Uno strumento utile per quanti desiderano avvicinarsi o approfondire la vita, il pensiero o gli scritti di Agostino.
La vita di Agostino, il suo percorso intellettuale e spirituale sono attraversati da un profondo “desiderio di Dio”,motore di ricerca appassionata della Verità. L’Autore, profondo conoscitore dell’Ipponate, propone una riflessione sul tema con un costante riferimento agli scritti di Agostino. In essa viene sviluppata una serie di temi fondamentali per comprendere il cammino interiore di Agostino: il suo “desiderio naturale di Dio”, la felicità, come gaudium de veritate; quindi, il problema del rapporto tra fede e ragione; infine, la scoperta dell’amore, come apertura al Totalmente altro.
L'annuario geostatistico, lo strumento più autorevole per la conoscenza della geopolitica mondiale. Si contraddistingue per quantità e qualità di informazioni proposte, per il formato tradizionale e la versatilità di utilizzo. Il patrimonio di dati statistici è costantemente aggiornato. Autorevole punto di riferimento per tutti coloro che sono attenti agli avvenimenti e sanno di trovare, anno dopo anno, un ritratto della realtà internazionale geopolitica, sociale ed economica nel suo continuo divenire. Con codice DeA WING per la fruizione online da deagostinigeografia.it.
Agostino, fine esploratore degli abissi dell'animo umano
Le Confessioni: nasce un nuovo genere letterario
Le vignette di Ron Hill
Pioniere in un territorio che a molti secoli di distanza Freud avrebbe sondato in profondità, Agostino d'Ippona - uno dei più grandi teologi della chiesa delle origini - ha coniugato le Sacre Scritture con la ricerca filosofica dell'auto-conoscenza, esaminando la questione dell'io dal punto di vista teologico.
In questo agile volume, Stephen A. Cooper introduce i lettori alla vita e all'opera di Agostino, in particolare alle Confessioni, odissea di un'anima che cerca la propria strada tra smarrimenti di sé e ritrovamenti per arrivare a Dio.
Oltre millecinquecento anni dopo la sua conversione - intesa anche come radicale cambiamento attraverso quale il soggetto muta fino a superare la propria natura - continua a parlarci.
30 maggio 1984, allo stadio Olimpico la Roma guidata da Liedholm perde la finale di Coppa dei Campioni, sconfitta ai calci di rigore dal Liverpool, in quella che ancora oggi resta la più cocente delusione della storia giallorossa. 30 maggio 1994, il capitano di quella grande squadra, Agostino Di Bartolomei, si uccide con un colpo di pistola al cuore nella sua villa a San Marco di Castellabate, in provincia di Salerno. "L'ultima partita" racconta questi due tristi eventi, così diversi tra loro e così intimamente legati; per certi versi, infatti, è stata quella l'ultima vera partita di Agostino, costretto poi a lasciare la Roma dove era nato e cresciuto. "L'ultima partita" è la storia di un campione e della sua città, dai campetti dell'oratorio al provino per entrare nelle giovanili della Roma sotto gli occhi del "mago" Helenio Herrera, dall'esordio in prima squadra all'incontro con il suo maestro Liedholm, dalla vittoria dello scudetto con la maglia giallorossa e la fascia di capitano al braccio a quella triste sera di maggio. Fino al tragico sparo di dieci anni dopo, nello stesso giorno, con cui s'è arreso nella partita con la vita.
I Temi del Centro Veneto di Psicoanalisi - Giorgio Sacerdoti" escono con questo secondo numero dedicato al tema 'Le fonti dello psichico' e al pensiero di Agostino Racalbuto. "
L'utilizzazione della logica, nell'ambito della Letteratura cristiana antica, trova una diffusa e fondamentale presenza non solo nella produzione di opere filosofiche ma anche di quelle a sfondo apologetico, esegetico, morale o di quelle a carattere prevalentemente antropologico o teologico-filosofico. Il presente volume, nei quattro rapidi capitoli che lo compongono, enuclea gli elementi di fondo che caratterizzano l'applicazione della logica in due autori del tardo-antico: Gaio Mario Vittorino e Agostino d'Ippona. Delle loro opere, qui trattate, ne viene fuori un quadro significativamente modificato, rispetto a quello tradizionalmente delineato dal vaglio critico della ricerca specializzata.
