Grazie, o Signore, grazie per tutte le meraviglie che vedo intorno a me, per l'acqua del mare, di ogni ruscello, per i boschi, i prati, i fiori di mille colori. Età di lettura: da 67 anni.
Che bello sedersi a tavola insieme, abbiamo tante cose da dirci, da condividere, e ogni volta può essere una festa. Ogni giorno scegli la preghiera che ti sembra più bella e più adatta per iniziare il pasto ringraziando Dio, un versetto biblico da leggere a tutti e una proposta per te, un piccolo gesto per rendere più bella la tavola!
Le preghiere più amate dai piccoli lettori. Età di lettura: da 3 anni.
Un piccolo libro per scoprire il grande dono che stai per ricevere e imparare a farlo crescere giorno dopo giorno nella tua vita. Età di lettura: da 6 anni.
“In questo insieme di saggi si può cogliere come Rowan Williams, tanto quanto Thomas Merton, ritenga incompleta la vita cristiana sprovvista di una dimensione contemplativa e riconosca altresì che la vita contemplativa è accessibile non solo a chi vive in monastero ma a chiunque si metta alla ricerca di un monachesimo interiorizzato, poiché la preghiera contemplativa è vocazione di ogni credente. Merton si sarebbe fortemente rallegrato di essere letto in maniera così attenta e perspicace” (dalla “Prefazione” di Jim Forest).
Rowan Williams (Swansea 1950), arcivescovo emerito di Canterbury (2002-„2012), è uno dei più noti e acuti teologi della comunione anglicana, la cui ricerca è particolarmente rivolta allo studio dei padri e della spiritualità cristiana. Attualmente è preside al Magdalene College di Cambridge. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Il giudizio di Cristo (2003), Resurrezione (2004), Ragioni per credere (2009) e Lo Spirito, testimone silenzioso (2011).
Sperare la salvezza di Dio, sperare nell’uomo,
non è forse questa la testimonianza
che i cristiani sono chiamati a dare?
È qui proposto un itinerario che vorrebbe condurre il lettore a una piena consapevolezza della responsabilità cristiana verso la creazione; e al tempo stesso introdurlo, nel solco della spiritualità dell’oriente cristiano, a ritrovare la profondità e la bellezza del rapporto con le cose e gli esseri viventi, contemplati nella loro destinazione alla salvezza, che è connessa a quella dell’uomo.
Il presente volume raccoglie gli Atti del XX Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa, che ha approfondito il tema della salvaguardia della creazione nei suoi fondamenti biblici e teologici, e nei suoi risvolti etici e sociali nel contesto dell’attuale crisi ecologica.
Chi sono «le donne di Gesù», quelle figure femminili che così di frequente si incontrano nei Vangeli? Conoscerle meglio, guardare alle loro vite come ce le presentano le Scritture, significa comprendere alcuni gesti fondamentali della fede: l’incontro, il mettersi in cammino, il silenzio, l’ascolto, la risposta al Signore. Myriam, Elisabetta, Maddalena, la donna samaritana, l’adultera, la vedova, le discepole stanziali e quelle itineranti: tutte emergono dalle parole delicate e vibranti dell’autrice, in questo libro che nasce dall’intreccio di sensibilità femminile e frequentazione, personale e comunitaria, della Parola.
Autore
Maria Luisa Eguez (La Spezia 1951), scrittrice e poetessa, è insegnante e opera nel volontariato. Nel 1980 ha fondato il premio letterario «Lerici Golfo dei Poeti», curando seminari internazionali dedicati a importanti autori italiani e stranieri. Ha pubblicato, fra gli altri, Santità al femminile. Donne determinate e forti (Ed. Paoline, Milano 2013). È presente in numerose antologie poetiche fra cui 100 poesie d’amore (Mondadori, Milano 1996).
Una ricognizione, con l'aiuto della psicanalisi, degli inciampi che si possono incontrare sulla via della fede. I consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza orientano una pedagogia dell'umano.
Un libro che supera i confini della fede cristiana e che propone punti di riferimento fondamentali per i seguaci di ogni religione e per tutti coloro che compiono un lavoro su se stessi. Umanizzazione e spiritualizzazione sono strettamente legate, eppure capita, spesso inavvertitamente, che i contenuti e le pratiche della fede diventino addirittura ostacolo al percorso umano del credente, limitandone la libertà o rafforzando atteggiamenti negativi. L’autrice si serve di alcuni elementi della psicanalisi per far luce sulle derive che si possono incontrare sulla via della fede, e individua nei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza una pedagogia efficace per la crescita umana di chiunque.
