Un saggio affascinante e critico sulla globalizzazione interpretata come la ricomposizione dei sistemi economici, capitalismo e collettivismo, attraverso la teoria e la prassi del mercato.
Nel contesto di crisi e di crisi di identità che da anni affligge l'Italia e l'Europa, quest'opera sollecita a interrogarsi sul rapporto tra l'uomo e la politica, tra l'"io" e il potere. Descrivendo un sistema post-totalitario, in cui l'"io" sembrerebbe condannato all'irrilevanza, sorprendentemente Havel ne fa invece il perno e il protagonista della vita pubblica perché "tutti coloro che vivono nella menzogna ad ogni momento possono essere folgorati dalla forza della verità" con esiti imprevedibili sul piano sociale: "nessuno sa quando una qualsiasi palla di neve può provocare una valanga". La vita stessa di Havel mostra che un "io" non de-moralizzato, cioè non rassegnato alla menzogna, può diventare attore della trasformazione della storia di un paese e dell'intera Europa: "Solo con una vita migliore si può costruire anche un sistema migliore". La prefazione del volume è firmata da Marta Cartabia, giudice della Corte costituzionale italiana.
"Spiegatemi perché credere in Dio sarebbe ridicolo, mentre non lo sarebbe credere nell'umanità; credere nel regno dei cieli sarebbe stupido, mentre sarebbe intelligente credere nelle utopie terrene" (Aleksandr Herzen). Il comunismo fu una fede tesa a costruire un mondo più giusto, per assicurare la felicità a tutta l'umanità. Il secolo dei Lumi aveva affermato che l'uomo è buono per natura ed è la società che lo corrompe. Di qui la necessità di rimuovere tutto ciò che opprime l'uomo per realizzare il comunismo, "il momento reale dell'emancipazione e della riconquista dell'Uomo" (Marx). Messi alla prova, gli uomini continuarono ad essere imperfetti e inadeguati rispetto alle esigenze di perfezione della ragione e della dottrina. La fede nella capacità dell'uomo di realizzare "il paradiso in terra" si risolse storicamente in un vero e proprio inferno: invece del "sole dell'avvenire" "buio a mezzogiorno". La storia del comunismo invita a riflettere sull'uomo, sui meccanismi della violenza che spesso lo dominano e sul suo inestinguibile desiderio di compimento, che chiede una ragione liberata dalle secche del razionalismo, disposta ad aprirsi alla vastità del reale.
Il volume propone la vita di Francesco attraverso le ventotto Storie francescane della Basilica superiore ed è arricchito da immagini della Basilica inferiore e della cappella Bardi in Santa Croce a Firenze dove Giotto dipinse sette "Storie di san Francesco". Un prezioso strumento per guardare gli affreschi di Giotto mettendosi in ascolto delle parole care a Francesco. La Basilica di Assisi ci fa vedere la vita di san Francesco per destare il fascino della santità attraverso la via della bellezza. L'autore ci guida nella lettura della ricca iconografia della Basilica e in particolare degli affreschi di Giotto ad Assisi e nella cappella Bardi in Santa Croce a Firenze.
"Suggerimenti e suggestioni rispetto al modo in cui si può presentare la filosofia a persone da 0 a 150 anni e oltre, che non la conoscono, che la conoscono per luoghi comuni, che la odiano per colpa di qualche professore o di qualche 'autore'". Così recitava, tra il serio e il faceto, il primo sottotitolo di quest'opera, che in un primo momento voleva essere un semplice vademecum per invogliare docenti di scuola alla pratica filosofica con bambine e bambini. Negli anni, il fiorire e il consolidarsi di questa pratica ha arricchito di esperienze, esempi e riflessioni teoriche e suggestioni pratiche questo libro, dove si parla di filosofia, ma filosofia intesa come pratica, "cantiere" e non "tempio", ricerca continua, per e a tutte le età, di quel sapere che, come dice lo stesso dizionario, "porti un effettivo vantaggio all'uomo". In questa investigazione, che ha come coordinate forti la relazione (dunque la comunicazione) e il grande rispetto per tutto ciò che concerne l'umano, si attraversano scuole, università e luoghi "altri", come quelli della riflessione personale e dei rapporti umani, fino a quello più compiuto di tutti, l'amicizia.
