Che fine ha fatto la Menorah, il simbolo per eccellenza del popolo ebraico che illuminava l'arca del Tempio di Gerusalemme? Dopo la distruzione del tempio e il saccheggio della città, nel 70 d.C., fu portata a Roma, in trionfo da Tito insieme agli altri tesori trafugati agli ebrei, un bottino talmente prezioso da essere raffigurato sull'Arco dell'imperatore. Per anni il candelabro fu conservato insieme con le altre spoglie della prima guerra giudaica, finché a Roma arrivarono i Vandali di Genserico che ne fecero ancora bottino di guerra portandola a Cartagine, di nuovo in trionfo. Ma solo finché Giustiniano non riuscì a recuperarla per trasferirla a Bisanzio, poi chissà... Stefan Zweig racconta il suo vagare come metafora stessa del popolo errante, pochi anni prima di porre fine alla propria esistenza di esiliato, in fuga dall'oppressione nazista. Nella postfazione Fabio Isman si mette a sua volta alla ricerca della Menorah per scoprire che potrebbe trovarsi ancora a Roma...
Obiettivo principale di questo compendio è di mostrare gli aspetti metodologici della disciplina, gli obiettivi dell'azione di politica economica e le motivazioni dell'intervento pubblico in economia, attraverso l'analisi delle politiche microeconomiche e macroeconomiche. Tra le prime citiamo: l'aggregazione delle preferenze individuali; - la teoria della giustizia; l'economia del benessere; - l'offerta di beni pubblici. Tra le seconde, invece, evidenziamo quelle volte: - al mantenimento della stabilità dei prezzi; - alla stabilizzazione del ciclo economico; - allo sviluppo economico; - al riequilibrio della bilancia dei pagamenti. Come nelle precedenti edizioni, anche in questa è stato dedicato ampio spazio alle politiche economiche dell'Unione europea, anche alla luce dell'entrata in vigore del Fiscal compact, o "patto di bilancio". Il volume fornisce, inoltre, agli studenti la possibilità di sondare la propria capacità di applicare quanto studiato grazie a un nutrito apparato di esercizi e problemi, per alcuni dei quali sono mostrate le modalità di risoluzione.
L'opera rappresenta un tentativo di rileggere il concetto di laicità alla luce dei problemi posti dall'irrompere nelle società occidentali della multiculturalità e multireligiosità. La laicità, categoria concettuale immanente alla modernità occidentale, mostra i segni evidenti di una crisi, dettata prevalentemente dall'incapacità di governare le dinamiche della diversità religiosa che, nella società multiculturale, si caratterizza soprattutto sul piano antropologico e culturale. La tesi sostenuta nell'opera è che la modernità e la laicità come categoria politica e giuridica indissolubilmente legata alla modernità conservano ancora intatte le risorse per far fronte ai problemi posti dalla diversità culturale, ma solo se potranno essere rilette in chiave interculturale. È proprio la laicità interculturale la categoria gius-politica in grado, questa la tesi di fondo, di rispondere ai problemi posti alla scienza giuridica da una società sempre più marcatamente multireligiosa e multiculturale.
Che cosa sappiamo effettivamente di Gesù? La domanda riceve, da sempre, molte risposte. Non a motivo delle fonti - ce ne sono di canoniche e di apocrife, oltre a un numero limitato di documenti non cristiani - ma a causa della loro interpretazione. Il volume si confronta con tre fondamentali approcci alla figura di Gesù: ecclesiale, storico, letterario. Attraverso questa polifonia di voci - insita già negli stessi vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni si ripercorrono le parole e le opere di una figura unica, che ha inciso in modo profondo e duraturo sulle vicende del mondo.