Autore
MACHA CHMAKOFF è psicologa e psicanalista, oltre che pittrice, e si divide tra queste attività. Si è formata all’Ecole des Beaux Arts e ha studiato teologia all'Institut catholique di Parigi.
Con l’elezione a vescovo di Roma di Jorge Mario Bergoglio il vento latinoamericano è tornato a soffiare prepotentemente nelle vele della chiesa. Antichi sogni e antiche parole sembrano riprendere nuova vita dopo un periodo di latenza: chiesa povera e dei poveri, popolo, misericordia, servizio, tenerezza, custodia. Questo volume è pensato come uno strumento agile e documentato per conoscere il cammino recente della chiesa e della teologia latinoamericane e tentare, da questa prospettiva, uno sguardo sul futuro della chiesa cattolica. All’introduzione di Armido Rizzi, saggista e teologo, seguono tre contributi: il primo, firmato da Silvia Scatena, ricostruisce il messaggio delle cinque Conferenze generali dell’episcopato latinoamericano (1955-2007); il secondo, di Luiz Carlos Susin, tratteggia il dibattito attuale sulla teologia della liberazione; l’ultimo, di Sandro Gallazzi, biblista impegnato nella pastorale della terra in Brasile, descrive schematicamente il metodo popolare di lettura della Bibbia tipico delle comunità cristiane latinoamericane.
Autore
Sandro Gallazzi vive in Brasile, nella diocesi di Macapà. Membro del Centro ecumenico di studi biblici e della Commissione pastorale della terra, è autore di numerosi libri tra cui: "Piccola guida alla Bibbia. Attraverso la storia del popolo d’Israele, del suo libro e della sua fede" (EMI, Bologna 2009). Silvia Scatena lavora come ricercatrice in storia contemporanea presso l’Università di Modena e Reggio Emilia ed è membro della direzione internazionale di «Concilium». È autrice di numerosi articoli e volumi, tra cui "La teologia della liberazione in America latina" (Carocci, Roma 2008). Luiz Carlos Susin, frate cappuccino, è docente di teologia sistematica presso la Facoltà di teologia dell’Università cattolica del Rio Grande do Sul e presso la Scuola superiore di teologia e spiritualità francescana, entrambe a Porto Alegre (Brasile). Segretario generale del Forum mondiale di teologia e liberazione, è membro della direzione internazionale di «Concilium».
Il volume può servire a promuovere la conoscenza di una sana", ancor prima che "tarda", modernità filosofica, tanto italiana quanto europea e mondiale. "
"La 'tarda modernità', della quale si ritiene che i pensatori presi in esame nei saggi inclusi in questo volume offrano, sia pure da prospettive anche molto distanti fra loro, esemplificazioni assai valide, è pur sempre una forma di modernità e come tale non va confusa con la postmodernità, che dal moderno tiene invece a differenziarsi appunto perché lo ritiene ormai concluso e concepisce se medesima come ad esso successiva. In ogni caso ci auguriamo che questo volume possa servire a promuovere, presso il lettore attento e non conformista, la conoscenza di una "sana", ancor prima che 'tarda', modernità filosofica, tanto italiana quanto europea e mondiale." (D. Sacchi)
In supporto libro+CD, con una nuova veste grafica, ripresentiamo questa simpatica e coinvolgente proposta natalizia per i bambini. La storia è ambientata nel firmamento, dove le stelle si mettono in gara su chi tra loro sarà scelta per annunciare la nascita di Gesù. Forse toccherà a Etoile, la stella più bella e più chic? O ad Archibald, quella più precisa e puntuale? O a Big Jim, la stella più forte e muscolosa? Nessuna delle tre: alla fine la scelta cadrà su una piccola stella con la coda, un’umile cometa, proprio la stellina del cielo meno appariscente.
Un’idea per festeggiare il Natale a scuola e in parrocchia, attraverso il teatro e la musica.
CONTIENE
• Sei canzoni e relative basi musicali.
• Copione teatrale, testi e spartiti delle canzoni (28 pagine).
TITOLI
Quante stelle - Che fai tu qui - Ma chi mi avrà creata - Chissà chi sceglierà - Stella cometa - Scrive amore - Basi musicali delle canzoni.