"Abbiamo meditato nei mesi scorsi sulle figure dei singoli Apostoli e sui primi testimoni della fede cristiana, che gli scritti neo-testamentari menzionano. Adesso dedichiamo la nostra attenzione ai santi Padri dei primi secoli cristiani. E così possiamo vedere come comincia il cammino della Chiesa nella storia" ... È un cammino in cui "si rintracciano numerosi temi che ancor oggi siamo chiamati ad affrontare. Essi ci coinvolgono in una feconda ricerca interiore, alla quale esorto tutti i fedeli" (Benedetto XVI)
Nella riflessione teoretica sul mistero della Trinità, il contributo di Agostino, attraverso il suo De Trinitate, riveste un ruolo per tanti versi centrale. Si tratta di un'opera che, ieri come oggi, si trova al crocevia delle strade che conducono dalla rivelazione trinitaria alla sua intelligenza e dall'intelligenza al suo incontro col mistero della Trinità. Tanto che è stato definito, in una visione ampia che abbraccia l'intero sviluppo del pensiero filosofico, il Grundtext del pensiero occidentale. Bisogna riconoscere infatti che Agostino ha disegnato nell'ambito della teologia trinitaria la scacchiera quasi esaustiva per tutte le grandi opzioni del “gioco” trinitario. Ma - si chiede l'Autore - questo è vero solo, e indubitabilmente, per il passato o lo è anche, presumibilmente, per il presente e il futuro della teologia trinitaria? È partendo da questo interrogativo che Piero Coda rilegge il De Trinitate, nel tentativo di individuare le ragioni profonde del vasto e significativo influsso esercitato da quest'opera nella storia della dottrina trinitaria e insieme i motivi d'incisiva attualità per una ripresa e uno sviluppo delle sue più feconde linee ispiratrici.
IL LIBRO
Le Confessioni di Agostino sono, dopo la Bibbia, una delle opere religiose che hanno avuto più lettori dall’Antichità ai giorni nostri. Raccontano le vicende, intellettuali e umane, del loro autore con un tono di sincerità che le rende straordinariamente attuali. Proprio perché opera «moderna», le Confessioni richiedono una lettura e un’interpretazione che spieghino attraverso quali canali uno scrittore del V secolo possa raggiungere con tanta immediatezza la sensibilità dell’uomo d’oggi.
È quanto fa Margaret R. Miles in questo saggio, che trasforma profondamente tutte le «idee ricevute» sull’opera di Agostino. Per l’autrice le Confessioni sono un testo nel quale il problema del piacere, in tutte le sue manifestazioni, occupa uno spazio centrale. Dall’analisi che ne offre, Agostino appare una figura ancora più viva e vicina di quanto si fosse finora pensato, un individuo capace di affrontare il mondo con vitalità, coraggio, vigore e passione, impegnato in una riflessione a tutto campo su quel desiderio che, come egli stesso ha scritto, «risiede nel profondo del cuore» di ogni uomo.
L'AUTORE
MARGARET R. MILES ha insegnato Storia della teologia all’Università di Harvard, ed è professore emerito di Storia della teologia alla Graduate Theological Union (Berkeley). Tra le sue opere ricordiamo The Word Made Flesh. A History of Christian Thought (2004), Plotinus on Body and Beauty (1999), Seeing and Believing. Religion and Values in the Movies (1996), Carnal Knowing. Female Nakedness and Religious Meaning in the Christian West (1988), e Image as Insight (1985).
Il volume, basato su fonti inedite di primaria importanza, ripercorre le nervature di una stagione politica straordinariamente complessa per le relazioni politiche della Santa Sede: quella nella quale essa entra in contatto con il sistema sovietico uscito dalla seconda guerra mondiale. Dopo un quindicennio nel quale le condanne di Roma scivolavano senza scalfire la strategia persecutoria dei regimi dell'ateismo di stato, col 1963 si apre il filo d'un dialogo di cui sarà protagonista Agostino Casaroli, diventato segretario di stato del papa venuto dall'est. La sua stagione è quella dell'Ostpolitik vaticana, ma anche della Conferenza di Helsinki e dell'implosione del socialismo reale. I saggi qui raccolti non costituiscono una biografia di Casaroli, né un manuale sulla superficie delle relazioni della chiesa con i paesi dell'est così come emergono dalla pubblicistica: sono piuttosto esplorazioni approfondite di angoli e settori dell'azione vaticana di cui Casaroli è protagonista, in una chiesa che non sa rassegnarsi all'idea che le sofferenze dei perseguitati vadano guardate come la prova della malvagità del male, e non come una vocazione per tutta la chiesa. Il volume si chiude con un inventano dell'Archivio Casaroli, e con testimonianze di illustri ecclesiastici e politici che l'hanno avuto come collega, controparte o amico.