La vita di Charles de Foucauld, nato a Strasburgo nel 1858, fu guidata dall'irrequietezza: quella del giovane alla ricerca del piacere, poi del viaggiatore assetato di conoscenza e infine del convertito che non cessa d'interrogare la propria fede e di metterla alla prova nel mondo. Michel Carrouges - poeta e studioso del surrealismo, un'altra figura di cristiano inquieto - ne scrive la biografia scegliendo lo stile piano della pura evidenza dei fatti: una radicale testimonianza d'amore in forma di romanzo d'avventura. L'ateo Charles combatte in Algeria e compie importanti spedizioni geografiche in Marocco, ma un'inquietudine più profonda lo porta a intraprendere un lungo cammino di conversione, dal pellegrinaggio in Terra Santa fino al definitivo ritorno in Africa. Qui il "fratello universale" studia la lingua e la cultura tuareg, fonda un eremo e si oppone alle violenze dei predoni, che lo uccideranno di fronte alla sua casa nel 1916. Nell'incontro di misticismo e azione, la voce di fratello Charles, beatificato nel 2005, è diventata più forte. Milioni di fedeli testimoniano oggi quanto sia vasta l'eredità di questa vita estrema e di questa morte solitaria.
Il libro è la rilettura critica dei soli anni di permanenza di Odorico in Cina (1324?-1328). L'opera può essere studiata come una moderna guida turistica-storica per chi volesse ripercorrere i luoghi, che ancora sono in Cina, e che presumibilmente videro il passaggio del frate di Pordenone.
Un racconto forte, in cui gli elementi autobiografici si mescolano alle vicende siriane che l'A. - schierato dalla parte della rivoluzione - illumina dal di dentro, come può fare solo chi ha lunga consuetudine con un popolo. Ne nasce un'analisi alternativa a quelle spesso affrettate dei mass media, capace anche di prendere in conto le "ragioni" dei "terroristi".
Lotta per la libertà, e strumentalizzazioni di tale lotta; dialogo con i musulmani, e posizioni (differenziate) dei cristiani; negoziati falliti, e impotenza dell'Occidente; la determinazione dei giovani: tutti i grandi temi del dramma mediorientale trovano posto nella mente e nel cuore, nell'umana collera e nella luce della fede di padre Dall'Oglio.
Paolo Dall'Oglio
Gesuita, nato nel 1954 a Roma, ha trascorso trent'anni in Siria, dove ha ridato vita al monastero di Mar Moussa per farne un luogo d'incontro tra cristianesimo e islam. È stato espulso dal paese nel 2012 per le sue prese di posizione.
Dopo più di mezzo millennio, la figura di Savonarola (1452-1498) non smette di suscitare curiosità e diffuso interesse. Frate domenicano, predicatore incendiario e apocalittico contro la corruzione del mondo e della Chiesa, arbitro della repubblica fiorentina seguita alla cacciata dei Medici nel 1494, politico accorto e moralista invasato, giustiziato come eretico, oggi egli è oggetto di un processo di beatificazione. Il volume racconta la vita e la carriera di questo controverso e carismatico profeta: formazione, peregrinazioni, azioni e idee, cercando infine di rispondere all'interrogativo posto dall'inattesa sconfessione che, sotto tortura, Savonarola dette delle sue profezie.
Le "Lettere dal Kenya" scritte da Annalena Tonelli raccontano di una vita spesa tra i nomadi di Wajir, dove ella animò una fraternità laica a servizio dei poveri e dei malati, testimoniando con la vita, senza segni esteriori, la verità del Vangelo che si rivela nell'Amore. Sono lettere preziose, affidate con esitazione a chi si lascerà interpellare. Esse sono indirizzate al cuore del lettore e di chi "avrà saputo ascoltare", così come sono state scritte ai familiari e ad alcuni amici. Prefazione di Gianfranco Brunelli.
Stevenson era arrivato sull'isola hawaiana di Molokai nel 1889, qualche mese dopo la morte di Damiano de Veuster, il sacerdote cattolico, di origine belga, "apostolo dei lebbrosi", fatto santo nel 2009. A spingere l'autore dell'Isola del tesoro a scrivere questa "lettera aperta" per difendere l'onore di padre Damiano fu l'indignazione per la lettera che il reverendo Hyde aveva pubblicato su un giornale di Sydney con l'intento di gettare un'ombra d'immoralità sul prete cattolico già venerato come santo ancora in vita. Arrivato nel 1873 a Molokai, padre Damiano visse fino in fondo, con la sua tempra e il suo carattere non sempre accomodante e buono, la condizione dei lebbrosi, morendo anch'egli di quel morbo. Stevenson non nega i limiti dell'uomo, ma il suo cuore puro sa intuire la verità di quella testimonianza, difendendola dalla calunnia in una polemica che mette a rischio la sua stessa immagine. Una storia esemplare. Introduzione di Roberto Beretta.