AUTORI
Michele Paulicelli. Cantautore, autore, attore, da anni organizza eventi di teatro musicale come momenti di aggregazione. Le sue esperienze artistiche più significative partono dalla metà degli anni ’70 con i Pandemonium. Il successo personale arriva come autore e interprete della figura di san Francesco in Forza venite gente, musical che dal 1981 annovera più di 2500 repliche in Italia e all’estero. Seguono tantissime altre opere per ragazzi. Dal 2002 al 2004 è membro della Commissione Consultiva per il teatro al Ministero dei Beni Culturali. Nello stesso periodo è in tour con Madre Teresa il musical, di cui è anche autore. Dal 2005 al 2006 porta in scena Giovanna d’Arco Il musical con la regia di Ugo Gregoretti e dal 2006 al 2007 E sulle onde viaggiò, musical sulla vita di San Francesco di Paola, per la regia Miriam Mesturino. Francesco Trotta. Educatore e animatore di gruppi parrocchiali, collabora da alcuni anni con le Paoline come autore di testi di canzoni e di dialoghi per spettacoli musicali indirizzati a bambini e ragazzi.
DESTINATARI
• Bambini 6-11 anni.
La raccolta di Voci di Salmi è stata concepita con uno scopo preciso: favorire la preghiera quotidiana del libro dei Salmi da parte dei cristiani. Il libro dei Salmi, che contiene le preghiere tradizionali del popolo di Israele, è il libro dell’Antico Testamento più citato nel Nuovo Testamento per mostrare come Gesù il Messia ha assunto e compiuto ciò che i Salmi annunciavano. Per questo i cristiani hanno sempre cercato e trovato nel Salterio l’annuncio e la realizzazione dei misteri di Gesù Cristo, hanno ascoltato in esso la sua voce e la sua preghiera, hanno assunto da esso l’espressione e il linguaggio della loro preghiera.
I Salmi sono preghiera difficile, a volte contestata. Essi suscitano resistenze nei cristiani: sono preghiere che precedono Cristo, che presentano un linguaggio ostico, che contengono immagini radicate in una cultura e
in un tempo distanti dal nostro. Come dunque usare questi testi per esprimere la fede? La tradizione attesta che i Salmi sono preghiera irrinunciabile della chiesa, al punto che costituiscono l’ossatura della liturgia delle ore. La chiesa prega i Salmi innanzitutto perché essi sono stati la preghiera di Cristo stesso: Gesù li ha pregati nell’assemblea liturgica del suo popolo e li ha ripetuti con perseveranza nel suo colloquio segreto con il Padre. Egli ha avuto una tale familiarità con i Salmi che li ha citati nel suo insegnamento più di ogni altro testo della Scrittura. Non ha forse detto il Risorto agli Undici: «Bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi» (Lc 24,44)?
La chiesa, inoltre prega i salmi perché sono stati la preghiera quotidiana degli apostoli e degli autori del Nuovo Testamento, che soprattutto in essi hanno riconosciuto la profezia degli eventi della passione, morte e resurrezione del Messia; questi testi, inoltre, furono ben presto usati nelle assemblee cristiane come profezia del mistero di Cristo. Quindi, i Salmi sono preghiera di Israele, testimonianza del dialogo di fede tra il popolo e il suo Dio, sono preghiera di Gesù e sono preghiera della chiesa, anzi di tutte le chiese, preghiera ecumenica per eccellenza che unisce la radice (Israele) e i rami (le chiese).
Parola umana rivolta a Dio, i Salmi sono anche parola di Dio contenuta nel canone delle Scritture. Essi attestano che la risposta umana alla parola di Dio – dunque la preghiera, la liturgia – fa parte della parola che esce dalla bocca di Dio e a lui ritorna in forma di ringraziamento, lode, supplica, invocazione da parte dell’uomo (cf. Is 55,10-11). In questo straordinario libro è ritratto l’essere umano in tutta la sua multiforme identità, come ha saputo cogliere un grande amante
e commentatore dei Salmi, sant’Agostino: «Non c’è sentimento dell’uomo che non sia rappresentato nei Salmi come in uno specchio. Nel Salterio sono ritratti al vivo tutti i dolori, le tristezze, i timori, i dubbi, le speranze, le preoccupazioni, le perplessità, fino alle più confuse emozioni da cui l’animo degli uomini è agitato». Pregare i Salmi, allora, è anche un’occasione per crescere in umanità, «alla statura dell’uomo compiuto, Gesù Cristo» (Ef 4,13).