Un piccolo libro per conoscere il Sacramento della Comunione e prepararsi all'incontro con Gesù nell'Eucaristia. Età di lettura: da 6 anni.
Racconti coinvolgenti e appassionanti provenienti da tutto il mondo che aiutano a comprendere lo straordinario viaggio della vita. Età di lettura: da 6 anni.
Il secondo quaderno della Rivista "la bellezza della fede", dal titolo Celebrare la fede è dedicato ad un argomento ispirato alla Costituzione Sacrosantum Concilium, promulgata esattamente cinquant'anni fa, nel 1963, ed è incentrato, nella parte monografica, sulla dimensione educativa della liturgia. Con l'intervento dei seguenti autori: Davide Brighi, Erio Castellucci, Giuseppe De Carlo, Dino Dozzi, Ugo Facchini, Rosino Gabbiadini, Giovanni Gardini, Sergio Gollini, Francesco Lambiasi, Claudia Manenti, Annalisa Marinoni, Emanuela Penni, Alessandro Russo, Loris Scarpelli, Serena Vernia, Gilberto Zappitello.
Il carcere. I rapporti con Tommaso Campanella e la congiura da lui ordita. Chi era Antonio Serra? Pensatore solitario e geniale, conobbe il carcere nel quale scrisse l'unica opera che sia giunta fino a noi, il "Breve Trattato delle cause che possono far abbondare li regni d'oro e d'argento dove non sono miniere con applicazione al Regno di Napoli". Il "Breve Trattato", definito da Benedetto Croce "lampada di vita", secondo molti è la prima opera di economia politica intesa in senso moderno. Della prima edizione, stampata nel 1613 da Lazzaro Scorriggio, sono note solo poche copie, tanto che Sophus A. Reinert ha scritto: "Ancora oggi il libro è il Sacro Graal dell'economia, che avvince l'immaginazione dei bibliofili dell'economia per il suo straordinario contenuto e per la sua mitica rarità". In questo saggio, tanto dotto quanto scritto con scorrevolezza, Oreste Parise ricostruisce la biografia e il pensiero di Antonio Serra, inquadrando la sua figura di uomo e di teorico dell'economia nel tempo in cui visse e cercando di svelare uno ad uno i misteri attorno alla sua figura.
I documenti del Concilio Vaticano II hanno spesso fatto uso della categoria di testimonianza. Essa è quindi divenuta elemento portante della moderna riflessione teologica sulla comunicazione della rivelazione divina per mezzo della fede. Sulla scia delle note parole di Paolo VI, "l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri... o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni" (Evangelii nuntiandi, n. 41), nella vita pastorale della Chiesa si afferma con frequenza che l'evangelizzazione odierna si dovrebbe basare principalmente sulla testimonianza, sia perché in essa si rispecchia appieno l'autenticità e la forza incisiva della fede vissuta, sia per evitare il pericolo di intolleranza nella comunicazione della fede attraverso parole di significato potenzialmente univoco. In sostanza, il cristiano è chiamato a evangelizzare principalmente testimoniando la sua fede di fronte al mondo.
Dai a Gesù Bambino le tue mani, perché egli possa compiere attraverso di te le sue opere di bene e di pace, e seguilo nel suo grande viaggio per il mondo! Scoprirai in lui un amico impaziente di aiutarti, se solo glielo chiederai, e diventerà per te un compagno di viaggio che riempirà di luce il tuo cammino. Queste meravigliose pagine intendono divulgare la devozione a Gesù Bambino di Praga e diffondere la conoscenza dei suoi messaggi. Si potrebbe dire: ma è solo una statua! È ben per quello che lo stupore ci sorprende nell'ammirare la singolarità delle sue vie. Dio non lascia nulla di intentato per ricordarci che siamo amati. Comprendiamo, perciò, che le parole pronunciate dal Bambino Gesù a Praga sono attuali: sussurro dello Spirito che porta il sigillo dell'eternità, capace di penetrare il cuore dell'uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Ci auguriamo che il piccolo Re possa trovare nei cuori dei lettori gli amici di cui egli va in cerca, mai stanco di percorrere in lungo e in largo il mondo, con le mani colme di grazie e il cuore traboccante d'amore da donare.