Oggi sono in molti a richiamarsi al pensiero di Ivan Illich, ma spesso ignorando la sua complessità e il dubbio sistematico che caratterizzava la sua opera. Illich è stato un critico spietato di tutte le istituzioni - scuola, medicina, professioni, sistema del lavoro, coppia - e delle invenzioni automobili, televisione, media, computer - che rendono l'uomo dipendente e schiavo di sistemi totalizzanti. Sempre scomodo, Illich ha costruito un pensiero radicale che può essere compreso solo se lo si conosce nella sua interezza e lo si pone accanto alla vicenda umana del pensatore. In questo ritratto che di lui delinea chi gli è stato vicino per più di vent'anni come amico, come allievo indisciplinato, Franco La Cecla, ne ricostruisce la figura umana, la passione e la forza di critico devastante e il mondo di relazioni che Illich aveva creato e a volte disfatto.
Un racconto in prima persona della vita intensa di una figura autorevole della Chiesa italiana: Vinicio Albanesi. La vita affascinante del fondatore di Capodarco.
L'incredibile e luminosa storia di fede e resistenza di un monastero di clarisse guidato da Caritas Pirckheimer, negli anni della riforma luterana e in un mondo in bilico tra sincero ardore religioso e ottuso fanatismo.
Dalle Parole di Pierre Goursat scopriamo la sua ricca personalità e facciamo esperienza del modo con il quale introduceva le persone ad una vita cristiana ed evangelizzatrice nella concretezza della vita nel mondo. La semplicità e la gioia rendono piacevole la lettura del libro, da cui scaturisce l'interesse per il cammino umano e spirituale che Pierre propone. È un libro non solo da leggere, ma anche da meditare.
Siamo Roberto e Martina Zanta sposati da 24 anni e da 13 apparteniamo alla Comunità Missionaria di Villaregia, come sposati missionari.
Abbiamo tre figli meravigliosi: Francesco, Chiara e Gabriele.
Ci siamo conosciuti in parrocchia doev entrambi lavoravamo come animatori.
Lì ben presto, la nostra amicizia si è trasformata in amo e ci siamo sposati.
L'incontro con la Comunità di Villaregia ha segnato una svolta per il nostro cammino di fede. Vivere tra le mura domestiche, nel lavoro tra la gente…mettendo al centro la presenza di Dio e l'amore ai fratelli della missione è stata una scoperta che ha dato colore al nostro matrimonio.
Ci siamo sempre sentiti aperti alla vita e con gioia abbiamo accolto i figli che il Signore ci ha donato.
L'arrivo di Gabriele, il nostro bimbo affetto da Trisomia 18, ha rivoluzionato la nostra vita in famiglia.
Nel mondo di oggi dove si è portati a ricercare sempre la perfezione, il tutto e subito, senza cadere in incidenti di percorso, la vita di Gabriele sicuramente è una risposta ad un'esigenza d'amore che si nasconde nel cuore umano.
Fin dal primo istante della sua vita, nostro figlio ci ha trasmesso la forza di lottare per affrontare e superare ogni ostacolo e ci ha aiutato a comprendere maggiormente il valore della vita. La limpidezza dei suoi occhi ci ha trasmesso la gioia di accogliere e vivere ogni istante in pienezza. Per noi ogni suo sorriso, ogni suo sguardo sono il suo modo di dirci grazie per aver creduto all'amore.
Trasportata d’urgenza all’ospedale di Strasburgo per un malore, Angèle Lieby inizia ad avere difficoltà a esprimersi, poi perde conoscenza. Viene posta in coma farmacologico allo scopo di intubarla. Dopo quattro giorni, non si sveglia. Ma Angèle è cosciente e soffre senza poter reagire. Per il personale medico, viene presto considerata morta. Ma ecco che accade un miracolo: una lacrima. Il 25 luglio, giorno dell’anniversario di matrimonio, sua figlia s’accorge che una lacrima le scende dagli occhi. Avverte il personale medico, che le risponde che è impossibile. Poi Angèle muove leggermente il mignolo. Inizia allora un lungo periodo di riabilitazione, che dura quasi un anno. Si tratta di un caso eccezionale per la scienza: la sua malattia è la sindrome di Bickerstaff. Può scatenarsi dopo una comunissima infezione, come ad es. una rinofaringite. Il caso, come già detto eccezionale per la scienza, è stato oggetto di presentazioni in diversi congressi di medicina.
GLI AUTORI
Angèle Lieby, considerata cerebralmente morta a causa di una malattia misteriosa, ha rischiato di vedersi negate le cure che la tenevano in vita mentre, in uno stato di coma apparente, era del tutto consapevole di quanto le stava accadendo.
Hervé de Chalendar tra i suoi libri, oltre a Una lacrima mi ha salvato, ricordiamo Memento mori (Les Soleils bleus éditions, 2010).