Avere un bambino è un magnifico progetto che, quando inizia a farsi strada già solo nella mente, segna in modo irreversibile la donna, portando con sé cambiamenti, enormi gioie, ma anche dubbi e preoccupazioni. Ecco allora un libro che accompagna la donna in questo percorso di formazione e trasformazione. Qui, "la mamma che verrà" troverà una guida esperta che la aiuterà ad affrontare, assieme ai cambiamenti del corpo, anche i mutamenti dell'anima, con le inevitabili paure, le emozioni altalenanti, le nuove configurazioni dell'identità materna. Si disegna allora un percorso che comincia ancor prima del concepimento, quando il figlio è solo un desiderio che inizia ad affacciarsi nella mente della mamma, e si snoda per otto capitoli fino al parto e ai primi giorni di vita del bambino, quando anche la donna chiude il cerchio e rinasce come mamma. Coerente a questo approccio olistico, che vede corpo e mente procedere uniti, il libro dedica una particolare attenzione alle medicine integrate - dall'omeopatia alla fitoterapia, dall'agopuntura alle tecniche dolci - che, con grande rispetto e nessuna violenza, possono essere di aiuto alla futura madre, anche durante il travaglio.
Dalle circolari dell'ufficio personale per calmierare le telefonate private all'inserimento di filtri informatici che impediscano l'accesso ai social network sul posto di lavoro, da sempre le organizzazioni (sia pubbliche sia private) hanno tentato di bandire la sfera privata dai loro confini, nella convinzione che fosse dannosa per la produttività. La diffusione da un lato delle nuove tecnologie e, dall'altro, dei dispositivi digitali come gli smartphone, i palmari, i tablet e i computer ultraportatili ha reso possibile la comunicazione privata a tutti i livelli gerarchici, dall'operaio al manager, rendendo sempre più complesse e sempre meno efficaci le restrizioni e, al tempo stesso, arbitraria la separazione tra sfera privata e sfera professionale. Questo volume presenta gli effetti di internet nella relazione tra tempo di vita e tempo di lavoro: gli utilizzi che ognuno di noi fa di questi nuovi mezzi, le conseguenze sulla produttività, efficacia ed efficienza sul lavoro e come possono condurre non a una separazione, bensì a una integrazione tra due dimensioni da sempre considerate indipendenti e, spesso, incompatibili.
Racconti per parlare dei Sacramenti a fanciulli, preadolescenti e adulti, con schede operative e approfondimenti.
Fra i molti meriti di questo libro di Stefania Mazzone, vi è quello di essere riuscita a inserire la trattazione del problema del corpo lungo un percorso che opportunamente muove da Platone e approda al contemporaneo pensiero della differenza sessuale, e dall'altro mostrando in maniera molto convincente la connessione fra la questione della corporeità, da un lato, e quella del desiderio e della sessualità dall'altra. È questo, infatti, il filo rosso che percorre pressoché tutte le pagine del libro, e che conduce poco alla volta il lettore alla perlustrazione di quella sorta di continente inesplorato che è appunto il corpo. Pur perfettamente "disincantata", perché intrinsecamente persuasa della grande lezione desunta dal "pensiero negativo", l'analisi di Stefania si misura non solo con gli autori che più esplicitamente hanno posto al centro il corpo desiderante, ma si confronta anche con i punti alti della tradizione occidentale, Aristotele e Spinoza soprattutto, riscrivendo per ampi tratti una storia troppo spesso trascurata o comunque non adeguatamente valorizzata.
Stefania Rossini, donna tuttofare, madre di tre figli, un solo stipendio (quello del marito, metalmeccanico) e un mutuo da pagare, ci indica una strada per risparmiare e vivere in modo più sobrio, ma con gioia! Una strada fatta di semplici accorgimenti e praticabile da chiunque abbia voglia di mettersi un po' in gioco, senza stravolgere la propria esistenza. In questo piccolo manuale di decrescita felice impareremo a creare un orto urbano, a preparare gustose ricette con le verdure che vi cresceranno, a riutilizzare creativamente gli indumenti dismessi (ma non solo: nulla si spreca, tutto può rinascere a nuova vita!), ad autoprodurre in modo economico i detersivi per la pulizia della casa, i detergenti per la persona e anche i prodotti per la cosmesi, a realizzare borse, collane, orecchini e molto altro, a fare la spesa - se proprio è necessario - in modo più attento, consapevole e responsabile. Riscopriremo l'economia del baratto (non tanto per scambiare oggetti, ma per condividere valori, saperi e solidarietà) e vedremo come è possibile economizzare anche là dove sembra più difficile (su luce, gas, acqua). Questo libro è un inno al fare piuttosto che al comprare, all'essere piuttosto che all'avere, ed è soprattutto un invito a ricercare il "benessere" nostro e della Madre Terra.
