui nessuna totalmente controllata da Mosca. E che il giorno dopo l'annessione già perdevano altri pezzi. Rappresentazione d'un fallimento che potrebbe sfociare nella liquidazione del presidente e forse dello Stato di cui si concepiva amministratore a vita. O nella guerra atomica che Putin scatenerebbe per impedirlo. Spettro che il Cremlino evoca nella speranza che la Casa Bianca accetti di negoziare un compromesso altrimenti improbabile. [...]» (dall'editoriale "Valzer per nessuno").