Quando il dolore sembra non avere fine, un numero casuale pronunciato nella mente può determinare il destino di una giovane donna. Viola e Marina riempiono le pagine di questo romanzo come due anime acerbe che hanno bisogno di sole e di calore per maturare; di coraggio e di determinazione per sopravvivere alle intemperie. "È così fragile" è un percorso di crescita, un romanzo di amicizia, di affetti, di legami profondi. È la storia di come si diventa adulti, di come si sfida la sorte, di come le scelte della vita possono generare riscatti. Ma è anche il luogo in cui gli sguardi coltivati nell'intimità del silenzio riescono a delineare orizzonti inesplorati.
Animatore di gruppi giovanili, docente, scrittore, conferenziere, predicatore di esercizi spirituali, assistente e suscitatore di novità di vita in ambiti associativi e culturali, redattore della rivista La Civiltà Cattolica per circa trent'anni: spendendosi con generosità nell'ampio solco dell'apostolato gesuitico, padre Piersandro Vanzan ha reso un'intensa testimonianza di vita cristiana, tipica della persona ricca di doti umane e intellettive ma soprattutto pervasa dal forte senso di Dio. Umanità, audacia intellettuale, esemplarità cristiana: costituiscono, in sintesi, i temi generatori del volume e disegnano la figura che lo ispira. Come sottolineato dal direttore emerito GiamPaolo Salvini in prefazione, padre Vanzan ha lasciato scritti di grande riferimento e "soprattutto un numero impressionante di amici, che molto gli devono dal punto di vista spirituale". La biografia appena data alle stampe, nasce proprio dalla "rete di relazioni molto intense che il padre ha saputo coltivare e mantenere feconde nel tempo".
Due amiche, due che si parlano "da una vita". Di tutto, di tutti. Due ragazze-per-sempre, che a cinquant'anni chiacchierano fino a notte in macchina con i piedi nudi sul cruscotto e la sigaretta in bocca. Quasi due sorelle. Una si ammala, muore. L'altra l'accompagna alla soglia. E resta, di qua dal muro. Ma decide di non smettere di parlare, forse da sola, forse con lei: perché gliel'ha promesso. Questa è la storia di chi scrive. Quelle di donne che cercano, seguono, evocano le tracce di chi non c'è più. C'è la storia di Gemma che ritrova la voce del figlio perduto, dopo mesi passati a gridare il suo nome a un vecchio registratore. E c'è quella di Edda, che nella voce del figlio inciampa, perché è lui a continuare a chiamarla, è lui che vuole dirle dov'è. C'è Carla, che ha perso una figlia nel terremoto dell'Aquila, e che afferma di credere nell'incredibile per non perdere il contatto con la realtà. C'è la donna che un figlio, quel figlio, non ha voluto metterlo al mondo, ma non ha mai smesso di cercarlo, e lo ritrova in un piccolo paradiso, o forse soltanto dentro di sé. Un libro di grande impatto emotivo, sull'amore che non sa e non vuole arrendersi. Le nove storie - più una, quella di chi scrive raccontano di donne che hanno imparato che può essere la morte a consolare la vita. In comune non c'è il dolore, ma il bisogno di metabolizzarlo in parole. Per continuare a dire a chi non c'è più: io ti parlo da una vita. Da sempre, d qui.